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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 20 Aprile 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-00924
REGOLAMENTO COMUNALE N. 388 "DISCIPLINA DELL'ALLESTIMENTO DI SPAZI E STRUTTURE ALL'APERTO SU SUOLO PUBBLICO O PRIVATO AD USO PUBBLICO ATTREZZATI PER IL CONSUMO DI ALIMENTI E BEVANDE ANNESSI A LOCALI DI PUBBLICO ESERCIZIO DI SOMMINISTRAZIONE". REGIME TRANSITORIO PER DEHORS D1 E D2. APPROVAZIONE.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Possiamo adesso proseguire con quello che è il nostro Ordine dei Lavori, come
avevamo anticipato; il primo punto è l’articolo 93 del Regolamento del Consiglio
Comunale, la deliberazione meccanografico 202000924/016, che ha come oggetto:

“Regolamento Comunale n. 388 ‘Disciplina dell’allestimento di spazi e strutture
all’aperto su suolo pubblico o privato ad uso pubblico attrezzati per il consumo di
alimenti e bevande annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione’.
Regime transitorio per dehors D1 e D2. Approvazione”

e la mozione n. mecc. 202000970/002, oggetto:

«Accompagnamento alla deliberazione (mecc. 202000924/016) “Regolamento
Comunale n. 388 ‘Disciplina dell’allestimento di spazi e strutture all’aperto su suolo
pubblico o privato ad uso pubblico attrezzati per il consumo di alimenti e bevande
annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione’. Regime transitorio
per dehors D1 e D2. Approvazione.”»

SICARI Francesco (Presidente)
Illustra la deliberazione l’Assessore Sacco, al quale lascio subito la parola.

SACCO Alberto (Assessore)
Buongiorno a tutti. È una modifica al Regolamento 388 che ho presentato questa
mattina in Commissione e discusso con i Consiglieri che hanno dato diversi
suggerimenti, insomma, ci sono anche delle mozioni depositate dopo la presentazione di
questa… È una modifica, appunto, al Regolamento 388 che è quello che ha modificato
il regime dei dehors. È una modifica che prevede il fatto che sia semplificata,
burocratizzata l’istanza di rinnovo della concessione per i dehors più semplici per il
periodo estivo. Quindi adesso, rispetto a quanto è previsto nel nuovo Regolamento,
vengono date due possibilità, per essere chiari. Si può presentare una domanda e seguire
tutto l’iter previsto dal nuovo Regolamento 388, che prevede e può essere molto utile
perché finalmente è prevista la possibilità di costruire dei padiglioni in alcune zone del
centro storico, nelle famose cinque piazze auliche, quindi si può utilizzare il nuovo
Regolamento dei dehors, il 388, oppure si può in via provvisoria, proprio visto il
momento che stiamo vivendo, altamente complicato e drammatico per gli esercenti,
presentare, mandare una semplice mail via PEC, una semplice PEC dove l’esercente,
presenta un’istanza di rinnovo della concessione sulla base di quella che aveva
presentato l’anno prima. Presenta questa istanza e poi deve presentare, ovviamente,
dichiarando che il dehors che vuole andare a costruire è identico a quello dell’anno
precedente e entro 10 giorni dall’installazione del dehors, comunque entro 30 giorni dal
rilascio della concessione, manda le foto con il dehors che ha realizzato e ha la
possibilità di avere la concessione fino al 30 novembre. Questo serve perché è il primo
passo concreto verso la semplificazione e la sburocratizzazione, è un passo concreto per
incentivare quelli che vogliono realizzare dei dehors in maniera semplice... Ripeto, però,
si tratta di un primo passo, come è stato discusso questa mattina in Commissione, in
realtà i provvedimenti di cui stiamo parlando con le Associazioni di categoria, con gli
esercenti, saranno molti di più nelle prossime settimane. Stiamo ovviamente ragionando
sui canoni che devono pagare per questi dehors. L’idea è quella di dare la COSAP
gratuita o quasi per questo periodo, da qui a fine anno, proprio per l’importanza che
rivestiranno i dehors nel futuro della vita sociale Torinese. Stiamo ragionando su
pedonalizzazioni di aree della città in modo da poter avere i dehors più grandi.
Sappiamo benissimo che il problema sarà che in un dehors o all’interno di un locale ci
potrà stare meno gente, quindi anche su questo stiamo ragionando, insomma, stiamo
ragionando su tutta una serie di cose che potranno aiutare il commercio a riprendere.
Ovviamente ogni decisione verrà concertata con le Circoscrizioni e con gli esercenti,
perché come ha giustamente ricordato il Presidente Deri questa mattina, bisogna
contemperare le esigenze, legittime, assolutamente, di una vita sociale e degli esercizi
commerciali con le esigenze dei cittadini che in alcune zone, come ben sappiamo, quelle
della Movida hanno negli ultimi mesi avuto delle problematiche importanti. Quindi
quello che vi chiedo di approvare è una modifica provvisoria al Regolamento 388 che
permette questa semplificazione molto, molto rapida da effettuare per far sì che gli
esercenti possano realizzare i loro dehors in tempi assolutamente rapidi quando
potranno finalmente riaprire le attività. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Soltanto per il verbale, noi stiamo facendo la discussione congiunta della
deliberazione e della mozione d’accompagnamento ad essa collegata. Se vuole
esprimere un parere anche in merito alla mozione di accompagnamento, Assessore
Sacco, le lascio nuovamente la parola.

SACCO Alberto (Assessore)
Sì, io ho visto la mozione che è arrivata poche ore fa della Consigliera Scanderebech ed
è un lavoro che noi stiamo già facendo con le Associazioni di categoria e con gli
esercenti. Quindi, dal lato mio non ci sono problemi, nel senso che va benissimo andare
a concertare e a parlare delle varie questioni che sono indicate nella mozione.
La mozione per certi aspetti è giustamente generica, perché sempre dobbiamo ricordarci
che noi adesso stiamo facendo assolutamente soltanto delle ipotesi, perché ancora non
conosciamo né le decisioni del Governo, né le decisioni della Regione. Quindi, adesso
noi con le Associazioni di categoria e con gli esercenti possiamo soltanto cercare di
immaginarci che cosa ci verrà richiesto. Certo, abbiamo diversi progetti, ma si potranno
concretizzare solo dopo che conosceremo le decisioni del Governo e della Regione.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Assessore Sacco. Iniziamo adesso con gli interventi in merito alla
discussione. Il primo segnato è il Capogruppo Lo Russo, al quale lascio subito la parola.
Prego.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Sacco. Quindi, se non ho compreso male, il suo
parere è favorevole alla mozione di accompagnamento. Alcune considerazioni.
Ovviamente lo spunto di questa delibera è uno sputo di minima, perché ovviamente,
come giustamente lei ha accennato, si tratta fondamentalmente di una proroga temporale
di una disposizione già in essere. In realtà la sollecitazione che abbiamo più volte posto
in queste settimane è quella di, diciamo così, una certa quale difficoltà che abbiamo nel
cogliere - ma credo che sia sicuramente, anzi, è sicuramente un problema nostro - un
po’ quella che è la dimensione dell’autonomia decisionale della Città e ascoltiamo,
fondamentalmente tutti gli argomenti, ma in particolar modo quelli che riguardano lei,
Assessore Sacco, le sue deleghe, diciamo così, la messianica attesa delle disposizioni
del Governo e/o della Regione. Ora è del tutto evidente che alcuni dei ragionamenti che
lei fa sono assolutamente fondati e sono ragionamenti che hanno una loro base, che,
appunto, è quella di non contrastare certamente la dinamica nazionale o regionale. Però
ci sono alcune cose che, invece, riteniamo sarebbe utile programmare, discutere, per
farsi trovare pronti, proprio perché ragionevolmente la tendenza..., poi nessuno di noi lo
sa, né io, né lei, Assessore Sacco, però ragionevolmente la tendenza sarà quella di
predisporla questa benedetta “fase 2” e sicuramente, siccome sappiamo bene che tra le
categorie più colpite ci sono gli esercenti di ristoranti, di bar, che ovviamente hanno una
enorme difficoltà in questa fase, sappiamo benissimo che la questione dei dehors non
sarà solamente una questione di carattere tecnico, burocratico e amministrativo, ma sarà
anche una questione, come dire, piuttosto prospettica per quello che riguarda l’eventuale
recupero di capacità reddituale e, ovviamente, anche sul modello organizzativo della
vita della nostra città, che vede intorno a questa riorganizzazione un’esigenza quanto
mai prescindibile. Ecco allora che da lì nascono alcune proposte che le abbiamo fatto
come Gruppo del Partito Democratico, sperando, come dire, che, al di là dei generici
ragionamenti sul fatto che ci stiamo pensando e abbiamo dei progetti, poi questi
ragionamenti e questi progetti lei, Sacco, non se li tenga tutti nel sacco, insomma, li tiri
fuori, che noi siamo ben contenti di discutere con lei e certamente di ascoltarli.
Sicuramente abbiamo il grande problema delle superfici, che, è evidente, dovranno
essere, ovviamente giudicando caso per caso, ma inevitabilmente dovranno essere
derogate per poter, in qualche modo, garantire il necessario distanziamento, che
verosimilmente ci accompagnerà per i prossimi mesi e comunque nei mesi estivi, che
poi sono quelli che credo interessino di più proprio i titolari, gli esercenti di esercizi
pubblici che hanno il dehors, e poi c’è una suggestione che abbiamo voluto buttarle lì,
non abbiamo ben capito cosa ne pensa, però, visto che cogliamo l’occasione, siamo in
Consiglio Comunale, se ce lo dice ci fa un favore, che è quella anche di pensare a delle
pedonalizzazioni temporanee, magari serali, di alcune vie, insomma, che ci sia un piano
organico che inquadri lo specifico tema che oggi lei porta con questa singola e puntuale
deliberazione, che sicuramente ha una sua importanza, non lo mettiamo in dubbio, che
sicuramente è un punto di una complessa strategia, diciamo così, nel novero della
strategia. Ecco allora che ci permettiamo di suggerirle, come dire, di avere un ruolo
proattivo come Assessore al Commercio della Città. Lei non è un mero esecutore degli
ordini del Governo, del Prefetto o del Presidente della Regione, perché ci sono una serie
di cose che dipendono esattamente da lei. Uno degli elementi essenziali sarà quello
dell’incrocio tra queste riflessioni e le riflessioni viabilistiche e trasportistiche e
ovviamente noi ci aspettiamo, siamo convinti, diciamo così, vogliamo fare veramente
un gesto di fiducia nelle sue capacità, però siamo assolutamente convinti che ci sia
esigenza di discuterne pubblicamente di queste cose. Allora l’invito che le facciamo,
Assessore Sacco, è quello di non tenersi nascoste tutte queste idee brillanti che ha, ma
invece di socializzarle nelle sedi proprie, nella Commissione. Tra l’altro il Presidente
Russi è particolarmente solerte nel calendarizzare questo tipo di argomentazioni e lo
ringraziamo da questo punto di vista, perché evidentemente abbiamo piacere di poter
capire dove in qualche modo l’Amministrazione Comunale, a prescindere dal Prefetto e
dal Governo e dal Presidente Cirio, ha in mente di portare la questione. Ovviamente
questo è un suggerimento, è un suggerimento di metodo e i suggerimenti di merito glieli
abbiamo già fatti questa mattina e glieli ribadiamo oggi, glieli riassumo in conclusione:
sicuramente la valutazione delle deroghe relativamente alle superfici, ovviamente
dovranno essere valutate caso per caso, ma che saranno inevitabilmente una delle
condizioni per garantire la distanza nei dehors; c’è il tema dell’eventuale possibilità di
proroga, di modifica degli orari degli esercizi commerciali. Le do un personale
suggerimento, anche qua sperando di non urtare la sua sensibilità o la sua suscettibilità:
quest’oggi sul Corriere della Sera il Sindaco Sala fa un’intervista piuttosto organica e
fondamentalmente traccia alcune anche idee di programmazione e di sviluppo della
città. Tra le idee che cita..., ne cita tante, tra le idee che cita c’è il tema della
rivisitazione degli orari, ecco, e poi fa una serie di altre considerazioni. Allora, quello
che ci aspetteremmo è che, senza arrivare ad avere una visione completamente organica,
però che ci sia in qualche modo una qualche programmazione di che cosa si vuole fare e
che evidentemente, da questo punto di vista, questa programmazione sia non riservata,
come dire, alla sua mente e alle cose che lei pensa, non sia necessariamente figlia di
ordini che le arrivano dal Prefetto. Noi, per la carità, abbiamo massimo rispetto delle
autorità dello Stato e certamente di quelle che sono le prerogative di questa autorità,
però qui dovrebbe esserci un Sindaco, dovrebbe esserci una Giunta Comunale e il
Sindaco e la Giunta Comunale sono parte di un..., non sono funzionari amministrativi
che eseguono ordinanze, ma sono in qualche modo attori della partecipazione
democratica, da un lato, e dall’altro dell’organizzazione della vita di una città. Allora
diciamo così, che, cogliendo lo spunto di questa deliberazione e ovviamente
rimandando tutte le discussioni sulle tariffe, comprese quelle sui dehors, a successivi
momenti di valutazione tecnico-finanziaria, ecco, diciamo così che si possono fare delle
cose, ci farebbe piacere poter ascoltare le vostre idee, le nostre le abbiamo messe in
campo e da questo confronto fruttuoso e, diciamo così, anche, se vogliamo, produttivo,
io credo che possano essere positive le cose che vengono fuori. Mi permetto di…, in
conclusione davvero, di porre una questione: lei oggi in Commissione Consiliare,
illustrando la deliberazione, ha detto... ha chiesto ai Consiglieri di contattarla
personalmente per darle suggerimenti personali di casi che arrivano ai Consiglieri. Non
è questo il metodo, Assessore Sacco, gliel’abbiamo già detto tante volte, noi siamo un
pochino attenti alla trasparenza dei processi, siamo un pochino attenti al fatto che non vi
sia un rapporto personalistico, perché tutti noi rappresentiamo un’istituzione e quindi le
facciamo un appello, che è quello di evitare di continuare a invitare i Consiglieri
Comunali o i Presidenti di Circoscrizione a chiamarla personalmente; ci sono le sedi
proprie, che sono il Consiglio Comunale e le Commissioni, e lì si affrontano i problemi
in via generale e non specifica. Questo lo diciamo perché noi siamo certi, sicuramente,
che la modalità confidenziale che lei auspica, che lei chiede possa essere forse
facilitante magari la relazione, però siamo anche abbastanza convinti che la modalità
istituzionale sia quella che comunque in qualche modo sgombra il campo anche da
eventuali modalità che a nostro modo di vedere, diciamo così, non ci appartengono.
Quindi, in conclusione, ovviamente il Gruppo del PD voterà a favore, lei prenda questi
stimoli che le abbiamo dato questa mattina e quest’oggi in Consiglio e provi a farli suoi,
e se riesce a condividere le sue brillanti idee, noi le saremo grati.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie Capogruppo Lo Russo. Adesso ho l’intervento del Capogruppo Magliano. Prego,
ne ha facoltà.

MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. Ma io ringrazio l’Assessore per l’illustrazione e ringrazio il
Presidente della Commissione per averci permesso questa mattina di approfondire di più
e meglio il tema. Beh, innanzitutto ci troviamo di fronte a una misura di assoluto
buonsenso, nonostante siano capitati casi, all’inizio dell’anno, in cui sono state respinte
pratiche di dehors fatti con il nuovo Regolamento, a cui era stato detto che quei dehors
non potevano andar bene perché era necessario utilizzare già misure di distanziamento
tra le persone che li avrebbero frequentati e su questo emerge sempre di più con
chiarezza il fatto che dovremmo iniziare, e con questo atto si inizia, a iniziare a sveltire
le pratiche burocratiche, perché se il Covid è il primo virus che in questo momento
dobbiamo combattere, il secondo di sicuro è quello della iperburocratizzazione che
abbiamo sviluppato in tutti questi anni. Dall’altra parte, però, la mia preoccupazione è
proprio questa, che nel momento in cui l’esercente invierà la sua richiesta per il dehors,
e lo farà su questa mail, molto semplice, molto veloce, così ci è stato descritto, poi
vigileremo che questo accada secondo le condizioni che sono state prospettate, quando
poi sarà necessario magari fare un approfondimento deciso dal Governo, potrebbe anche
il Comune decidere già da subito che per quest’anno i dehors possono avere certe
caratteristiche perché decidiamo di intervenire in un modo più tutelante per i nostri
concittadini. Ecco, io mi auguro solo che questa modifica poi degli spazi all’interno del
dehors, all’interno dello stesso dehors, non debba essere di nuovo oggetto poi di
ulteriore integrazione di documenti, ulteriore certificazione, ulteriore denaro che deve
essere speso dai professionisti... dagli esercenti verso professionisti. Questo lo dico e ci
terrei che rimanesse a verbale. Io capisco il tema dell’ampliamento delle metrature.
Certo è, lo dico ai colleghi che su questo hanno presentato anche degli atti, però
bisognerà anche tener conto di tutto il lavoro che è stato fatto rispetto a certi fenomeni
di mala movida che nella nostra città vi sono stati. Quindi dovremo avere la capacità di
contemperare entrambi gli aspetti, perché noi dobbiamo dare la possibilità a chi vuole di
riaprire, riaprire il più possibilmente in fretta, ma nello stesso tempo questo però deve
garantirci di poter continuare a fare quell’azione di monitoraggio e controllo rispetto ad
alcuni fenomeni che nella nostra città erano divenuti oggettivamente intollerabili,
pensiamo a Santa Giulia, pensiamo a certe zone di San Salvario. Per cui io mi auguro
che, da questo punto di vista, si faccia tutto il possibile e, perché no, visto che oggi in
Commissione si parlava di ragionamenti sulle distanze, sull’aumento degli spazi di
questi dehors, potremmo anche decidere di muoversi in autonomia, perché, voglio dire,
il Governo può dare le sue indicazioni, le può dare anche il Presidente della Regione,
ma, a livello di maggiore restrittività o maggior controllo di alcuni fenomeni, il Comune
può fare assolutamente la sua parte e questo permetterebbe anche a chi lavora in quel
settore di potersi organizzare e sapere quali sono le condizioni. Chiaro è che rimarrà -
questo è ineludibile - il grande tema di tutti quei locali che sono locali molto piccoli e
che facevano dei dehors gli spazi in cui poter sviluppare il loro business, un grande
punto di domanda, perché bisognerà capire come saremo in grado di gestirli, perché
sennò ci troveremo con locali di pochi metri quadri con dehors giganteschi, che
dovranno far rispettare il metro di distanza, ma anche, a questo punto, bisognerà capire
quali vincoli mettere, cioè se sarà necessario personale di sicurezza, se sarà necessario
avere degli steward ulteriori rispetto a quelli che c’erano già oggi. Per cui il mio voto
sarà favorevole. Rimane però ancora una questione aperta, legata a come permetteremo,
se a tutti, ad alcuni, o con che modalità, questo aumento di metratura, perché ci sono
delle realtà della nostra città che già oggi hanno una continuità di dehors su alcune vie
che oggettivamente crea dei problemi per la convivenza civile tra i cittadini. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Magliano. Si è iscritto il Presidente della III Commissione,
Russi. Prego, ne ha facoltà.

NAPOLI Osvaldo
Presidente, quando può, Osvaldo, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Osvaldo, dovresti riuscire a scrivere nella chat, se ti appare da qualche parte, sennò
cerchiamo di darti una mano. Comunque ti segno. Prego, Presidente Russi.

RUSSI Andrea
Sì, grazie, Presidente. Allora, io intanto ringrazio la Conferenza dei Capigruppo per aver
concesso la trattazione con articolo 93, anche se in ogni caso mi sono impegnato
stamattina a discutere questa importante modifica del nostro Regolamento. Questa
ovviamente è soltanto una delle misure economiche che l’Amministrazione sta attuando
per venire incontro alle difficoltà del commercio di fronte all’emergenza del Covid-19.
Ovviamente qui si sta parlando della proroga delle attuali cessioni per i dehors
stagionali estivi, perché, sulla base del Regolamento approvato l’anno scorso, gli
esercenti quest’anno avrebbero dovuto presentare un progetto nuovo, invece per il 2020
il progetto deve essere a norma con le disposizioni tecniche del 2019, quindi è a tutti gli
effetti una proroga, è una misura di aiuti in un momento di difficoltà e, appunto, basterà
semplicemente richiedere una proroga con una velocizzazione anche delle procedure
burocratiche. Comunque, stamattina in Commissione sono emerse anche tutta una serie
di altre suggestioni, che in parte credo che la Giunta stia già affrontando assieme alle
Associazioni di categoria, come è già stato detto stamattina, e in parte sono ovviamente
da affrontare e sono raccolte, riassunte nella mozione della Consigliera Scanderebech,
quali, ad esempio, la COSAP gratuita o comunque ridotta nei bar, o misure di
ampliamento dei dehors. Io, riguardo alla deliberazione, ovviamente noi siamo
favorevoli. Continueremo a discutere queste tematiche in Commissione e rassicuro
anche il Capogruppo Lo Russo che torneremo in Commissione, che se ha comunque
delle proposte può anche proporle direttamente alla Commissione o presentare
addirittura una delibera di modifica del Regolamento, che è una delle prerogative che ha
il Consiglio Comunale. Riguardo alla mozione che ho letto da poco, perché immagino
che sia stata presentata oggi, siamo favorevoli, anche se ci sono alcuni punti che mi
lasciano un po’ titubante, anche sulla base delle osservazioni che sono emerse
stamattina, ad esempio il punto numero 3) chiede di valutare e di consentire in deroga
per l’anno 2020 l’ampliamento delle metrature a disposizione: su questo bisognerà fare
un ragionamento, lo faremo assieme alle Circoscrizioni in Commissione; dato che non
chiede di farlo, ma chiede una valutazione, potrei esprimermi favorevolmente, così
come per tutti gli altri punti che chiedono di valutare azioni valutabili, per fortuna non
chiedono di non valutare azioni non valutabili o di valutare azioni non valutabili.
Quindi, diciamo che l’Assessore valuti e noi la indirizziamo come Consiglio Comunale
a valutare e voteremo favorevolmente anche alla mozione di accompagnamento, oltre
che alla delibera. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Presidente Russi. Adesso ho segnata la Consigliera Scanderebech. Prego,
ne ha facoltà.

SCANDEREBECH Federica
Sì, grazie, Presidente. Ma mi scuso per aver presentato così all’ultimo questa mozione,
però chiaramente ho voluto attendere il confronto di questa mattina in Commissione e
successivamente l’ho stilata e l’ho presentata agli atti. Ho fatto in modo anche che
potessero averla il prima possibile anche il Presidente del Consiglio e l’Assessore
Sacco. Chiedo scusa se non l’ho mandata al Presidente Russi, chiedo venia. Appunto, è
abbastanza generica appositamente e fa fronte dell’intervento che questa mattina ho
svolto in Commissione. Intervengo una sola volta per le dichiarazioni di voto, la
presentazione della mozione di accompagnamento e il dibattito sulla deliberazione. La
deliberazione sui dehors vedrà il mio voto favorevole. Ho voluto presentare tuttavia una
mozione di accompagnamento per rafforzare alcuni punti che ritengo necessario siano
presi in considerazione. Con la deliberazione si prende atto che occorra muoversi, ove
possibile, nella direzione di consentire che la ripresa delle attività possa avvenire nel
modo più semplice e veloce possibile, oltre che sia innegabile che le criticità emergenti,
conseguenti all’emergenza Coronavirus, stiano producendo danni di eccezionale gravità
alle attività economiche. In questo l’Assessore Sacco si dimostra sensibile e al passo
con l’emergenza Coronavirus e cita testuali parole, che ho poc’anzi riportato nella
deliberazione che stiamo andando a votare. Tuttavia nutro molta preoccupazione a
seguito di numerose segnalazioni, poiché in molti hanno avuto difficoltà nel periodo del
lockdown a presentare le domande di autorizzazione per la concessione dei dehors,
poiché diversi Uffici, in particolare circoscrizionali, sono risultati irraggiungibili per
giorni. Quindi assolutamente necessario è uno snellimento della burocrazia che porti
alla presentazione delle domande, cosa che nel dibattito in discussione è emerso, ma
dalla delibera non viene citato. Oltre a ciò, questo periodo di crisi rende ancora più
impossibile presentare e trovare accettata una domanda per coloro che hanno degli
arretrati rateizzati e che, con la cessata attività per il lockdown, non hanno potuto
economicamente adempiere ai loro obblighi; gli verrebbe così negata a priori, credo,
l’autorizzazione seguendo le pratiche tradizionali. Se avevano già difficoltà in
precedenza, figuriamoci ora. In che maniera verranno comunque tutelati? E tutti coloro
che prima del lockdown sono stati multati per l’applicazione del Regolamento? Come
vengono tutelati anche loro? Non si può prevedere una sospensione del pagamento o
qualche iniziativa che aiuti ad aprire comunque i dehors?
Quarto aspetto: il quadro di incertezza entro il quale si sta deliberando. Non siamo
ancora a conoscenza delle misure che il Governo adotterà negli spazi e nelle strutture
all’aperto su suolo pubblico o privato ad uso pubblico attrezzati per il consumo di
alimenti e bevande annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione. Va
incentivata la possibilità di poter chiedere una maggiore metratura, per poter garantire
sempre un numero di coperti che siano in linea con gli investimenti degli imprenditori.
Mi domando se non si debbano quindi prendere in considerazione questi quattro aspetti,
esplicitando un rimando a una impostazione di un’ulteriore deliberazione futura, che
preveda nei vari punti delle impostazioni specifiche. Come fa un imprenditore, in una
situazione di totale incertezza, a prevedere degli investimenti? Ho una fortissima
preoccupazione: che molti non riusciranno proprio a sopportare un investimento e
decideranno di non aprire del tutto i dehors. Per questo motivo ho deciso di presentare
questa mozione di accompagnamento alla deliberazione, seppur scritta all’ultimo, e con
grande ringraziamento, anche perché, appunto, stilata in una maniera abbastanza
generica, chiede di valutare tutto ciò che può essere valutabile e sicuramente degli
approfondimenti successivi in una ulteriore Commissione sarebbero auspicabili e vi
ringrazio per quanto stiamo andando a votare. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliera Scanderebech. Adesso il Capogruppo Tresso. Prego, ne ha
facoltà.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Ma io intervengo per dire che sono ovviamente d’accordo sulla
delibera, voterò favorevolmente, così come trovo che le puntualizzazioni che la
Consigliera Scanderebech ha presentato puntualizzano meglio alcuni concetti, quindi
sono favorevole anche alla delibera di accompagnamento. Trovo anch’io che questo su
cui oggi interveniamo, che è un tema specifico e che richiede sicuramente di avere da
subito delle attenzioni per poter rendere il più fluido possibile e poter semplificare al
massimo chi, e tra questi ci sono sicuramente gli esercizi commerciali e i conduttori di
bar e quant’altro che possono avere interesse a realizzare dei dehors, tra quelli
maggiormente danneggiati in questa fase, e quindi è importante dare dei segnali. Però
ribadisco quanto già questa mattina è emerso e anch’io sono intervenuto in questo senso
in Commissione, che questo tema specifico dei dehors deve essere inquadrato in una
visione più ampia della gestione degli spazi urbani e dei criteri da seguire per la
riapertura delle attività, nello specifico quelle commerciali, per tutta la “fase 2” e tutto
sommato anche pensando alla “fase 3”, cioè quando poi andremo a regime. Faccio un
esempio: i dehors possono essere una risposta a far sì che certe attività proseguano e si
riavviino anche in questa fase di partenza, però va affrontato con una valutazione
organica di tutti i fattori che concorrono alla ripartenza, cioè bisogna rivedere i criteri
per consentirne, laddove è possibile, l’aumento di superficie, perché questo va magari
anche incontro alla possibilità di decongestionare degli spazi chiusi allo spazio aperto,
magari avere degli spazi maggiori che consentano di rispettare delle regole di
distanziamento, però va valutato anche l’effetto che può avere, che ne so, sulla mobilità,
sugli orari, su conflittualità come quelle che sono emerse, per esempio evidenziate dal
Consigliere Magliano, tra movida e gestione anche del quieto vivere di altri cittadini,
eccetera. Allora, è ovvio che richiede di fare un ragionamento più ampio, ma in sostanza
quello che io continuo a lamentare è che, ancorché l’Assessore Sacco ci rassicuri ogni
volta - e l’ha fatto ancora questa mattina - che sono in corso e sono in essere tutta una
serie di interlocuzioni, ma io sono ben contento che l’Assessore Sacco parli con un
sacco di gente, come peraltro è nella sua natura di persona socievole, tutti lo
conosciamo, però qui c’è bisogno di un lavoro organico, da condurre su un piano
interistituzionale, non basta sapere che Sacco parla, telefona, non va in giro in questo
momento, ma andava in giro prima. Qui c’è bisogno di fare un piano serio ed organico
per la riapertura, e la città non può aspettare ed essere sospesa in attesa che arrivino
indicazioni di ordine sovraordinato dal Governo e dalla Regione. Qui bisogna avviare
un piano, iniziare a riflettere, come dico, con tutti gli attori che possono concorrere,
per... addirittura la Sindaca, in qualità di Sindaca anche della Città Metropolitana, forse
dovrebbe allargare la cerchia delle riflessioni almeno ai Comuni della prima cintura,
perché poi certe regole di riapertura ovviamente, se io sono un gestore del bar e ce l’ho
a 200 metri dal confine della città, o se, viceversa, come molti sono, i gestori che
arrivano dai Comuni contermini, bisogna ragionare in un insieme che sia un pochino più
di visione e di visione allargata anche in senso territoriale.
Allora, è necessario definire dei protocolli per la sicurezza, questo ovviamente non
spetta solo a noi come Città, ma noi possiamo concorrere a ragionare anche su quei
protocolli; sono protocolli che riguardano ovviamente la sicurezza degli orari di lavoro,
ma anche la sicurezza degli avventori, allora, per garantire un’omogeneità di
comportamento a livello, come dico, territoriale. Poi, dove è possibile, dove possiamo
interagire, promuovere accordi tra parti sindacali e datoriali per garantire l’applicazione
di queste linee guida, che, diciamo, si potrebbero cercare di condurre e ovviamente
adottare tutti quei criteri che, come dico, riguardano tutta una considerevole valutazione
di fattori che afferiscono a quella che è la gestione degli spazi urbani nella fase di
riapertura, proprio anche per favorire al massimo chi è stato fortemente penalizzato e
che richiede di avere invece delle misure che vadano incontro, e da un lato anche i
cittadini stessi, che magari sono stati penalizzati nel fatto che per due mesi o forse di più
sono stati privati di una libertà anche di voler prendersi un caffè o di un cappuccino al
bar. Però, ribadisco, qui, al di là dell’interlocuzione che ci garantite avere in essere,
manca invece, perché..., allora, se ci sono delle interlocuzioni, allora si dica: “C’è un
piano, queste sono le premesse, questi i metodi che ci diamo, questi i risultati che ci
attendiamo”, perché sennò le interlocuzioni, di per sé, valgono quello che può valere
una telefonata, ma non è una programmazione come si usa fare quando una Città...,
viene citato prima nell’intervista del Sindaco Sala, che comunque ha provato a dire:
“Stiamo mettendo sul piatto alcuni elementi, alcuni ingredienti e li stiamo valutando con
una serie di stakeholders che possano istituzionalmente dare dei loro pareri”. Questo a
me sembra continuare a mancare. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Tresso. Adesso ho segnato il Consigliere Curatella. Prego, ne
ha facoltà.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Allora, io ringrazio l’Assessore per questa deliberazione, che va
nell’ottica di quanto avevamo già richiesto, avevo già richiesto a mia firma a inizio
marzo presentando quella mozione, che spero oggi possa andare al voto, di valutare tutti
gli interventi fattibili, cominciando a ragionare insieme di cosa possiamo fare per
cercare di aiutare le varie attività sul territorio. Ben vengano questi ragionamenti che si
fanno in sede d’emergenza, ben venga che ci siano delle interlocuzioni e via dicendo,
però non è chiaro, perché al momento, a parte qualche risposta del tipo: la Minoranza fa
una proposta, che può essere una proposta in Commissione, una proposta di mozione e
gli arriva la risposta: “Ma non serve a niente, ritirala, perché tanto la Giunta la facendo”,
è mancato un luogo dove potersi confrontare a livello istituzionale. E quello che manca
in particolare è, come in parte è stato anche detto, qual è la pianificazione che ha la
Giunta, non da qui al 31/12/2020, quindi per cercare di superare questo momento
d’emergenza, ma per il 2021, per il 2022, perché, come sta emergendo, ed è
praticamente chiaro, il Covid non sparirà per magia da qui a due mesi, tre mesi, quattro
mesi, e comunque quando si arriverà anche nella cosiddetta “fase 3”, come si
troveranno le varie attività oggi presenti sul territorio? Già quando abbiamo avuto le
varie associazioni di categoria a inizio marzo, già dopo una settimana paventavano una
grossa problematica. La scorsa settimana abbiamo saputo che, solo per quanto riguarda
il Piemonte, c’è stata già la moria di circa 3.500 piccole attività. Cosa succederà da qui a
fine anno? Come arriveranno le attività che saranno sopravvissute? È necessario fare un
piano a lungo termine. La Città aveva già avviato una modifica del Piano Regolatore,
all’interno del quale credo che anche questi aspetti debbano essere presi in
considerazione. Che fine ha fatto quella variazione del Piano Regolatore della Città?
Come andiamo a modificare tutte le varie attività? Aumentiamo i metri quadri per
consentire di avere lo stesso numero di clienti? Diamo degli incentivi, riducendo i vari
canoni, i vari tributi, commisurandoli al numero effettivo di posti a disposizione,
tenendo in conto la riduzione rispetto al piano iniziale delle varie attività? Queste,
secondo me, sono considerazioni e ragionamenti che devono essere fatti, ma non fatti
tramite un messaggio WhatsApp, tramite una telefonata, raccontando singole situazioni,
ma fatti in un ragionamento complessivo, che credo debba essere condiviso con il
Consiglio Comunale. Quindi, voterò a favore di questa delibera, voterò a favore della
mozione di accompagnamento della Consigliera Scanderebech e spero che si possa
cambiare il modo con cui la Giunta si sta confrontando con il Consiglio Comunale, o
meglio, come la Maggioranza si sta confrontando con la Minoranza, perché ad oggi
ogni proposta arrivata dalla Minoranza - e ne abbiamo tante - viene immediatamente
rispedita al mittente con o: “La stiamo già facendo”, o: “Ci sto già pensando”, o: “Non
serve a niente”. Ragioniamo insieme, non bisogna aver paura di ragionare tutti quanti
insieme. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Curatella. Adesso ho... un attimo, il Capogruppo Napoli e dopo
la Vicecapogruppo Foglietta. Prego, Capogruppo Napoli.

NAPOLI Osvaldo
Grazie, Presidente. Come ha potuto vedere, ho imparato, ho capito come si fa, quindi
non disturbo più per intervenire, la ringrazio.
Guardi, io sarò velocissimo, in 30 secondi. Io voterò a favore sia la delibera che la
mozione di accompagnamento. Ho soltanto un messaggio da mandare in maniera... non
certamente contro la legge, ma intendo dire cerchiamo di non essere estremamente
fiscali e nel capire invece che avremo un mondo completamente diverso, che dovrà
abituarsi a delle regole diverse, ma facciamo in maniera tale che abbiano del tempo,
facendo le giuste... specialmente in maniera sanitaria non ci possano essere
minimamente dei dubbi di controllo, il resto è di usare il buonsenso, uso questo termine
e penso che tutti mi possiate capire, ripeto, senza andare contro la legge, ma riuscendo a
capire tutto quello che il mondo del commercio dovrà passare da una situazione vecchia
a quella di oggi.
Il mio voto è favorevole. Allo stesso tempo, per correttezza, volevo riferire che io alle
18.00 abbandonerò, perché avrò un altro collegamento e quindi volevo anticipatamente
avvisare di questo, ecco. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Napoli. E adesso la Vicecapogruppo Foglietta. Prego, ne ha
facoltà.

FOGLIETTA Chiara
Sì, grazie, Presidente, ma io sarò brevissima, però mi ha fatto abbastanza sorridere
l’incipit del discorso dell’Assessore Sacco in merito all’illustrazione di questa
deliberazione, perché questa mattina io ero presente in Commissione e ricordo che lui
non citò in alcun modo questa ipotesi di pedonalizzazione di cui ci ha parlato oggi in
Consiglio Comunale, bensì è una proposta che è arrivata dal Capogruppo Lo Russo nel
suo intervento e che poi ho ripreso successivamente con il mio intervento, aggiungendo
degli altri temi. Quindi mi fa abbastanza sorridere che venga quasi proposta come sua
l’idea di ripensare a un piano di pedonalizzazioni temporanee, cosa che invece questa
mattina non erano state neanche menzionate. Spiace anche sottolineare - e lo faccio
anche con una punta di nervosismo - che bisognerebbe anche smetterla di continuare
questa narrazione in cui le Minoranze non propongono mai delle idee, perché spesso,
soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, tutte le proposte delle Minoranze
casualmente diventano delibere di Giunta, ho fatto esempi già lo scorso Consiglio
Comunale, non lo rifarò, perché ormai è agli atti ed è a verbale, però pregherei la
Maggioranza davvero di smetterla di continuare a dire che noi non proponiamo mai
niente, perché spesso proponiamo e o le cose diventano delibere di Giunta oppure
vengono completamente emendate dalla Maggioranza e quindi, per quanto riguarda la
Minoranza, sono poi invotabili.
Io spero davvero che l’intervista che è uscita questa mattina del Sindaco Sala possa
essere spunto anche per la Sindaca Appendino, che in questa Città ha un ruolo apicale e
ha, oltre l’onore di guidare la Città ed averne le chiavi, ha anche l’onere di immaginare
un futuro per tutti i cittadini; noi siamo anche disposti, come spesso ci ricorda
l’Assessore Sacco, a fare telefonate e mandare pizzini per le nostre idee, è tutto
bellissimo, ricordo che questo è un Consiglio Comunale, la Sindaca se ha delle idee le
metta su un tavolo, le metta per iscritto, noi saremo lieti di dare il nostro contributo.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliera Grippo.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente. Avrei rinunciato all’intervento, ma la collega Foglietta un
pochino mi ha stimolata nel tornare sulle questioni che abbiamo trattato oggi in
Commissione; io insisto, e l’ho già fatto anche con il Presidente Russi, sull’aspetto che
riguarda il fattore tempo, che non è una variabile indipendente. Purtroppo ci siamo
ritrovati dall’inizio a confrontarci con la Giunta su questioni che erano già belle che
cotte e mangiate. Con grande senso di responsabilità, dalla fine di febbraio abbiamo
provato a condizionare le scelte, quando esse erano in corsa, e ci è stato
progressivamente impedito di farlo. Il Presidente Russi, correttamente, ha modo di
ricordare quali siano in tutte le sedi le prerogative dei Consiglieri Comunali, io lo
apprezzo, il Presidente Russi è preparato e prezioso; faccio presente, però, che noi, in
quanto anche Forze di Minoranza, quindi peggio ancora rispetto alla posizione che lui
riveste, abbiamo bisogno comunque di un confronto preventivo con quelli che sono
anche coloro che tengono i cordoni della borsa. Faccio presente che tante buone
intenzioni, che sono state sbandierate dall’Assessore Sacco sui giornali, e poi smentite,
si sono, come dire, schiantate, sono naufragate sulla non volontà da parte dell’Assessore
Rolando di dar corso a questi impegni sul piano finanziario.
Noi, l’unico modo per conoscere quali sono i termini, e quindi i margini di manovra sul
piano finanziario, per poter mettere in campo soluzioni realizzabili e quindi andare oltre
le buone intenzioni della collega Scanderebech, che ringrazio, e cioè quelle di valutare,
se dobbiamo entrare nel merito, abbiamo bisogno costantemente di confrontarci con chi
ha un’esatta idea e proporzione di quello che è fattibile e di quello proprio no, inoltre,
cosa che anche stamattina è mancata, pur avendo sentito da parte di Sacco la qualsiasi
idea che va dalla COSAP, liberi tutti, ad altre misure di scontistica nel futuro prossimo.
Credo che non ci sia stato sufficientemente riconosciuto il senso di responsabilità con
cui sin qui abbiamo approcciato determinate questioni; un po’ cambierà, credo, lo stile
che abbiamo tenuto, perché ritengo che, in un modo o nell’altro, vada fatta giustizia
rispetto al tipo di interlocuzione che noi abbiamo avuto nei confronti delle misure che
sono state messe in campo sulla strategia di contenimento dei danni economici che sta
provocando l’emergenza Covid, ma va da sé, Presidente, che, se non teniamo in conto il
fatto che un confronto e un approfondimento sono utili e sono produttivi anche
nell’attività emendativa, nel momento in cui le decisioni sono ancora da prendere e tutti
gli elementi sono sul tavolo, quindi ci sono chiari i margini di manovra, per andare a
scontrarci poi con il burocrate di turno - lo dico con rispetto -, che ci dice che non c’è
compatibilità sul piano finanziario, è un gioco fin troppo facile da parte della
Maggioranza e non serve francamente a nessuno.
Come ha già anticipato il mio Capogruppo, voteremo favorevolmente ad un atto che di
fatto acquisisce quello che noi avevamo richiesto; ricordo che avevo presentato un
emendamento - non era ancora finito il mese di febbraio - che chiedeva una moratoria
rispetto al Regolamento dehors. Voterò favorevolmente, così come ha anticipato il
Capogruppo, all’atto di indirizzo della collega Scanderebech, perché non vedo come si
potrebbe fare altrimenti; spero che di qui in avanti cambi lo stile, nell’interesse
complessivo, l’ho detto prima nel mio intervento sulla tassa di soggiorno, sulla quale
bisognerà tornare, lo chiedo con forza anche al Presidente Russi, che è sensibile e che sa
esattamente di che cosa sto parlando; chiedo con forza che si torni a dare centralità al
Consiglio Comunale per quello che è il suo ruolo che gli è proprio, e cioè quello di
indirizzo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho il Consigliere Fornari. Prego, ne ha facoltà.

FORNARI Antonio
Sì, grazie, Presidente. No, io volevo intervenire perché ho sentito gli interventi anche
dei Consiglieri e questo richiamo, che oggi è abbastanza frequente, al Sindaco Sala mi
ha anche un po’ infastidito, perché poi direi che a Milano in questo momento il Sindaco
Sala non può certo essere preso come modello. Io me li ricordo gli aperitivi a fine
febbraio con “Milano non si ferma” e le dichiarazioni roboanti sui giornali, poi
sappiamo come è andata a finire: una figuraccia internazionale. Quindi, di conseguenza,
forse è il caso che, anziché continuare a richiedere posizioni alla Sindaca e dichiarazioni
a mezzo stampa, che poi il più delle volte hanno un effetto contrario, lo vediamo anche
con il Presidente Cirio o col suo omologo di Regione Lombardia Fontana, in cui in
giorno sono per la chiusura, il giorno dopo sono per l’apertura, creano solo confusione
nei cittadini, false attese e quindi un senso di smarrimento. Io invece sono più per la
posizione del Presidente Conte e anche della Sindaca Appendino, cioè quella della
prudenza, del parlare poco e fare i fatti, quindi prima prendere delle decisioni e poi
comunicarle ai cittadini, non fare il contrario, non fare promesse sui giornali, uscite sui
giornali in cui si dice: “Milano non si ferma”, e poi il giorno dopo ritrovarsi a fare
l’esatto contrario, perché poi c’è la situazione che è preoccupante, l’emergenza è ancora
allarmante all’interno delle nostre strutture ospedaliere e quindi bisogna avere una
cautela enorme. E quindi, di conseguenza, è abbastanza strumentale poi attaccare questa
Giunta, che è stata la prima forse in Italia a sospendere tutti i tributi, dalla TARI per i
commercianti alla TARI per le famiglie, praticamente tutti i tributi comunali son stati
sospesi; in alcuni c’è stata l’esenzione, penso ad esempio alla COSAP per i non
alimentari dei mercati, e quindi sinceramente chiedere un qualcosina di più in questo
momento mi pare fuori luogo, è il momento di stare tranquilli, non pretendere uscite
fuori luogo, che poi hanno un effetto contrario sulla popolazione. Lo sappiamo che la
situazione non è facile da gestire, quindi serve calma da parte di tutti e soprattutto
evitiamo di fare richiami a chi in questo momento si è dimostrato totalmente
inaffidabile, come la situazione del Comune di Milano, che non può certo essere presa
come modello, uno su tutti basta la questione dei buoni pasto, noi i buoni pasto siamo
stati i primi a consegnarli alle famiglie indigenti, a chi ne aveva bisogno, Milano ancora
deve consegnare i buoni pasto sui fondi nazionali.
Quindi, da quel punto di vista lì io direi: continuiamo così, con l’esempio del Presidente
del Conte, l’esempio della Sindaca, poche parole, ma soprattutto i fatti, quindi
comunicarli dopo aver preso delle decisioni. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho la Consigliera Patriarca. Prego, ne ha facoltà.

PATRIARCA Lorenza
Buongiorno. Un brevissimo intervento, volevo solo rispondere, non avevo intenzione di
intervenire prima, ma volevo solo rispondere al Consigliere Fornari: credo che gli
interventi vadano tutti nella direzione della richiesta di un progetto, una visione, non
degli interventi spot. Negli incontri che abbiamo nelle Commissioni emerge
costantemente un rinvio, un’attesa; quando si chiede di ragionare in una dimensione più
ampia, si rinvia sempre a degli interventi e alle minuzie. Io credo che sia questa la
visione che viene richiamata ed è per questo che si richiama ad altri Comuni e ad altre
figure di Amministratori che invece in questo senso si dimostrano ben più lungimiranti.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Non ci sono altri interventi.
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