Interventi |
APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Ringrazio la Consigliera interpellante, anche perché, come giustamente è stato riportato nell’interpellanza, si prende atto del fatto che in data 11 febbraio, per quanto riguarda la Città Metropolitana, ha partecipato il Vicesindaco, per quanto riguarda la Città di Torino, com’è stato correttamente riportato dall’interpellante, è stato risposto con lettera scritta, protocollo 676 del 19 febbraio, è stata data comunicazione al Presidente delle due Commissioni competenti, in cui, all’Onorevole presidente Benvenuto e all’Onorevole Presidente Morelli, abbiamo dato comunicazione del fatto che, avendo ricevuto l’invito - era stato formulato, evidentemente, tramite gli Uffici di Presidenza - ad essere audita, si spiegava la motivazione della non opportunità di partecipazione da parte della sottoscritta che, com’è noto, ha un doppio ruolo, quindi, sia Sindaca metropolitana, sia Sindaca del Comune di Torino. Noi abbiamo formalmente partecipato, come Città Metropolitana, tramite delega al Vicesindaco, per quanto riguarda, invece, la Città di Torino, abbiamo scritto a mia firma quanto segue: cioè che, “Com’è noto, entrambi gli enti da me rappresentati, Comune di Torino e Città Metropolitana di Torino, sono coinvolti nella vicenda, motivo per cui ritengo di dovermi personalmente astenere per evidenti problematiche legate a potenziali conflitti di interesse, dall’esprimermi a riguardo. Parimenti, in considerazione del fatto che nei prossimi giorni il Comune di Torino metterà a bando le azioni SITAF, detenute per il tramite della propria società partecipata FCT Holding, e che quindi un’eventuale audizione avrebbe presumibilmente...” Ho perso l’audio, scusate. Mi sentite adesso? APPENDINO Chiara (Sindaca) Okay. Dicevo che “parimenti, in considerazione del fatto che, nei prossimi giorni, il Comune di Torino metterà a bando le azioni SITAF, cosa che poi è avvenuta, detenute per il tramite della propria società partecipata FCT Holding, e che quindi un’eventuale audizione avverrebbe, come sarebbe stato, a procedura in corso, quindi con un bando aperto. E quindi abbiamo ritenuto, ho ritenuto personalmente inopportuna la partecipazione, non solo della sottoscritta, ma in generale della Città di Torino o un proprio rappresentante, con una gara in corso”. Per quanto riguarda il punto 2, per quanto riguarda scelte e comportamenti relative alle azioni SITAF, è necessario precisare che la Città non ha adottato alcuna valutazione discrezionale sulle scelte da assumere. FCT ha un obbligo giuridico derivante da sentenze, di cui una di ottemperanza. Quindi l’ottemperanza sappiamo bene cosa significa. Il loro rispetto è assolutamente ineludibile per la società e per la Città. Si tratta quindi di dare attuazione ad una sentenza, che tra l’altro arriva in seguito ad un percorso iniziato ben prima dell’inizio della mia consiliatura, senza di che le conseguenze, in termini di responsabilità e di danno, sono del tutto evidenti. La Città ed FCT hanno, quindi, perseguito in ogni modo l’ipotesi di vendita congiunta, ipotizzata nella prima riunione, svoltasi a Roma lo scorso 21 novembre. Non essendo stato possibile inizialmente raggiungere tale obiettivo, la Città ha dato ottemperanza alla sentenza per le parti di spettanza, peraltro come scadenze definite dall’ottemperanza stessa, che era a fine febbraio. Poi, come credo ormai sia noto, perché l’interpellanza è datata ormai a qualche settimana fa, in una seconda fase, la Città Metropolitana ha deciso di aderire alla proposta fatta dalla Città di Torino, e quindi, in seguito all’adesione della Città Metropolitana, è stata bandita un’alienazione congiunta di entrambe le partecipazioni, che è tuttora aperta. Quindi, sostanzialmente, per chiudere, non ho partecipato perché ritenevo inopportuno partecipare con una gara aperta; ha partecipato la Città Metropolitana, perché la Città Metropolitana in un una prima fase non vendeva, quindi non era soggetto che stava in qualche modo partecipando o comunque proponendo un’evidenza pubblica, e ha partecipato a quella Commissione; in seguito la Città Metropolitana, per decreto del Vicesindaco, da deciso di partecipare anch’essa alla vendita; e quindi in questo momento è in corso un bando che vede i due Enti: sia Città Metropolitana, sia Città di Torino, con l’alienazione delle quote di propria competenza. Grazie. |