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FERRERO Viviana (Vicepresidente) A questo punto, se non riesce a collegarsi, passerei all’interpellanza successiva, in cui... è di nuovo presentata dal Consigliere Magliano, che vedo, c’è la Vicesindaca Assessora Schellino, è presente? UNIA Alberto (Assessore) Chiedo scusa, Presidente, che interpellanza è quella della Schellino? Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, è la 202000715/002, “La difficile situazione del complesso edilizio...” UNIA Alberto (Assessore) Grazie, sono io che devo rispondere. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto. Lei non mi sa dire se l’Assessore è presente? Deve rispondere alla 202000387/002. UNIA Alberto (Assessore) Ho appena chiesto, si sente malissimo la sua voce, la mia come la sente? FERRERO Viviana (Vicepresidente) Io perfettamente, mi avvicino, mi sente meglio? UNIA Alberto (Assessore) No, si sente a scatti, non è che si sente poco. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Aspetti, spengo il video. Così si sente meglio? UNIA Alberto (Assessore) Uguale. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Ah, perfetto. Allora, ascolti, passiamo a quella successiva a cui risponde lei, l’interpellanza 202000715/002: “La situazione difficile del complesso edilizio M2 a Mirafiori e la solita disattenzione dell’Amministrazione per le periferie” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Presentata in data 21 febbraio del 2020, ha primo firmatario Magliano. Passo la parola, quindi, all’Assessore Unia, che ringrazio. UNIA Alberto (Assessore) Sì, grazie, Presidente. Il Consigliere Magliano, in seguito alle criticità segnalate da cittadini e residenti Dei complessi ATC, denominati M2, situati in Circoscrizione 2 della zona tra corso Tazzoli e corso Agnelli, ha presentato l’interpellanza che riguarda diverse competenze. Per quanto riguarda il punto 1) dell’interpellanza, il Presidente dell’Agenzia Territoriale per la Casa riferisce che il quartiere di via Dina e via De Bernardi e corso Agnelli è stato in anni recenti interessato da un importante stanziamento per la manutenzione straordinaria. Nel 2014 sono infatti terminati i lavori del contratto di quartiere con la Città di Torino, finanziati con oltre 7 milioni di euro, che hanno previsto il rifacimento di facciate, la sostituzione di serramenti, l’installazione di ascensori e la sostituzione delle ringhiere e dei cancelli di ingresso, dei contatori al piano terra, oltre che la costruzione di aree ecologiche per la raccolta differenziata dei rifiuti. I problemi manutentivi addotti dall’interpellanza sono per la maggior parte riconducibili ad uno scarso rispetto delle regole e degli spazi comuni. Recentemente, infatti, ATC è ripetutamente intervenuta per lo sgombero di masserizie e rifiuti ingombranti abbandonati e sono già in ordine di esecuzione interventi di riparazione di illuminazione esterna e di portoncini e citofoni, anche questi oggetto di danneggiamento. Nel complesso risultano al momento tre appartamenti occupati abusivamente; ATC si dichiara disponibile ad affrontare il problema nelle sedi più opportunamente individuate e a disporre un sopralluogo di verifica di quanto segnalato anche in tempi brevi, ma è del tutto evidente che non si tratta di disattenzione alle periferie perché si parla di un quartiere che ha beneficiato di una ristrutturazione recente quanto piuttosto della necessità di richiamare i residenti ad un maggior senso civico, ad un maggior rispetto per il bene comune, come necessità rispetto alla quale sono scarsi gli strumenti normativi di cui ATC può disporre e pertanto potrebbe rivalersi prezioso l’intervento del Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale. Per quanto riguarda il punto 2), avente a riferimento l’installazione di contatori per ciascuna unità immobiliare del complesso M2, SMAT comunica che allo stato attuale non risulta che ATC abbia trasmesso loro specifica richiesta. Al termine dell’emergenza in corso, SMAT si dichiara disponibile a fare un sopralluogo congiunto per verificare l’effettiva situazione degli impianti idrici a servizio del complesso edilizio M2 e a individuare la migliore soluzione per l’installazione dei citati contatori. Per quanto riguarda il punto 3) dell’interpellanza, AMIAT, dopo aver confermato le criticità rilevate dall’interpellante, riferisce che presso ogni ecoisola, e in modo generalizzato anche sul verde di tutto il complesso, si rileva un abbandono incontrollato e indiscriminato di materiale ingombrante, mentre il servizio per ritiro gratuito viene richiesto molto raramente. Occorre, a questo proposito, rilevare che in passato la stessa ATC, in situazioni analoghe di criticità, si era fatta parte diligente richiedendo ad AMIAT il servizio a pagamento di rimozione degli ingombranti con costi addebitati pro quota a tutti gli assegnatari degli immobili; evidentemente, visto il perdurare degli abbandoni, anche questo approccio non ha sortito gli effetti sperati. La raccolta differenziata è effettuata in maniera insoddisfacente dal punto di vista sia quantitativo che qualitativo; il servizio risulta correttamente dimensionato, ma ovviamente non contempla la raccolta di ingombranti abbandonati che necessitano di mezzi diversi da quelli utilizzati per lo svuotamento dei contenitori. Sono stati anche modificati i punti di raccolta, come l’isola adibita a rimessa per moto in maniera non certo condivisa con AMIAT, che peraltro ha dovuto adeguarsi per garantire l’erogazione del servizio. AMIAT prosegue nella sua nota presumendo che l’incremento di servizio richiesto dall’interpellanza riguardi il ritiro sistematico degli ingombranti a titolo gratuito, così come avviene ad esempio per gli abbandoni sul suolo pubblico; pur nella disponibilità a discuterne, osserva che un’apertura in questo senso potrebbe costituire un pericoloso precedente, laddove sarebbe poi difficile discriminare fra spazi privati o senza diritto di servizio gratuito di raccolta degli abbandoni. Conclude concordando sul fatto che incrementi di azioni di controllo e sanzionamento da parte della Polizia Municipale potrebbero contribuire al miglioramento del decoro, dichiarando inoltre di essere a disposizione per valutare congiuntamente azioni mirate di comunicazione o informazione e per ricordare le norme comportamentali da tenere per una corretta raccolta differenziata. Occorre però integrare la nota AMIAT, l’Area Ambiente ha sempre assecondato le richieste pervenute con un servizio una tantum al fine di risolvere situazioni difficili, ma per il caso di specie si evidenzia che la constatata ripetitività dello scarso senso civico dei residenti potrebbe condurre (incomprensibile) di dare l’idea ad ATC e ai propri amministrati che, a fronte di comportamenti impropri, AMIAT e la Città intervengono comunque senza problemi a sanare la situazione. Pertanto, se ATC aspira ad un regolare servizio di rimozione ingombranti, occorrerebbe inducesse i propri condomini a chiamare il numero verde per ottenere il servizio gratuito (incomprensibile) facesse richiesta di un servizio a pagamento. Per quanto riguarda il punto 4, il Servizio Verde Pubblico comunica di non aver assolutamente alcuna competenza su tale area, né con riferimento al verde orizzontale e nemmeno a quello del verde (audio disturbato). Data la carenza di risorse disponibili, il Servizio si dichiara impossibilitato a predisporre interventi sia per la cura del verde che per la potatura delle alberate su tali aree. Al momento quindi non si ritiene opportuno convocare ATC per una pianificazione degli interventi. Per quanto riguarda gli ultimi due punti dell’interpellanza, quinto e sesto, il comandante del Corpo Polizia Municipale riferisce che il territorio compreso tra corso Tazzoli e corso Agnelli, via d’Arborea e via De Bernardi è quotidianamente monitorato dal personale della Sezione 2 per quanto attiene lo stazionamento dei camper di alcune famiglie nomadi, che lo scorso anno erano fermi sulla banchina rialzata dell’area di corso Cosenza e area Giardino Ferruccio Novo, successivamente inibita alla sosta di detti veicoli con il posizionamento di dissuasori. Le verifiche sono svolte in merito alla regolarità dei veicoli a loro seguito e al corretto utilizzo degli spazi pubblici da parte di tali soggetti, anche attraverso le pattuglie decoro di zona che controllano l’importante presenza di verde che caratterizza quest’area con giardino (incomprensibile), vicino al Palasport Tazzoli, la pista ciclabile che insiste sulla banchina centrale di corso Tazzoli stesso e che delimita su entrambi lati da siti erbosi. Da inizio anno nel quadrilatero di interesse sono state accertate 34 violazioni delle norme che tutelano il verde e i siti erbosi. Nel periodo intercorso tra il 2019 e quello attuale sono state inoltrate numerose segnalazioni per criticità di molteplice natura, manto bituminoso, cordoli carrai dissestati, segnaletica da ripristinare e presenza di topi. A seguito di interventi effettuati in unità abitative del complesso sono state segnalate da ATC infiltrazioni, stillicidi, presenza di muffe, caduta calcinacci da balconi, erba alta, rifiuti ingombranti abbandonati, questi ultimi rimossi nei giorni scorsi dagli addetti AMIAT. Come è emerso nel tavolo di osservazione in materia di sicurezza nella Circoscrizione 2 si sono verificati episodi di occupazione di alloggi non assegnati o da ristrutturare, anche negli stabili ATC in oggetto, che hanno favorito il diffondersi tra i residenti di un clima di timore per il possibile dilagare del fenomeno; ultimamente il reparto Polizia Abitativa della Municipale non ha ricevuto segnalazioni in merito ad occupazioni abusive degli stabili di ATC della zona, comunque è in previsione la programmazione di un controllo mirato alla verifica di eventuali irregolarità. Concludo informando come al solito che la nota poi verrà inviata all’interpellante, grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore. Passo la parola al Consigliere Magliano che vedo già in video. MAGLIANO Silvio Eccoci, grazie, Presidente. Chiedo all’Assessore di avere questa nota e lo ringrazio per la puntualità nelle risposte. Il punto 2) che ho posto nell’interpellanza, quello dell’installazione dei contatori per la misurazione individuale, a mio giudizio inizia a diventare fondamentale all’interno di tutto il patrimonio immobiliare delle case popolari, perché è ormai il livello di non controllo della gestione della bollettazione e del non controllo dell’acqua che viene utilizzata negli immobili occupati, abusivamente occupati, si rivale, di fatto, su tutti gli altri abitati che provano a far fronte a queste spese di utenza tutte le volte con grande preoccupazione. Sa, Assessore, le faccio una confidenza, è chiaro che è una confidenza fatta a verbale, lascia il tempo che trova, queste segnalazioni io le ho ricevute da famiglie che mi hanno pregato di non essere citati, di non essere segnalati, anche di non dire che le segnalazioni arrivavano da abitanti di quelle palazzine perché c’è un clima di paura e di omertà all’interno di alcuni complessi delle nostre case popolari che fa spavento. Fa spavento sapere che case che sono state date per chi aveva bisogno in questo momento sono gestite in questo modo, fa spavento sentire persone che dicono: “Ah negli anni me ne ero occupato, avevo provato a sollevare alcune questioni”, come in questo caso il fatto che ci siano dei contatori che vengono manomessi dall’esterno, che ci siano delle case che sono in questo momento occupate, che ci sono allacciamenti abusivi alla rete idrica, cioè noi abbiamo all’interno di queste realtà un clima di gestione paramafiosa di come vengono realizzate queste strutture che a me preoccupa, a me preoccupa molto. Io ho voluto farle queste domande molto precise e molto puntuali e la ringrazio anche del fatto che da quello che le dicevano i suoi uffici, quello che noi abbiamo raccontato, anche attraverso le foto che penso che le siano giunte, è una situazione incresciosa, certo, non può essere responsabilità dell’Amministrazione che le persone facciano la differenziata in modo corretto, né può essere nostra responsabilità se i rifiuti ingombranti vengono accatastati regolarmente lì, né può essere nostra responsabilità se l’isola ecologica viene utilizzata per riporci le moto, perché c’è una grossa responsabilità dei cittadini che sono convinti che quel bene non sia un bene di tutti, che quelle strutture non siano uno spazio dove vivere una convivenza civile, ma un pezzo di un paese che si sono autocostruito ed io penso che questo debba finire, debba finire, per cui io mi auguro che, rispetto a quanto detto dal comandante Bezzon in risposta al punto 6, si vada a controllare chi sta occupando abusivamente, si faccia un controllo degli allacciamenti della luce elettrica, si faccia un controllo sull’allacciamento delle risorse idriche, si capisca come funzionano oggettivamente questi spazi che sono periferie nelle periferie, se qualcuno addirittura mi manda le foto e mi dice però non vorrei neanche che si sapesse che le abbiamo mandate e noi non possiamo permetterci una cosa di questo tipo. Per cui io la ringrazio molto della disponibilità, fornirò ogni punto, sono anche convinto che noi potremmo aumentare, sono d’accordo con lei, se continuiamo a permettere agli incivili di trovarsi lo spazio davanti casa pulito, nonostante loro buttino qualsiasi cosa davanti a casa propria, questo li abituerà soltanto a fare quello che vogliono con un’Amministrazione che sarà a questo punto servizievole al malcostume di questi signori, sono d’accordo con lei che questo non deve essere fatto, non posso chiedere approfondimenti, però mi piacerebbe, invece questo sì, che usassimo questo ultimo anno per fare dei sopralluoghi come Commissioni con lei, Assessore, per andare a vedere come sono gestite oggi le case popolari. Sarà mia cura fare un’interpellanza anche in Consiglio Regionale su questo, come sono gestite, come sono gestiti gli allacciamenti, qual è il clima che si vive all’interno di questi posti che erano luoghi pensati per lavoratori che venivano qui con le loro famiglie per garantire un futuro ai propri figli e oggi sembrano quasi dei quartieri nei quartieri, come le ho detto, dove qualcuno si permette di minacciare altri perché le cose devono rimanere così come sono e visto che abbiamo tante persone che avrebbero diritto ad una casa popolare, che sono in lista d’attesa, forse sarà anche ora di iniziare a prendere seriamente in considerazione la questione oltre a capire esattamente quanti immobili sono a questo punto della vicenda occupati, occupati abusivamente che utilizzano però elettricità a scapito di tutti, che utilizzano l’acqua a scapito di tutti. Per cui io la ringrazio per la risposta, le chiedo di inviarla ai miei uffici, come fa di solito cortesemente, e mi auguro che possa anche lei cogliere la mia sollecitazione anche perché l’elenco delle cose che le ho segnalato nel “rilevato che” di questa interpellanza sono veramente molte e mi auguro che lei possa cogliere la sollecitazione di iniziare un tour tra le strutture di ATC più importanti della nostra Città per vedere esattamente come funziona e provare, almeno con la nostra presenza e con un’attenzione della pubblica amministrazione, a riportare un po’ di legalità perché soprattutto in questo caso chi ci rimette sono le persone perbene, gli inquilini perbene che pagano le tasse e pagano i tributi, pagano le utenze, fanno la differenziata e poi vedono tutto questo spazzato via da chi pensa di fare il delinquente all’interno di una struttura pubblica, grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, grazie, Consigliere Magliano. |