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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 12

Comunicazioni della Sindaca su “Distribuzione mascherine protettive da parte degli amministratori di condominio”.
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Dunque, io leggo nella risposta che ci dà l’Assessore Unia dei toni
un pochino meno entusiastici di quelli di una settimana fa, segno evidente che forse non
tutto proprio ha funzionato così bene e così ottimisticamente, come ci aveva disegnato
giusto lunedì scorso. Allora, il problema è su due livelli, secondo me: il primo è quello
di un’operazione condotta male fin dall’inizio dalla Regione Piemonte, che ha
sicuramente eseguito un’operazione di tipo demagogico. Non è possibile pensare di dare
una mascherina per ogni abitante; lei ci ha parlato di numeri che addirittura sono attorno
ai 450.000, previsti, quindi addirittura meno di una, indistintamente, senza un
monitoraggio e senza soprattutto una profilatura che vada a fornire le mascherine alle
persone che più ne abbisognano, perché, vivaddio, molti sono riusciti ad
approvvigionarsi e non hanno problemi a farlo, altri, invece, ne hanno maggiormente
bisogno. Quindi, questa è un’operazione demagogica, che andava però contestata con
forza e il Comune non ha detto nulla. Al riguardo mi permetto ancora di sollecitare una
cosa, che comunque mi sembra anche connessa: due settimane fa io ho presentato un
ordine del giorno, che richiamava, appunto, gli impegni della Sindaca e
dell’Amministrazione a rappresentare alla Regione Piemonte la richiesta di mettere in
atto delle misure urgenti per la salute e la salvaguardia dei cittadini torinesi e un punto
specifico riguardava esattamente questo: la predisposizione di un piano urgente di
approvvigionamento dei dispositivi di protezione immunitaria, fatto con un minimo di
raziocinio. Mi spiace, però, lo sottolineo: io ho fatto due richieste per sapere se era stato
dato atto a questo ordine del giorno, ad oggi, a distanza di due settimane, la Sindaca non
ha ancora fatto nulla. Quindi, è inutile votare gli ordini del giorno che richiedono,
ovviamente, un certo tipo di urgenze in questa fase, quando poi l’Amministrazione se ne
frega altamente, perché nulla è stato fatto, nessuna comunicazione è stata data alla
Regione. Quindi, poi non lamentiamoci se la Regione fa, diciamo, delle iniziative che
noi possiamo anche non condividere, quando poi nulla si dice; perché il silenzio è
sempre comunque penalizzante ed è ovvia, in questo caso, l’assenza totale da parte
dell’Amministrazione di voler alzare un minimo la voce e dire le cose come stanno.
Allora: operazione demagogica, ma ahimè, il secondo livello è che è stata condotta con
un’improvvisazione che sicuramente non fa del bene, perché anche la volontaria
partecipazione degli amministratori, che pure ringraziamo per avere dato in buona parte
la loro disponibilità, però non possiamo caricarli anche della necessità di sopperire alla
comunicazione latente da parte del Comune. L’ANACI ha protestato con vigore su
questo fatto. Non sono mica loro i responsabili dei ritardi, però non sta a loro dare
questo tipo di risposte e sono sommersi da telefonate, come anche i Presidenti di
Circoscrizione, mi risulta, che si trovano costretti a non poter dare risposte, né sta a loro
darle. Allora, forse, Assessore, mi consenta, il Comune doveva premurarsi, noti i ritardi,
e avuto contezza di quelli che erano i disagi, di prodursi in una comunicazione un
pochino più efficace, senza andare ulteriormente a gravare su quelli che sono già stati
vessati da un compito che non era nelle loro funzioni, che però a titolo volontaristico
poteva prestarsi a fare. Sulla scelta, lei ribadisce di avere fatto la scelta giusta; io
continuo, come già le avevo detto lunedì scorso, a pensare che c’erano forse altri metodi
che, come richiamava anche prima il Capogruppo Lo Russo, profilavano per esempio
tramite la tessera sanitaria, non avrebbero, credo, causato degli assembramenti, era
possibile addirittura che nell’ambito della stessa famiglia una persona si munisse di più
tessere sanitarie e potesse raccoglierle. Quindi, lei rimane convinto della bontà delle
vostre scelte. Mi sembra che i risultati non vi stiamo dando proprio del tutto ragione.
Comunque, speriamo almeno che si riesca in tempi rapidi adesso a sopperire a quelle
che sono state delle lacune di tipo organizzativo.

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