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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 16

Comunicazioni della Sindaca su "Previsione distribuzione mascherine dagli amministratori di condominio".
Interventi
LO RUSSO Stefano
Presidente, scusi se interloquisco, visto che stava parlando Unia, a beneficio anche di
chi ascolta, due domande. Chi paga il servizio e se i farmacisti sono stati contattati o no.
Così completa la comunicazione e poi intervengo, perché la comunicazione prevedeva
anche queste ulteriori domande: chi paga il servizio di distribuzione e se i farmacisti
hanno formalmente comunicato la loro indisponibilità.

LO RUSSO Stefano
Grazie. Allora, do io delle informazioni all’Assessore Unia. Non tutti gli amministratori
sono al corrente di questa cosa. Le posso garantire che molti amministratori hanno
appreso della notizia a mezzo stampa. Sarebbe interessante andare a fondo per capire il
momento in cui voi avete coinvolto, ad esempio, ATC, è una cosa abbastanza
interessante. Io credo che sia avvenuto dopo il fatto che io ho protocollato la richiesta di
comunicazioni, anzi, penso di esserne abbastanza sicuro, il che ovviamente dimostra
l’utilità di questa richiesta di comunicazioni, perché se le Minoranze fanno richiesta di
comunicazione e la Giunta si accorge che ha anche delle idee originali, ma, diciamo
così, non ancora particolarmente istruite, forse facciamo un servizio tutti alla città.
Io onestamente rilevo qualche perplessità rispetto alle motivazioni che sono state
addotte per due ordini di motivi: il primo è che sono circa 180.000 i condomini torinesi
e io credo che molti degli amministratori ignorino ancora oggi di dover distribuire le
mascherine e, soprattutto, mi interesserebbe capire con quale modalità si immagini di
dare le mascherine agli amministratori, perché anche le Circoscrizioni credo che siano
state fondamentalmente tagliate fuori.
Rilevo una serie di considerazioni critiche: la prima è che noi, ovviamente, noi, voi
Città, Giunta Appendino, con questa modalità diciamo così che non abbiamo la certezza
di raggiungere tutti, perché ovviamente questa modalità, di fatto, di appaltare
all’amministratore la distribuzione della mascherina, al di là del fatto che lo carica di
una responsabilità anche soggettiva e personale, di cui onestamente ignoriamo la
ragione, e poi soprattutto non abbiamo il controllo, come Città, del fatto che tutti i
cittadini possano essere, appunto, raggiunti, cosa che forse con un coinvolgimento di chi
questi dispositivi normalmente li maneggia, cioè le farmacie, eventualmente
coinvolgendo le Circoscrizioni, forse si sarebbe potuto evitare. Ovviamente
auspichiamo che questa brillante idea possa trovare..., “brillante” per modo di dire,
possa trovare nelle prossime ore effettiva diffusione, almeno informativa, da parte degli
amministratori, perché ad oggi non è così, e soprattutto che vi sia una capillarità di
diffusione delle mascherine, che accompagneranno la nostra vita nei prossimi mesi,
assolutamente garantita e certificata. Mi sono permesso di scrivere del coinvolgimento
delle farmacie e dell’utilizzo della tessera sanitaria, perché sono dispositivi quelli, cioè
le farmacie e la tessera sanitaria, che consentono anche la tracciatura di questa
distribuzione e consentono quindi ovviamente al cittadino di poter usufruire di questa
distribuzione in maniera, diciamo così, più chiara e lineare. Ovviamente auspichiamo
che questa cosa qui non produca ulteriori problematiche alla città e soprattutto alla
distribuzione delle mascherine e siamo altresì convinti che..., ci permettiamo un
suggerimento, lo dedichiamo alla Sindaca Appendino, l’abbiamo già fatto per la
questione delle paratie dei taxi, lo facciamo anche per la questione delle mascherine,
forse bisognerebbe, prima di fare annunci a mezzo stampa o post su Facebook o dirette
televisive, verificare bene che tutte le cose siano fattibili, siano effettivamente
percorribili. Faccio riferimento alla discussione avvenuta oggi sulle famose paratie di
plexiglass dei taxi, che di fatto, a distanza di un mese, hanno avuto “enne” problemi e
ovviamente che vi siano prima di tutto i diretti interessati effettivamente a conoscenza
della questione. ATC ha 18.000 alloggi, 18.000, e credo che sotto questo profilo sarebbe
stato opportuno che questo tipo di annuncio venisse concordato non dopo la mia
richiesta di comunicazioni, ma magari prima, magari nei giorni precedenti che questa
cosa potesse trovare un’istruttoria differente. Comunque se questa richiesta di
comunicazioni, questa discussione è servita alla città e all’Amministrazione per rendere
note le intenzioni ed effettivamente far sapere e organizzare meglio il servizio anche di
distributore ai medesimi amministratori, che sono parecchi, sono qualche migliaio, ben
venga e quindi ben venga che sostanzialmente ci sia questa consapevolezza da parte
dell’Amministrazione.

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