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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 25

Comunicazioni del Consigliere Fornari su "Ordine dei lavori".
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Ho solo un Ordine dei Lavori del Consigliere Fornari. Prego, Fornari.

FORNARI Antonio
Sì, Presidente. Io volevo solo specificare la questione dell’Ordine dei Lavori del
Consiglio Comunale. Ho verificato anche tramite i Consigli Comunali di altre Città,
purtroppo questa brutta abitudine di lasciare gli atti all’Ordine del Giorno fermi da anni
ce l’ha solo il Comune di Torino. Faccio un esempio: il Comune di Milano, che piace a
tanti Consiglieri, come esempio, sono i Consiglieri che chiedono eventualmente al
Presidente di inserire i propri atti all’Ordine del Giorno del Consiglio. Non capisco
perché noi continuiamo a lasciare degli atti lì fermi da anni, e poi si creano, appunto,
questi equivoci, come la mozione adesso del Consigliere Giovara. Per una maggiore
chiarezza, e quindi maggiori indicazioni ai cittadini, che poi devono andare a guardare
l’Ordine del Giorno, magari il venerdì è bene inserire nell’Ordine del Giorno solo gli
atti che poi andranno ad essere votati e non lasciare degli atti fermi da anni, che non si
capisce poi il motivo perché rimangono lì e non vengono votati. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Credo di averle già risposto lunedì scorso. Prego, Consigliera Foglietta.

FOGLIETTA Chiara
Sì, Presidente. Forse farebbe bene a ricordare ogni tanto ai suoi colleghi della
Maggioranza, che non hanno il piacere, come la sottoscritta, ogni tanto di partecipare
alle Capigruppo, come avvengono i lavori delle Capigruppo. Detto questo, io ricordo
che in questo periodo si è deciso, diciamo in modo più che allargato, di votare atti
contingenti all’emergenza Covid. Per quanto riguarda l’intervento del Consigliere
Fornari, io francamente non capisco in questo momento perché fare un Ordine di Lavori
su atti vecchi. Gli atti possono essere iscritti nel “Filippo”, che è il nostro Ordine dei
Lavori, possono essere tolti. Ricordo al Consigliere Fornari che, se vuole sapere cosa
succede nelle Capigruppo, può gentilmente colloquiare con la sua Capogruppo o con i
due rappresentanti dell’Ufficio di Presidenza. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Fornari, sull’Ordine dei Lavori.

FORNARI Antonio
No, solo per rispondere alla Consigliera Foglietta. Oltre ai Consiglieri Comunali, ci
sono anche dei cittadini che seguono da casa i lavori e l’Ordine del Giorno si chiama
Ordine del Giorno, non si chiama archivio delle mozioni dei Consiglieri, e se è un
Ordine del Giorno, devono essere inseriti gli atti che devono essere votati in Consiglio
in quella giornata lì. Quello che vi chiedo: chiedete ai Presidenti del Consiglio ed ai
Consiglieri Comunali delle altre città, perché quest’anomalia ce l’ha solo il Comune di
Torino. Quindi, prima eliminiamo a monte quest’anomalia, prima torniamo a fare un
Ordine del Giorno chiaro, preciso, in modo che sia i cittadini, sia i Consiglieri, sappiano
quali sono i punti dell’Ordine del Giorno che andranno ad essere votati ogni lunedì, e
non che ogni volta al lunedì bisogna chiedere questo atto si vota, non si vota. È troppo
chiedere di avere un Ordine del Giorno chiaro, trasparente per tutti? A me non sembra
una richiesta impossibile. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Foglietta, Ordine dei Lavori.

FOGLIETTA Chiara
Sì. Visto che il Consigliere che mi ha preceduto, ci tiene molto alla precisione, ricordi
lei, Presidente che sta parlando dell’Ordine dei Lavori, più comunemente detto
“Filippo” e non l’Ordine del Giorno. Quindi, prima di dare lezioni di precisione e di
gestione dell’Aula, pregherei il Consigliere che mi ha preceduto, magari, di fare una più
profonda riflessione e di studiare di più.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Giovara sull’Ordine dei Lavori.

GIOVARA Massimo
Sì, in effetti il dibattito su quali siano gli atti collegati all’urgenza del Coronavirus, mi
lascia un po’ spiazzato, così come la scorsa settimana il Consigliere Lo Russo si è
trovato in contropiede. Per quanto mi riguarda è abbastanza difficile capirlo, a meno che
non si stabilisca che gli atti che hanno dentro il titolo “Covid-19” sono votabili, mentre
gli atti che sono stati messi, come dire, all’Ordine del Giorno, precedentemente allo
scoppio della pandemia, tutti quegli atti non sono votabili. Vorrei capire almeno fino a
quando non sono votabili. Per fare una dichiarazione, come dire, sull’Ordine dei Lavori,
visto che si sta parlando di cosa votare e cosa non votare nel Consiglio Comunale, io
credo che la Cultura non possa aspettare che si definisca dentro ad una Capigruppo che
cosa sono gli atti relativi al Covid e quelli che non sono relativi al Covid. Credo che
questo sia un atto condiviso, che ci si metta poco tempo a votare, perché è condiviso da
tutti, oltretutto viene da uno spunto delle Minoranze, credo che ne abbia bisogno la
Città, soprattutto in questo momento in cui la Cultura è in grandissima sofferenza e ha
bisogno, come dicono sempre i miei dirimpettai in Consiglio Comunale, di una
“visione” a lungo termine, penso che sia utile votare quest’atto, Presidente. Poi, se non
sono d’accordo, io posso sospenderlo ad libitum, senza problemi. A me sembra, come
dire, un po’ una questione di lana caprina in questo caso. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Carretto, Ordine dei Lavori.

CARRETTO Damiano
Io volevo solo sull’Ordine dei Lavori chiedere al Presidente Sicari se è un Consigliere a
decidere se votare o meno un atto, o se è la Capigruppo, o se è l’Opposizione, la
Minoranza, chiamatela come volete, perché io credo che, se un Consigliere decide di
votare l’atto, non capisco perché, essendo, mi sembra, scritto nel Regolamento del
Consiglio Comunale che un Consigliere che decide se votare o non votare un proprio
atto, non riesco a capire perché qualcuno dovrebbe mettersi di traverso e impedire
questa votazione. Poi io, ovviamente l’atto è del Consigliere Giovara, quindi può
assolutamente decidere lui, però davvero mi sento così, stranito da questo
comportamento e da questa, diciamo, modalità di azione, sia della Capigruppo, che delle
Minoranze. Per cui, onestamente, io volevo chiedere, appunto, se mi ricordavo bene il
Regolamento o se è cambiato il Regolamento.

SICARI Francesco (Presidente)
Il Regolamento è quello che è. Semplicemente nella Conferenza dei Capigruppo viene
affrontato ogni tanto di massima quello che possono essere i lavori che si faranno nel
Consiglio. Spesso si è usciti con delle indicazioni da quella Conferenza e sono state
messe in pratica, in questo caso è stato ribadito nelle Conferenze dei Capigruppo che, in
questo caso, noi abbiamo degli atti presentati dai Consiglieri e che sono i Consiglieri,
ovviamente in questo momento hanno i loro atti iscritti nel “Filippo” che, ad un certo
punto, quando io faccio la verifica di cosa vuole essere discusso o meno, possono
esprimersi e dire sì, si vota o no, non si vota. Questo è, e questo è stato fatto in tutti i
Consigli Comunali. Se ricorda, lunedì scorso ho fatto la stessa e identica cosa,
chiedendo a tutti i proponenti se avessero intenzione di votare o non votare il proprio
atto e poi sta al Consigliere di turno rispondere, ai Consiglieri proponenti, rispondermi
se hanno intenzione di discutere o meno l’atto. Ogni volta viene fatto, anche quando
viene comunque affrontato il tema dalla Conferenza dei Capigruppo, giusto perché in
quella sede lì, in quella Conferenza lì non sono comunque presenti alcune volte
firmatari di atti, che hanno la loro piena autonomia, come prevede il Regolamento, ma
ancora prima come prevede probabilmente qualche norma più in alto. Ho adesso la
Capogruppo Sganga, prego.

SGANGA Valentina
Grazie, Presidente. In realtà ha già detto tutto lei. Solo per ribadire che in Conferenza
dei Capigruppo non abbiamo mai assunto la decisione di non discutere gli atti Covid,
anzi siamo tornati, proprio in quella odierna, su questa tematica ed è stato espresso che
sarebbe toccato poi al primo firmatario valutare se l’atto era in questo momento da
votare o meno. E quindi, solo per ribadire che quelle che sono le singole posizioni
espresse legittimamente da alcuni componenti della Minoranza non sono le decisioni
della Conferenza dei Capigruppo, ma sono, appunto l’espressione del parere di quei
componenti. Ribadisco, altresì che invece la Maggioranza della Conferenza dei
Capigruppo, che è rappresentato da me, ha espresso quanto lei ha detto poc’anzi.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, infatti, sembrava di aver ripetuto quanto lei aveva espresso.
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