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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 20 Aprile 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 18

Comunicazioni della Sindaca su "Situazione sanitaria in merito ai contagi da Covid-19 nelle RSA presenti sul territorio della Città di Torino".
Interventi
SCANDEREBECH Federica
Grazie, Presidente. La Regione è il vostro nemico più ancora del virus. Quello che
vorrei capire è il ruolo della nostra Sindaca e dell’Amministrazione Comunale in tutto
questo. La Sindaca ha vigilato con estrema attenzione sulle strutture di sua competenza?
Mi risulta che la vigilanza diretta del Comune sia in ben 193 presidi, ivi compreso il
Maria Bricca, per un totale di circa 2600 ospiti in regime ordinario, che potrebbero
essere molti di più in un regime emergenziale. Infatti, la Legge-quadro parlamentare
328 del 2000 all’articolo 6 demanda ai Comuni l’autorizzazione, la vigilanza e
l’accreditamento delle strutture pubbliche e private, così come poi circoscritto dalla
Legge Regionale 1 dell’8 gennaio 2004 agli articoli 6 e 9, nella quale si esplicita, anche
chiaramente, che il Sindaco è il titolare delle funzioni di tutela sociosanitaria e del
diritto alla salute per i suoi cittadini. In base alla suddetta Legge Regionale 1 del 2004,
qualora il soggetto titolare delle funzioni di vigilanza, il Comune nel caso delle 193
strutture, accerti delle violazioni, impartisce al titolare le prescrizioni necessarie che
devono essere ottemperate entro il termine stabilito. Nel rispetto di ciò, quale vigilanza
è stata svolta dal Comune da subito, dal 31 gennaio, data in cui il Governo ha dichiarato
lo stato di emergenza sanitaria ad oggi? L’Amministrazione In quanti presidi ha
verificato le condizioni per la non diffusione del virus dal 31 gennaio in maniera
preventiva? La funzione di vigilanza è normata dall’articolo 26 della Legge Regionale 1
del 2004, consiste nella verifica e nel controllo dei requisiti strutturali, gestionali e
organizzativi, quindi norme di sicurezza, organizzazione degli spazi privati e collettivi,
numero e tipologia degli ospiti, servizi forniti, organizzazione dell’attività, orario visite,
rapporti con famiglie degli ospiti, numero e qualifiche del personale necessario,
prevenzione di infezioni e parassitosi, sanificazione, igiene e pulizia dell’ambiente,
degli ospiti e degli strumenti utilizzati. L’attività di vigilanza si estrinseca in particolare
attraverso l’effettuazione di visite ispettive ai presidi da parte di una Commissione di
Vigilanza appositamente costituita, che può acquisire i protocolli operativi negli ambiti
poc’anzi citati. Lei, Sindaca, e la sua Giunta quante verifiche avete acquisito dal 31
gennaio ad oggi? Avvalendomi dell’articolo 73 del Regolamento del Consiglio
Comunale mi farò promotrice della costituzione di una Commissione di Indagine
Consiliare volta all’accertamento di fatti e comportamenti all’acquisizione di atti e
provvedimenti. Reputo indispensabile fare chiarezza fino in fondo con tutti i mezzi a
disposizione di controllo politico e amministrativo che un Consigliere Comunale ha a
disposizione. Non è ancora il momento di cercare le responsabilità, arriverà quella fase.
Ora responsabilmente è il momento di stringersi attorno ai problemi e affrontarli,
garantendo la salute di tutti gli ospiti nelle strutture torinesi. Se lei, Sindaca, anche solo
in minima parte non ha assolto le sue funzioni di vigilanza che precedentemente ho
citato, ha il dovere morale di chiedere scusa a tutti i cittadini e soprattutto di provvedere
da subito a garantire la salute delle tante persone ancora presenti nei presidi. Sono
stanca dell’inadeguatezza di questa Amministrazione, che neanche in questa situazione
riesce ad operare puntualmente. Anche per le mascherine, altri Sindaci hanno emanato
ordinanze e le hanno distribuite a tutti i concittadini. Se un Sindaco non è in grado di
garantire un minimo di sicurezza alla sua comunità, francamente mi domando perché
esista.

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