Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso con l’interpellanza numero meccanografico 202000646/002: “Quali sono le reali intenzioni su Rotonda e Torino Esposizioni?” SICARI Francesco (Presidente) È stata presentata il 13 febbraio dal Capogruppo Lo Russo e da altri, risponde l’Assessore Iaria al quale lascio subito la parola, prego, Assessore. IARIA Antonino (Assessore) Grazie, Presidente. Allora, le domande all’interpellanza si riferivano a due specifici temi, come si inserisce il bando “La Rotonda” di cui alla deliberazione approvata l’11 febbraio con la previsione di rifunzionalizzazione prevista nel Masterplan e con quali tempi e con quali risorse l’Amministrazione immagina l’avvio dell’attività. Allora, in risposta bisogna subito premettere che come è già stato detto più volte, tra l’altro la prima volta in un’occasione di una II Commissione, la Città di Torino insieme al Politecnico e all’Università stanno rivalutando il progetto di Masterplan proprio perché ci sono chiaramente state delle modifiche, per esempio anche soltanto al decreto sismico, che hanno portato a ripensare completamente la progettazione. Ripensare completamente la progettazione non vuol dire chiaramente bloccarla. Come dicevo appunto gli interventi vanno nella direzione di un ripensamento di tutti gli edifici del parco e quindi anche “La Rotonda” ne è interessata, anche la manutenzione del Borgo Medievale, in particolare come anche dichiarato dal Politecnico di Torino tutta la serie di novità normative hanno portato alla decisione di riproporre un nuovo Masterplan che chiaramente tiene ferma la possibilità di realizzazione del “Polo della Cultura” e del “Campus dell’Architettura e del Design”. Sempre relativamente a Torino Esposizioni proseguono chiaramente le… (incomprensibile) …con il Politecnico di Torino e l’Università per la creazione di poli universitari e culturali, con riferimento al recupero di rifunzionalizzazione del complesso di Torino Esposizioni. Appunto come dicevo c’è la novità del Protocollo di Intesa arrivato nel 2019 e le novità su materia sismica introdotte dalla normativa del 2018 impongono tutta una serie di riflessioni per le scelte del Masterplan. Alcune scelte allora parevano opportune, alla luce dei nuovi obblighi alcuni di questi interventi richiederebbero risorse molto superiori di quanto allora preventivato ed è chiaro che appunto questa collaborazione sta portando a ripensare l’iter di progettazione, l’iter di progettazione che così può prevedere una possibilità di un progetto finanziabile sia con i fondi del post-olimpico e sia anche richiedendo chiaramente fondi al Ministero competente. Quindi la reinterpretazione del Masterplan non è un blocco del progetto iniziale, ma è un nuovo progetto che consente una migliore sostenibilità complessiva dell’intervento all’interno di un piano che ci permette di recuperare gli spazi di Torino Esposizioni, spazi che stiamo chiaramente, diciamo, cercando di recuperare anche proponendo dei possibili usi temporanei. Come dicevo una, diciamo, delle parti fondanti di questo nuovo percorso progettuale è la possibilità di fare l’operazione di diagnosi sismiche, finanziate, come sapete, anche in collaborazione con la Getty Foundation, queste possibilità tra l’altro sono state purtroppo interrotte dall’emergenza Covid in quanto erano già programmate per marzo e aprile tutta la serie di indagini, tutta la serie di indagini che tra l’altro avrebbero anche definito i criteri per redigere la revisione di questo progetto di Masterplan. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Assessore Iaria. Adesso lascio la parola al Capogruppo Lo Russo che ne ha facoltà per cinque minuti, prego. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Purtroppo, le risposte dell’Assessore Iaria gettano un’ulteriore luce sinistra sul futuro di Torino Esposizioni. Torino Esposizioni nel 2015, cioè cinque anni fa, non in emergenza Covid, è stata oggetto di un Masterplan e di una gara di progettazione internazionale. Quest’Amministrazione, al di là delle tante parole anche del predecessore di Iaria, professor Montanari, di fatto ha lasciato andare Torino Esposizioni in uno stato di progressivo degrado e progressivo abbandono e la cosiddetta nuova normativa antisismica, che è una cosa molto recente, in realtà, non mette in discussione l’intera progettualità di Torino Esposizioni, ma al limite può andare ad influire sull’utilizzo del Padiglione 5 che è quello interrato, mentre su tutto il resto oggettivamente non si capisce quali siano i ritardi o meglio si capisce benissimo, cioè, in buona sostanza, un’Amministrazione, quella di Appendino, che ha questo progetto, in generale al Parco del Valentino, che è stato di fatto devastato in questi anni da chiusure e da un sostanziale e progressivo abbandono, ma in particolar modo per quello che riguarda il più grande dei progetti culturali di questa Città che era appunto la rifunzionalizzazione dell’asse del Po, ha perso nuovamente una straordinaria occasione anche perché, in quel caso lì, il progetto era di fatto già assolutamente imbastito, non occorreva grande fantasia, bastava, ovviamente modificandolo, rifinendolo, ma evitare di lasciare andare e passare tutti questi anni. L’esigenza e soprattutto la vera cartina di tornasole del totale menefreghismo sul Valentino e su Torino Esposizioni di questa Amministrazione è data, al di là delle tante parole che in questi anni avete fatto, tante parole, Assessore Iaria, da una banale cosa, non avete chiesto un euro per finanziare il progetto al Ministero, voi avete chiesto fondi al Governo per fare la qualunque, cioè sono arrivati contributi a Torino penso ad esempio ai famosi 5 milioni per la Cavallerizza che sono arrivati perché sono stati chiesti, penso a tutti i fondi sul trasporto pubblico locale, su Torino Esposizioni non è arrivato un euro perché banalmente ve ne siete altamente fregati e non avete neanche chiesto i fondi al Ministero in questi anni ed è questa la responsabilità politica più grave che avete, poi sicuramente, come dire, saranno i cittadini torinesi a misurare la vostra efficacia ed efficienza nella trasformazione urbana della Città che di fatto sostanzialmente è stata nulla, Torino Esposizioni è uno dei tasselli, ma pensiamo al Palazzo del Lavoro, pensiamo allo Scalo Vanchiglia, ma lo stesso Scalo Vallino è ancora lì, deve ancora partire dopo cinque anni di Governo 5 Stelle, quindi onestamente saranno poi questi credo i temi su cui verrete misurati. L’oggetto dell’interpellanza era piuttosto puntuale, riguardava il tema della Rotonda, la famosa Rotonda che sicuramente lei magari conosce indirettamente, ma sono certo che nell’ambito del Governo cittadino della Città c’è chi la conosce molto, molto bene e sicuramente ci ha avuto a che fare tantissimo ed è in questo senso piuttosto singolare che, alla luce di questa totale ignavia di cui vi siete resi protagonisti, l’unica cosa che vi stava particolarmente a cuore era fare ripartire i ristoranti e i locali della Rotonda. Ora, onestamente l’oggetto dell’interpellanza era davvero rivolto a capire la ratio di questa questione e quindi noi abbiamo chiesto come questa totalmente avulsa dal sistema iniziativa che era fare il bando della Rotonda, invece quella l’avete fatta partire con grande solerzia e con grande impegno. Diciamo che tendenzialmente non abbiamo capito il significato di questa cosa anche perché nel frattempo ci sono un sacco di cose che vanno fatte su Torino Esposizioni che ribadiamo non è forse solo “La Rotonda” in termini di progettualità, ma è a partire ad esempio dal tema del Teatro Nuovo, quali sono le prospettive del Teatro Nuovo con una concessione che sta andando in scadenza, con centinaia, centinaia e centinaia di ragazzi che devono sapere che fine farà il Liceo Coreutico, tutte quelle che sono le iniziative culturali connesse alle iniziative del Teatro Nuovo, quali sono le risposte di quest’Amministrazione? Nessuna, non ve ne frega niente, a voi frega di far ripartire “La Rotonda” ed onestamente l’oggetto che più di tutti infastidisce in questo momento, confesso, è proprio questa totale, diciamo così, faccia di bronzo, in senso ovviamente politico del termine, di arrivare lì e spiegare che adesso il problema di Torino Esposizioni sono le normative sismiche. Guardi, glielo diciamo già noi, glielo dico io, il tema delle normative sismiche riguarda unicamente la funzionalizzazione del quinto Padiglione, cioè del Padiglione interrato, tutto il resto sono tutte colossali balle. Quindi, Assessore Iaria, ci faccia la cortesia, Covid o non Covid non c’entra niente il Covid qua e non pensi che siamo proprio tutti insomma imbecilli che forse varrebbe la pena che voi negli ultimi mesi di quest’anno almeno ci facciate la cortesia di fare una sola cosa, per favore, chiedete i soldi al Ministero dei Beni Culturali per poter non dico finire, non dico far partire, ma almeno avere quella base di motivazione per poter in qualche modo pensare al futuro del Valentino e di Torino Esposizioni, diciamo così, con una prospettiva diversa che è quella che noi tutti auspichiamo, che soprattutto questa Città auspica che sarà una prospettiva senza di voi. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Lo Russo. Possiamo dare come discussa l’interpellanza che abbiamo appena trattato. |