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NAPOLI Osvaldo Pronto? NAPOLI Osvaldo Beh, dicevo che è almeno 15 anni che si tagliano fondi alla Sanità. Ne so qualcosa, se mi permettete, da Amministratore, positivo o negativo che sia, di lungo corso. (Incomprensibile) si è visto anche personalmente, da Sindaco, chiudere interi reparti di ospedale, fino alla sua chiusura completa. Centinaia di ospedali, soprattutto quelli più piccoli, sono stati chiusi dalle Regioni. Al Servizio Sanitario Nazionale mancano, così si diceva allora, fino a qualche mese fa, circa 10.000 medici e diverse migliaia di infermieri. Beh, permettetemi, una strategia di desertificazione dell’Assistenza Sanitaria Pubblica, per la verità, sono molto sincero, non solo in Italia, ma un po’ di tutt’Europa, di cui oggi, permettetemi anche qua, raccogliamo i risultati, con questa insidia mortale, chiamata Coronavirus. Governo e Regioni, di qualsiasi colore politico, e lo ripeto, Governo e Regioni di qualsiasi governo politico, io credo che devono battersi il petto. Ma voi ci pensate se un Direttore Generale avesse comprato un anno fa ventilatori, macchinari per il pronto intervento su quell’aspetto, sarebbe stato mandato immediatamente alla Corte dei Conti; se avesse visto distante, non avremmo perso nemmeno un minuto. Ecco, invece oggi siamo qua a rimpiangere questo tipo di discorso. Oggi si cercano e si sono cercati 300 medici. Sono arrivati i medici da aiutarci da, dico per dire, da tutto il mondo, nelle aree del Nord. Si dimentica quanti di loro sono stati mandati in pensione grazie a Quota 100. Ebbene, io credo che gli italiani paghino oggi un prezzo alto per colpa degli errori che tutti noi, lo ammetto anche io come Amministratore, errori commessi dai Governi Nazionali e Regionali, ripeto, al di là del colore politico. Si rincorrono posti che non ci sono, non c’erano nelle terapie intensive; si cercano macchinari per la respirazione meccanica, che ripeto, l’avessimo fatto un anno fa quell’Amministratore andava alla Corte dei Conti. Quanti macchinari devono essere installati in tempi di relativa calma, una volta cessata, ma io dico che la tempesta del coronavirus imporrà a tutti ed impone a tutti, come tutti noi stiamo discutendo in questi due mesi, Governo e Regioni, di ripensare il modello di assistenza per potenziare quello attuale, ma anche per cambiarlo, penso io, nelle articolazioni istituzionali. Io dico che il batti e ribatti, ed il controbatti del controbatti, tra Regione, Stato e Comuni, il cittadino non capisce più qual è l’ordinanza che deve seguire. Anche questo è un discorso estremamente delicato nei rapporti sanitari, ma nei rapporti di qualsiasi tipo di incontro che deve fare il cittadino uscendo di casa. Non sa più quale decreto deve seguire, quale ordinanza deve seguire. E devo dare atto che il Comune di Torino, lo dico con profondo rispetto, come mia abitudine, ha svolto un atteggiamento estremamente equilibrato. Beh, l’ultima idiozia, e finisco, che può fare la politica oggi, sarebbe dimenticare quello che sta accadendo, e per caso azzuffarsi con polemiche da cortile che non devono più esistere, e mi fa piacere che oggi il Consiglio Comunale di Torino dimostra estremo equilibrio e moderazione e buon senso, e questo è un fatto positivo che noi lanciamo alla comunità torinese, che è necessario che abbiano la sicurezza che le Istituzioni locali sono vicino alla gente. Grazie, Presidente. NAPOLI Osvaldo Io sono favorevole, Presidente, ma non ho avuto modo di fare una piccola dichiarazione di voto. Se mi permette un secondo solo. Io mi rifaccio alle parole di Tre... NAPOLI Osvaldo Niente, allora chiedo scusa. In tutti i casi, tenendo presente gli indirizzi, il Comune deve tenere i rapporti con la Regione (incomprensibile). NAPOLI Osvaldo Favorevole, chiedo scusa, favorevole. Chiedo scusa. |