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Estratto dal verbale della seduta di Martedì 14 Aprile 2020 ore 11,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2020-00646
"QUALI SONO LE REALI INTENZIONI SU ROTONDA E TORINO ESPOSIZIONI?" PRESENTATA IN DATA 13 FEBBRAIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso con l’interpellanza numero meccanografico 202000646/002:

“Quali sono le reali intenzioni su Rotonda e Torino Esposizioni?”

SICARI Francesco (Presidente)
È stata presentata il 13 febbraio dal Capogruppo Lo Russo e da altri, risponde
l’Assessore Iaria al quale lascio subito la parola, prego, Assessore.

IARIA Antonino (Assessore)
Grazie, Presidente. Allora, le domande all’interpellanza si riferivano a due specifici
temi, come si inserisce il bando “La Rotonda” di cui alla deliberazione approvata l’11
febbraio con la previsione di rifunzionalizzazione prevista nel Masterplan e con quali
tempi e con quali risorse l’Amministrazione immagina l’avvio dell’attività. Allora, in
risposta bisogna subito premettere che come è già stato detto più volte, tra l’altro la
prima volta in un’occasione di una II Commissione, la Città di Torino insieme al
Politecnico e all’Università stanno rivalutando il progetto di Masterplan proprio perché
ci sono chiaramente state delle modifiche, per esempio anche soltanto al decreto
sismico, che hanno portato a ripensare completamente la progettazione. Ripensare
completamente la progettazione non vuol dire chiaramente bloccarla. Come dicevo
appunto gli interventi vanno nella direzione di un ripensamento di tutti gli edifici del
parco e quindi anche “La Rotonda” ne è interessata, anche la manutenzione del Borgo
Medievale, in particolare come anche dichiarato dal Politecnico di Torino tutta la serie
di novità normative hanno portato alla decisione di riproporre un nuovo Masterplan che
chiaramente tiene ferma la possibilità di realizzazione del “Polo della Cultura” e del
“Campus dell’Architettura e del Design”. Sempre relativamente a Torino Esposizioni
proseguono chiaramente le… (incomprensibile) …con il Politecnico di Torino e
l’Università per la creazione di poli universitari e culturali, con riferimento al recupero
di rifunzionalizzazione del complesso di Torino Esposizioni. Appunto come dicevo c’è
la novità del Protocollo di Intesa arrivato nel 2019 e le novità su materia sismica
introdotte dalla normativa del 2018 impongono tutta una serie di riflessioni per le scelte
del Masterplan. Alcune scelte allora parevano opportune, alla luce dei nuovi obblighi
alcuni di questi interventi richiederebbero risorse molto superiori di quanto allora
preventivato ed è chiaro che appunto questa collaborazione sta portando a ripensare
l’iter di progettazione, l’iter di progettazione che così può prevedere una possibilità di
un progetto finanziabile sia con i fondi del post-olimpico e sia anche richiedendo
chiaramente fondi al Ministero competente. Quindi la reinterpretazione del Masterplan
non è un blocco del progetto iniziale, ma è un nuovo progetto che consente una migliore
sostenibilità complessiva dell’intervento all’interno di un piano che ci permette di
recuperare gli spazi di Torino Esposizioni, spazi che stiamo chiaramente, diciamo,
cercando di recuperare anche proponendo dei possibili usi temporanei. Come dicevo
una, diciamo, delle parti fondanti di questo nuovo percorso progettuale è la possibilità di
fare l’operazione di diagnosi sismiche, finanziate, come sapete, anche in collaborazione
con la Getty Foundation, queste possibilità tra l’altro sono state purtroppo interrotte
dall’emergenza Covid in quanto erano già programmate per marzo e aprile tutta la serie
di indagini, tutta la serie di indagini che tra l’altro avrebbero anche definito i criteri per
redigere la revisione di questo progetto di Masterplan. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Assessore Iaria.
Adesso lascio la parola al Capogruppo Lo Russo che ne ha facoltà per cinque minuti,
prego.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Purtroppo, le risposte dell’Assessore Iaria gettano un’ulteriore luce
sinistra sul futuro di Torino Esposizioni. Torino Esposizioni nel 2015, cioè cinque anni
fa, non in emergenza Covid, è stata oggetto di un Masterplan e di una gara di
progettazione internazionale. Quest’Amministrazione, al di là delle tante parole anche
del predecessore di Iaria, professor Montanari, di fatto ha lasciato andare Torino
Esposizioni in uno stato di progressivo degrado e progressivo abbandono e la cosiddetta
nuova normativa antisismica, che è una cosa molto recente, in realtà, non mette in
discussione l’intera progettualità di Torino Esposizioni, ma al limite può andare ad
influire sull’utilizzo del Padiglione 5 che è quello interrato, mentre su tutto il resto
oggettivamente non si capisce quali siano i ritardi o meglio si capisce benissimo, cioè,
in buona sostanza, un’Amministrazione, quella di Appendino, che ha questo progetto, in
generale al Parco del Valentino, che è stato di fatto devastato in questi anni da chiusure
e da un sostanziale e progressivo abbandono, ma in particolar modo per quello che
riguarda il più grande dei progetti culturali di questa Città che era appunto la
rifunzionalizzazione dell’asse del Po, ha perso nuovamente una straordinaria occasione
anche perché, in quel caso lì, il progetto era di fatto già assolutamente imbastito, non
occorreva grande fantasia, bastava, ovviamente modificandolo, rifinendolo, ma evitare
di lasciare andare e passare tutti questi anni. L’esigenza e soprattutto la vera cartina di
tornasole del totale menefreghismo sul Valentino e su Torino Esposizioni di questa
Amministrazione è data, al di là delle tante parole che in questi anni avete fatto, tante
parole, Assessore Iaria, da una banale cosa, non avete chiesto un euro per finanziare il
progetto al Ministero, voi avete chiesto fondi al Governo per fare la qualunque, cioè
sono arrivati contributi a Torino penso ad esempio ai famosi 5 milioni per la
Cavallerizza che sono arrivati perché sono stati chiesti, penso a tutti i fondi sul trasporto
pubblico locale, su Torino Esposizioni non è arrivato un euro perché banalmente ve ne
siete altamente fregati e non avete neanche chiesto i fondi al Ministero in questi anni ed
è questa la responsabilità politica più grave che avete, poi sicuramente, come dire,
saranno i cittadini torinesi a misurare la vostra efficacia ed efficienza nella
trasformazione urbana della Città che di fatto sostanzialmente è stata nulla, Torino
Esposizioni è uno dei tasselli, ma pensiamo al Palazzo del Lavoro, pensiamo allo Scalo
Vanchiglia, ma lo stesso Scalo Vallino è ancora lì, deve ancora partire dopo cinque anni
di Governo 5 Stelle, quindi onestamente saranno poi questi credo i temi su cui verrete
misurati. L’oggetto dell’interpellanza era piuttosto puntuale, riguardava il tema della
Rotonda, la famosa Rotonda che sicuramente lei magari conosce indirettamente, ma
sono certo che nell’ambito del Governo cittadino della Città c’è chi la conosce molto,
molto bene e sicuramente ci ha avuto a che fare tantissimo ed è in questo senso piuttosto
singolare che, alla luce di questa totale ignavia di cui vi siete resi protagonisti, l’unica
cosa che vi stava particolarmente a cuore era fare ripartire i ristoranti e i locali della
Rotonda. Ora, onestamente l’oggetto dell’interpellanza era davvero rivolto a capire la
ratio di questa questione e quindi noi abbiamo chiesto come questa totalmente avulsa
dal sistema iniziativa che era fare il bando della Rotonda, invece quella l’avete fatta
partire con grande solerzia e con grande impegno. Diciamo che tendenzialmente non
abbiamo capito il significato di questa cosa anche perché nel frattempo ci sono un sacco
di cose che vanno fatte su Torino Esposizioni che ribadiamo non è forse solo “La
Rotonda” in termini di progettualità, ma è a partire ad esempio dal tema del Teatro
Nuovo, quali sono le prospettive del Teatro Nuovo con una concessione che sta
andando in scadenza, con centinaia, centinaia e centinaia di ragazzi che devono sapere
che fine farà il Liceo Coreutico, tutte quelle che sono le iniziative culturali connesse alle
iniziative del Teatro Nuovo, quali sono le risposte di quest’Amministrazione? Nessuna,
non ve ne frega niente, a voi frega di far ripartire “La Rotonda” ed onestamente
l’oggetto che più di tutti infastidisce in questo momento, confesso, è proprio questa
totale, diciamo così, faccia di bronzo, in senso ovviamente politico del termine, di
arrivare lì e spiegare che adesso il problema di Torino Esposizioni sono le normative
sismiche. Guardi, glielo diciamo già noi, glielo dico io, il tema delle normative sismiche
riguarda unicamente la funzionalizzazione del quinto Padiglione, cioè del Padiglione
interrato, tutto il resto sono tutte colossali balle. Quindi, Assessore Iaria, ci faccia la
cortesia, Covid o non Covid non c’entra niente il Covid qua e non pensi che siamo
proprio tutti insomma imbecilli che forse varrebbe la pena che voi negli ultimi mesi di
quest’anno almeno ci facciate la cortesia di fare una sola cosa, per favore, chiedete i
soldi al Ministero dei Beni Culturali per poter non dico finire, non dico far partire, ma
almeno avere quella base di motivazione per poter in qualche modo pensare al futuro
del Valentino e di Torino Esposizioni, diciamo così, con una prospettiva diversa che è
quella che noi tutti auspichiamo, che soprattutto questa Città auspica che sarà una
prospettiva senza di voi.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Capogruppo Lo Russo. Possiamo dare come discussa l’interpellanza che
abbiamo appena trattato.
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