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FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, io passo all’interpellanza successiva, si tratta della 202000812/002: “Esiti lavori Commissione Emergenza Abitativa” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Presentata in data 5 marzo del 2020, la prima firmataria di una serie di firmatari che sono appunto Tisi, Grippo, Artesio, Montalbano, Patriarca, Magliano e Tresso, la prima firmataria è la Consigliera Tisi, risponde sempre l’Assessora Schellino, grazie. SCHELLINO Sonia (Assessora) Buongiorno, ringrazio per la domanda, io anticipo che nel giro di… spero poco, ci saranno i dati dell’Osservatorio quello annuale sull’emergenza abitativa, sulla casa, quindi do già qualche numero, poi immagino che come sempre faremo una Commissione apposita. Allora, nel corso del 2019 la Commissione Emergenza Abitativa ha esaminato complessivamente 941 domande di assegnazione a titolo di emergenza abitativa ripartite sulla base delle categorie solite, il decreto di trasferimento, lo sfratto per finita locazione, lo sfratto per morosità, eccetera. Anticipo che su questo 941 la maggioranza sono di sfratto per morosità e sono 529 e in seconda battuta ci sono i cosiddetti casi sociali. Non sto ad elencarvi tutta la tabella perché non potendo in questo momento distribuire, cosa che faremo ovviamente nel luogo più opportuno durante la Commissione adatta, apposita dedicata all’Osservatorio - farei confusione a leggere tanti numeri in croce - do solo quindi alcuni dati: 847 sono le istanze esaminate dalla Commissione Emergenza Abitativa relative a cittadini che si sono rivolti all’Ufficio locale per accedere alle misure A.S.L.O. e F.I.M.I.. Per quanto riguarda i numeri delle richieste e le tipologie dei richiedenti, le domande di emergenza abitativa presentate nel 2019 sono state 885, nel 2018 erano state 926, di cui 715 istanze presentate dai cittadini direttamente allo Sportello Casa, 133 segnalazioni dei Servizi Sociali, 37 segnalazioni dall’ASL. Nell’ambito delle domande di emergenza abitativa presentate da famiglie sotto sfratto, che sono il 78% del totale delle domande di emergenza abitativa, vi è una netta predominanza dei procedimenti intentati per morosità dell’inquilino, 88% rispetto alle finite locazioni. Le domande di emergenza abitativa motivate da decreto di trasferimento, a seguito di pignoramento dell’alloggio da parte degli istituti di credito per mancato pagamento delle rate di mutuo o dai condomini per mancato pagamento delle spese condominiali, rappresentano invece l’11% in calo rispetto al 2018 quando erano il 17% del totale delle domande. Maggiori dettagli naturalmente li forniremo poi durante il resoconto che dicevo dell’Osservatorio. Per quanto riguarda le problematiche emergenti, i lavori della CEA hanno evidenziato l’estrema fragilità dei nuclei familiari in emergenza abitativa e le criticità del patrimonio pubblico edilizia sociale. A far tempo da novembre 2019 a fronte della nota protocollo 81 del 14/11 ultimo scorso con la quale la Regione Piemonte ha impartito nuovi indirizzi circa la corretta applicazione della Legge Regionale 3/2010 nella parte modificata nel corso del 2018 e attinenti alla verifica in capo ai richiedenti l’assegnazione di un alloggio di edilizia sociale di nazionalità extra UE, del possesso del requisito di legittimità relativamente al diritto di proprietà, uso o abitazione di immobili ubicati all’estero, di fatto per i cittadini extra UE l’accesso all’alloggio pubblico è diventato piuttosto complesso. Alla data della sopraccitata nota regionale risultavano 86 le istanze di assegnazione a titolo di emergenza abitativa presentate da cittadini extra UE che avevano già ottenuto l’accertamento del possesso dei requisiti di legittimità della Legge 3 ed erano in attesa dell’abbinamento di un alloggio idoneo. In riferimento a questi 86 nuclei familiari il cui iter procedimentale si era già in realtà concluso la Città ha chiesto ad ATC la disponibilità a procedere con la stipula della convenzione non appena avessero avuto la possibilità di abbinare loro un alloggio; a questo proposito nei primi mesi del 2020 abbiamo avuto una netta riduzione degli alloggi messi a disposizione dall’Ente gestore, anche di questo varrà la pena fare qualche approfondimento oltre a tutte le azioni che stiamo cercando di mettere in campo come Città. A seguito di questa richiesta, vi dicevo, abbiamo ricevuto un diniego, confermato poi dall’Assessore Regionale, che in uno scambio di note e di lettere confermava che l’applicazione di queste restrizioni non potesse essere differito nel tempo. In questi mesi di prima valutazione, la richiesta ai cittadini di nazionalità extra UE di una certificazione rilasciata, nelle forme previste dal decreto, dalla competente autorità dello Stato di nazionalità, costituisce un aggravamento del procedimento che, in particolare nel caso dell’emergenza abitativa, richiede una celerità di intervento a soccorso delle famiglie aventi diritto, quindi l’incombente crisi sanitaria, oltretutto, ha rappresentato un ulteriore elemento di criticità, rendendo quasi impossibile per molti l’ottenimento di questa certificazione. L’Assessore Regionale è intervenuto con una nota dichiarando validi ai fini della Legge 3 i certificati di impossidenza familiare rilasciati da alcune autorità straniere che facevano riferimento solo al diritto di proprietà senza… di altri diritti reali: uso, usufrutto, eccetera, presenti nel nostro Ordinamento Giuridico, ma non necessariamente compatibili con quelli sussistenti in altri Stati. Questo per fortuna ha sbloccato alcune pratiche che erano state, forse anche con un po' di eccesso di zelo, sospese per settimane dalla Commissione Regionale. I problemi non sono completamente conclusi e soprattutto nell’arco dei primi mesi del 2020 abbiamo avuto un numero veramente molto basso di alloggi di risulta e poi l’emergenza sanitaria ha rallentato anche i lavori negli immobili e quindi bisogna dire che stiamo vivendo una criticità. Passo velocemente all’ultimo punto, nel 2019 sono stati assegnati complessivamente 439 alloggi di Edilizia sociale, di cui 260 per le situazioni di emergenza abitativa pari al 48% degli alloggi in disponibilità. In tutto l’anno la Città, a fronte di una disponibilità complessiva di 540 alloggi sociali, di cui 201 erano ancora il residuo del 2018, ha assegnato a titolo diverso dal bando generale 260 alloggi pari al 48% del totale. Inoltre sono stati 239 i contratti stipulati con la mediazione di Lo.C.A.Re., tutti di tipo convenzionato, ossia in base agli accordi territoriali in vigore a Torino. Il canone di locazione medio mensile, relativo ai contratti stipulati dell’anno con la mediazione di Lo.C.A.Re., è stato di 328 euro. Vi anticipo che vi faccio mandare questa nota perché mi rendo conto che la lettura di un insieme di numeri senza la calma di una Commissione Consiliare non rende sufficientemente chiara la risposta a questa interpellanza, quindi in prima battuta vi faccio mandare questa sintesi, che è sintetica per ragioni di tempo, e credo che sia opportuno rivederci appena sarà completata con i dati dell’Osservatorio per un approfondimento più importante, più puntuale. Ho terminato e vi ringrazio. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessora Schellino. Passo la parola alla prima firmataria, Consigliera Tisi. Sono le 14.03 e quindi ha tempo fino alle 14.08, grazie. TISI Elide Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per questi dati, seppur sintetici. Spero davvero che a breve vi sia la possibilità di avere il rapporto che oltre ai dati analizza anche più in generale la condizione abitativa sul nostro territorio. In realtà la mia interpellanza è generata dal fatto, soprattutto dal fatto che quando è stata decisa la modifica del nostro Regolamento della Commissione Emergenza Abitativa con delle variazioni sia di alcuni requisiti, ma anche nella composizione della stessa Commissione, la preoccupazione manifestata da molti Commissari, tra i quali in particolare coloro i quali insieme a me hanno sottoscritto questa interpellanza, era proprio di come continuare a mantenere comunque una capacità di analisi anche politica del fenomeno abitativo nella nostra città e questo sia supportando con dei dati, ma anche attraverso un confronto e un approfondimento con coloro i quali sono insieme alla Città gli attori principali, quindi da un lato sicuramente i Servizi Sociali, che peraltro dai dati che lei ha richiamato assorbono una parte rilevantissima: se ho inteso bene il 78% sono gli sfratti, quindi sicuramente le condizioni di maggiore fragilità, anche quelli sanitari e ancora le parti sociali e quindi i Sindacati dei proprietari di case, ma i Sindacati degli inquilini in modo particolare. Allora, detto ciò, io credo che al di là di questi dati di cui ringrazio e auspico mi siano forniti nel dettaglio, la mia richiesta è proprio quella di riprendere un approfondimento perché i prossimi mesi saranno sicuramente drammatici da molti punti di vista e non soltanto sanitari, ma certamente la criticità, rappresentata dalla capacità del mantenimento dell’abitazione, sarà proprio dopo questa crisi sociale e sanitaria ancor più forte. Quindi io credo che noi non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia, dobbiamo approfondire queste tematiche perché credo che il contributo e l'analisi politica in questo senso possa essere fondamentale. Quindi io chiederei, e farò anche richiesta formale, un approfondimento in Commissione e non soltanto con i tecnici dei nostri Uffici, ma anche con le parti sociali perché credo sia importante accompagnare il cambiamento regolamentare, il cambiamento normativo regionale che è stato, come ricordava lei, Assessora, accompagnato da una circolare di questa Amministrazione Regionale che ha reso quasi impossibile per le famiglie straniere poter dimostrare quanto viene richiesto rispetto alla possibilità di non avere una casa nei paesi d’origine, quindi credo che tutto questo cambiamento debba essere accompagnato da un'analisi politica che spero davvero possa essere svolta al più presto all'interno di una Commissione dedicata. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliera Tisi. |