Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie, Assessore, per la risposta. Quindi aspetto l’invio... le chiederei la cortesia, appunto, di avere la nota che ha letto e i documenti. Purtroppo non possiamo fare la consegna manuale, quindi se ha la copia digitale la ringrazio. Allora, vede, io sono contento che, ad esempio, nell’ultima Variazione di Bilancio finalmente, solo per la parte di variazione, sono arrivati 3 milioni di euro per la sede di via Giulio, che è la sede in relazione all’Anagrafe di questa interpellanza. La cosa che a me fa specie è questa: io capisco, non ne faccio una colpa a lei, perché si è trovato ad ereditare questa situazione a settembre del 2019, esattamente nel momento in cui, giorno più, giorno meno, c’è stato il cambio delle deleghe sull’Anagrafe Centrale, però qui stiamo parlando di una situazione che nell’interpellanza io faccio riferimento specifico ad un verbale di maggio 2018, ma ci sono diverse comunicazioni, più o meno formali, in cui era stato segnalato alla parte politica la presenza di problematiche su questa Anagrafe, la presenza di amianto nei freni di alcuni macchinari, e quindi in tutte le parti di manutenzione c’era anche la preoccupazione nell’uso di tali macchinari, ma a quanto pare dall’analisi pare che la problematica sia in una fase di manutenzione. Come dovevano essere gestite? C’era questo timore, ma mancavano le analisi. C’erano tutte le problematiche dei luoghi, delle porte antincendio, dell’accessibilità, delle vie di fuga, del sistema di evacuazione, dei sistemi di rilevazione degli allarmi, tutta una serie di problematiche che erano state comunicate negli anni, almeno dal 2016, probabilmente anche prima, ma non so, io ho informazioni certe a partire dal 2016, dall’analisi che ho fatto soprattutto recentemente. Ma io mi chiedo come mai ci si muova, aggiungendo 3 milioni di euro nello specifico per questa sede con una delibera di variazione di bilancio, solo a valle dell’arrivo di un controllo da parte dello SPreSAL, senza andare a considerare le segnalazioni che arrivavano da lavoratori, da rappresentanti della sicurezza e organizzazioni sindacali, che hanno più volte segnalato e si sono più volte preoccupati dei problemi legati alla sicurezza, sia per i dipendenti che lavoravano ogni giorni in quei sistemi, in quei luoghi, sia per i cittadini che lì accedevano, perché una delle situazioni che sono state individuate dall’ASL era anche... alcuni luoghi dove accedevano dei cittadini che non erano in sicurezza. Quindi, ben venga questo aspetto, ben venga che adesso ci siano i corsi di aggiornamento per gli addetti antincendio, per gli addetti al primo soccorso; peccato che alla data di prima verifica, a settembre, da parte dello SPreSAL non risultavano essere presenti degli addetti che avevano ricevuto l’adeguato aggiornamento, alcuni non erano presenti nei luoghi, ma risultavano solo a livello di carta, ma non perché erano assenteisti, mi spiego meglio, perché non era il loro turno in quel momento o erano in ferie e non c’era l’adeguata copertura, come prevista dai piani; faccio un esempio: se dal piano è previsto che devo avere tre addetti antincendio, tre addetti di primo soccorso presenti, devono essere tre addetti presenti, non tre addetti nominati, dove uno è presente nel normale luogo di lavoro e gli altri due magari sono in ferie, perché si sono presi il giorno di ferie. L’Amministrazione deve fare in modo di averne tre sempre presenti; è necessario fare una turnazione, dare giustamente le ferie? Ne prevedono nove, così da averne tre sempre presenti; problematica che era acuita dal fatto che mancavano gli aggiornamenti. Stesso ragionamento sull’utilizzo dei macchinari: erano arrivate diverse segnalazioni su alcune modifiche molto rapide, che permettevano di evitare lo schiacciamento delle dita, che non erano mai state attuate. Mi fa piacere sapere che finalmente ci si sta muovendo, finalmente si sta facendo qualcosa. Ci vorranno due anni per mettere a posto questa situazione, però vorrei evitare che questa situazione, che si è presentata nell’Anagrafe, dove per anni si è fatto finta di non sentire, demandando ai dirigenti la scelta, perché, è vero, le sanzioni arrivano a carico della..., non sono a carico dell’Amministrazione perché il Decreto 81, l’articolo 2 nella definizione del datore di lavoro per le Pubbliche Amministrazioni non è l’Assessore di turno; ma io mi chiedo: un datore di lavoro come può far eseguire tutte le attività di messa in sicurezza, se non ha la copertura finanziaria per farlo? Di solito... chi ha la responsabilità di decidere di andare avanti con le attività lavorative, se non sono a disposizione i fondi per mettere in sicurezza? Credo che questo debba essere definito anche a livello di Amministrazione, perché, se il datore di lavoro, l’RLS, l’RSPP, la SPP, quindi tutte le figure... o il dipendente stesso, quindi tutte le figure dell’organigramma della sicurezza di quel luogo di lavoro mi segnalano delle problematiche che richiedono un investimento finanziario, chi si assume la responsabilità di far continuare il lavoro, far continuare l’accesso dei cittadini, se l’Amministrazione, la parte politica della Città non dà i soldi, non finanzia le attività richieste dal datore di lavoro? Credo che questo la politica non possa scaricare la responsabilità sui dipendenti, sui dirigenti, sul datore di lavoro... (voci sovrapposte). CURATELLA Cataldo Chiudo. Io credo che l’Amministrazione sia ben consapevole che dal Decreto 81 il datore di lavoro è il dirigente, ma la parte politica deve mettere il dirigente nelle condizioni di svolgere le attività per mettere in sicurezza quel luogo di lavoro. La ringrazio, Assessore, e credo torneremo ancora su questo argomento. |