Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 16

Comunicazioni della Sindaca su "Previsione distribuzione mascherine dagli amministratori di condominio".
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Adesso passiamo alle comunicazioni che sono arrivate dal Capogruppo Lo Russo:
“Previsione distribuzione mascherine ai torinesi dagli amministratori di condominio”.
Risponde l’Assessore Unia.

UNIA Alberto (Assessore)
Sì, grazie, Presidente. Ringrazio anche il Capogruppo Lo Russo, che mi dà anche la
possibilità di spiegare il ragionamento e il meccanismo che ci ha portato a scegliere in
questa direzione. Come sapete, la Regione Piemonte sta distribuendo a tutti i Comuni le
mascherine da far arrivare poi ai singoli cittadini. La nostra Amministrazione ha deciso
di utilizzare questo metodo di distribuzione, concordando insieme a tutte le
associazioni, le principali associazioni di amministratori di condominio... chiedeva,
appunto, quali sono state le modalità, noi abbiamo contattato singolarmente ogni
associazione, faccio anche l’elenco ANACI, AIAC, AIMA, ALAC, ANAPI, ARAI,
APAC, CONFAI, FNA, CONFAPPI, GESTICOND, MAPI, UNAI, AGIAI e il Collegio
Geometri, però il Collegio Geometri è stato, tra l’altro, l’unico con cui non siamo
riusciti ad andare oltre la segreteria. Con gli altri Presidenti di tutte le associazioni,
aggiungendo anche il Presidente di ATC, in rappresentanza di tutti i suoi
amministratori, abbiamo concordato questa modalità di distribuzione e l’abbiamo fatto a
seguito di un ragionamento, il ragionamento semplicissimo... Si sente male, mi dicono.

SICARI Francesco (Presidente)
Ma io ho un problema, perché io riesco a sentirla in modo fluido, quindi non riesco
obiettivamente a valutare se altri hanno un problema. Io quello che sento è fluido,
quindi non so esprimermi in tal senso. La invito magari un po’ più piano...

UNIA Alberto (Assessore)
Grazie, Presidente, le chiedo scusa, vado magari un po’ più piano.

SICARI Francesco (Presidente)
Esatto. Prego.

UNIA Alberto (Assessore)
Dicevo che abbiamo contattato queste 14 associazioni in rappresentanza degli
amministratori di condominio, le quali sono state molto disponibili e hanno comunicato
ai loro amministratori e ai loro associati questa modalità. Loro sono stati assolutamente
disponibili, tant’è che l’operazione, devo dire, sta proseguendo in maniera molto, molto
fluida. Abbiamo deciso di andare in questa direzione per una serie di motivi: il primo in
assoluto è quello di ridurre la mobilità delle persone, cioè evitare che 800.000 cittadini
andassero a ritirarsi una mascherina, non dico ognuna la sua, però almeno uno per
famiglia, e in questo momento era meglio trovare una soluzione che portasse a una
mobilità ridotta. Questo servizio non è assolutamente pagato, quindi sono tutti volontari,
si sono offerti volontari, non è obbligatorio il servizio. Quindi, dove non riusciremo ad
arrivare con gli amministratori di condominio, arriveremo poi noi come Città
direttamente con i nostri volontari, tra il servizio della Polizia Municipale e di
Protezione Civile, a consegnare direttamente a casa a quelli che invece non vengono
raggiunti da questa rete. Veniva chiesto anche, nella richiesta di comunicazioni, come
mai non abbiamo scelto di farlo nelle farmacie, beh, uno dei motivi l’ho spiegato prima,
è quello di evitare la mobilità eccessiva delle persone in questo momento in cui è
sconsigliato, la seconda è quello di evitare che un servizio, che è quello delle farmacie,
che è già sicuramente gravato di tante cose in questo specifico momento, in più si
dovesse caricare un servizio che da un certo punto di vista può sicuramente rallentare
quello che è il normale impegno di distribuzione farmaci che viene fatto. Quindi
sicuramente il fatto di aver avuto il supporto da parte degli amministratori ha
semplificato anche la vita alle farmacie, che si potevano ipotizzare di mettere in rete,
proprio per evitare perdite di tempo e soprattutto per essere più efficaci e muovere meno
persone possibili.

LO RUSSO Stefano
Presidente, scusi se interloquisco, visto che stava parlando Unia, a beneficio anche di
chi ascolta, due domande. Chi paga il servizio e se i farmacisti sono stati contattati o no.
Così completa la comunicazione e poi intervengo, perché la comunicazione prevedeva
anche queste ulteriori domande: chi paga il servizio di distribuzione e se i farmacisti
hanno formalmente comunicato la loro indisponibilità.

SICARI Francesco (Presidente)
Credo che sia... Prego, Unia.

UNIA Alberto (Assessore)
Ho risposto, ho risposto. Nessuno paga la distribuzione, perché è fatto a titolo
volontario, quindi gli amministratori di condominio lo fanno a titolo volontario. In un
momento come questo credo che sia un ottimo segnale per aiutare, il fatto che gli
amministratori si siano dimostrati disponibili, una gran parte degli amministratori,
ovviamente, e allo stesso tempo non abbiamo contattato le farmacie proprio per evitare
di gravarle ulteriormente di un servizio che sinceramente si poteva fare in un altro
modo, come abbiamo pensato di fare.

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto, io compreso questa risposta. Prego, Capogruppo Lo Russo, ha cinque minuti di
intervento.

LO RUSSO Stefano
Grazie. Allora, do io delle informazioni all’Assessore Unia. Non tutti gli amministratori
sono al corrente di questa cosa. Le posso garantire che molti amministratori hanno
appreso della notizia a mezzo stampa. Sarebbe interessante andare a fondo per capire il
momento in cui voi avete coinvolto, ad esempio, ATC, è una cosa abbastanza
interessante. Io credo che sia avvenuto dopo il fatto che io ho protocollato la richiesta di
comunicazioni, anzi, penso di esserne abbastanza sicuro, il che ovviamente dimostra
l’utilità di questa richiesta di comunicazioni, perché se le Minoranze fanno richiesta di
comunicazione e la Giunta si accorge che ha anche delle idee originali, ma, diciamo
così, non ancora particolarmente istruite, forse facciamo un servizio tutti alla città.
Io onestamente rilevo qualche perplessità rispetto alle motivazioni che sono state
addotte per due ordini di motivi: il primo è che sono circa 180.000 i condomini torinesi
e io credo che molti degli amministratori ignorino ancora oggi di dover distribuire le
mascherine e, soprattutto, mi interesserebbe capire con quale modalità si immagini di
dare le mascherine agli amministratori, perché anche le Circoscrizioni credo che siano
state fondamentalmente tagliate fuori.
Rilevo una serie di considerazioni critiche: la prima è che noi, ovviamente, noi, voi
Città, Giunta Appendino, con questa modalità diciamo così che non abbiamo la certezza
di raggiungere tutti, perché ovviamente questa modalità, di fatto, di appaltare
all’amministratore la distribuzione della mascherina, al di là del fatto che lo carica di
una responsabilità anche soggettiva e personale, di cui onestamente ignoriamo la
ragione, e poi soprattutto non abbiamo il controllo, come Città, del fatto che tutti i
cittadini possano essere, appunto, raggiunti, cosa che forse con un coinvolgimento di chi
questi dispositivi normalmente li maneggia, cioè le farmacie, eventualmente
coinvolgendo le Circoscrizioni, forse si sarebbe potuto evitare. Ovviamente
auspichiamo che questa brillante idea possa trovare..., “brillante” per modo di dire,
possa trovare nelle prossime ore effettiva diffusione, almeno informativa, da parte degli
amministratori, perché ad oggi non è così, e soprattutto che vi sia una capillarità di
diffusione delle mascherine, che accompagneranno la nostra vita nei prossimi mesi,
assolutamente garantita e certificata. Mi sono permesso di scrivere del coinvolgimento
delle farmacie e dell’utilizzo della tessera sanitaria, perché sono dispositivi quelli, cioè
le farmacie e la tessera sanitaria, che consentono anche la tracciatura di questa
distribuzione e consentono quindi ovviamente al cittadino di poter usufruire di questa
distribuzione in maniera, diciamo così, più chiara e lineare. Ovviamente auspichiamo
che questa cosa qui non produca ulteriori problematiche alla città e soprattutto alla
distribuzione delle mascherine e siamo altresì convinti che..., ci permettiamo un
suggerimento, lo dedichiamo alla Sindaca Appendino, l’abbiamo già fatto per la
questione delle paratie dei taxi, lo facciamo anche per la questione delle mascherine,
forse bisognerebbe, prima di fare annunci a mezzo stampa o post su Facebook o dirette
televisive, verificare bene che tutte le cose siano fattibili, siano effettivamente
percorribili. Faccio riferimento alla discussione avvenuta oggi sulle famose paratie di
plexiglass dei taxi, che di fatto, a distanza di un mese, hanno avuto “enne” problemi e
ovviamente che vi siano prima di tutto i diretti interessati effettivamente a conoscenza
della questione. ATC ha 18.000 alloggi, 18.000, e credo che sotto questo profilo sarebbe
stato opportuno che questo tipo di annuncio venisse concordato non dopo la mia
richiesta di comunicazioni, ma magari prima, magari nei giorni precedenti che questa
cosa potesse trovare un’istruttoria differente. Comunque se questa richiesta di
comunicazioni, questa discussione è servita alla città e all’Amministrazione per rendere
note le intenzioni ed effettivamente far sapere e organizzare meglio il servizio anche di
distributore ai medesimi amministratori, che sono parecchi, sono qualche migliaio, ben
venga e quindi ben venga che sostanzialmente ci sia questa consapevolezza da parte
dell’Amministrazione.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Adesso si è segnato per intervenire il Consigliere Curatella, ne ha facoltà
cinque minuti. Prego.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Io cercherò di non replicare a quanto ha detto poco fa il Capogruppo
Lo Russo. Allora, io questa mattina, a valle dell’annuncio appreso ieri della
distribuzione per tramite degli amministratori di condominio, ho contattato alcune
decine di amministratori con cui normalmente collaboro. Nessuno di loro ha ricevuto
nessun tipo di comunicazione da parte della Città o delle Associazioni di cui alcuni di
essi fanno parte. Hanno appreso di questa notizia soltanto da organi stampa; non hanno
nessuna idea di come fare. Per cercare di capire se c’erano delle informazioni utili, da
questa mattina si sono collegati su TorinoFacile, perché la comunicazione fatta indicava
che da oggi gli amministratori potevano, su TorinoFacile, prenotare le mascherine. Non
solo ad oggi, ma fino a questo momento su TorinoFacile non esiste nessuna sezione per
la prenotazione delle mascherine rivolta agli amministratori, essi stessi ci stanno
provando. Hanno provato a chiamare anche il numero verde indicato sul sito, ma
risponde sempre occupato. Non hanno idea di come richiedere queste mascherine, non
hanno idea di quante ne devono chiedere. L’amministratore non è detto che sappia
quante persone sono presenti all’interno di un alloggio, perché magari quell’alloggio è
in affitto e magari l’amministratore è in contatto diretto con il proprietario, non è detto
che abbia piena conoscenza di quante persone, se un alloggio è affittato, non è affittato,
quanti sono, se sono presenti, si sono trasferiti, qual è la situazione che stanno vivendo,
sono o meno in quarantena, quali sono le procedure con cui dovranno distribuirle.
Dovranno dire ai propri condomini: “Venite presso il nostro ufficio per la distruzione”?
Dovranno dividersi per ciascun condominio e fare dei banchetti all’interno di ciascun
androne? Quali sono le modalità? Al momento manca completamente l’informazione.
Se non arriva la mascherina, la colpa è dell’amministratore che non l’ha distribuita, del
fatto di non aver chiesto un numero sufficiente, dell’inquilino che non era presente, non
è passato e quindi è da capire. Siamo partiti oggi in “fase 2”, solo oggi si annuncia
che..., ma manca ogni informazione. Io credo che per aiutare le persone, prima di fare
annunci, si debba operare. Al momento si sono fatti annunci stampa, manca ogni
condivisione. Le farmacie comunali non erano sufficienti, i volontari, le associazioni del
Terzo Settore, i vari cittadini che percepisco il reddito di cittadinanza in che modo li
stiamo coinvolgendo? Potremmo coinvolgerli anche per la distruzione. Il personale
della Polizia Municipale che non può svolgere il servizio di pattuglia, magari può
andare a distribuire queste mascherine. In questo momento, a parte gli annunci, manca
ogni aspetto. Gli amministratori..., io probabilmente conosco degli amministratori
sfigati, che non sanno niente, che non sono coinvolti in nulla e quindi poverini. Aspetto
di sapere quando sarà operativo, perché su TorinoFacile comunque non c’è niente. Sono
le 15.20 del 4 maggio, da stamattina molti amministratori stanno cercando. Cime
devono muoversi? Quali sono le procedure che devono seguire? Manca anche questo
aspetto. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Curatella. Adesso si è segnato il Capogruppo Tresso. Prego, ne
ha facoltà per cinque minuti.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Anch’io ho ravvisato, facendo una breve indagine tra alcuni
amministratori di cui ero a conoscenza, che non è proprio tutto rispondente al quadro
così entusiastico che ci ha dipinto l’Assessore Unia. Gli Assessori non erano
assolutamente al corrente, non solo, ma, confermo, TorinoFacile non ha alcuna
informazione a riguardo, né il numero che è stato fornito ha la possibilità di fornire delle
risposte, addirittura dava numero inesistente, mi hanno rappresentato alcuni.
Per cui, quando si mette in essere un’azione come questa, che peraltro era largamente
annunciata, perché, insomma, la distribuzione delle mascherine e che si sarebbe, con la
“fase 2” della riapertura, dovuto provvedere alla distribuzione delle mascherine, credo
fosse un’azione che andava senza alcuna difficoltà preventivata. Ecco, allora mi sembra,
da un lato, si sia omessa la possibilità di dare delle informazioni preventivamente un
minimo più dettagliate; 2) è ben vero che si chiede in questo momento a tutti di dare un
contributo personale, quindi anche di poter partecipare fattivamente a collaborare per il
bene comune. Certo è che comunque a questi amministratori noi stiamo chiedendo un
servizio che, per quanto non comporti delle spese, comporta del lavoro, perché c’è da
andare a raccogliere le mascherine, capire come, distribuirle, eccetera; quantomeno
andava preventivamente chiesto il loro assenso. Se no anche io sono d’accordo che era
opportuno valutare delle altre possibilità; lei ci dice che è stata esclusa la possibilità
delle farmacie, perché le farmacie avrebbero comportato il fatto che la gente usciva da
casa e si voleva disincentivarle, però è anche vero che era una presenza molto capillare
sul territorio, non solo, ma hanno un vantaggio che è innegabile: hanno già... sono già
dotate di un sistema per la profilatura tramite la tessera sanitaria, per cui in questa
maniera era molto più facile poter profilare chi veniva in possesso della mascherina,
senza dover fare magari delle ulteriori complicazioni a livello di modulistica, di avere
una sorta di ricevuta, capire a chi la stavi dando, non solo, ma uno può andare in
farmacia magari anche con la tessera sanitaria del cognato, del suocero e della moglie e
raccoglierle per tutti, e quindi si poteva utilizzare un metodo molto più efficace.
Addirittura si poteva fare un incrocio, supponiamo coi dati ISEE, e poter quindi
selezionare, onde evitare di esaurire subito le scorte, a chi prioritariamente fornire le
mascherine ed eventualmente rifornirle in un secondo tempo. Ecco, dava tutta una
possibilità che trovo un po’ sbrigativo avere semplicemente valutato, o almeno... che ci
sia stato risposto con una frase un po’ sbrigativa: “Abbiamo ritenuto meglio che non si
uscisse di casa”, beh insomma, tanto qualcuno in farmacia spesso ci va per casa e si
poteva anche fare in modo, che si facesse in modo di specificare di recuperarla anche
per altri con un sistema che è molto più efficace. E poi, appunto, anche i volontari e
altre... Cioè, se davvero la Città riuscisse a fare un po’ il coordinamento tra tutte queste
iniziative, che a livello di spontaneità stanno nascendo numerose sul territorio, certo
bisogna coordinarle, si poteva anche far fronte con questa rete.
Ultimo aspetto che mi sembra importante rimarcare: ma dove verranno stoccate tutte
queste mascherine? Perché si parla di numeri ingenti. Si è detto e si è fatto cenno forse
alle Circoscrizioni, ma sono state coinvolte le Circoscrizioni? È stato valutato se ci sono
magazzini dove vanno stoccate, oltre alle modalità con cui, appunto, uno poi le può
recuperare e come si tiene la conta, il censimento di queste mascherine? Perché anche lo
stoccaggio non mi sembra banale, visto che abbiamo delle Circoscrizioni che hanno
quasi 200.000 cittadini e quindi i numeri di mascherine sono sicuramente notevoli. Mi
sembra che si sia improvvisato molto, ecco, e quindi francamente, su un tema che era
ampiamente dibattuto, quale quello della necessità di dotare di mascherine, io
banalmente tre settimane fa nell’Ordine del Giorno avevo proprio chiesto che ci si
rivolgesse alla Regione in questa direzione, cioè di chiedere la distribuzione gratuita ai
cittadini, allora forse era il caso di programmare un po’ meglio e in maniera un pochino
più efficiente questa funzione essenziale. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Tresso. Adesso ho il Consigliere Mensio, che ne ha facoltà per
cinque minuti, e poi, in risposta alla Consigliera Scanderebech, sì, al Gruppo Misto è
rimasto un minuto. Prego, Mensio.

MENSIO Federico
Grazie. Beh, intanto sull’Ordine dei Lavori, Presidente, io le ricordo che lei il 30 marzo
ha mandato una mail ricordando che i Consigli Comunali in videoconferenza sono
identici, per abbigliamento, a quelli dei Consigli tenuti in via ordinaria; su questo io le
chiedo, ovviamente, di fare attenzione. Come vede, io mi sono adeguato, come sempre,
alle regole. Se chiediamo ai cittadini di attenersi alle regole, i Consiglieri Comunali, in
base ad una sua missiva, dovrebbero attenersi. E questo era sull’Ordine dei Lavori,
grazie.
Invece, riguardo al merito della comunicazione, a me sembra tanto di ripercorrere la
storia dell’uovo di Colombo: c’è sempre chi avrebbe fatto meglio, sempre, sempre e
comunque chi avrebbe fatto meglio. Stante questo, io devo dire che stamattina la mia
Amministratrice di condominio mi ha detto che ha ricevuto la mail dalla sua
associazione ieri, quindi addirittura di domenica, e stamattina, senza nessun problema,
sarà che sarà fortunato io eh, per carità, ma non mi sembra l’unico caso, è riuscita a
collegarsi, è riuscita a fare la richiesta e giovedì va già a ritirarle. Ricordo, tra l’altro,
che questa storia delle mascherine è un’imposizione, e dico “imposizione”, voluta dalla
Regione Piemonte, un’obbligatorietà voluta dalla Regione Piemonte, che ha scaricato -
e su questo sarebbe anche il caso di sentire ANCI Piemonte - ha scaricato sui Comuni la
distribuzione delle mascherine, “scaricato” nel vero senso della parola; tanto più che
credo che Torino abbia affrontato in modo eccezionale - perché di questo si tratta, di
una situazione eccezionale - questa situazione. Non solo, ma non credo che la Regione
Piemonte abbia a disposizione tout court immediatamente 800 e pusa mila mascherine
per la città di Torino, anzi, devo assolutamente pensare che non sia così.
Stante questo, il fatto che gli amministratori abbiano volontariamente dato la
disponibilità, devo dire che gli fa un plauso, perché giustamente, come ha detto anche
l’Assessore, evitare di riempire i marciapiedi, di fronte alle farmacie, di persone che
devono ritirarsi una mascherina, è una cosa che secondo me è assolutamente intelligente
rispetto alla situazione in cui stiamo vivendo.
State questo, vorrei anche ricordare che gli amministratori hanno l’obbligatorietà, per
legge, di tenere l’anagrafica degli inquilini di un palazzo, siano essi residenti e
proprietari, siano essi affittuari; se poi non ce l’hanno, è un problema di chi affitta
l’alloggio non aver dato l’anagrafica giusta, ma l’anagrafica gli amministratori devono
averla per legge, quindi sicuramente i numeri ce li hanno. Tra l’altro, appunto, nella
mail che hanno mandato le associazioni, almeno una delle associazioni l’ha mandata e
più di un amministratore che io conosco associato a quella associazione ha ricevuto la
cosa, c’è l’indirizzo che non è pubblico - nel senso che si può accedere anche come
pubblico, perché io sono collegato in questo momento, ma sulla pagina principale di
TorinoFacile non c’è, per mille motivi, e io sono assolutamente d’accordo su questo -,
c’è l’indirizzo a cui tutti sono collegati, c’è da accedere con SPID o addirittura chi non
ha SPID può farlo con un SMS, via pin SMS, dove vengono richieste tutta una serie di
informazioni, tra cui ad esempio il condominio, l’indirizzo del condominio, le scale del
condominio e verranno effettuati dei controlli, proprio per evitare che ci siano dei
duplicati nel ritiro, eccetera, eccetera, eccetera.
Quindi, io direi che, per averlo fatto, come dire, con un’ordinanza della Giunta
Regionale, che arriva, come al solito, nel fine settimana praticamente e a farla partire da
oggi, credo che Torino abbia fatto un’operazione eccezionale. Poi è chiaro che, se tutti
noi conosciamo chi..., evidentemente noi conosciamo tutti quelli bravi e non
conosciamo quelli che evidentemente non sono così, come dire, fortunati da essere stati
sorteggiati, appunto, dalla dea bendata per essere attivi già da stamattina. Mi sembra un
po’ il caso del Piano Murazzi, che andiamo a discutere dopo, dove, appunto, solo noi
avevamo interpellato le persone giuste, erano arrivate una serie di sollecitazioni che
quel Piano non andava bene e poi abbiamo fatto una Commissione, nella Commissione
nessuno ha fiatato sul fatto che non andasse bene; ci sono state alcune osservazioni che
sono state, tra l’altro, credo, puntualmente recepite.
Quindi, io capisco che chiunque sa fare meglio di chiunque altro, no? Però qui mi
sembra che si stia facendo polemica per una cosa assolutamente inutile, si stia facendo
polemica su un servizio che la Città di Torino si è vista affibbiarsi dalla Regione
Piemonte. Questo servizio, se la Regione Piemonte ha deciso di mettere obbligatorie le
mascherine da oggi, doveva farlo la Regione Piemonte; la Regione Piemonte non credo
che oggi abbia distribuito a tutti i Comuni le mascherine necessarie, io faccio un plauso
veramente all’Assessore Unia, alla Giunta, alla Sindaca, e credo anche al CSI, che ha
gestito la pagina di TorinoFacile, perché in pochissimo tempo sono riusciti a mettere in
moto una macchina che era difficilissimo farla in queste condizioni, e addirittura anche
in condizioni di normalità. Quindi un grazie, vi assicuro che la distribuzione è già
partita, anzi, partirà da giovedì, si stanno raccogliendo le cose e quindi ci sono ancora
tre giorni per gli amministratori per mandare le richieste. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho Scanderebech per il minuto residuo, prego.

SCANDEREBECH Federica
Sì, grazie Presidente. Ma intanto vorrei capire: gli amministratori in che responsabilità
incorrono, qualora non le distribuiscano e non le chiedano? Perché stiamo caricando,
secondo me, di una responsabilità non so di che tipo, potrebbe essere penale, non lo so,
gli amministratori dei condomini alla distribuzione.
Seconda domanda: chi non abita in un condominio, è discriminato e quindi non ha
diritto a riceverla? Secondo me bisogna fare una comunicazione chiara, pubblica, quindi
il link deve essere pubblico, si deve sapere, tutti quanti dobbiamo sapere, tutti i cittadini,
dove andare a fare la richiesta per poter avere la mascherina singola. Ringrazio,
Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono...? Io non ho altri interventi, non si è ancora prenotato nessuno,
quindi se non..., aspetto un attimo. Farei rispondere l’Assessore Unia, perché sono state
fatte davvero molte domande. Solo un attimo ancora. Sì, no sto aspettando…
Non si segna nessuno. Prego Assessore Unia, può rispondere a tutte le domande che le
sono state fatte.

UNIA Alberto (Assessore)
Grazie, Presidente. Spero che si senta bene.
Allora, sono state fatte tante domande, ma siamo partiti da una frase: che non tutti gli
amministratori del condominio fossero al corrente. Sappiate che, se avessimo
comunicato a tutti i cittadini, sarebbe stata la stessa cosa; ma, a parte questo, la cosa che
mi inquieta di più quando uno dà le comunicazioni è il fatto che nessuno dall’altra parte
lo ascolta, e questo veramente mi inizia a preoccupare. Allora, innanzitutto, e come ho
detto prima, quindi non è che lo sto dicendo adesso, come ho detto prima, il primo passo
sono gli amministratori di condominio, che saranno seguiti dalle associazioni di
volontariato dei Vigili e dalle associazioni di volontariato di Protezione Civile che nella
seconda fase andranno a coprire tutto quello che gli amministratori di condominio, che
sono, ripeto, volontari, si sono offerti volontariamente, come stanno facendo tanti
cittadini che si mettono a disposizione in questo momento, sono volontari, ci sarà la
seconda fase in cui andremo a coprire noi col volontariato civico dei Vigili, col
volontariato della Protezione Civile, tutti quei condomini o quelle case dove non sono
arrivati gli amministratori. Quindi, le Circoscrizioni sono state coinvolte perché in
questo momento le mascherine sono nelle Circoscrizioni, sono suddivise per
Circoscrizione, perché, proprio per ridurre al massimo la mobilità, abbiamo pensato di
decentrare la distribuzione, in modo che gli amministratori potessero andare nelle sedi
di Circoscrizione a ritirarle.
L’utilizzo delle farmacie, l’ho già detto prima, l’utilizzo delle farmacie avrebbe creato
maggiore mobilità. Non è vero che non basta questa risposta, in questo momento il
problema è proprio quello di muoversi il meno possibile, quindi mi sembra ovvio che si
cerchi una soluzione che renda oggettivamente più facile muoversi meno. TorinoFacile
funziona benissimo e non soltanto, anche questa iniziativa funziona benissimo, vi spigo
perché: perché ad ora, in questo preciso momento, sono state prenotate 160.000
mascherine, che sono praticamente tutte quelle che abbiamo ricevuto dalla Regione.
Quindi noi tutte quelle che abbiamo ricevuto ad oggi dalla Regione abbiamo già
ricevuto la prenotazione dagli amministratori di condominio, secondo quanto richiesto,
non solo, ma adesso dovremo attendere a fine settimana ulteriori consegne da parte della
Regione di altre mascherine, che ovviamente..., cosa che ovviamente non dipende
dall’Amministrazione. Quindi io credo che qualche Consigliere Comunale sicuramente
è un po’ più sfortunato di altri, perché si è rivolto magari a persone non informate. Io
tutte le volte, anche in Commissione, sento dire: “Io ho sentito questo, io ho sentito
quello”, combinazione, poi, sono sempre le stesse persone; ma, a prescindere da questo,
tutte le 160.000 mascherine in questo momento sono state prenotate, quindi vuol dire
che lo strumento funziona e funziona più che bene, ma neanche dopo mezza giornata
abbiamo sistemato 160.000 mascherine.
Ci saranno dei controlli, ci saranno delle cose da fare in più, sì, ci sono sempre delle
cose da fare in più, quindi ci miglioreremo sicuramente, però, al di là delle chiacchiere e
del parlare, il risultato è sempre quello che (incomprensibile), e in questo caso il
risultato c’è eccome.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Assessore Unia, per le risposte che ha dato alle domande che le sono state
fatte. Darei per discussa anche questa richiesta di comunicazioni.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)