Interventi |
PIRONTI Marco (Assessore) Mi sentite? PIRONTI Marco (Assessore) Buonasera a tutti. In realtà, poi ci sarà la Commissione congiunta in settimana con i dettagli, poi i confronti li lasceremo a quella Commissione. Volevo solo chiarire alcuni aspetti e darvi alcuni numeri di aggiornamento. Innanzitutto, volevo chiarire che il tema dell’emergenza, a cui siamo stati chiamati, non vorrei che fosse confusa con la superficialità. Nel senso che l’emergenza non ci ha portato a lavorare in maniera superficiale, ma ci ha portato a lavorare in maniera attenta, compatibilmente con i tempi, ma cercando di tenere presente quelle che potessero essere le esigenze di chi i buoni li avesse ricevuti e degli esercenti che in questo caso sarebbero stati i canali beneficiari dell’effetto economico ed anche finanziario. Perché vi dico questo, perché ci stiamo concentrando su questo famoso 5%, ricordo che nella normalità questa commissione è superiore, ma in realtà è da accordi che era massimo 5%, da accordi tra gentiluomini, quelli che avevamo preso, perché non poteva essere scritto in quella fase, l’idea è che, se questo processo non avesse comportato particolari complicazioni con il rapporto con l’esercente, questo sarebbe stato mediamente applicato al 4%. Proprio questo pomeriggio, interloquendo anche con le associazioni di categorie, abbiamo condiviso che quest’alea, un 5% massimo, ma ragionevolmente portato al 4%, fosse ufficialmente scritto. Quindi, solo per darvi un ulteriore spunto di riflessione. Questo 5% su cui giustamente continuiamo a fare le nostre valutazioni, sarà, per Torino, flat per tutti. Quindi, sia il piccolo negozietto che oggi si convenziona, ad altri già appartenenti a questa rete, per questa manovra quella commissione sarà applicata a tutti al 4%. Però vorrei richiamare un po’ l’attenzione allo sforzo che è stato fatto, non solo per il 4%, ma per creare uno strumento che rispettasse un po’ alcune regole del gioco di quest’ordinanza, che ricordo, ordinanza acquisita il 29 marzo e, per la cronaca, un giorno festivo, quale la domenica. Perché vi dico questo, perché il 29 marzo, al pomeriggio, quindi ore 15:00, era già stata attivata una task force con noi, gli Assessori di competenza, i Direttori ed il CSI, per analizzare i flussi che questo avrebbe comportato. Vi ricordo un aspetto importante, non è solo il problema del buono, qualcuno mi dice potevamo stamparlo, attenzione, qui si parla di uno strumento che doveva essere certo, univoco e non replicabile, quindi un po’ diverso da stampare un “A4” e mandarlo in giro. Ma soprattutto, e anche qui alcuni vostri interventi sono andati in quella direzione, che potesse limitare al massimo lo spostamento delle persone. Quindi, ricordando questi che sono stati i principi a cui la nostra azione si è ispirata, tutto questo ha generato una macchina, che, ricordo solo alcuni tempi, venerdì mattina è partita con un canale online e un canale tramite call center, e il call center, mi piace ricordarlo, è stato gestito da nostre persone, quindi nostri dipendenti, sia dell’Anagrafe, sia degli Uffici centrali, ma anche delle Circoscrizioni, che noi abbiamo voluto anche coinvolgere, dare questo senso di partecipazione anche ai nostri dipendenti. Ma tutto il processo, sostanzialmente, è andato nella direzione che giustamente voi sottolineate, quello di far muovere meno le persone. Vi do solo due numeri per dirvi cos’è successo oggi. Venerdì viene attivato questo processo, orario di partenza ore 10.00, orario effettivo del servizio ore 10.17. Qualcuno ha parlato di sito in crash, di shutdown, in realtà è stato solo un ritardare la partenza perché, sulla base dei primi flussi che abbiamo ricevuto, il rischio è che chi avesse cominciato ad inserire la domanda…, si sarebbe creato una sorta di limbo con una non certezza del buon fine della domanda stessa. Quindi, ricordo solo due numeri: ora di partenza definita ore 10.00 del mattino, servizio attivo ore 10.17 e, senza alcun momento di crash o di criticità, è andato avanti fino alle 22.00 del giorno stesso, per poi ripartire alle 10.00 del mattino successivo. Quindi, questo solo per darvi... Non mi interessano confronti con altre città o con altre esperienze che abbiamo avuto in questi giorni di altri enti, sono questi i numeri che hanno caratterizzato l’azione di Torino. Tutto questo ha comportato l’acquisizione di queste domande e quindi un ulteriore sforzo che il Comune ha deciso di sostenere, quindi quest’incremento del budget, i famosi, fino a 600.000 euro che questa mattina abbiamo deliberato, ma tutto questo ha determinato nella giornata di oggi… e, ricordo, poi lo riprenderò, stiamo andando avanti nell’acquisizione di queste necessità, nel senso che il cittadino oggi può ancora sottomettere la sua domanda, consapevole che il circuito oggi dei buoni pasto, in qualche modo ha già trovato… (incomprensibile) …totale allocazione. Vi do questi altri due numeri, solo per darvi la dimensione del fenomeno. Questa mattina è stato distribuito il primo milione di euro, distribuito vuol dire che tutti quelli che hanno ricevuto questa prima tranche, hanno ricevuto, come dettagliato, sia… (incomprensibile) …tramite call center, hanno ricevuto un messaggio o via mail, o via sms, che avvertiva loro della disponibilità di questi buoni. Quindi, oggi abbiamo cominciato a rispondere ai primi 2.700 nuclei familiari che hanno fatto questa domanda e, proprio mentre parlavate mi sono fatto dare dei numeri aggiornati, giusto per essere un po’ più attento e preciso, dei 2.700 nuclei familiari che hanno acquisito, cioè hanno ricevuto quest’informazione, 2.141 nuclei hanno scaricato nelle diverse modalità e acquisito il buono, quindi oggi è nelle loro mani. Per quella fascia che qualcuno di voi ha citato, criticità all’Anagrafe o del canale fisico, per il momento, poi vedremo nei prossimi giorni, queste criticità non ci risultano, ma anche qui, per darvi un ordine di grandezza, sono meno di 20 persone che oggi si sono recati all’Anagrafe, perché non nella possibilità di stamparlo ed acquisirlo su un device, e vi ricordo che non è necessaria la stampa, perché basta anche avere uno smartphone, utilizzare un qualsiasi cellulare, solo 20 persone, avendocelo comunicato per tempo, si sono recate presso i nostri Uffici fisici a recuperare fisicamente questo buono, quindi almeno oggi la situazione è totalmente sotto controllo, non ci risultano le criticità che qualcuno di voi ci ha manifestato. Magari, se riuscite ad essere un po’ più precisi, possiamo anche intervenire in maniera più puntuale. Ritorno al discorso della percentuale, quindi, al di là di quella che abbiamo formalizzato, quindi evitato qualsiasi discussione o diversità per i nuovi negozi che faranno parte di questa rete, in realtà ricordo che il processo di convenzione, innanzitutto non è vincolante, quindi non prevede nessun costo di attivazione e nessun mantenimento del servizio con ulteriori costi alla fine e, per questa iniziativa, chi non vorrà più far parte di questa rete, può tranquillamente recedere, quindi non c’è nessun vincolo, né in ingresso, né in uscita, ma abbiamo fatto attenzione a che non solo fosse un problema di impatto economico, ma che, come molti di voi ci insegnano, il problema da oggi di questa fascia di negozi è la liquidità. Quindi, volevamo che questo strumento fosse agevole, fosse facile e tempestivo in acquisizione per i nostri cittadini, ma che fosse anche generatore di quella liquidità necessaria per i negozi presso i quali verrà speso. Ricordo anche qui due numeri. In realtà lo sforzo che abbiamo fatto con questo operatore, quindi “Day”, di cui stiamo parlando, ma vi ricordo che non solo abbiamo usato l’operatore che era già nostro fornitore e quindi vincitore di una procedura CONSIP, ma quest’operatore, in realtà, è tra gli altri operatori facenti parte di questa ANSEB. L’ANSEB, per chi non lo sapesse, è l’Associazione Nazionale di queste società che emettono questi buoni, che hanno comunicato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Dipartimento della Protezione Civile ed all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, queste loro condizioni in maniera trasparente, dove ritrovate, ad esempio, quel famoso “fino al 5%”. Vi ripeto, Torino avrà, ha proprio definito questo pomeriggio un’applicazione di questa tariffa flat per tutti al 4%. Ma in realtà, e qui invito a non focalizzarvi solo su questo, probabilmente tutto è perfettibile, ci mancherebbe altro, avremmo potuto fare molto di più, ma, tra le altre cose che abbiamo chiesto al gestore e che abbiamo ottenuto è una doppia fatturazione al mese, quindi non devono aspettare di fatturare… (incomprensibile) …al mese, ma ci saranno due CIG di fatturazione, e abbiamo cercato di alleggerire il più possibile, quindi spostando l’onere presso il fornitore dei ticket, l’onere amministrativo, che anche qui, come molti di voi che sono nel settore mi possono raccontare, l’onere amministrativo è ben più elevato del 5% o 4%, quello che sarà. Cioè, mantenere questi dati, fare la fattura, inviarla a qualcuno, è spesso molto più costoso di queste percentuali di cui stiamo parlando. Questo processo sarà totalmente gestito da questo gestore, che in maniera automatica genererà una fattura elettronica con due cicli mensili e la cosa più importante, che ci stava a cuore, è garantire il pagamento a cinque giorni data fattura. Sono anche qui, per darvi un ordine di grandezza, quindi, chi sta facendo cosa, il gestore in questo caso, non solo questi, ma anche altri, per chi riconoscerà la possibilità di incassare a cinque giorni data fattura, ebbene, incasserà questi soldi da noi, dopo averli già pagati ai nostri esercenti, quindi anche questo è un po’ il ruolo e l’impegno che abbiamo chiesto a questo…, così come immagino altri Comuni abbiamo chiesto pari impatto. Quindi, invito, poi, vi ripeto, tutto è perfettibile, anzi, se ci sono consigli, siamo assolutamente pronti ad acquisirli e a discutere, ma quello che mi preme e che mi piacerebbe condividere con voi è un po’ tutto l’ingaggio che abbiamo cercato di considerare, vi ripeto, tenendo presente anche quali sono le effettive difficoltà e necessità, non ultima quella che non solo per loro sarà importante vendere, ma sarà anche importante prendere i soldi in tempi ragionevoli. Ultimo dato, poi, vi ripeto, saremo disponibili a dare tutti i dettagli, perché non riesco a rispondere a tutto quello che ci avete richiesto, dei famosi 2.700 nuclei familiari che oggi hanno acquisito materialmente la possibilità di disporre di questi buoni, 2.141 li hanno fisicamente acquisiti, quindi hanno scaricato questo buono, ma circa 7.000, ovviamente non abbiamo il dato corrispondente al nucleo familiare, circa 7.000 euro sono stati spesi entro un’ora dal rilascio di questi buoni in circa 50 esercizi differenti. Quindi, per darvi un po’ alcuni numeri, per capire quale fosse la necessità e l’importanza della tempestività che, vi ripeto, e qui mi taccio, mi piacerebbe che non venisse confusa con superficialità. Abbiamo lavorato in tempi brevi, siamo la prima città che ha dato la possibilità di spendere questi buoni, ovviamente ci stiamo confrontando con le città a noi paragonabili; altre città molto più piccole molto probabilmente hanno... parlavo con altri Comuni della Provincia di Torino le diverse ipotesi, oggi alle 9.00 mi hanno chiesto di intervenire con alcuni Sindaci della cintura per raccontare la nostra esperienza, beh, questo, secondo me, è un dato importante, l’abbiamo fatto prima degli altri. Il rischio di fare prima le cose rispetto agli altri è quello di sbagliare di più, sicuramente ci potranno essere margini di miglioramento, ma riteniamo che la nostra azione sia stata, vi ripeto, in emergenza, tempestiva, efficace, ma non superficiale. Grazie, Presidente. |