Interventi |
TRESSO Francesco Sì, grazie Presidente. Mah, io non posso che unirmi al disappunto e alla delusione per il tipo di risposta che l’Assessora ci ha fornito. Vede Assessora, lei ci ha dato un tipo di risposta molto asettica che io giudico quasi più da... ragioniera che non da rappresentante politico (incomprensibile) a fronte di una situazione che, come nell’interpellanza, noi interpellanti abbiamo descritto “Eccezionale”, si richiede che l’Amministrazione sappia produrre delle elaborazioni e degli sforzi che a questa eccezionalità siano commisurati. In fondo, questo piano di razionalizzazione, che abbiamo avuto modo di discutere a lungo nel corso dei mesi passati, ha da subito creato dei notevoli livelli di disappunto, insomma di contrapposizione che son stati discussi e che non hanno trovato il pieno consenso da parte di famiglie, da parte del personale, da parte insomma dei cittadini; ora, lei ce l’ha sempre venduto con dei ragionamenti che hanno da una parte dei criteri di ovvietà, quali quello del calo demografico, però dall’altro quello che noi... almeno, penso tutti coloro che hanno firmato questa interpellanza ma, a sentire, anche tutta una folta rappresentanza di cittadini ha sempre cercato di evidenziare era il non abbassare il livello di qualità che i servizi per l’infanzia di questa città ha sempre saputo erogare. Ora, noi in fondo in questa interpellanza chiedevamo solo un segnale di attenzione, non più di quello, e proprio nell’ottica di un sistema che come lei ci ha richiamato è mutevole e necessiterà di fare delle riflessioni attente perché cambia completamente un paradigma di servizi che vengono forniti in termine di revisione degli spazi, degli orari, della modalità di erogazione del servizio, quello che però non si può assolutamente pensare di limitare è la qualità di questo servizio, anzi a fronte - come veniva anche richiamato da alcuni interventi che mi hanno preceduto - di una situazione che andrà ad evidenziare ancora di più delle situazioni di difficoltà, e quindi allargare il gap delle diseguaglianze, è proprio il fornire questo tipo di servizi con maggiore vigore e maggiore capacità anche di scelta che potrà essere la carta vincente. Quindi questa è una scelta del tutto politica, e io sono assolutamente allineato con quanto diceva il Capogruppo Lo Russo, che la Città in questo momento non sta dando, è in una latenza ahimè imbarazzante e non sta dando alcun tipo di scelte politiche per la fase 2 di ripresa, di indirizzo per quelli che sono i servizi e i criteri che si vogliono attuare. Aggiungo ancora un’ultima riflessione: lei ha fatto anche un cenno all’organico, è ovvio che in base alle nuove direttive e a quello che dirà l’INAIL, verrà fortemente ridimensionato anche il livello di operatività, peraltro noi sappiamo che in particolare i nidi, ma anche le materne, sono strutture che sono considerate ad alto rischio nel rapporto frontale che essi comportano, per cui anche l’impiego di personale di età inferiore maggiormente... diciamo così, minormente vulnerabile, è una riflessione che comunque di impone; noi abbiamo, come sappiamo bene, un elevato numero di addetti over 55, ma allora anche su questo è necessario pensare da subito ad un investimento, non a ragionare con i criteri del bilancino e del ragioniere, ma proprio pensare come invece questo servizio possa essere implementato prevedendo l’inserimento di nuove forze e convertire le funzioni di over 55 magari su altri servizi, proprio per riuscire a garantire quel livello, a meno che l’Amministrazione invece non stia facendo altre scelte ma di questo lei non ce ne ha resi edotti, sulla possibilità di esternalizzare quel servizio, venendo meno però a tutti quei criteri che noi invece riteniamo siano fondamentali, di mantenere una eccellenza di servizio proprio in capo alla Città perché lì si giocano le scelte politiche, nella definizione di quelli che sono in servizi e le funzioni che si vogliono mantenere in capo all’Amministrazione. Spiace perché tutto questo che lei oggi ci va a... insomma, a dire in risposta all’interpellanza non vede la possibilità di un dialogo fattivo, anche nella definizione di un periodo che noi speriamo di attesa per riconsiderare e riaggiornare alla luce della situazione che, ahimè, drammaticamente vedrà essere cambiata, una serie di scelte che potevano essere riponderate, ovviamente con una maggiore condivisine. Grazie. |