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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 20 Aprile 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 18

Comunicazioni della Sindaca su "Situazione sanitaria in merito ai contagi da Covid-19 nelle RSA presenti sul territorio della Città di Torino".
Interventi
SCHELLINO Sonia (Vicesindaca)
Grazie. Buongiorno a tutti. Allora, io vorrei iniziare da qualche commento sulla
lezioncina che ci ha fatto la Consigliera Scanderebech. Quando si fanno delle lezioni ci
sono due possibilità: o uno è in grado di farle, perché ha studiato, perché ha le
competenze per farle, oppure si informa e studia bene. Ci sono degli strumenti per
informarsi e studiare, a cominciare ad esempio dal sito internet della Città di Torino, che
nella sua pagina dedicata all’Ufficio Vigilanza elenca le autorizzazioni e vigilanza delle
strutture socioassistenziali e dispone in quello spazio di tutta la normativa vigente. Se
ciò avesse fatto, se avesse studiato, avrebbe capito che la normativa del 2004 che cita è
una normativa che per esempio è stata modificata dalla Legge Regionale 29 luglio del
2016 numero 16, che abrogava e modificava in parte quella normativa del 2004. C’è poi
una normativa del 2000 e una normativa, quella che citava la Sindaca, del 2012. I testi
di legge spesso vanno coordinati. Un testo successivo modifica e a abroga parte di un
testo precedente e quindi è opportuno coordinare tutte queste norme e studiarle nel
complesso prima di fare lezioni agli altri. Questo avrebbe scoperto, se avesse fatto
un’analisi, dicevo, un pochino accurata, che potrà fare andando sul sito della Città di
Torino, che la vigilanza nelle RSA non compete al Comune di Torino, non compete ai
Comuni. Infatti, la legge 8 novembre 2000 numero 328 spiega quali sono le competenze
dello Stato, le competenze delle Regioni, le competenze dei Comuni e ci dice, appunto,
che l’autorizzazione, l’accreditamento alla vigilanza delle RSA competono ai Comuni.
C’è anche uno schemino molto chiaro in quello spazio del sito internet della Città dove
c’è proprio uno schema dove si suddividono le competenze, Enti a cui compete
l’autorizzazione e la vigilanza tra Comune, ASL e Regione e per quanto riguarda tutte le
tipologie, ad esclusione delle RSA, si dice che, appunto, compete al Comune, mentre i
presidi per anziani RSA sono di competenza della ASL, o sono competenza della
Regione, la vigilanza, quando sono a gestione diretta dell’ASL, quindi vigilanza ASL o
vigilanza regionale quando la gestione è ASL. La Città di Torino non ha nessuna RSA a
gestione diretta. Questo lo dico solamente per i toni che sono stati utilizzati, altrimenti
io mi rendo conto che è una normativa piuttosto difficile e ben mi guardo dal criticare
quello che le persone sanno o non sanno. Io stessa ho un sacco di cose da imparare su
questi argomenti. Mi avrete spesso sentita dire nei confronti delle competenze per i suoi
trascorsi della Consigliera Artesio che ho molto da imparare da lei, non sempre
condividiamo le posizioni, ma la sua esperienza in Comune e come Assessore
Regionale mi dà dei grandi punti, ho imparato delle cose ascoltandola. Io ritengo di
avere cose da imparare da tutti. Non voglio farla più lunga di tanto, chiudo solo nei
confronti della Consigliera Scanderebech invitandola a consultare il sito con le stesse
parole che lei ha utilizzato nei confronti della Sindaca: un Consigliere ha il dovere
morale di chiedere scusa per non essere informato. Passo invece a dare qualche
indicazione per quanto riguarda cosa è accaduto nell’ambito del Bricca. Allora, la
struttura Bricca intanto non è una RSA, è una struttura per autosufficienti. Quando si
sono manifestati dei casi di Covid il personale era personale che, essendo gestione
diretta, era personale della Città, ci siamo resi conto che non avrebbe avuto le
caratteristiche per continuare in modo solido la gestione di quelle persone perché si
tratta di operatori non più giovani, di operatori che andavano anch’essi tutelati e quindi
è stata fatta questa scelta di dare un affidamento in gestione alla stessa cooperativa che
gestisce la confinante adiacente struttura del Carlo Alberto, fermo restando che non è
stato fatto nessuno spostamento di persone ed è stato chiesto che non ci fosse
commistione di operatori. Quindi, trattandosi di una cooperativa grande, una
cooperativa che ha una molteplicità di operatori e ha molto personale, abbiamo chiesto
se potevano, ovviamente assumendo, facendo tutto quello che era necessario, gestire in
sicurezza anche questa struttura per un periodo limitato, perché poi alla fine
dell’emergenza la residenza Bricca tornerà ad essere gestita direttamente dalla Città di
Torino con i suoi operatori. Per quanto riguarda il fatto che sia stato assunto del
personale giovane nel Carlo Alberto perché alcune persone sono andate a lavorare nella
struttura del Bricca, allora rendiamoci anche conto che c’è un’apposita DGR regionale,
cioè DGR, “R” è ovvio che sia regionale una DGR, che consente alle RSA che avevano
una grande difficoltà a trovare personale in questi mesi, in queste settimane, consente di
assumere delle OSS che non hanno ancora completato il percorso di formazione,
ovviamente la DGR ha dato delle indicazioni, ha dato delle indicazioni di un certo
numero di ore di formazione già effettuate, non hanno sicuramente assunto delle
persone che avessero fatto solo la parte teorica, insomma, sono state date delle
indicazioni da parte della direttiva regionale. Questo è stato fatto da parte
dell’Assessorato al Welfare proprio per venire incontro a quelle carenze di personale
nelle quali si sono trovate le RSA, sia perché alcune persone erano in mutua, come
sappiamo qualcuno ha anche contratto il Covid, eccetera, sia perché, e questo, non svelo
un mistero perché è stato detto nell’ambito di parecchie riunioni, avendo il sistema
sanitario cominciato in modo importante a cercare personale, e paga un po’ meglio il
sistema sanitario di quanto non paghino le RSA, alcune persone se ne sono proprio
andate perché hanno applicato... a livello regionale per essere assunte in strutture di tipo
medico e quindi le RSA erano veramente in affanno nella ricerca di personale. Con
quella DGR, giusta o sbagliata che sia, non mi permetto di giudicarla, però è stata data
la possibilità di assumere del personale già abbastanza formato, ma che non aveva
ancora conseguito il titolo. Il rischio di convivenza tra persone del Bricca e persone del
Carlo Alberto quindi no c’è stato, non ci sono stati spostamenti, l’unica persona che
hanno in comune è il Direttore Sanitario, ma, come sapete, un Direttore Sanitario ha
compiti di organizzazione, di gestione, non ha attività diretta con gli ospiti. Sono
anch’io a confermare le difficoltà di tutte le convivenze, non solo delle RSA, tant’è che
noi all’Unità di Crisi abbiamo fatto avere l’elenco puntuale di tutte le situazioni di
convivenza nella città di Torino, perché oltre ai dormitori e le RSA, ci sono anche le
comunità per disabili, ci sono altre situazioni dove le persone hanno degli spazi in
comune, pensate anche ai cohousing, che hanno comunque almeno molto spesso delle
cucine in comune, in alcuni cohousing hanno anche lo spazio individuale, ma in alcuni
la cucina è comune, magari con più frigoriferi, però era un rischio che abbiamo
evidenziato fin dall’inizio quello di tutte le coabitazioni, tant’è che, come diceva la
Sindaca nel suo intervento, in un primo momento avevamo l’aspettativa che in tutti
questi casi ci fosse la possibilità di far passare la quarantena all’interno delle Caserme o
degli spazi che erano stati individuati inizialmente dall’Unità di Crisi, poi abbiamo visto
che non sono stati sufficienti, la storia…, col senno di poi sappiamo delle cose in più,
ma le abbiamo imparate cammin facendo. Per quanto riguarda l’aumento dei tamponi,
attualmente sono stati impiegati anche dei camper. Il report di come sta andando questa
attività di tamponi e di rafforzamento delle RSA è ancora in corso e nei prossimi giorni
arriverà un report completo. La mappatura è avvenuta, come ha già accennato la
Sindaca, con delle convocazioni virtuali, presenti Prefetto, Unità di Crisi, ASL e gli altri
Enti che diceva. Ogni RSA indica all’Unità di Crisi cosa gli manca, quali sono le
criticità e l’Unità di Crisi dice che cosa può fare, che cosa può mettere a disposizione la
cabina di regia. Ad esempio, questa attività con il camper per fare i tamponi è stata
concordata proprio all’interno di queste riunioni delle cabine di regia perché le strutture,
le direzioni sanitarie delle RSA dicevano che bisognava fare più in fretta di quanto in
quel momento stesse annunciando la RSA. Noi abbiamo un monitoraggio anche sulle
persone che abbiamo in tutela. Quindi all’interno delle RSA alcune informazioni le ho
avute come tutore e ho seguito anche personalmente in alcuni casi, ma perché mi
compete, perché è giusto che sia così, soprattutto quando sono accadute delle emergenze
durante i weekend, persone che erano in RSA e che sono state prontamente spostate in
ospedale, curate, insomma, con il loro decorso. Sulla revisione necessaria della DGR 45
dei problemi di minutaggio, ho sfondato una porta aperta, chiaramente. Lo ritengono le
RSA lo ritiene tutto il mondo degli operatori, lo riteniamo tutti, io credo che sia
assolutamente necessario che si continui ad insistere sulla revisione di quella DGR, a
maggior ragione dopo tutto quello che è successo in questo periodo. Quindi sì,
continuiamo a chiederlo grazie anche a tutti quelli che hanno anche un ruolo a livello
regionale per farsi portatori anche di questa istanza. Sulla presenza della Città
all’interno dell’Unità di Valutazione Geriatrica e in qualche modo anche all’interno
delle Unità di Valutazione come presenza, è vero, all’interno delle Unità di Valutazione
Geriatrica, come sapete, abbiamo un po’ di voce in capitolo in più, all’interno delle
Commissioni di Valutazione, come abbiamo già avuto modo di discutere in alcune
Commissioni Consiliari, non c’è un sufficiente coinvolgimento dei Comuni, non del
Comune di Torino, in particolare, perché non vengono convocati abbastanza, lo
abbiamo detto, segnalato, scritto, detto durante Commissioni Consiliari in presenza
dell’ASL, quindi non lo nego certo in questo momento, sarebbe utile un maggior
coinvolgimento o, lo dico male, la Regione o si decide a coinvolgerci un po’ di più,
oppure decida che non ci vuole coinvolgere del tutto, però questa via di mezzo, dove un
po’ ci sei, però poi non hai tutti gli elementi nella Commissione di Valutazione è
ambigua ed è assolutamente opportuno che si decidano in un modo o nell’altro. Poi uno
può avere delle preferenze su quale sia il modo migliore, però una decisione credo sia
quanto mai opportuna. Io credo che ulteriori aggiornamenti, appena questa reportistica
sarà completa, sarà in grado di fornirli la Sindaca o li fornirà a me, che avrò cura di
passare la documentazione. Io, per quanto riguarda la presenza durante gli incontri della
cabina di regia, dove è coinvolta l’ASL Città di Torino o sono presente io, o sono
presenti o, oppure anche, almeno due dirigenti della città che seguono direttamente
questo tema e quindi cerchiamo di dare la massima presenza, la massima anche
possibilità di dare consigli per quanto…, o fare richieste per quanto ci compete, anche in
termini di esperienza, non tanto mia, quanto davvero dal punto di vista tecnico della
Città, che ha ovviamente una tradizione abbastanza importante sulla tutela delle persone
più fragili. Credo che comunque il tema tamponi e il tema rafforzamento del personale
sia quello che in questi giorni è bene che vada a regime per superare un po’ questa
sofferenza. E poi dal punto di vista della mortalità, io, come ha già anticipato la
Sindaca, io sto cercando, stiamo cercando di avere dei dati di confronto a parità di fascia
d’età sulle morti in casa, con o senza virus accertato, confrontate con le morti in RSA,
perché questo, a parità di fascia d’età, ovviamente, perché questo mi sembrerebbe un
elemento interessante per fare qualche ragionamento, che non esime dalla richiesta di
controllo, di attenzioni, eccetera, eccetera, però credo che potrebbe essere un elemento
ulteriore di riflessione che vada la pena di ottenere. Grazie.

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