Interventi |
CARLEVARIS Cinzia Sì, la ringrazio, Presidente. Solo per chiarire la natura di questa mozione: è stata discussa in Commissione, quella dei sacchetti del pane era una delle tante proposte che è venuta fuori, la stessa Consigliera Scanderebech si era data disponibile ad un emendamento della mozione, per non renderla così specifica, anche in considerazione del fatto che, com’è stato illustrato in Commissione, le azioni che si stanno portando avanti in questo momento per la pubblicizzazione del numero 1522 sono molte, sia da parte della Giunta, che dell’Amministrazione, che del Nucleo di Prossimità, che della rete dei centri antiviolenza, che delle farmacie comunali, e, come è stata ampiamente discussa anche in Commissione, una campagna analoga proprio in questi giorni è stata messa in campo dall’Assessore Giusta, con la collaborazione proprio delle farmacie comunali, con la distribuzione di 50.000 volantini stampati dalla Città di Torino e diffusi tramite la rete delle farmacie comunali, che, ricordo, sono un canale qualificato e prezioso, più che non quello dei sacchetti di pane, che era un’idea, però... Insomma, la campagna che è stata fatta in questo momento è un pochettino più strutturata, perché, non so se ricorderete, un progetto dell’Università, che era stato discusso in Commissione Pari Opportunità nel marzo del 2016 e si era realizzato con Università, Ordine dei Farmacisti e consultazione dei centri antiviolenza, aveva evidenziato come le farmacie siano un luogo privilegiato ed era emerso che le donne si rivolgono e vorrebbero rivolgersi al farmacista, perché ritengono che tale figura possa essere una delle prime a cui indirizzare una domanda d’aiuto in caso di violenza, prima dell’avvocato e prima delle Forze dell’Ordine. Quindi, ricerche empiriche avevano già stabilito delle evidenze. Inoltre, le farmacie sono frequentate da persone di ogni estrazione sociale e il farmacista è anche in grado di intercettare, attraverso la conoscenza delle clienti e l’attenta osservazione dei medicinali richiesti, un segnale di disagio riconducibile ad un possibile scenario di violenza. Era stato concordato che le iniziative andavano sicuramente portate avanti di pubblicizzazione del 1522, dell’app e di tutti i numeri telefonici utili, ma non puntualmente con i sacchetti del pane. Insomma, mi sembra che l’obiettivo di dare l’indirizzo alla Giunta non sia quello di stare a fiscalizzarsi sul sacchetto del pane, abbia pazienza. Grazie. |