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FERRERO Viviana (Vicepresidente) Abbiamo ancora un’interpellanza. Prima, vedo che però la Sindaca Appendino è già collegata. Direi, se la Sindaca è d’accordo, farei ancora l’interpellanza 202000734/002: “Ruolo di SMAT in funzione ultronee al servizio idrico” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata in data 24 febbraio 2020. La sua firmataria è la Consigliera Artesio. Risponde l’Assessore Unia, a cui do la parola. UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. La partecipazione di SMAT alla gara avviata da (incomprensibile) di Asti il 26 luglio 2001 per trovare un socio industriale di riferimento idoneo, per dare supporto alla propria società S.p.A servizi pubblici in un processo di crescita e intensificazione ai servizi, rientrava pienamente nell’oggetto sociale di SMAT che, al punto 4, all’allora Statuto recitava: “La società può assumere partecipazioni di un’altra società o imprese, italiane o straniere, aventi oggetto analogo (incomprensibile). Al punto 5 dello Statuto riportava: “La società può realizzare o gestire servizi rientranti nel proprio oggetto anche per conto di terzi, pubblici o privati, senza vincolo di territorialità, in regime di appalto o concessione”. Per partecipare alla gara, che oggi verrebbe definita a doppio oggetto, tenuto conto della multidisciplinarietà dei servizi, venne costituito un raggruppamento con SMAT mandataria e con altre 4 aziende a partecipazione pubblica: AMIAT, (incomprensibile) ATM e AMGA di Genova. Mandante del raggruppamento vi era anche la società (incomprensibile), partecipata da un gruppo di società private del territorio astigiano. L’iniziativa era stata approvata, non solo dalla Città di Torino, ma per quanto riguarda SMAT, anche dai Comuni soci, allora erano 58, che approvarono quest’attività industriale, riportata chiaramente nel bilancio 2002, sotto la voce attività industriali, che recitava: “In data 13 marzo 2002 si sono ufficialmente concluse le procedure di gara avviate a dicembre 2001 per la cessione del 45% di capitale dell’Azienda Servizi Pubblici di ASP, assegnando la partecipazione che trattasi all’associazione temporanea di imprese, di cui la vostra società è stata eletta mandataria. Conseguentemente SMAT detiene il 4,5% del capitale sociale di ASP, così assumendo un ruolo primario nella gestione del servizio idrico integrato del territorio astigiano, ricompreso nell’ambito (incomprensibile). In ogni bilancio di SMAT successivamente approvato dall’assemblea soci, si fa sempre riferimento anche alla partecipazione di SMAT in NOS. In ottemperanza a quanto prescritto dal bando di gara, il raggruppamento che costituì la società NOS, Nord Ovest Servizi S.p.a., con le seguenti quote di partecipazione: AMGA oggi IRETI 10 %; AMIAT 15 %; ASP 50 %, GTT, ex ATM, 15 % e SMAT 10 %. Si evidenzia che in tutti questi anni la società ASP, sotto la guida degli Amministratori delegati designati da NOS, ha sempre sviluppato un’adeguata organizzazione dell’Azienda e dei servizi pubblici dati in concessione anche con ampliamento dell’area territoriale necessaria (incomprensibile). I risultati economici di ASP sono sempre stati positivi ed in coerenza con i piani fiscali elaborati sotto la guida delle società facenti parte di NOS e, in conseguenza, anche i bilanci di NOS hanno sempre riportato risultati economici positivi. Considerato che, tutte le quote della società a partecipazione pubblica sono pari a quelle dei privati, rispettivamente 50 e 50 %, e che i requisiti nelle attività dei servizio richiesti in sede di gara erano garantiti dalla Società a partecipazione pubblica, la Presidenza di NOS è stata da queste ultime designata ed è sempre stata ritenuta come realtà sopra le parti la designazione in tal senso fatta da SMAT, che peraltro ha sempre richiesto che le cariche di tutto il Consiglio di Amministrazione fossero gratuite. Tutte le deliberazioni portate in CdA di NOS, fino al 12/2019, sono sempre state approvate all’unanimità, come altrettanto tutte le nomine degli organi sociali. Si evidenzia, in particolare, che la designazione all’Amministrazione Delegato di NOS, quale Presidente GTT, era stata proposta al 2017 dal socio privato ASP. Nonostante i progressi effettuati da ASP, quando, nel 2017, era stato eletto il Sindaco Rasero, ha cercato di sviluppare un’opposizione estremamente penalizzante per NOS e per ASP, non volendo riconoscere la scadenza delle concessioni 2021, al solo fine di effettuare anticipatamente un’altra gara per modificare la compagine del socio industriale. Ovviamente NOS, con l’accordo di tutti i soci, ha diffidato il Sindaco, ma inaspettatamente, in questa fase particolare, i tre componenti designati dal socio privato, hanno rassegnato le proprie dimissioni da NOS, con la conseguenza di far cadere tutto il Consiglio di Amministrazione. Per Statuto vale il simul stabunt vel simul cadent. Attualmente è in corso l’assemblea per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. A disposizione, comunque, per qualsiasi altro chiarimento. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore. Passo la parola alla Consigliera Artesio. ARTESIO Eleonora Grazie. Ovviamente l’interpellanza non ha soltanto un significato contingente, pone una questione di carattere strategico. Non siamo affatto contrari al fatto che la nostra società di gestione del Servizio Idrico Integrato cooperi, offra consulenze, supporti, coadiuvi, la gestione del Servizio Idrico Integrato. Ci si chiede se sia opportuno che questa partecipi, con l’acquisizione di quote azionarie, ad altri tipi di società partecipate, sia pure partecipate da soci pubblici, per funzioni multiservizi, com’è il caso, appunto, di Asti Servizi Pubblici, che è una multiservizi, che gestisce sicuramente la distribuzione dell’acqua, dei rifiuti, ma del Trasporto Pubblico Locale, ma dell’energia. Sostanzialmente, questo tipo di operazioni, che non sembrano tanto fondarsi sul contenuto specifico della funzione pubblica e della capacità gestionale della distribuzione dell’acqua, quanto di agire come un operatore finanziario in società miste, espone poi la stessa SMAT, come sta accadendo in questo particolare momento, a tutte le ripercussioni che possono avvenire in società partecipate, con operazioni di scalate interne da parte di soci privati, con operazioni di sfiducia apportate da singoli componenti, ma titolari di azioni di partecipazione. Quindi, in qualche modo, la nostra società, che ha come compito precipuo quello di curare la qualità e l’accessibilità al servizio idrico, si trova ad agire come un qualunque operatore finanziario. Ora, i marosi nei quali sta versando attualmente ASP di Asti, hanno più versanti: da un lato, appunto, il contenzioso interno tra gli azionisti; dall’altro, l’incertezza sul futuro della stessa azienda multiservizi, delle professionalità impiegate, degli eventuali affidamenti a terzi di funzioni essenziali e di funzioni di interesse generale, quali quelli che io ho citato. Ora, a me sembra che questa particolare contingenza, ancorché autorizzata in tempi passati, sia in contrasto e contraddizione con quello che, invece, stiamo percorrendo come Consiglio Comunale di Torino, vale a dire il fatto che SMAT si trasformi in consorzio di diritto pubblico con la sua finalità primaria, che è quella, appunto, della distribuzione e della gestione dell’acqua pubblica, con ciò, mettendo a disposizione, ma nelle forme di leale collaborazione tra enti di carattere pubblico, la propria competenza, il proprio patrimonio tecnico, la propria capacità di gestione finanziaria. Quindi, io esprimo soltanto preoccupazione, che vedo, peraltro, riflessa in tutta la cronaca di giornali locali in quel di Asti, e mi spiace che le nostre, perché non sto parlando soltanto di SMAT, ma anche di GTT, le nostre aziende siano coinvolte in una situazione che ha queste caratteristiche, almeno di conflittualità attuale, sicuramente indeterminate rispetto alla previsione futura. Grazie per la risposta. Ho finito. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Artesio. Darei come discussa l’interpellanza. |