Interventi |
SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie, buongiorno di nuovo. Allora, l’ATC è il gestore del complesso di via San Massimo, abbiamo naturalmente fatto ulteriori verifiche e approfondimenti, e ATC segnala che questo complesso risente di alcuni problemi manutentivi, dettati dalla storicità dell’immobile e dalle conseguenti difficoltà a provvedere con interventi idonei a causa della struttura dell’immobile stesso. Ha comunicato che di recente i suoi tecnici hanno rilevato, insieme con i residenti, i problemi manutentivi più urgenti, per i quali sono già stati evasi ordini, che saranno portati a compimento da imprese specializzate, compatibilmente con le difficoltà del momento, nel più breve tempo possibile. Questi riguardano la ripartizione del guasto ad una tubazione di scarico nei locali cantine della scala 31 e la necessaria raschiatura e imbiancatura di una parete dell’androne, pesantemente danneggiata da infiltrazione. Si registra anche un problema di infiltrazioni dal lucernario, posto a copertura del vano scala al civico 33; tuttavia, trattandosi di una copertura interamente in vetro, stanno valutando la metodologia di intervento più adatta, per agire in modo risolutivo e in sicurezza. Inoltre, recentemente sempre ATC è intervenuta con un’operazione di pulizia e sgombero dei locali cantine da masserizie abbandonate, un lavoro ingente che ha impegnato una squadra di operai per due settimane. Infine, circa la condizione strutturale degli altri immobili di edilizia sociale che fanno parte del patrimonio della Città di Torino, l’ATC ci fa sapere che si può stimare un fabbisogno di manutenzione straordinaria, su vari gradi di priorità, di circa 20 milioni di euro, che salgono a una cifra tra 60 e 70 milioni se si fa riferimento all’intero patrimonio gestito dall’Agenzia. Quindi, è noto che ogni anno ci sono queste stime su tutto il possibile e poi naturalmente c’è una scala di priorità che viene data, purtroppo, non potendo fare tutto quello che sarebbe assolutamente necessario. Il patrimonio degli alloggi sociali della Città si trova in condizioni strutturali non ottimali, considerando che circa il 70% degli alloggi è stato realizzato prima del 1980; le problematiche più diffuse si riferiscono agli impianti, per i quali occorrono non sono più manutenzioni straordinarie, ma anche sostituzioni, a partire dagli impianti di riscaldamento, indispensabili per garantire adeguatezza di temperature nel periodo invernale. Con riferimento alle singole unità abitative, a metà febbraio circa 80 alloggi sociali di proprietà della Città necessitano di manutenzione straordinaria per la riassegnazione; l’esigenza pressante di tali interventi si scontra con le note problematiche finanziarie degli Enti Locali, in assenza di contributi statali o regionali, che trovano come strumento di finanziamento privilegiato le entrate derivanti dalla vendita del patrimonio ERP, in calo sul territorio cittadino anche per non diminuire ulteriormente il numero complessivo di alloggi che possono tornare in disponibilità per l’assegnazione. Tra gli anni 2014 e 2019, per garantire interventi di manutenzione straordinaria, sono stati destinati dalla Città ad ATC, a cui è assegnata questa (incomprensibile) più di 8 milioni di euro e si cercherà di incrementare detto valore per l’anno 2020, se possibile arrivando almeno a 2 milioni, proprio in funzione dello stato di criticità del patrimonio immobiliare. Posso dare anche una scomposizione di questi 8.187.000 sono in realtà, 8.187.000 per anno... fondi destinati a manutenzione straordinaria intendo: nel 2014, 2 milioni; nel ’15, 1.550.000; nel ’16, 1.354.000; nel ’18, 1.727.000; nel 2019, 1.552.000 e, come dicevo, contiamo nel 2020 di tornare almeno ai 2 milioni di investimento di manutenzione straordinaria. Ho terminato, grazie. |