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Estratto dal verbale della seduta di Martedì 14 Aprile 2020 ore 11,00
Paragrafo n. 32
INTERPELLANZA 2020-00734
"RUOLO DI SMAT IN FUNZIONI ULTRONEE AL SERVIZIO IDRICO" PRESENTATA IN DATA 24 FEBBRAIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Abbiamo ancora un’interpellanza. Prima, vedo che però la Sindaca Appendino è già
collegata. Direi, se la Sindaca è d’accordo, farei ancora l’interpellanza 202000734/002:

“Ruolo di SMAT in funzione ultronee al servizio idrico”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
È stata presentata in data 24 febbraio 2020. La sua firmataria è la Consigliera Artesio.
Risponde l’Assessore Unia, a cui do la parola.

UNIA Alberto (Assessore)
Grazie, Presidente. La partecipazione di SMAT alla gara avviata da (incomprensibile) di
Asti il 26 luglio 2001 per trovare un socio industriale di riferimento idoneo, per dare
supporto alla propria società S.p.A servizi pubblici in un processo di crescita e
intensificazione ai servizi, rientrava pienamente nell’oggetto sociale di SMAT che, al
punto 4, all’allora Statuto recitava: “La società può assumere partecipazioni di un’altra
società o imprese, italiane o straniere, aventi oggetto analogo (incomprensibile). Al
punto 5 dello Statuto riportava: “La società può realizzare o gestire servizi rientranti nel
proprio oggetto anche per conto di terzi, pubblici o privati, senza vincolo di
territorialità, in regime di appalto o concessione”. Per partecipare alla gara, che oggi
verrebbe definita a doppio oggetto, tenuto conto della multidisciplinarietà dei servizi,
venne costituito un raggruppamento con SMAT mandataria e con altre 4 aziende a
partecipazione pubblica: AMIAT, (incomprensibile) ATM e AMGA di Genova.
Mandante del raggruppamento vi era anche la società (incomprensibile), partecipata da
un gruppo di società private del territorio astigiano. L’iniziativa era stata approvata, non
solo dalla Città di Torino, ma per quanto riguarda SMAT, anche dai Comuni soci, allora
erano 58, che approvarono quest’attività industriale, riportata chiaramente nel bilancio
2002, sotto la voce attività industriali, che recitava: “In data 13 marzo 2002 si sono
ufficialmente concluse le procedure di gara avviate a dicembre 2001 per la cessione del
45% di capitale dell’Azienda Servizi Pubblici di ASP, assegnando la partecipazione che
trattasi all’associazione temporanea di imprese, di cui la vostra società è stata eletta
mandataria. Conseguentemente SMAT detiene il 4,5% del capitale sociale di ASP, così
assumendo un ruolo primario nella gestione del servizio idrico integrato del territorio
astigiano, ricompreso nell’ambito (incomprensibile). In ogni bilancio di SMAT
successivamente approvato dall’assemblea soci, si fa sempre riferimento anche alla
partecipazione di SMAT in NOS. In ottemperanza a quanto prescritto dal bando di gara,
il raggruppamento che costituì la società NOS, Nord Ovest Servizi S.p.a., con le
seguenti quote di partecipazione: AMGA oggi IRETI 10 %; AMIAT 15 %; ASP 50 %,
GTT, ex ATM, 15 % e SMAT 10 %. Si evidenzia che in tutti questi anni la società ASP,
sotto la guida degli Amministratori delegati designati da NOS, ha sempre sviluppato
un’adeguata organizzazione dell’Azienda e dei servizi pubblici dati in concessione
anche con ampliamento dell’area territoriale necessaria (incomprensibile). I risultati
economici di ASP sono sempre stati positivi ed in coerenza con i piani fiscali elaborati
sotto la guida delle società facenti parte di NOS e, in conseguenza, anche i bilanci di
NOS hanno sempre riportato risultati economici positivi. Considerato che, tutte le quote
della società a partecipazione pubblica sono pari a quelle dei privati, rispettivamente 50
e 50 %, e che i requisiti nelle attività dei servizio richiesti in sede di gara erano garantiti
dalla Società a partecipazione pubblica, la Presidenza di NOS è stata da queste ultime
designata ed è sempre stata ritenuta come realtà sopra le parti la designazione in tal
senso fatta da SMAT, che peraltro ha sempre richiesto che le cariche di tutto il
Consiglio di Amministrazione fossero gratuite. Tutte le deliberazioni portate in CdA di
NOS, fino al 12/2019, sono sempre state approvate all’unanimità, come altrettanto tutte
le nomine degli organi sociali. Si evidenzia, in particolare, che la designazione
all’Amministrazione Delegato di NOS, quale Presidente GTT, era stata proposta al 2017
dal socio privato ASP. Nonostante i progressi effettuati da ASP, quando, nel 2017, era
stato eletto il Sindaco Rasero, ha cercato di sviluppare un’opposizione estremamente
penalizzante per NOS e per ASP, non volendo riconoscere la scadenza delle concessioni
2021, al solo fine di effettuare anticipatamente un’altra gara per modificare la
compagine del socio industriale. Ovviamente NOS, con l’accordo di tutti i soci, ha
diffidato il Sindaco, ma inaspettatamente, in questa fase particolare, i tre componenti
designati dal socio privato, hanno rassegnato le proprie dimissioni da NOS, con la
conseguenza di far cadere tutto il Consiglio di Amministrazione. Per Statuto vale il
simul stabunt vel simul cadent. Attualmente è in corso l’assemblea per la nomina del
nuovo Consiglio di Amministrazione. A disposizione, comunque, per qualsiasi altro
chiarimento. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Assessore. Passo la parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Ovviamente l’interpellanza non ha soltanto un significato contingente, pone una
questione di carattere strategico. Non siamo affatto contrari al fatto che la nostra società
di gestione del Servizio Idrico Integrato cooperi, offra consulenze, supporti, coadiuvi, la
gestione del Servizio Idrico Integrato. Ci si chiede se sia opportuno che questa partecipi,
con l’acquisizione di quote azionarie, ad altri tipi di società partecipate, sia pure
partecipate da soci pubblici, per funzioni multiservizi, com’è il caso, appunto, di Asti
Servizi Pubblici, che è una multiservizi, che gestisce sicuramente la distribuzione
dell’acqua, dei rifiuti, ma del Trasporto Pubblico Locale, ma dell’energia.
Sostanzialmente, questo tipo di operazioni, che non sembrano tanto fondarsi sul
contenuto specifico della funzione pubblica e della capacità gestionale della
distribuzione dell’acqua, quanto di agire come un operatore finanziario in società miste,
espone poi la stessa SMAT, come sta accadendo in questo particolare momento, a tutte
le ripercussioni che possono avvenire in società partecipate, con operazioni di scalate
interne da parte di soci privati, con operazioni di sfiducia apportate da singoli
componenti, ma titolari di azioni di partecipazione. Quindi, in qualche modo, la nostra
società, che ha come compito precipuo quello di curare la qualità e l’accessibilità al
servizio idrico, si trova ad agire come un qualunque operatore finanziario. Ora, i marosi
nei quali sta versando attualmente ASP di Asti, hanno più versanti: da un lato, appunto,
il contenzioso interno tra gli azionisti; dall’altro, l’incertezza sul futuro della stessa
azienda multiservizi, delle professionalità impiegate, degli eventuali affidamenti a terzi
di funzioni essenziali e di funzioni di interesse generale, quali quelli che io ho citato.
Ora, a me sembra che questa particolare contingenza, ancorché autorizzata in tempi
passati, sia in contrasto e contraddizione con quello che, invece, stiamo percorrendo
come Consiglio Comunale di Torino, vale a dire il fatto che SMAT si trasformi in
consorzio di diritto pubblico con la sua finalità primaria, che è quella, appunto, della
distribuzione e della gestione dell’acqua pubblica, con ciò, mettendo a disposizione, ma
nelle forme di leale collaborazione tra enti di carattere pubblico, la propria competenza,
il proprio patrimonio tecnico, la propria capacità di gestione finanziaria. Quindi, io
esprimo soltanto preoccupazione, che vedo, peraltro, riflessa in tutta la cronaca di
giornali locali in quel di Asti, e mi spiace che le nostre, perché non sto parlando soltanto
di SMAT, ma anche di GTT, le nostre aziende siano coinvolte in una situazione che ha
queste caratteristiche, almeno di conflittualità attuale, sicuramente indeterminate
rispetto alla previsione futura. Grazie per la risposta. Ho finito.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Artesio. Darei come discussa l’interpellanza.
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