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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 22
ORDINE DEL GIORNO 2020-00895
(ODG N. 8/2020) "RIAPRIAMO IL MARIA ADELAIDE PER L'EMERGENZA CORONAVIRUS" PRESENTATA IN DATA 30 MARZO 2020 - PRIMO FIRMATARIO PETRARULO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Io volevo soltanto fare una riflessione di carattere generale, ricordando i presidi
che si erano svolti davanti all’ospedale, quando era stata annunciata la chiusura, ed
anche quando in allora ci veniva rassicurato rispetto al fatto che si sarebbero conservate
delle attività satellite rispetto alla casa madre CTO e che queste attività sarebbero state
concentrate proprio sulla dimensione di prossimità, sia come erogazione di prestazioni
ambulatoriali, sia come attività di rieducazione e di riabilitazione, in modo particolare
anche dedicate a quelle fasce di popolazione minorile, adolescenziale e di giovani
adulti, rispetto ai quali fosse necessario intervenire per condizioni di cronicità o per
condizioni invalidanti successive ad episodi traumatici. Quindi, sono testimone diretta
di un’azione di resistenza, sostenuta nei livelli istituzionali e nei livelli pubblici della
mobilitazione delle persone, rispetto alla necessità di mantenere il presidio. In questo
nuovo contesto, la risollecitazione che viene mossa dalla mozione del collega Petrarulo
va a sottolineare una situazione rispetto alla quale la razionalizzazione della rete
ospedaliera ha prodotto, nel nostro territorio, magari rispetto di parametri generali del
livello nazionale indicati nei piani di rientro, ma certamente un livello inadeguato di
relazione tra posti letto e necessità di salute espresse. Io voglio però sottolineare che, nel
momento in cui noi chiediamo, anche conservando la memoria e la ragione di quelle
mobilitazioni, il mantenimento di strutture ospedaliere dobbiamo farlo con l’occhio non
all’emergenza, ma al futuro, perché ad esempio, questa situazione di emergenza ci ha
fatto notare come tutte le offerte di prossimità siano assolutamente indispensabili e
preziose per riuscire a lavorare sul terreno della prevenzione e per accompagnare i
decorsi delle malattie, dopo la fase acuta. Quindi, pur non amando il fatto che si sollevi
il tema in un momento acuto, sull’onda, certamente di una necessità evidente, ma
essendo molto interessata al fatto che si recuperi quel patrimonio di offerta sanitaria nel
quadro complessivo di riordino del sistema di risposta ai bisogni di salute, io credo di
dover condividere almeno l’appello contenuto in questa mozione, sapendo che la strada
per completare razionalmente e funzionalmente questa richiesta sarà lunga, in confronto
con gli assetti patrimoniali, perché non è una dotazione dell’Amministrazione
Comunale, ovviamente, ma è un patrimonio delle Aziende Sanitarie, e fino alla
definizione di quale offerta sanitaria sia congrua e puntuale in quell’ambito territoriale e
dentro i percorsi di continuità di cure e di assistenza. Quindi, sapendo che è l’inizio di
un confronto, che potremo sviluppare, e che probabilmente, uscendo dalla condizione
emergenziale, potrà essere sostenuto con dati di evidenza, migliorato nella qualifica e
nelle funzioni da allocare in quel contesto, e quindi essere più strutturale nell’ambito
dell’offerta sanitaria. Perciò voterò a favore della mozione.

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