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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 4 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 14

Comunicazioni della Sindaca su "Campo di accoglienza di corso Monte Lungo, piazza d'Armi".
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Evidentemente la situazione è straordinaria solo per la responsabilità dei
cittadini, che devono stare a casa e rispettare le norme igieniche, ma la situazione non è
straordinaria per gli Enti Locali, che hanno una responsabilità di tutela e di protezione
della popolazione in generale. Certo, i luoghi in cui si concentrano i disagi sociali sono
luoghi di forte concentrazione, quindi evidentemente ad alto livello di rischio di
contagio, sono luoghi in cui proprio le emergenze sociali rendono visibili e sensibili le
difficoltà dell’umanità, dall’essere persone dipendenti da sostanze o da alcool, all’essere
banalmente persone povere, che, in quanto povere, sono più ammalate, all’essere
persone senza punti di riferimento. Tutto questo avrebbe dovuto, casomai, far
immaginare e strutturare risposte straordinarie in fase straordinaria, ammettendo che
prima, nell’ordinarietà della sofferenza del vivere, non ci fossero risposte adeguate.
E invece che cosa si fa? Dato che la concentrazione è tanta, i rischi sono alti, le persone
creano problemi, e allora si chiude. Complimenti!
A quello che mi risulta, la comunicazione della chiusura è stata fornita ieri sera; a quello
che mi risulta, le persone, alcune persone, disinformate, ma come sempre i poveri sono
disinformati per loro colpa, alcune persone disinformate si sono recate stamani in piazza
Palazzo di Città.
A quanto mi risulta, oggi sotto il Comune in questo momento c’è una donna con una
figlia invalida al 100%, che non ha avuto alcuna offerta rispetto al ricovero notturno.
A quanto mi risulta, le domande per i posti nei dormitori sono chiusi, proprio in ragione
delle stesse esigenze di contenimento degli spazi dovuti all’emergenza sanitaria.
A quanto mi risulta, associazioni di tutela stanno scrivendo a Prefettura e Comune per
capire dove questa notte quelle persone potranno avere ricovero.
Come sempre, o ci si occupa delle situazioni, le più difficili e dolorose, per
responsabilità istituzionale e per idea di coesione sociale, oppure si applicano i
protocolli e le circolari. Peccato che, se si lasciano in giro senza dimora persone che
avrebbero avuto e avevano un minimo di soluzione di ricovero, si creano non solo
condizioni di disagio e di sofferenza per i diretti interessati - e questo in una società
civile sarebbe già molto, sarebbe già grave -, ma li si creano per la comunità di
riferimento intera. Quindi, francamente io trovo la decisione e ancora di più la gestione
del dopo decisione francamente irrispettose dei basilari principi dei diritti delle persone.
Ho finito.

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