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Estratto dal verbale della seduta di Martedì 14 Aprile 2020 ore 11,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2020-00760
"RISTORAZIONE SCOLASTICA E GESTIONE DELLE INTOLLERANZE: COME SI COMBATTE L'INTOLLERANZA ALLA SUPERFICIALIT??" PRESENTATA IN DATA 27 FEBBRAIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Inizierei con la trattazione delle interpellanze che abbiamo iscritto quindi nel nostro
Ordine dei Lavori ed iniziamo con l’interpellanza numero meccanografico
202000760/002:

“Ristorazione scolastica e gestione delle intolleranze:
come si combatte l’intolleranza alla superficialità?”

SICARI Francesco (Presidente)
È stata presentata in data 27 febbraio 2020 dal Capogruppo Magliano, risponde
l’Assessora Di Martino alla quale lascio subito la parola. Prego. Quando rispondiamo
attiviamo il video, perfetto; prego, Assessora.

DI MARTINO Antonietta (Assessora)
Grazie, Presidente. Sono sette domande e spero di farcela in cinque minuti. Per quanto
riguarda la prima domanda tutte le bambine e tutti i bambini iscritti al servizio di
ristorazione scolastica che necessitano di particolari accorgimenti nell’alimentazione,
previa richiesta del genitore o di chi ha la responsabilità genitoriale, possono fruire di un
pasto dietetico personalizzato per patologia, pagando la medesima tariffa di un pasto del
menù ordinario. I pasti dietetici per patologia sono preparati sulla base di un apposito
schema dietetico personalizzato ed elaborato dai dietisti delle ditte aggiudicatarie del
servizio di ristorazione scolastica in base al capitolato di appalto; le ditte sono pertanto
attrezzate per far fronte alle intolleranze alimentari dei bimbi e degli scolari proprio
perché devono adempiere a questa obbligazione contrattuale. Le ditte trasmettono una
copia dello schema dietetico al Servizio Valutazione Diete e Menù della Divisione
Servizi Educativi e ne consegnano direttamente gli schemi dietetici nei plessi del
pre-obbligo e dell’obbligo; sulla base degli schemi dietetici le ditte preparano
giornalmente i pasti dietetici presso le cucine interne per i nidi e le scuole dell’infanzia
o nel Centro di Cottura per le scuole dell’obbligo. Per quanto riguarda la domanda “2)”
le famiglie richiedono lo schema dietetico direttamente al Servizio Gestione
Ristorazione Scolastica della Divisione Servizi Educativi con una delle seguenti due
modalità, la famiglia può recarsi presso la scuola frequentata dalla bambina o dal
bambino per richiedere la documentazione necessaria alla richiesta, a questo scopo nei
mesi di aprile e maggio la Divisione trasmette a tutti i plessi la circolare nella quale
sono indicati i termini entro i quali i genitori devono richiedere l’elaborazione dello
schema dietetico e la modulistica necessaria per presentare la richiesta, in alternativa la
famiglia può scaricare tutta la documentazione dal sito della ristorazione scolastica del
Comune di Torino RisTorino. Per agevolare le famiglie e il personale scolastico,
comunico che il Servizio Valutazione Diete e Menù sta elaborando un apposito
vademecum delle diete speciali e dei menù alternativi che contiene le istruzioni per la
compilazione e la trasmissione della documentazione per le richieste degli schemi
dietetici e dei menù alternativi. Il vademecum sarà trasmesso a tutte le scuole
dell’obbligo appena il servizio verrà ripreso. Per quanto riguarda la domanda “3)” i
tempi intercorrenti tra la segnalazione delle esigenze/intolleranze e la somministrazione
dei menù personalizzati variano in base al periodo in cui il richiedente presenta la
richiesta di attivazione; se la richiesta viene presentata entro il mese di giugno
l’attivazione del pasto dietetico avviene all’inizio dell’anno scolastico; se viene
presentata tra luglio e il giorno precedente l’inizio dell’anno scolastico l’attivazione
avviene entro 15 giorni dall’inizio dell’anno scolastico; se la richiesta viene presentata
durante l’anno scolastico l’attivazione avviene entro 10 giorni dalla data di
presentazione della richiesta. Nel lasso di tempo intermedio il bambino o bambina non
può fruire del servizio di ristorazione scolastica. Per quanto riguarda la domanda “4)”, il
Servizio Gestione Ristorazione Scolastica della Divisione richiede alle ditte di elaborare
qualsiasi tipo di schema dietetico richiesto dal medico curante e pertanto i protocolli o
menù alternativi, cioè i cosiddetti schemi dietetici, per far fronte alle varie tipologie di
intolleranze, non sono riconducibili a schemi standard, ma sono elaborati singolarmente
sulla base delle indicazioni riportate nei certificati medici redatti dai medici curanti. Gli
schemi dietetici per intolleranze alimentari riguardano le intolleranze al glutine, al
lattosio, fave e piselli, ai carboidrati o agli zuccheri, alle uova, al pesce, alle proteine del
latte vaccino, alla frutta secca, al kiwi, al pomodoro, alla prugna, al cioccolato, ai
cereali, agli alimenti ricchi di amine vasoattive o sostanze istamino-liberatrici, agli
additivi alimentari e anche ai metalli presenti negli alimenti, anche per esempio tra
l’associazione degli alimenti come la frutta secca (incomprensibile) e il pesce e così via.
Il numero di schemi dietetici per intolleranze alimentari e allergie alimentari e ai
materiali elaborati dalle ditte nell’anno scolastico 2019/2020 sono 706 di cui due per
allergie ai materiali, ovvero allergie al nichel, si tratta di una bambina e di un adulto. Per
quanto riguarda la domanda “5)” il monitoraggio sulla corretta alimentazione degli
schemi dietetici da parte delle ditte è eseguito dall’Ufficio Valutazione Diete e Menù
della Divisione; i controlli vengono eseguiti con il metodo del campionamento e sono
tracciati su apposita modulistica. La verifica sulla corretta preparazione e distribuzione
dei pasti dietetici è eseguita da personale dell’Ufficio Controllo Qualità della Divisione
Servizi Educativi che si reca giornalmente a rotazione nelle scuole dell’obbligo e del
pre-obbligo ed infine il laboratorio chimico della Camera di Commercio di Torino
esegue periodiche ispezioni nei plessi e nei Centri di Cottura verificando anche la
corretta gestione dei pasti dietetici. Per quanto riguarda la domanda numero “6)”, con
riferimento agli anni scolastici 2017/’18, ’18/’19 e ’19/’20 fino al 2 febbraio 2020 su
759.896 pasti dietetici distribuiti, in cinque casi è stato consumato non tutto col tasso
dietetico errato, ma un alimento errato del pasto dietetico. A parte va considerato il caso
della bambina allergica al nichel in quanto gli approfondimenti della Divisione
unitamente alla famiglia hanno evidenziato che l’errore è stato soprattutto quello di non
avere un protocollo operativo corretto da parte della ditta e pertanto l’utilizzo di
pentolame non appropriato, non adeguato che può aver contribuito all’eccesso di
accumulo di nichel. Per quanto riguarda la domanda numero “7)”, in base alle
obbligazioni contrattuali derivanti dal contratto di appalto con le ditte affidatarie del
servizio incombe la responsabilità relativa all’elaborazione degli schemi dietetici che,
come dicevo prima, non sono standard, ma sono elaborati singolarmente. L’Ufficio
Controllo Qualità della Divisione, dopo aver constatato gli errori e pure le non
conformità dello schema dietetico o nel pasto dietetico, procede con contestazione
formale nei confronti della ditta inadempiente e apre un procedimento che comprende
l’analisi delle cause nonché l’individuazione, il trattamento e l’adozione delle azioni
correttive atte a risolvere e a prevenire futuri errori caso per caso, successivamente
l’Ufficio contesta alla ditta l’inadempimento contrattuale e la non conformità ed infligge
la relativa sanzione pecuniaria che viene detratta dal corrispettivo da liquidare nella
prima fattura utile. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei.
Adesso può intervenire il Capogruppo Magliano per cinque minuti, prego.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Allora, io ringrazio l’Assessora per la risposta puntuale punto per
punto alle mie domande; chiedo come di consueto se l’Assessora può inviare come ha
fatto la volta scorsa ai miei Uffici le risposte. Beh, io capisco bene che da questo punto
di vista si cerca di andare incontro a tutte le esigenze e da qui la nota dell’Assessora
oggettivamente tende a dimostrare le 706 tipologie diverse di pasti che vengono erogati,
759.000 dal ’17 fino al ’19/’20 e tutto quello che è stato fatto. Prendo atto e mi fa
piacere che forse, magari sto facendo solo un’illazione, però forse questo vademecum
prenderà vita anche alla luce di questo caso che secondo me è un caso ancorché singolo;
io penso che sia un caso decisamente grave, grave quello della bimba a cui purtroppo
per alcuni mesi è stato somministrato cibo cotto… (audio mancante) …che contenevano
nichel perché l’allergia di questa bimba è appunto al nichel e ai dispersi cosa che
peraltro era stata comunicata. Io so che l’Assessora da questo punto di vista nel rapporto
con la famiglia ha gestito con i propri collaboratori tendenzialmente al meglio la
questione, ci sono alcuni fatti però, Presidente, che secondo me vale la pena
sottolineare, il primo dato è che in una prima fase e questo è gravissimo i dipendenti
della Camst si sono permessi sui social network di mettere in dubbio la bontà e la
qualità educativa dei genitori e questo è grave ed io mi auguro che la Camst abbia preso
provvedimenti, anzi mi piacerebbe sapere quali sono questi provvedimenti, primo dato;
secondo dato, mi lascia un po' perplesso che si sia arrivato solo al secondo
appuntamento ad ipotizzare il rimborso della mensa, è chiaro, questo è un anno
particolare, però mi è stato comunicato già questa mattina che il rimborso di tutti i pasti
pagati dai genitori sono stati rimborsati, mi lascia comunque perplesso il fatto che un
danno di questo tipo che potrebbe tranquillamente portare con sé le vie legali da parte
della famiglia l’Amministrazione o la ditta non si siano quantomeno proposti per un
rimborso decisamente più efficace, una gratuità della mensa perché è evidente che dal
quadro clinico che ho potuto conoscere da parte della famiglia un accumulo di nichel
può portare oggettivamente dei disturbi importanti rispetto alla salute di questa
bambina, per cui io so che l’Amministrazione ha già rimborsato e quindi i genitori si
trovano sul loro borsellino elettronico tutti i mesi non pagati, mi è sembrato un po' così
particolare non aver subito proposto questo invece che una mensilità perché all’inizio è
stata proposta una mensilità. Detto questo, io vorrei sapere però, questo sì, l’Assessora
ha detto rispondendo al punto “7)” che ci sono delle modalità di sanzione, il
procedimento e tutto quanto inerente a questa procedura, io vorrei però sapere che
finalizzazione ha avuto, per cui se fosse possibile, oltre a fornirmi quanto letto, anche
perché con questa modalità è ancora più difficile seguire, io vorrei sapere anche questo
procedimento disciplinare a che punto è arrivato, nel senso che è evidente che non
possiamo permettere da questo punto di vista che capiti ancora. Mi fa piacere che ne
nasca un vademecum, l’Assessora ha ricostruito esattamente tutta la procedura rispetto a
chi si occupa di che cosa, mi spiace che nei nostri controlli a campione sia sfuggita una
cosa di questo tipo perché una cosa di questo tipo evidentemente è grave, mi fa piacere
che comunque la ricostruzione dei fatti sia una ricostruzione totalmente a favore della
famiglia e quindi né in autodifesa del Comune e né tantomeno in difesa dell’azienda,
vorrei solo sapere dall’Assessora se fosse poi possibile sapere che fine farà questo
procedimento disciplinare sia per chi si è permesso sui social network, dipendenti
Camst, di mettere in discussione la qualità educativa della famiglia, secondo, se
l’Amministrazione irrogherà una sanzione o non la irrogherà perché questo potrebbe
chiudere ottimamente il cerchio. Detto questo, il fatto, secondo me, resta grave perché
quando si parla di minori e quando si parla di minori dentro un ambito come questo
delle mense della nostra Città che sappiamo molto discusso, con grande fatica si sta
cercando di riportare le famiglie a mandare i figli a mensa, un fatto come questo non è
di sicuro un aiuto all’immagine delle nostre mense. Detto ciò io non posso che
ringraziare l’Assessora perché ha risposto puntualmente a tutte le sei-sette domande che
le ho posto, con la preghiera di poter avere quanto detto e quest’ulteriore integrazione,
quando… nei tempi e nei modi in cui crederà l’Assessora, che sanzioni sono state
irrogate alla ditta e che procedimenti disciplinari sono stati realizzati, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Diamo l’interpellanza come discussa.
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