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Estratto dal verbale della seduta di Martedì 14 Aprile 2020 ore 11,00
Paragrafo n. 34
INTERPELLANZA 2020-00637
"ASSENZA DELLA CITT? DI TORINO ALLA AUDIZIONE DELLA COMMISSIONE LAVORI PUBBLICI A MONTECITORIO" PRESENTATA IN DATA 12 FEBBRAIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Possiamo passare alla prossima. Interpellanza 202000637/002:

“Assenza della Città di Torino all’audizione della
Commissione Lavori Pubblici a Montecitorio”

SICARI Francesco (Presidente)
Presentata il 12 febbraio dalla Capogruppo Artesio. Risponde la Sindaca Appendino.
Prego.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Ringrazio la Consigliera interpellante, anche perché, come
giustamente è stato riportato nell’interpellanza, si prende atto del fatto che in data 11
febbraio, per quanto riguarda la Città Metropolitana, ha partecipato il Vicesindaco, per
quanto riguarda la Città di Torino, com’è stato correttamente riportato dall’interpellante,
è stato risposto con lettera scritta, protocollo 676 del 19 febbraio, è stata data
comunicazione al Presidente delle due Commissioni competenti, in cui, all’Onorevole
presidente Benvenuto e all’Onorevole Presidente Morelli, abbiamo dato comunicazione
del fatto che, avendo ricevuto l’invito - era stato formulato, evidentemente, tramite gli
Uffici di Presidenza - ad essere audita, si spiegava la motivazione della non opportunità
di partecipazione da parte della sottoscritta che, com’è noto, ha un doppio ruolo, quindi,
sia Sindaca metropolitana, sia Sindaca del Comune di Torino. Noi abbiamo
formalmente partecipato, come Città Metropolitana, tramite delega al Vicesindaco, per
quanto riguarda, invece, la Città di Torino, abbiamo scritto a mia firma quanto segue:
cioè che, “Com’è noto, entrambi gli enti da me rappresentati, Comune di Torino e Città
Metropolitana di Torino, sono coinvolti nella vicenda, motivo per cui ritengo di
dovermi personalmente astenere per evidenti problematiche legate a potenziali conflitti
di interesse, dall’esprimermi a riguardo. Parimenti, in considerazione del fatto che nei
prossimi giorni il Comune di Torino metterà a bando le azioni SITAF, detenute per il
tramite della propria società partecipata FCT Holding, e che quindi un’eventuale
audizione avrebbe presumibilmente...” Ho perso l’audio, scusate. Mi sentite adesso?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, sì, la sentiamo. Abbiamo perso solo il finale, un secondo.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Okay. Dicevo che “parimenti, in considerazione del fatto che, nei prossimi giorni, il
Comune di Torino metterà a bando le azioni SITAF, cosa che poi è avvenuta, detenute
per il tramite della propria società partecipata FCT Holding, e che quindi un’eventuale
audizione avverrebbe, come sarebbe stato, a procedura in corso, quindi con un bando
aperto. E quindi abbiamo ritenuto, ho ritenuto personalmente inopportuna la
partecipazione, non solo della sottoscritta, ma in generale della Città di Torino o un
proprio rappresentante, con una gara in corso”. Per quanto riguarda il punto 2, per
quanto riguarda scelte e comportamenti relative alle azioni SITAF, è necessario
precisare che la Città non ha adottato alcuna valutazione discrezionale sulle scelte da
assumere. FCT ha un obbligo giuridico derivante da sentenze, di cui una di
ottemperanza. Quindi l’ottemperanza sappiamo bene cosa significa. Il loro rispetto è
assolutamente ineludibile per la società e per la Città. Si tratta quindi di dare attuazione
ad una sentenza, che tra l’altro arriva in seguito ad un percorso iniziato ben prima
dell’inizio della mia consiliatura, senza di che le conseguenze, in termini di
responsabilità e di danno, sono del tutto evidenti. La Città ed FCT hanno, quindi,
perseguito in ogni modo l’ipotesi di vendita congiunta, ipotizzata nella prima riunione,
svoltasi a Roma lo scorso 21 novembre. Non essendo stato possibile inizialmente
raggiungere tale obiettivo, la Città ha dato ottemperanza alla sentenza per le parti di
spettanza, peraltro come scadenze definite dall’ottemperanza stessa, che era a fine
febbraio. Poi, come credo ormai sia noto, perché l’interpellanza è datata ormai a qualche
settimana fa, in una seconda fase, la Città Metropolitana ha deciso di aderire alla
proposta fatta dalla Città di Torino, e quindi, in seguito all’adesione della Città
Metropolitana, è stata bandita un’alienazione congiunta di entrambe le partecipazioni,
che è tuttora aperta. Quindi, sostanzialmente, per chiudere, non ho partecipato perché
ritenevo inopportuno partecipare con una gara aperta; ha partecipato la Città
Metropolitana, perché la Città Metropolitana in un una prima fase non vendeva, quindi
non era soggetto che stava in qualche modo partecipando o comunque proponendo
un’evidenza pubblica, e ha partecipato a quella Commissione; in seguito la Città
Metropolitana, per decreto del Vicesindaco, da deciso di partecipare anch’essa alla
vendita; e quindi in questo momento è in corso un bando che vede i due Enti: sia Città
Metropolitana, sia Città di Torino, con l’alienazione delle quote di propria competenza.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Do adesso la parola alla Capogruppo Artesio. Prego.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Intanto mi corre l’obbligo di mettere a punto alcune questioni.
Quest’interpellanza certamente pone la questione dell’assenza nell’incontro presso il
Ministero competente, ma succede di un giorno alla mozione che avevo depositato, e
che poneva la questione di come il Consiglio Comunale non fosse stato coinvolto in
ordine alle scelte della Città di Torino, attraverso FCT Holding, sul rapporto della Città
in SITAF. Faccio una brevissima ricostruzione. La ricostruzione è la seguente:
sappiamo benissimo che il piano di dismissioni del 10,65 % del capitale detenuto nella
società da parte di FCT, risale al 2014, e che il Consiglio di Stato nel 2019 si è
pronunciato contro il procedimento di dismissioni versus ANAS, chiedendo, laddove si
fosse operata la scelta delle dimissioni, di procedere attraverso evidenza pubblica. Ma
sappiamo altrettanto, perché l’unico modo con il quale il Consiglio Comunale è stato
coinvolto è stata la delibera sul piano di razionalizzazione delle partecipate del dicembre
2019, che in quella deliberazione si ricostruiva la complicata vicenda giuridica e di
opzioni, ma si rimetteva la necessità di un ulteriore approfondimento. Quindi, non si
determinava, nel dicembre 2019, come un automatismo obbligatorio quello di procedere
con la gara di evidenza pubblica per la cessione delle partecipazioni. Tant’è che la Città
Metropolitana, che riteneva, invece, strategica la presenza in SITAF degli enti pubblici,
aveva già espresso, e con un atto del 2017, e con uno successivo del 2019, peraltro
votato anche con partecipazione politica del gruppo di Maggioranza di questo Consiglio
Comunale, aveva già determinato la necessità di poter sondare la partecipazione di altri
soggetti pubblici, a partire dalla Regione Piemonte, ed aveva sottoposto la necessità di
una verifica, da realizzarsi entro il gennaio 2020, quel tipo di indirizzo. Quindi, la
sostanza della questione non è che Città Metropolitana e Città di Torino hanno
convenuto su una linea comune; è che Città Metropolitana ha preso atto
dell’impraticabilità del proprio indirizzo, stante la non reazione della Città di Torino, né
in sede metropolitana, né in sede nazionale, e che si è proceduto, relativamente alla
gestione della partecipazione delle azioni di FCT Holding come, seguendo il racconto
della Sindaca, si trattasse di un automatismo, che però il Consiglio Comunale non aveva
acquisito come dato di fatto e di indirizzo, perché l’unica delibera nota al Consiglio
Comunale, che è quella del dicembre 2019, poneva la questione ancora come oggetto di
approfondimento, peraltro in presenza di patti parasociali risalenti al 2008 che
pronunciavano la necessità di una maggioranza pubblica nella gestione. Quindi, io sono
poco soddisfatta della risposta che mi è stata fornita, ma ne prendo atto. Sono ancor
meno soddisfatta, e a questo punto direi anche sinceramente dispiaciuta, del fatto che la
mozione dell’11 febbraio non sia mai stata portata all’attenzione delle Commissioni
Consiliari competenti, ancorché i nostri lavori si siano interrotti, almeno di presenza, il
9 marzo, quindi quasi un mese dopo dal deposito della mozione stessa. Confido nel fatto
che, sia pure a posteriori, questo tema possa essere approfondito attraverso lo strumento
della mozione, nelle Commissioni. Ho concluso. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Artesio.
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