Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 20 Aprile 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-00924
REGOLAMENTO COMUNALE N. 388 "DISCIPLINA DELL'ALLESTIMENTO DI SPAZI E STRUTTURE ALL'APERTO SU SUOLO PUBBLICO O PRIVATO AD USO PUBBLICO ATTREZZATI PER IL CONSUMO DI ALIMENTI E BEVANDE ANNESSI A LOCALI DI PUBBLICO ESERCIZIO DI SOMMINISTRAZIONE". REGIME TRANSITORIO PER DEHORS D1 E D2. APPROVAZIONE.
Interventi
LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Sacco. Quindi, se non ho compreso male, il suo
parere è favorevole alla mozione di accompagnamento. Alcune considerazioni.
Ovviamente lo spunto di questa delibera è uno sputo di minima, perché ovviamente,
come giustamente lei ha accennato, si tratta fondamentalmente di una proroga temporale
di una disposizione già in essere. In realtà la sollecitazione che abbiamo più volte posto
in queste settimane è quella di, diciamo così, una certa quale difficoltà che abbiamo nel
cogliere - ma credo che sia sicuramente, anzi, è sicuramente un problema nostro - un
po’ quella che è la dimensione dell’autonomia decisionale della Città e ascoltiamo,
fondamentalmente tutti gli argomenti, ma in particolar modo quelli che riguardano lei,
Assessore Sacco, le sue deleghe, diciamo così, la messianica attesa delle disposizioni
del Governo e/o della Regione. Ora è del tutto evidente che alcuni dei ragionamenti che
lei fa sono assolutamente fondati e sono ragionamenti che hanno una loro base, che,
appunto, è quella di non contrastare certamente la dinamica nazionale o regionale. Però
ci sono alcune cose che, invece, riteniamo sarebbe utile programmare, discutere, per
farsi trovare pronti, proprio perché ragionevolmente la tendenza..., poi nessuno di noi lo
sa, né io, né lei, Assessore Sacco, però ragionevolmente la tendenza sarà quella di
predisporla questa benedetta “fase 2” e sicuramente, siccome sappiamo bene che tra le
categorie più colpite ci sono gli esercenti di ristoranti, di bar, che ovviamente hanno una
enorme difficoltà in questa fase, sappiamo benissimo che la questione dei dehors non
sarà solamente una questione di carattere tecnico, burocratico e amministrativo, ma sarà
anche una questione, come dire, piuttosto prospettica per quello che riguarda l’eventuale
recupero di capacità reddituale e, ovviamente, anche sul modello organizzativo della
vita della nostra città, che vede intorno a questa riorganizzazione un’esigenza quanto
mai prescindibile. Ecco allora che da lì nascono alcune proposte che le abbiamo fatto
come Gruppo del Partito Democratico, sperando, come dire, che, al di là dei generici
ragionamenti sul fatto che ci stiamo pensando e abbiamo dei progetti, poi questi
ragionamenti e questi progetti lei, Sacco, non se li tenga tutti nel sacco, insomma, li tiri
fuori, che noi siamo ben contenti di discutere con lei e certamente di ascoltarli.
Sicuramente abbiamo il grande problema delle superfici, che, è evidente, dovranno
essere, ovviamente giudicando caso per caso, ma inevitabilmente dovranno essere
derogate per poter, in qualche modo, garantire il necessario distanziamento, che
verosimilmente ci accompagnerà per i prossimi mesi e comunque nei mesi estivi, che
poi sono quelli che credo interessino di più proprio i titolari, gli esercenti di esercizi
pubblici che hanno il dehors, e poi c’è una suggestione che abbiamo voluto buttarle lì,
non abbiamo ben capito cosa ne pensa, però, visto che cogliamo l’occasione, siamo in
Consiglio Comunale, se ce lo dice ci fa un favore, che è quella anche di pensare a delle
pedonalizzazioni temporanee, magari serali, di alcune vie, insomma, che ci sia un piano
organico che inquadri lo specifico tema che oggi lei porta con questa singola e puntuale
deliberazione, che sicuramente ha una sua importanza, non lo mettiamo in dubbio, che
sicuramente è un punto di una complessa strategia, diciamo così, nel novero della
strategia. Ecco allora che ci permettiamo di suggerirle, come dire, di avere un ruolo
proattivo come Assessore al Commercio della Città. Lei non è un mero esecutore degli
ordini del Governo, del Prefetto o del Presidente della Regione, perché ci sono una serie
di cose che dipendono esattamente da lei. Uno degli elementi essenziali sarà quello
dell’incrocio tra queste riflessioni e le riflessioni viabilistiche e trasportistiche e
ovviamente noi ci aspettiamo, siamo convinti, diciamo così, vogliamo fare veramente
un gesto di fiducia nelle sue capacità, però siamo assolutamente convinti che ci sia
esigenza di discuterne pubblicamente di queste cose. Allora l’invito che le facciamo,
Assessore Sacco, è quello di non tenersi nascoste tutte queste idee brillanti che ha, ma
invece di socializzarle nelle sedi proprie, nella Commissione. Tra l’altro il Presidente
Russi è particolarmente solerte nel calendarizzare questo tipo di argomentazioni e lo
ringraziamo da questo punto di vista, perché evidentemente abbiamo piacere di poter
capire dove in qualche modo l’Amministrazione Comunale, a prescindere dal Prefetto e
dal Governo e dal Presidente Cirio, ha in mente di portare la questione. Ovviamente
questo è un suggerimento, è un suggerimento di metodo e i suggerimenti di merito glieli
abbiamo già fatti questa mattina e glieli ribadiamo oggi, glieli riassumo in conclusione:
sicuramente la valutazione delle deroghe relativamente alle superfici, ovviamente
dovranno essere valutate caso per caso, ma che saranno inevitabilmente una delle
condizioni per garantire la distanza nei dehors; c’è il tema dell’eventuale possibilità di
proroga, di modifica degli orari degli esercizi commerciali. Le do un personale
suggerimento, anche qua sperando di non urtare la sua sensibilità o la sua suscettibilità:
quest’oggi sul Corriere della Sera il Sindaco Sala fa un’intervista piuttosto organica e
fondamentalmente traccia alcune anche idee di programmazione e di sviluppo della
città. Tra le idee che cita..., ne cita tante, tra le idee che cita c’è il tema della
rivisitazione degli orari, ecco, e poi fa una serie di altre considerazioni. Allora, quello
che ci aspetteremmo è che, senza arrivare ad avere una visione completamente organica,
però che ci sia in qualche modo una qualche programmazione di che cosa si vuole fare e
che evidentemente, da questo punto di vista, questa programmazione sia non riservata,
come dire, alla sua mente e alle cose che lei pensa, non sia necessariamente figlia di
ordini che le arrivano dal Prefetto. Noi, per la carità, abbiamo massimo rispetto delle
autorità dello Stato e certamente di quelle che sono le prerogative di questa autorità,
però qui dovrebbe esserci un Sindaco, dovrebbe esserci una Giunta Comunale e il
Sindaco e la Giunta Comunale sono parte di un..., non sono funzionari amministrativi
che eseguono ordinanze, ma sono in qualche modo attori della partecipazione
democratica, da un lato, e dall’altro dell’organizzazione della vita di una città. Allora
diciamo così, che, cogliendo lo spunto di questa deliberazione e ovviamente
rimandando tutte le discussioni sulle tariffe, comprese quelle sui dehors, a successivi
momenti di valutazione tecnico-finanziaria, ecco, diciamo così che si possono fare delle
cose, ci farebbe piacere poter ascoltare le vostre idee, le nostre le abbiamo messe in
campo e da questo confronto fruttuoso e, diciamo così, anche, se vogliamo, produttivo,
io credo che possano essere positive le cose che vengono fuori. Mi permetto di…, in
conclusione davvero, di porre una questione: lei oggi in Commissione Consiliare,
illustrando la deliberazione, ha detto... ha chiesto ai Consiglieri di contattarla
personalmente per darle suggerimenti personali di casi che arrivano ai Consiglieri. Non
è questo il metodo, Assessore Sacco, gliel’abbiamo già detto tante volte, noi siamo un
pochino attenti alla trasparenza dei processi, siamo un pochino attenti al fatto che non vi
sia un rapporto personalistico, perché tutti noi rappresentiamo un’istituzione e quindi le
facciamo un appello, che è quello di evitare di continuare a invitare i Consiglieri
Comunali o i Presidenti di Circoscrizione a chiamarla personalmente; ci sono le sedi
proprie, che sono il Consiglio Comunale e le Commissioni, e lì si affrontano i problemi
in via generale e non specifica. Questo lo diciamo perché noi siamo certi, sicuramente,
che la modalità confidenziale che lei auspica, che lei chiede possa essere forse
facilitante magari la relazione, però siamo anche abbastanza convinti che la modalità
istituzionale sia quella che comunque in qualche modo sgombra il campo anche da
eventuali modalità che a nostro modo di vedere, diciamo così, non ci appartengono.
Quindi, in conclusione, ovviamente il Gruppo del PD voterà a favore, lei prenda questi
stimoli che le abbiamo dato questa mattina e quest’oggi in Consiglio e provi a farli suoi,
e se riesce a condividere le sue brillanti idee, noi le saremo grati.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)