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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Aprile 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2020-00926
"QUALE RELAZIONE INTERCORRE TRA IL SEDIME PRIVATO DENOMINATO 'CORSO UNIONE SOVIETICA INTERNO 252' E I TRIBUTI COMUNALI?" PRESENTATA IN DATA 8 APRILE 2020 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Ci sono.

MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. Io ringrazio l’Assessore, lo ringrazio anche per la disponibilità a
voler fornire la documentazione inerente, anche perché il tema è annoso, si porta dietro
da tanti anni e forse vale la pena, in limine di questa Consiliatura, provare a risolverlo,
perché questa natura privata, ancorché utilizzabile dai soggetti, dai cittadini per poter
attraversare quella porzione di città, che è collegata attraverso questo interno 252, però
porta con sé tutta una serie di problematiche legate ai rifiuti enorme, enorme. Io ho fatto
più di un sopralluogo, ho ricevuto tutta una serie di segnalazioni del fatto che c’è questo
grande complesso, che si chiama Turin Park, e di tutta questa fila di cassonetti che
vengono mediamente utilizzati proprio come descriveva lei, cioè da continua sanzione.
Peccato che, però, io continuo a ricevere grandi segnalazioni da cittadini che, per il solo
fatto che hanno cortili interni, sono obbligati a tenersi i propri bidoni all’interno della
struttura e metterli all’esterno nei giorni previsti e prestabiliti per la raccolta porta a
porta, per la raccolta differenziata. Ecco, questa natura privatistica alla fine non ci fa
capire se questo condominio se li metterà all’interno, se non si li metterà all’interno, se
possono continuare a scaricare lì qualsiasi cosa, a danno dei frontisti, perché quelli che
stanno dall’altra parte, quelli adesso hanno... loro i tributi li pagano e si vedono i loro
bidoni costantemente riempiti da altri, lasciando delle condizioni oggettivamente di
evidente degrado, con in più..., e su questo poi farò un approfondimento, quando
l’Assessore dice che le sanzioni da Codice della Strada non si è potuto comminarle -
questo mi pare di averlo compreso, poi mi corregga, Assessore, se sbaglio - perché non
c’è una riconducibilità esatta o un numero civico, questo è un altro problema. Cioè in
quella zona c’è un parcheggio barbaro, barbaro, perché non si può intervenire, da quel
che capisco, e non si possono applicare le normali regole di Codice della Strada proprio
perché non sappiamo che tipo di natura giuridica ha quel sedime, cioè lo sappiamo, ma
non sappiamo se è applicabile il nostro Regolamento. Quindi io ho ricevuto numerose
segnalazioni. Adesso capisco che la mole di informazioni che l’Assessore ha per le mani
è assolutamente da approfondire, però lì c’è un problema enorme, perché lì abbiamo, su
questo interno, case di medio livello, basso livello dal punto di vista dell’altezza, e
quindi con poche famiglie, che di fatto si trovano dall’altra parte della strada questo
numero sterminato di cassonetti che sono utilizzati da chiunque. E allora, visto che però
dall’altra parte della strada c’è gente che il cassonetto se lo mette dentro casa e lo tira
fuori, o che potrebbe utilizzare questi cassonetti, io non posso farlo in questa sede, ma
chiederò al Presidente della Commissione o di fare un sopralluogo, o di approfondire,
perché mi sembra tanto che in questi anni non si sia mai voluto affrontare il problema,
forse perché Turin Park è una struttura che al suo interno ha centinaia e centinaia di
persone e famiglie. Adesso io non so chi ci abiti dentro per cui non si è mai voluta
trovare una soluzione, però secondo me è anche ora di trovarla per evitare che ci siano
cittadini di serie A e cittadini di serie B, cosa che in questi anni noto sempre più spesso
tutte le volte che vi sono sedimi stradali di questa fattispecie. Per cui io ringrazio
l’Assessore per la risposta, che sarà mia cura leggere con grande attenzione; dopodiché
mi riserverò, insieme anche ai Consiglieri della mia lista, della Circoscrizione, di
chiedere un approfondimento nelle Commissioni, magari una Commissione congiunta
Circoscrizione e Comune, per trovare una soluzione, perché è evidente che non
possiamo dire a tutti che, se hanno lo spazio, di mettersi i cassonetti all’interno, e non lo
diciamo a un condominio grosso così, con il pretesto che forse è privata la strada e
quindi, essendo di privati, bisogna capire di chi è per capire come utilizzarla.
Per cui io ringrazio per la risposta, approfondirò, cercherò di capire, alla luce di quanto
mi verrà inviato, se vi sono ulteriori punti da approfondire, dopodiché mi piacerebbe
che su questo si trovasse una soluzione, perché quella sembra terra di nessuno, ma alla
fine rischia di essere la terra di quelli che in quantità sono di più e quindi decidono
come applicare i regolamenti a proprio uso e consumo, cosa che noi non ci possiamo
permettere, essendo un Ente di diritto, e che quindi il diritto deve farlo rispettare,
indipendentemente dai soggetti ai quali lo si vuol far rispettare. Grazie.

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