Interventi |
LO RUSSO Stefano Presidente, scusi se interloquisco, visto che stava parlando Unia, a beneficio anche di chi ascolta, due domande. Chi paga il servizio e se i farmacisti sono stati contattati o no. Così completa la comunicazione e poi intervengo, perché la comunicazione prevedeva anche queste ulteriori domande: chi paga il servizio di distribuzione e se i farmacisti hanno formalmente comunicato la loro indisponibilità. LO RUSSO Stefano Grazie. Allora, do io delle informazioni all’Assessore Unia. Non tutti gli amministratori sono al corrente di questa cosa. Le posso garantire che molti amministratori hanno appreso della notizia a mezzo stampa. Sarebbe interessante andare a fondo per capire il momento in cui voi avete coinvolto, ad esempio, ATC, è una cosa abbastanza interessante. Io credo che sia avvenuto dopo il fatto che io ho protocollato la richiesta di comunicazioni, anzi, penso di esserne abbastanza sicuro, il che ovviamente dimostra l’utilità di questa richiesta di comunicazioni, perché se le Minoranze fanno richiesta di comunicazione e la Giunta si accorge che ha anche delle idee originali, ma, diciamo così, non ancora particolarmente istruite, forse facciamo un servizio tutti alla città. Io onestamente rilevo qualche perplessità rispetto alle motivazioni che sono state addotte per due ordini di motivi: il primo è che sono circa 180.000 i condomini torinesi e io credo che molti degli amministratori ignorino ancora oggi di dover distribuire le mascherine e, soprattutto, mi interesserebbe capire con quale modalità si immagini di dare le mascherine agli amministratori, perché anche le Circoscrizioni credo che siano state fondamentalmente tagliate fuori. Rilevo una serie di considerazioni critiche: la prima è che noi, ovviamente, noi, voi Città, Giunta Appendino, con questa modalità diciamo così che non abbiamo la certezza di raggiungere tutti, perché ovviamente questa modalità, di fatto, di appaltare all’amministratore la distribuzione della mascherina, al di là del fatto che lo carica di una responsabilità anche soggettiva e personale, di cui onestamente ignoriamo la ragione, e poi soprattutto non abbiamo il controllo, come Città, del fatto che tutti i cittadini possano essere, appunto, raggiunti, cosa che forse con un coinvolgimento di chi questi dispositivi normalmente li maneggia, cioè le farmacie, eventualmente coinvolgendo le Circoscrizioni, forse si sarebbe potuto evitare. Ovviamente auspichiamo che questa brillante idea possa trovare..., “brillante” per modo di dire, possa trovare nelle prossime ore effettiva diffusione, almeno informativa, da parte degli amministratori, perché ad oggi non è così, e soprattutto che vi sia una capillarità di diffusione delle mascherine, che accompagneranno la nostra vita nei prossimi mesi, assolutamente garantita e certificata. Mi sono permesso di scrivere del coinvolgimento delle farmacie e dell’utilizzo della tessera sanitaria, perché sono dispositivi quelli, cioè le farmacie e la tessera sanitaria, che consentono anche la tracciatura di questa distribuzione e consentono quindi ovviamente al cittadino di poter usufruire di questa distribuzione in maniera, diciamo così, più chiara e lineare. Ovviamente auspichiamo che questa cosa qui non produca ulteriori problematiche alla città e soprattutto alla distribuzione delle mascherine e siamo altresì convinti che..., ci permettiamo un suggerimento, lo dedichiamo alla Sindaca Appendino, l’abbiamo già fatto per la questione delle paratie dei taxi, lo facciamo anche per la questione delle mascherine, forse bisognerebbe, prima di fare annunci a mezzo stampa o post su Facebook o dirette televisive, verificare bene che tutte le cose siano fattibili, siano effettivamente percorribili. Faccio riferimento alla discussione avvenuta oggi sulle famose paratie di plexiglass dei taxi, che di fatto, a distanza di un mese, hanno avuto “enne” problemi e ovviamente che vi siano prima di tutto i diretti interessati effettivamente a conoscenza della questione. ATC ha 18.000 alloggi, 18.000, e credo che sotto questo profilo sarebbe stato opportuno che questo tipo di annuncio venisse concordato non dopo la mia richiesta di comunicazioni, ma magari prima, magari nei giorni precedenti che questa cosa potesse trovare un’istruttoria differente. Comunque se questa richiesta di comunicazioni, questa discussione è servita alla città e all’Amministrazione per rendere note le intenzioni ed effettivamente far sapere e organizzare meglio il servizio anche di distributore ai medesimi amministratori, che sono parecchi, sono qualche migliaio, ben venga e quindi ben venga che sostanzialmente ci sia questa consapevolezza da parte dell’Amministrazione. |