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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 20 Aprile 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 18

Comunicazioni della Sindaca su "Situazione sanitaria in merito ai contagi da Covid-19 nelle RSA presenti sul territorio della Città di Torino".
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie Presidente. Ma io ringrazio la Sindaca dell’illustrazione, è evidente che
stiamo parlando di una materia che in questo momento rappresenta una ferita aperta per
tanti, per molti, soprattutto per i parenti di queste nonne, di questi nonni, ma anche una
grande farla del nostro sistema. Io attendo poi nella replica della Vicesindaca Schellino
magari una risposta anche alle domande fatte inizialmente dalla Consigliera
Scanderebech su come, quanto e in che modalità la Città doveva, poteva vigilare
insieme agli altri soggetti, evidentemente le ASL, innanzitutto, su quello che stava
capitando all’interno delle nostre RSA. L’unica cosa che rimane ancora assolutamente
incerta, nonostante questo Protocollo... è stato sbandierato come un grande
rafforzamento, lo dico anche da parte della Regione, grande rafforzamento delle regole
di ingaggio sulle RSA, Protocollo tardivo, evidentemente, perché il lavoro che è stato
fatto con le ASL è un lavoro che viene fatto, di fatto, un mese e mezzo dopo l’inizio
della pandemia, per cui ci si è accorti dopo un mese e mezzo che stavano iniziando a
morire pazienti. Tra l’altro poi bisognerà capire evidentemente come vengono
certificate queste morti, perché a me giungono notizie non nella nostra città, ma in altre
strutture, di pazienti che non sono morti di Covid, ma certificati come Covid e una volta
che si certifica il fatto che in una RSA in alcuni casi ci fossero stati dei casi di Covid, a
quel punto li abbiamo trattati tutti così? Non sono stati considerati come Covid? Questo
lo dico anche rispetto a quello che fondamentalmente accade sulla gestione poi dei
morti, evidentemente, perché, come sapete, la gestione funebre rispetto al tema Covid è
una gestione per cui i parenti non riescono più a vedere assolutamente nulla, né
tantomeno poter accompagnare il proprio caro nell’ultimo passo. La cosa che però
emerge con chiarezza, sulla quale mi auguro che magari nella replica si dia conto, è il
cronoprogramma, perché io tutte le volte sento in Regione parlare di cronoprogramma
in via di sviluppo. Ecco, il cronoprogramma non è in via di sviluppo, il
cronoprogramma è un cronoprogramma. Quindi a me piacerebbe sapere nella replica
esattamente quando, in che termini e come verranno fatti i tamponi o il test sierologico
in tutte le RSA, pazienti e operatori, cioè sapere quando avremo la mappatura totale di
queste strutture. Questa è una informazione fondamentale. Come mi piacerebbe sapere,
e questo è un altro elemento fondamentale, lo stesso tipo di cronoprogramma per le
strutture che accolgono persone con disabilità, perché sapete benissimo che sia nelle
RSA, che nelle strutture che accolgono persone con disabilità e la disabilità magari non
è motoria, ma è una disabilità intellettiva, nel caso risultassero positivi, cosa che
dobbiamo scongiurare a tutti gli effetti, trattare quel tipo di paziente, soprattutto chi ha
disturbi psichici, psichiatrici...

MAGLIANO Silvio
Sì, anche scrivendo in chat ci si può prenotare. Buongiorno, Osvaldo. Detto questo,
riprendo filo del discorso, queste persone, se risultate positive e non asintomatiche, poi
riuscire a somministrare loro l’ossigenoterapia, piuttosto che utilizzare un casco di
ventilazione diventa complessissimo, perché sono persone che fanno una enorme
difficoltà al contatto e agli ambienti chiusi. Per cui è per questo che io mi auguro che in
questo dibattito, come è stato richiesto più volte sia da rappresentanti delle famiglie di
persone con disabilità, sia dagli operatori, cioè sapere quando verranno fatti i tamponi
nelle RSA, quando verranno fatti i tamponi nelle strutture che accolgono persone con
disabilità, perché solo questo dato ci permette di tranquillizzare le famiglie e i parenti e
io su questo non sono ancora riuscito a capire esattamente questo percorso come
avverrà, quando verrà realizzato. Per cui, e vado alla conclusione, ormai le Commissioni
di Inchiesta si sprecano e istituzione che vai, Commissione che vuole essere creata. In
questo momento non abbiamo bisogno di Commissioni d’Inchiesta, abbiamo bisogno di
fare di tutto affinché questo virus venga debellato e si possa tornare alla normalità.
Dopo cercheremo le responsabilità, ma in questa fase dobbiamo lavorare il più possibile
insieme. Però questo cronoprogramma, io penso che la Città…, sulle strutture che
risiedono in essa, sia RSA che strutture che accolgono personale con disabilità, noi
dobbiamo consegnarlo ai cittadini e mi auguro che nella replica venga detto con
chiarezza, in modo tale da dare una risposta molto forte, perché il livello di
compartimentazione nel quale sono oggi queste strutture, cioè di silenzio verso
l’esterno, di fatto, terrorizza i parenti di chi vive all’interno. Per cui io su questo farei
veramente un ragionamento e cercherei di dare informazioni molto chiare. Poi ci sono
alcune RSA, e ho concluso veramente, Presidente, che sono state già più volte
attenzionate dal Consiglio Comunale su come gestivano il proprio personale
sottonumerato, sottopagato, con i turni, con il medico di base non sempre presente, sulle
quali forse sarebbe importante fare un ragionamento molto più approfondito perché
emerge con chiarezza che tutta la gestione del socio-assistenziale e socio-sanitario a
suon di minutaggi ha solo impoverito la nostra risposta territoriale verso le persone più
fragili e che maggiormente hanno bisogno della nostra attenzione. Grazie.

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