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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Aprile 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 16
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-00887
BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2020/2022. VARIAZIONI. III PROVVEDIMENTO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso con il nostro Ordine dei Lavori, con il punto 13, la deliberazione
numero meccanografico 202000887/024, presentata dalla Sindaca e dall’Assessore
Rolando che ha come oggetto:

“Bilancio di Previsione finanziario 2020/2022. Variazioni. III Provvedimento”

SICARI Francesco (Presidente)
È in Aula con articolo 93, lascio la parola all’Assessore Rolando per l’illustrazione,
prego.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Sì, grazie, Presidente. Questa delibera, come è stato peraltro illustrato in modo anche
abbastanza esplicito in Capigruppo, è abbinata alla prima come ricorderà e quindi, in
pubblica seduta, prende avvio il sostegno, a parte due cose di cui parlerò dopo,
all’ordinanza numero 658 del Presidente del Consiglio dei Ministri, ordinanza che nasce
il giorno 29 marzo 2020 e stanzia 400 milioni con una misura straordinaria e, come cita
l’ordinanza stessa, è indirizzata a degli scopi specifici che vedremo poi che sono il
sostegno alimentare in questo momento molto difficoltoso della vicenda, soprattutto
delle famiglie deboli dovuto al Covid-19, e consente, ha consentito e consentirà, poi, i
dettagli, tutti gli aspetti conseguenti alla delibera di variazione che in questo caso serve
per acquisire i fondi e per ovviamente consentire l’impegno nelle cose che poi
deriveranno e tutta la tematica oltre che illustrata verrà poi, mi pare, discussa in una
Commissione ad hoc che riguarda tutto il sistema con il quale noi - Città di Torino - e
altre Città come noi abbiamo utilizzato questi soldi mettendoli a disposizione nell’arco
di 2 o 3 giorni per le famiglie che presentavano istanza.
Oltre a questo primo elemento, siccome c’erano anche due provvedimenti di arrivo di
fondi da aree esterne, la prima, la conversione della Cultura ha fatto pervenire alla Città
un contributo di 30.000 euro per il finanziamento... vincolato al finanziamento dei
sistemi informativi e nello specifico l’aggiornamento del sito web delle biblioteche
civiche torinesi; il secondo invece è un trasferimento da parte della Città Metropolitana
di Torino per interventi di diritto allo studio; entrambe queste partite, così come quella
della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono variazioni di bilancio che toccano per
pari importo l’entrata e la spesa.
Io non mi ricordo se devo aggiungere altro, ma tutto ciò è stato ovviamente sostenuto
anche da tutti i pareri conseguenti e con tutti gli allegati; se serve qualche altra
specificazione…, io mi ero dimenticato di dire che l’importo che spetta al Comune di
Torino dovuto…, i 400 milioni del fondo per i Comuni, è di 4 milioni come è
specificato in delibera 624, è distinto in due - gli utilizzi - in due importi, uno mi pare
intorno ai 3,6 milioni e l’altro nella differenza di circa un milione, uno per i beni
alimentari con un meccanismo previsto dall’ordinanza e l’altro nel canale della fornitura
degli alimentari che è già una rete implementata dalla Città di Torino. Avrei terminato,
grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Assessore Rolando. Apriamo la discussione, si è già segnato il Capogruppo
Lo Russo al quale lascio subito la parola, prego Capogruppo Lo Russo.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Noi abbiamo già avuto modo di annunciare, diciamo così, di
commentare questa deliberazione nella sede della Commissione, che è stata convocata e
che poi ha licenziato per l’Aula questa variazione, relativamente ad alcune perplessità
che abbiamo sollevato, e continuiamo ad avere onestamente, rispetto alla modalità con
cui la Città ha valutato di gestire questi 4.600.000 euro che il Governo ha stanziato
ovviamente per la quota parte della Città di Torino per i cosiddetti “buoni spesa”. Ci
siamo permessi di eccepire alcune, ribadisco, perplessità relativamente alla modalità che
è stata quella di appaltare la gestione di questi buoni ad una società privata attraverso un
affidamento diretto senza gara, peraltro assolutamente prevista questa procedura
dall’ordinanza del Dipartimento di Protezione Civile, a un soggetto che appunto era il
soggetto che è stato individuato, ribadisco, senza alcuna procedura a evidenza pubblica
e che di fatto è il gestore del ticket del Comune di Torino. Perché ci siamo, come dire,
un pochino... siamo rimasti perplessi? Perché questo soggetto che ovviamente si troverà
a gestire questa partita applicherà…, è pur vero che non applicherà prelievi al Comune
di Torino, ma li applicherà ai commercianti nella misura del 5%, cioè il commerciante
che dovrà ricevere il buono spesa dovrà in qualche modo riconoscere al soggetto privato
il 5% del controvalore. Ora, è pur vero che questa modalità è stata in qualche modo…
(incomprensibile) …e, ulteriore dettaglio, è che ovviamente questa modalità esclude a
priori tutti i commercianti e le catene che non sono consorziati o convenzionati con
questo specifico gestore privato e a questo punto per accogliere i buoni spesa dei
torinesi indigenti o che sono in qualche modo in difficoltà, e che quindi l’hanno
legittimamente richiesto ed eventualmente ottenuto, dovranno convenzionarsi in un
rapporto tra privati che in qualche modo sfugge anche un po’ al controllo del Comune di
Torino.
È pur vero che questa modalità è stata scelta autonomamente anche da altri grandi città
e da altre città, ma è pur vero che molti altri Comuni hanno fatto diversamente, cioè
hanno valutato di, in qualche modo, gestire in proprio l’erogazione dei buoni spesa, non
riconoscere a un privato alcun aggio di fatto anche se indirettamente - ribadisco, in
questo caso non è il Comune che glielo riconosce ma è il commerciante che glielo
riconosce - e di fatto erogando stampandoli, o attraverso strumenti elettronici, i buoni ai
cittadini. Abbiamo ritenuto che quindi in qualche modo questo fosse un elemento,
diciamo così, di criticità sulla modalità attuativa che la Città di Torino ha scelto di
adottare per questa ragione. Speriamo che ovviamente i criteri di ammissibilità al buono
spesa che oggi, che questa mattina la Giunta Comunale ha deliberato siano
effettivamente efficaci ed efficienti nel raggiungere le vere sacche di bisogno, speriamo
ovviamente che i controlli siano adeguati e soprattutto che non vi siano abusi, anche
perché è del tutto evidente che anche qui la modalità scelta di aprire il sito internet alle
10.00 e aprire il call center in parallelo ha immediatamente esaurito la capienza di
questa provvigione finanziaria. Abbiamo preso atto con favore anche dell’apertura del
conto corrente del Comune che dovrà continuare ad alimentare questo fondo, ma
continuiamo ad essere perplessi sulle modalità con cui questa cosa è stata fatta.
C’è un tema che però, voglio dire, ci teniamo anche in qualche modo a rilanciare e a
proporre, quindi proviamo a fare noi una proposta, la facciamo direttamente alla
Sindaca in questa sede: sicuramente sono state attivate tante modalità di gestione delle
derrate alimentari, sappiamo che ci sono dei centri di raccolta, sappiamo che c’è in
qualche modo una rete del terzo settore che sta lavorando, ma di fatto ad oggi questa
modalità di gestione della spesa solidale, più nota forse come “spesa sospesa”, è lasciata
un pochino alla sensibilità del singolo gestore del negozio o della singola catena della
grande distribuzione organizzata, cioè manca una regia comunale che
fondamentalmente provi a mettere a sistema questo tipo di modalità, di solidarietà
fattiva e attiva dei torinesi che come sempre, sappiamo bene…, ricordiamo a tutti il
grande successo delle giornate della colletta alimentare che sostanzialmente in questa
città hanno sempre avuto grandissimo successo; diciamo così, manca un po’ di regia
pubblica. Allora, ci permettiamo di darle un suggerimento, Sindaca Appendino: provi a
convocare lei i gestori della grande distribuzione organizzata, tutta, quelli che già
svolgono questa attività di, diciamo così, “spesa solidale” e che quindi già raccolgono
derrate alimentari presso i loro punti vendita e i clienti vogliono lasciare, comprano loro
e lasciano per le persone più in difficoltà, ma anche quelli che questa modalità non la
stanno attuando e non sono pochi - questi secondi -, li provi a convocare, provi a
convocare anche le organizzazioni di categoria del commercio che sostanzialmente
rappresentano comunque quella fetta di commercianti che è più in difficoltà perché
ovviamente subisce oltre che le ordinanze della Prefettura e del Governo, che non
sempre hanno quel profilo di razionalità, va detto con franchezza, relativamente alla
natura merceologica del bene venduto… per cui diciamo così, che oggi abbiamo le
pasticcerie chiuse, abbiamo i prodotti di pasticceria nei supermercati, oggi possiamo
comprare un pollo crudo in macelleria, ma non possiamo comprarlo cotto in rosticceria.
Quindi, diciamo così, che forse non tutto sta funzionando come deve e purtroppo la
categoria dei piccoli commercianti alimentari è quella che più di altre sta patendo questo
tipo di situazione, però siamo convinti che attivando un tavolo e coinvolgendo le
categorie dei commercianti, potrebbe essere lei, Sindaca Appendino, ad organizzare, a
far organizzare dalla rete solidale, dal banco alimentare, dall’organizzazione del suo
settore, che in qualche modo si occupano di questa cosa, una “spesa solidale” della città
di Torino; cioè in qualche modo che ci sia la possibilità, per, ovviamente, chi decide di
aderire su base volontaria e non quindi in qualche modo random, chi sì e chi no, di poter
consentire ai torinesi di utilizzare questa modalità. Siamo convinti che attivando la
Protezione Civile e attivando le reti del volontariato che già si occupano di queste cose,
e ovviamente raccordandosi coi gestori della grande distribuzione organizzata, e
verosimilmente hanno anche magari piacere di fare questo tipo di iniziative, siamo certi
che potrebbe avere un qual grado di successo. Così come facciamo il +1, Sindaca
Appendino, siamo anche convinti che se lo facesse lei, Sindaca, i gestori della grande
distribuzione organizzata potrebbero in questa forma magari anche dare un loro
contributo aziendale a chi…, a fattore moltiplicativo, il 10%, il 7%, il 15%, poi ciascuno
si regolerà, rispetto a quell’elemento che la generosità dei torinesi vorrà portare.
Allora, dei buoni abbiamo detto, non siamo convintissimi della scelta che avete fatto,
continuiamo a non esserlo, i buoni però sono terminati e noi dobbiamo giustamente far
fronte ad una situazione che si protrarrà per un certo periodo di tempo; allora, con
umiltà e con, come dire, la correttezza che ci viene di norma riconosciuta, ci
permettiamo di rivolgerle questa proposta: provi a convocare - e concludo - domani, o
quando sarà, un tavolo con tutto il mondo del commercio, grande distribuzione
organizzata e organizzazione dei commercianti, provi a lanciare l’ipotesi di fare una
giornata della colletta alimentare permanente o semipermanente, tre volte a settimana,
quattro volte a settimana, vedrà che i torinesi potranno rispondere in maniera fattiva e
forse, come dire, andremo anche a limitare alcuni effetti distorsivi di quel meccanismo
che in qualche modo si è andato ad inserire anche in una polemica che oggettivamente
non è piaciuta a nessuno. Tutto ciò premesso, nel merito specifico della deliberazione, e
poi vedremo anche qui come andrà il dibattito, l’orientamento del Gruppo del Partito
Democratico è comunque quello di votare favorevolmente.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Capogruppo Lo Russo.
Adesso ho segnata la Consigliera Grippo. Prego, ne ha facoltà.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente. Colgo al volo l’occasione adesso, non essendo intervenuta nella
discussione della precedente delibera, innanzitutto per ringraziare il mio Gruppo per lo
stile dell’interlocuzione che sta tenendo in questi giorni che, come ricordava qualcuno
prima di me, sono giorni difficili per tutti, tenendo come punto di riferimento, come
faro, la volontà di essere sempre propositivi e concreti anche nell’interlocuzione delle
lunghe sedute di Commissione che ci siamo trovati a fare sul tema del contenimento del
contagio e delle risposte che le categorie economiche e che i cittadini si aspettano da
noi. Io credo che l’esito della precedente votazione dimostri come noi si voglia trovare
soluzioni e non alimentare in alcun modo polemiche. Qui allo stesso modo abbiamo
cercato di mettere in luce quelle che erano criticità di modalità operative che, a
differenza della delibera precedente, sono già estremamente chiare e che quindi hanno
già dato degli esiti non tutti quanti sperati come erano nelle aspettative. Mi sembra
molto importante, quindi, che per bocca del nostro Capogruppo ci sia stata questa
proposta per proseguire con il lavoro che è stato avviato in questi giorni, ma soprattutto
che si vada nell’ottica di consolidare un elemento che noi abbiamo portato nel tempo in
tutte le discussioni che ci hanno visti protagonisti e cioè un rafforzamento della regia e
del coordinamento di parte pubblica che ci sembra più indispensabile che mai in un
tempo come questo, anche perché ci siamo resi conto, ascoltando nel dettaglio i dati che
ci sono stati forniti dai vari Assessori, che il potenziale di volontariato, il potenziale di
solidarietà che questa città può esprimere ancora è stato tutt’altro che esaurito, quindi a
noi si chiede da un lato - a noi, la Politica, l’Amministrazione -, si chiede da un lato di
portare un contributo fattivo di idee oltre che di operatività, dall’altro però si chiede di
avere una capacità di intercettare all’esterno quelle che possono essere le forze da
mettere in campo per poter raggiungere gli obiettivi che abbiamo auspicato.
Vorrei, perché queste sono le occasioni che ci mettono nelle condizioni anche di
interloquire con l’Amministrazione, che si desse anche una certa quale importanza al
tema della comunicazione, non soltanto nei confronti dei singoli cittadini ma anche
delle imprese, laddove le misure vanno non solo varate ma anche accompagnate e
questo mi sembra molto importante anche alla luce del fatto che ci sono cambiamenti
quotidiani di contesto e che come cambia il contesto così cambiano le misure e così
queste vanno comunicate e trasmesse nel modo più corretto possibile. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliera Grippo.
Adesso si è iscritto il Capogruppo Magliano. Prego, ne ha facoltà.

MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. Rispetto al tema posto sui buoni, anche io ho ravvisato, a mio
giudizio, da questo punto di vista, una mancanza, secondo me, di attenzione rispetto
all’azienda, all’azienda che si è scelta. Per carità, tutto legittimo, per cui si poteva fare,
si doveva fare in fretta. Ma io ravviso solo un elemento, in un paese in cui aziende
molto importanti, di media dimensione, si stanno fondamentalmente volgendo alla
logica del dono, quindi donano denaro, donano servizi, donano lavoro, ore lavoro dei
propri dipendenti, io vi assicuro che dal soggetto che comunque si prenderà una parte di
queste risorse, mi sarei aspettato, dalla sua parte, un gesto, magari, di ulteriore
solidarietà, perché il 5% è poco meno di quanto è il 5,25 che è quello che
fondamentalmente il soggetto ha portato a casa nella gara che ha vinto sul Comune di
Torino; e dall’altra parte un’Amministrazione in grado di poter chiedere questa
solidarietà, anche perché è evidente a tutti, poi l’Assessore ci ha spiegato, l’Assessore
Pironti ci ha spiegato esattamente di che cosa stavamo parlando e quali erano le
modalità di ingaggio per questa tipologia di servizio, ma è evidente a tutti, per chi un
po’ di attività commerciale ne capisce, che di fatto quest’azienda si crea una rete che
potrà essere utile in altre sedi, in altri luoghi, per altre attività aziendali. Per cui, da
questo punto di vista, io sono un po’ dispiaciuto, lo dico chiaramente, perché ogni
giorno sentiamo di grandi aziende che donano risorse, denaro, tempo ed ore lavoro dei
propri uomini, pensate a chi ha riconvertito la propria azienda tessile per fare
mascherine, per fare… (incomprensibile), però l’Amministrazione è riuscita a strappare
questo 5%, l’azienda si porta a casa comunque decine di migliaia di euro, più una rete
che di fatto viene indotta, perché la gente dovrà andare a comprare, quindi tanti negozi
si convenzioneranno con questo soggetto. Tutto legittimo, in una fase come questa forse
io avrei chiesto di più e mi sarei aspettato maggiore attenzione. Voterò favorevolmente.
Mi permetto di ringraziare il Capogruppo Lo Russo, che ha rilanciato la proposta della
“spesa sospesa”, fatta dal Gruppo dei Moderati ormai 6 giorni fa. Mi fa piacere che è
una proposta che anche il Partito Democratico, oggi, pubblicamente, vuole sposare. Tra
l’altro, io sono abbastanza convinto che, dai numeri che abbiamo, quasi 150 volontari in
attesa sul Comune di Torino, ne abbiamo 495 in attesa, quindi potenziali volontari,
presso il Centro Servizi per il Volontariato Vol. To, quindi avremo quasi 600 persone la
cui formazione, visto che di formazione è necessario parlare, può essere tranquillamente
erogata attraverso i Centri di servizio per fare che cosa... Perché il tema della “spesa
sospesa” ci porta oggi fondamentalmente a vedere che alcuni beni di primaria necessità,
finita questa fase del buono spesa, inizieranno a mancare nelle case e noi sappiamo
esattamente come funziona la raccolta del banco alimentare o del banco farmaceutico,
ed è una modalità molto semplice perché, all’ingresso dei supermercati, si dice di quali
tipologie di beni si ha necessità, quindi non è il cittadino a comprare quello che vuole,
ma compra in base ad un’indicazione, nel caso volesse donare. Io sono abbastanza
convinto che, se noi riuscissimo a tirare su, da questo punto di vista, quest’ulteriore
possibilità di approvvigionamento di cibo, dove il cittadino entra, decide che, oltre al
suo detersivo, ne compra altri due, per poterli donare a chi in questo momento non ce li
ha, tutti i beni vengono stoccati, presi poi dal sistema di Protezione Civile, e non solo, di
altri volontari che su questo possono mettersi a disposizione, sempre che abbiano i
dispositivi di sicurezza, e poi, una volta arrivati nei centri di smistamento, tutta la rete
della solidarietà, che già oggi conta decine e decine di punti di smistamento del cibo…,
in questa fase ridotti questi punti, evidentemente, perché tanti volontari sono in là con
gli anni e quindi, giustamente, li si è messi a riposo, in modo tale da non dover rischiare
di essere contagiati, ma penso che questa cosa della “spesa sospesa”, organizzata
modello raccolta alimentare, potrebbe essere un’ulteriore aggiunta che, a mio giudizio,
necessita della regia e del coordinamento del pubblico e questa è la terza volta che dico
questa cosa, l’ho detta in Commissione e la ridico qui, potrebbe essere veramente quel
passo in più in cui, oggettivamente, le risorse dello Stato non siamo in grado di sapere,
pensare, immaginare quanto e come riusciranno a sostenere il fabbisogno di cibo ed il
fabbisogno di altri prodotti. Perché è evidente, e Presidente, vado alla conclusione, è
evidente che nelle case non solo il cibo è necessario, ma iniziano a mancare prodotti per
l’igiene personale, per l’igiene della casa, oramai… (incomprensibile) …fondamentale.
Per cui, da questo punto di vista, io annuncio che il mio voto è favorevole, nonostante
questa mancanza di virilità istituzionale nel trattare con quest’azienda e una mancanza
di solidarietà. Non mi si venga a dire che comunque anche il lavoro va pagato, sono
assolutamente d’accordo, però in questa fase vediamo grandi aziende, medie aziende e
anche piccole aziende che stanno facendo la loro parte, senza ricevere in cambio nulla, e
in questo caso è una rete comunque commerciale. Detto questo, rilancio questo tema
della “spesa sospesa”, perché mi pare che questa Città ha tutte le forze, sia all’interno
delle istituzioni, che all’interno della Protezione Civile, che nelle pubbliche assistenze e
nel mondo del volontariato, per poterla realizzare in modo strutturato ed efficiente,
come spesso capita. Il mio voto sarà, nonostante il primo punto, e ribadendo questo
secondo, favorevole.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Capogruppo Magliano.
Adesso il Consigliere Fornari. Prego, ne ha facoltà

FORNARI Antonio
Grazie, Presidente. Con piacere ho ascoltato gli interventi dei colleghi che, rispetto a
venerdì, hanno avuto un’inversione di rotta, quindi hanno accolto favorevolmente
questo modo di operare dell’Amministrazione, perché, rispetto ai toni e alle
dichiarazioni che c’erano state venerdì, abbastanza sopra le righe, invece oggi ho sentito
degli interventi equilibrati, un cambio di rotta. Che sia chiaro, è un sinonimo di
intelligenza, perché solo gli stupidi non cambiano mai idea. Quindi, di conseguenza, io
sono ben contento che finalmente, su temi importanti, come può essere la delibera
precedente di metro2, oppure la questione adesso dei fondi che sono arrivati a Torino
per la solidarietà alimentare, e quindi sull’utilizzo da parte del Comune di Torino di
utilizzare i buoni spesa attraverso le società di ristorazione, come hanno effettuato quasi
tutti i Comuni medio grandi, sia chiaro… Io guardavo l’elenco dei Comuni che hanno
aderito. Posso fare qualche esempio, noi abbiamo aderito alla società “Day”, che è
quella che utilizziamo già per i dipendenti comunali, oltre a Torino c’è anche Bologna,
Cagliari, Latina, Palermo, Catania. L’altra società, che è molto grande e che è
“Edenred”, leggevo l’elenco, c’è: Firenze, Parma, Salerno, Roma, Bari, Genova,
Brescia, Arezzo, Udine, queste sono le Città più grandi, sono i Comuni più grandi, altri
Comuni, leggevo, più di 200 Comuni hanno già aderito, proprio perché questo
strumento qui permette di rispondere subito e immediatamente, con un sistema già
collaudato, e dare i buoni in mano alle persone già oggi. Leggevo prima un comunicato
del Comune, già oggi i primi torinesi hanno ricevuto questi buoni. Quindi, per dare
risposta immediata a quest’emergenza, servono ovviamente dei professionisti, come
queste società, e quindi un intervento immediato. Altri Comuni, lo voglio dire, perché
spesso si cita a sproposito, Milano è partita oggi, sito bloccato, completamente bloccato
da oggi pomeriggio, nessuno riesce ad accedere. Noi, per fortuna abbiamo il CSI, che è
tanto bistrattato, a volte, per fortuna a torto, invece ha tirato su una piattaforma in poche
ore, grazie all’Assessore Pironti, che è stato sul pezzo in questi giorni e ha risposto in
maniera immediata, più che ad un problema, ad un’esigenza dei cittadini torinesi che
erano in difficoltà e che quindi richiedevano un aiuto. Siamo stati forse il primo
Comune, se non comunque tra i primi Comuni a partire e noi oggi già diamo i buoni
spesa ai cittadini torinesi. Quindi io direi che anche su questa delibera qui, che è
importante, mi auguro ci sia un’ampia votazione da parte di tutto il Consiglio
Comunale, perché questo è un esempio concreto che, se si lavora tutti insieme, com’è
successo sulla questione dei buoni pasto, quindi: Comune di Torino, CSI, tutte le
associazioni dei commercianti, perché sono state coinvolte anche le associazioni dei
commercianti e le ristorazioni, si riesce a ottenere un servizio ottimo per i cittadini.
Qualcuno diceva di coinvolgere ulteriormente i commercianti, voglio dirlo, perché è
giusto anche riconoscere: c’è, ad esempio, la società Eurospin che ha già detto che per
ogni buono di 50 euro, riconoscerà un 10% a chi va a fare la spesa, quindi avrà un
valore di 55 euro. Mi auguro che anche altri supermercati aderiscano a queste iniziative,
quindi riconoscano anche qualcosa in più a chi va ad effettuare la spesa con questi buoni
spesa, quindi per dare un ulteriore aiuto a chi ne ha bisogno. Concludo ringraziando
ovviamente tutti quelli che si sono adoperati, perché per una volta possiamo essere
orgogliosi del pubblico e, a maggior ragione, in un’emergenza del genere, in cui
abbiamo visto che rivolgersi a cliniche private o a sistemi misti, pubblici e privati, ha
provocato dei danni enormi sulla collettività, invece, quando c’è un pubblico che
funziona, riusciamo a rispondere in maniera efficace ed efficiente verso i cittadini.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Fornari.

NAPOLI Osvaldo
Ho solo due parole, due righe. Osvaldo Napoli.

SICARI Francesco (Presidente)
Okay, ti segno, ti segno, Osvaldo.

NAPOLI Osvaldo
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Di nulla, grazie a te.
Adesso ho la Capogruppo Sganga. Prego, ne ha facoltà.

SGANGA Valentina
Grazie, Presidente. Anche io sarò brevissima. Sono felice che si sia capita la scelta fatta,
sia da noi, sia da altre città, che era quella di fare... Mi sentite?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, sì, la sentiamo.

SGANGA Valentina
Scusate, ho un problema tecnico. Okay, ci sono… Che era quella di dare una risposta
che fosse il più rapida possibile. Quindi, verso questa strada si è mossa la Giunta. Credo
che comunque quello strumento utilizzato sia uno strumento certamente innovativo,
dato che si è totalmente affidato a quelli che sono, appunto, i principi di buon senso e di
solidarietà, andando ad incidere e cambiare quello che è il normale rapporto tra il
cittadino e la Pubblica Amministrazione, almeno quel rapporto che siamo stati abituati a
conoscere fino ad oggi. Non mi dilungo più di tanto. Anche io mi unisco ai
ringraziamenti verso chi si è mosso con iniziative di solidarietà e di sostegno per le
derrate alimentari e mi sembra, appunto, che anche l’iniziativa della “spesa sospesa”
vada in questa direzione e sono certa che la Giunta la seguirà, sempre che già non si stia
muovendo in quella direzione. L’unica cosa che mi sento di dire è che, ad oggi, questi
sono degli strumenti di emergenza e quindi non rispondono a quelle che sono le logiche
di sostegno al reddito, che invece andrebbero ampliate e dovrebbero essere estese.
Quindi, questa vicenda ci sta insegnando che c’è bisogno, invece, di strumenti stabili,
oltre l’emergenza; abbiamo già un reddito di cittadinanza, si sono levati i cori, anche a
livello nazionale, perché si abbracci quella che è la prospettiva di un reddito universale,
e io mi auguro che la mia forza politica, anche in sede governativa, vada in questa
direzione. Di certo avrà quello che è il sostegno del Gruppo di Maggioranza e, mi
auguro, non solo, a Torino. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Sganga.
Adesso il Consigliere Curatella. Prego, ne ha facoltà.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Ci troviamo a vivere in una situazione assurda e, già dopo un mese e
mezzo ci sono i primi segnali di necessità di intervento, perché persone che fino ad un
mese fa, metà febbraio, fine febbraio, non avevano grosse problematiche dal punto di
vista del rifornimento dei beni di prima necessità, iniziano ad avere i primi problemi su
questo fronte e probabilmente sarà necessario intervenire ulteriormente, in un secondo
momento, soprattutto se, almeno da quello che dice la Protezione Civile, almeno fino a
metà maggio, forse anche qualcosina oltre, dovremmo andare avanti in questa
situazione, comunque, non ci sarà una ripartenza istantanea, ma progressiva, quindi, è
uno strumento che di sicuro dovrà essere affinato. Quindi, bene ha fatto il Governo
nello stanziare questi 400 milioni di euro, che probabilmente dovranno essere integrati
per i mesi successivi, di cui 4,6 sulla Città di Torino. E secondo me ha fatto un’ottima
azione definire che fossero i Servizi Sociali della Città a gestirli, perché i Servizi Sociali
hanno il primo contatto con la situazione presente all’interno dei confini cittadini.
Quello che ha lasciato perplessi, anche rispondendo a qualcuno, non era tanto il voler
attaccare sul metodo che si utilizzava, ha lasciato perplessi la gestione che se n’è fatta in
situazione d’emergenza. Cerco di spiegarmi. Una delle prime risposte che è stata data
nella Commissione venerdì è perché era necessario in tempi rapidi definire, avere a
disposizione una rete capillare sul territorio di esercenti, di commercianti, che potessero
permettere ai cittadini di poter utilizzare questi buoni. Ebbene, a me ha stupito l’utilizzo
di “App Day”, più che altro perché innanzitutto è stata anche pubblicizzata dalla Giunta
nelle settimane precedenti l’attività fatta - ne faccio una su tante, perché ce ne sono state
diverse - per esempio dalla Confesercenti, che ha creato una mappa, “Io resto a casa”
l’ha chiamata, di tutte le attività commerciali, i commercianti presenti nei vari territori
cittadini, suddividendoli anche per tipologia di beni. Quindi, Confesercenti ha già creato
una mappa sul territorio delle attività commerciali che potevano essere come le attività
commerciali in cui andare a spendere i buoni e quindi - come fatto in altri Comuni, ad
esempio, chiedendo anche il loro coinvolgimento, con una manifestazione di interesse -
andare ad integrare tale mappa, cercando un po’ di favorire innanzitutto anche il
territorio. Altro aspetto, ci diceva l’Assessore in Commissione: è stato chiesto uno
sconto del 10% alla società per gli aspetti IVA. Va bene per la parte IVA, però noi
abbiamo già delle attività sul territorio che in questo momento sono penalizzate, hanno
poco con cui andare avanti. “App Day”, la società rimanente, tendenzialmente fa
riferimento a dei supermercati e ho sentito nominare poco fa l’Eurospin; noi dobbiamo
cercare di dare lavoro e aiutare soprattutto i piccoli commercianti, perché sono quelli
che non hanno nessuno alle loro spalle, sono quelli dov’è più difficile andare ad agire.
Avevamo fatto anche la proposta, l’aveva fatta la Consigliera Scanderebech, non tanto
della spesa a domicilio dei mercati, perché i mercati si sono già organizzati, ma
dell’aumentare l’informazione di questa possibilità e l’utilizzo, ad esempio, delle varie
mappe già a disposizione, poteva andare in quest’ottica. Un altro aspetto, oltre al
discorso della rete, anche come fare per la gestione dei buoni. È stato già nominato il
CSI, abbiamo un’eccellenza sul territorio, che poteva aiutare il Comune a definire uno
strumento che premettesse di gestire l’anagrafica dei commercianti, gestire anche, in
collaborazione con i Servizi Sociali dei cittadini, l’anagrafica dei cittadini torinesi,
perché nella domanda che era necessario fare, da quello che ho visto, non c’era nessun
tipo di riferimento allo stato economico, all’attività, un’attività chiusa per effetto del
decreto, lavoro perso, mancanza di sostentamento. Quindi, questo avrebbe permesso,
già incrociando le banche dati cittadine, di permettere, di avere una rapida definizione,
senza dover passare tramite terzi. Altri due aspetti: andando in proprio, l’aspetto del
convenzionamento. Va bene, abbiamo una società privata che ha già tutta la struttura,
però noi, per poter permettere al commerciante, al panettiere, al macellaio, di poter far
spendere all’interno della propria attività i buoni, gli diciamo che deve
obbligatoriamente convenzionarsi con “App Day” per avere la spendibilità dei buoni.
Questa è una situazione che, secondo me, doveva essere gestita in modo diverso,
facendo da filtro la Città di Torino, rispetto ad “App Day”, se proprio si voleva andare
tramite… (incomprensibile) …fare in modo che il commerciante non dovesse andare
obbligatoriamente a convenzionarsi, ma che ci fosse un’anagrafica sempre gestita, ad
esempio, dal CSI. Ultimo aspetto della distribuzione: alcuni dei buoni, soprattutto per
chi ha poche possibilità di azione a livello digitale, saranno distribuiti alle anagrafi,
quindi si va a creare un flusso di persone che, quantunque saranno pianificate e via
dicendo, porteranno molte persone a muoversi ed andare verso le anagrafi, per poter
ritirare il proprio buono. Io mi chiedo, con la rete cittadina dei volontari, l’utilizzo, ad
esempio, ne abbiamo parlato poco fa, degli agenti della Polizia Municipale, che non
fanno operazioni sul territorio, ma possono andare eventualmente, nelle loro funzioni di
pubblico ufficiale, a fare la consegna di questi buoni, si evitava di far uscire le persone
dal proprio domicilio per andare a ritirare questo buono, consentendo di poterlo
ottenere, evitando di avere troppi assembramenti. Perché io già le vedo le nostre
anagrafi, che già sono in crisi per tutta una serie di ragioni, in questo momento si
troveranno anche tutte queste persone che andranno... Quindi, ne discuteremo giovedì;
questa delibera tendenzialmente non fa nulla di questo, perché è tutto definito da
delibera di Giunta, assegna soltanto a Bilancio. Quindi il voto sarà sicuramente a favore,
ma come gestione probabilmente andrà ripensata, perché questa volta è stata fatta in
emergenza, si poteva chiedere di più ad “App Day”, vista anche un po’ la situazione, ma
è necessario iniziare a pensare ad uno strumento che non sarà più solo d’emergenza,
soprattutto perché questa situazione non andrà a chiudersi facilmente, o comunque in
tempi brevi; già si parla di maggio o giugno, ma anche dalla sola base delle varie
ipotesi, tesi e valutazioni che sono state fatte, probabilmente, almeno finché non ci sarà
il vaccino che permetterà di risolvere la problematica, ci dovremo abituare a convivere,
la cosiddetta fase due, e potremmo avere dei periodi un po’ più brevi, in cui sarà
necessario fare delle chiusure progressive. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Curatella.
Adesso ho segnato la Consigliera Montalbano. Prego, ne ha facoltà.

MONTALBANO Deborah
Grazie, Presidente. Speriamo che la connessione tenga. Allora, su questa delibera, a
differenza di quella che abbiamo votato poc’anzi, gli indirizzi sono chiari, abbiamo già
visto un po’ l’esplicitarsi della delibera stessa. Ora, ci si era già mossi con la
costituzione della rete solidale, attraverso la Protezione Civile, i Servizi Sociali ed il
terzo settore, quindi su questo fronte... Io ritengo sempre che entrambi, sia la rete
solidale, sia questa delibera, siano un primo passo, un primo passo e spiego il perché.
Abbiamo visto l’affluenza... Mi sentite?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, la sentiamo.

MONTALBANO Deborah
Benissimo. Abbiamo visto l’affluenza delle domande: 11.000 accettate e oltre 16.000
presentate. Abbiamo già quasi... Mi sentite? Io non vedo già più niente qui.

SICARI Francesco (Presidente)
Io la sento.

MONTALBANO Deborah
Abbiamo già 5.000 famiglie che sono rimaste fuori dai buoni, le risorse sono già finite.
Si amplierà, a mio avviso, la richiesta da parte dei nuclei familiari, ma in maniera anche
proprio diversificata, cioè cambieranno anche proprio i nuclei familiari che chiederanno
aiuti. A me stanno arrivando già diverse segnalazioni di nuclei familiari che fino a
qualche mese fa avevano tutto tranne che bisogno di qualcuno che li aiutasse a fare la
spesa. Ho avuto segnalazioni di partite IVA, che però sono piccole S.r.l., quindi sono al
di fuori anche della possibilità dei 600 euro mensili. Queste famiglie che sono rimaste
fuori dai buoni, se si pensa, magari, di dirottarle, su quella che è poi la rete solidale.
Pongo subito una questione: con i bonus il cittadino ha una certa autonomia di potersi
scegliere cosa comprare; il pacco attraverso la rete solidale è limitato a quelli che sono
gli alimenti e quindi il cibo sostanzialmente, non sono integrati all’interno di quel pacco
della spesa, di quella consegna, quelli che sono i prodotti igienici, piuttosto che i
detersivi, come prima anche qualche Consigliere faceva alcuni esempi. Quindi, sono
primi passi. Io raccoglierei sia la proposta del Consigliere Magliano, che poi è stata
anche ripresa dal Consigliere Lo Russo, sull’avviare comunque, in maniera
auto-organizzata, sulla Città di Torino, altri strumenti per poter supportare le famiglie,
perché le richieste aumenteranno e perché anche i parametri che poi abbiamo scelto di
inserire all’interno dell’erogazione dei buoni - ne parleremo, magari, poi giovedì -
presentano alcune, secondo me, limitazioni in questo momento. Parlavamo poco fa dei
senza fissa dimora, e uno dei parametri che ha scelto il Comune di Torino era quello
della residenza, per richiedere i buoni spesa. Ci sono Comuni che hanno inserito anche
il domicilio e Comuni che hanno inserito anche nuclei familiari che hanno una residenza
di prossimità, questo per fare un esempio, ma avremo modo poi, durante la
Commissione di parlarne. Io ricordo che nel 2017 avevo presentato una mozione, che
poi era stata anche votata dal Consiglio Comunale, sul “pane sospeso”, mozione che poi
non ha avuto un seguito, concretamente non si è attuata sulla Città, anche se siamo
ormai nel 2020 e secondo me quella è stata anche un’occasione mancata, perché quella
proposta prevedeva una struttura da mettere in piedi che coinvolgesse anche le
Circoscrizioni e tutto il terzo settore che era presente all’interno e suddiviso sui vari
territori. Magari oggi, se quella struttura fosse stata messa in piedi, avremmo degli
spunti o comunque un minimo di canali anche già avviati per poter ampliare dal “pane
sospeso” alla “spesa sospesa” a cui faceva riferimento poc’anzi il Consigliere Magliano.
Comunque, sono primi passi, si può lavorare, si possono, secondo me, intensificare
questi strumenti. L’unica cosa che rema contro è il tempo, la tempestività d’intervento.
Io annuncio il mio voto favorevole per questa delibera. Spero che queste riflessioni
possano essere raccolte.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Consigliera Montalbano.
Adesso è il turno del Capogruppo Napoli.

NAPOLI Osvaldo
Grazie, Presidente. Sarò velocissimo. Permettetemi un piccolo accenno, la memoria dei
Santi sociali: Beato Cafasso, Don Bosco, Cottolengo, è sempre rimasta presente nella
cultura torinese, una cultura che certamente continua ad esistere nel mondo religioso,
ma che si è abbinata in questo caso fortemente, forse più delle altre volte, c’è sempre
stata, ma forse più delle altre volte, si è abbinata ad una società civile che ha compreso e
che comprende anche il nostro Comune, il Comune di Torino, che certamente, nella
complessività delle cose, si sta dimostrando un Comune solidale. Allora, mi permetto…,
e ho finito, un ringraziamento va ai piccoli donatori che nei vari loro passaggi hanno
dato qualcosa, anche poca roba, alle grandi aziende, alle grandi banche, che si sono
dimostrati solidali nei confronti di chi certamente in prospettiva, e ancora adesso, sta
soffrendo o soffrirà certamente i problemi di cui stiamo discutendo oggi. Io credo di
poter dire che noi torinesi, noi piemontesi, dobbiamo essere orgogliosi di questa società
civile, compreso il Comune che ha dato e penso che possa dare molto. Finisco dicendo,
sono sicuro che il Sindaco saprà fare sintesi del dibattito e trarne tutte le conseguenze
che ritiene. Con questo do certamente il mio voto favorevole. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Napoli.
Adesso la Vicecapogruppo Pollicino. Prego, ne ha facoltà.

POLLICINO Marina
Grazie, Presidente. Io tornerei di nuovo sul discorso dei buoni pasto, che trovo un
argomento molto delicato. In una situazione in cui noi apprendiamo, proprio adesso, or
ora, che le scuole faranno degli esami online, alcuni esami verranno addirittura saltati; il
Giappone ha appena determinato uno stato d’emergenza per circa sei mesi, diciamo che
questa situazione presumibilmente è destinata a prolungarsi nel tempo e purtroppo non
ci permette di fare previsioni. Anzi, chiedo un monitoraggio attento, per evitare abusi e
furberie. Quindi, anche in relazione alla percentuale del 5%, secondo me sarebbe stata
necessaria una valutazione sull’impatto che questa percentuale avrà con il tempo sul
budget dei commercianti, perché il rischio è quello di creare un mercato occulto e
parallelo. Un altro approfondimento dovrebbe, o avrebbe dovuto riguardare, comunque
si vedrà, gli ambiti commerciali coinvolti, e soprattutto bisogna capire come i
commercianti possano aderire, ma anche come possano poi uscire dai termini
contrattuali con il privato. Concludo semplicemente dicendo che secondo me sarebbe
molto interessante una Commissione speciale, come diceva anche la Consigliera
precedentemente, uno strumento, un qualcosa. Io penso ad una Commissione speciale
che raccolga i dati e possa monitorare questa situazione nel tempo, nel corso del tempo;
secondo me su questo noi potremmo anche lavorare. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Vicecapogruppo Pollicino.
Adesso la Consigliera Scanderebech. Prego.

SCANDEREBECH Federica
Mi sentite, Presidente? Buongiorno.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, la sento.

SCANDEREBECH Federica
Allora, non so chi prima citava alcuni Comuni, come Bologna, ad esempio, Parma,
venivano citati altri Comuni vari ed eventuali. Beh, solo da portare a conoscenza che,
per dire, il Comune di Bologna, ma anche, per dire, il Comune di Pavia, anziché quel
famoso 5%, applica un 3%, quindi comunque qualcosa di più virtuoso sui buoni spesa si
poteva fare e non citiamo assolutamente Parma come un buon esempio, poiché trattiene
il 5% alla società che gestisce i buoni e il 10%, invece, rimane in mano direttamente alla
Città, oltre a tutte le polemiche varie che abbiamo avuto modo di leggere e di sentire in
questi giorni. Vorrei qui evidenziare alcune criticità, che già ho evidenziato durante la
Commissione e nel merito voglio entrare nel dettaglio. Nel senso che, sicuramente, ci
sono state delle criticità nella comunicazione, perché molto di più si poteva fare, e non
solo attraverso i canali del TG3, perché immagino molte persone emarginate, le quali di
sicuro non possono venire a conoscenza di un’iniziativa simile tramite il TG3, e per
persone emarginate non intendo quelle seguite dai Servizi Sociali, ma intendo tutta
quella fascia di persone anziane, magari da sole in casa e quant’altro, che andrebbero
sollecitate e andrebbe fatta una comunicazione più mirata. Voglio porre all’attenzione,
ad esempio, quanto ha fatto il Sindaco di Imperia. Il Sindaco di Imperia,
nell’immediato, durante il weekend, ha fatto una telefonata automatica a tutte le
famiglie di tutta la sua Città, chiedendo di attivare un canale preferenziale di
aggiornamenti per tutto ciò che riguarda le necessità del coronavirus e anche di
comunicare, in quella circostanza, tutti coloro che erano in difficoltà in quel momento e
quindi facevano appello in quel momento di lasciare i propri dati per essere poi
contattati direttamente dai Servizi Sociali. Questo, per dire, io lo trovo un elemento che
potrebbe essere molto utile per raggiungere tante persone chiuse in casa, soprattutto
anziani, che magari hanno ancora a disposizione un telefono di rete fissa o meno.
Questa è una delle tante iniziative che si potrebbero ancora pensare di fare per non
lasciare nessuno da solo, perché in questo momento dobbiamo capire e dobbiamo
immaginare le tante persone che, chiuse nelle case, non hanno la possibilità di
confrontarsi e di parlare con nessuno, se non con quelle poche persone che, come dire,
per un gesto personale, sono magari vicini di casa e che provano a dare delle notizie ai
tanti anziani chiusi nelle nostre case. Abbiamo poi visto come tante altre Città…,
purtroppo, ci sono stati degli atti di rivendita di questi buoni. In Commissione avevo
chiesto di esplicitare se noi stiamo prevedendo e prevenendo situazioni non virtuose
simili, perché sicuramente dobbiamo pensare che gli stolti e comunque coloro che
vogliono sempre giocare su alcune questioni importanti, possono anche fare cose simili.
Mi domandavo ancora come avvengono gli aggiornamenti nella ricezione di questi
buoni, quindi come uno può monitorare, dal momento in cui la richiesta è stata presa in
carico, al momento in cui il buono viene direttamente erogato. Non ho avuto ancora
alcuna risposta. Ho ancora la criticità del ritiro, per alcuni, in Anagrafe, e questo mi
turba, perché mi chiedo, ma possibile che con tanti volontari non abbiamo a
disposizione una rete che possa distribuire a domicilio questi buoni alle tante persone
che magari sono meno tecnologiche e quindi non lo possono scaricare direttamente sul
cellulare o non lo possono stampare in questa maniera. Mi spiace molto, moltissimo,
che la Sindaca non abbia usato i canali istituzionali, ma ha usato nell’immediato il suo
blog personale per spiegare alla popolazione come avere accesso a questi buoni spesa.
Questo sinceramente mi colpisce e mi dispiace molto perché, secondo me, prima
dobbiamo pensare a comunicare così come ci ha detto il Governo e come ci ha detto la
Regione, sui siti istituzionali, poi successivamente sta a noi, assolutamente, avere la
sensibilità di poter divulgare le informazioni sui nostri siti personali, sui nostri blog, sui
nostri social e quant’altro. Concludo dicendo che, secondo me, in questo momento ci
vuole anche un coinvolgimento dei vari ristoratori che hanno scorte e non le possono
usare, perché magari sono chiusi, queste scorte potrebbero essere usate. Quindi, il
coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria e anche di tutti quei ristoratori che in
questo momento, purtroppo, si ritrovano, magari, ad avere delle scorte che non possono
usare, può essere sensato. Può essere sensato, ad esempio, per prevedere un paniere a
prezzi calmierati, un cesto con, come dire, il minimo indispensabile a prezzo calmierato,
per dare un supporto alle tante famiglie che purtroppo si trovano in difficoltà ad
arrivare, non solo a fine mese, ma anche in tutti i momenti di emergenza che stiamo
vivendo in questo momento. Sicuramente questi temi, se non è possibile avere delle
risposte quest’oggi, io li riaffronterò nuovamente nella Commissione che faremo
giovedì. Quindi, tutto ciò che può venire in mente per aiutare la nostra collettività,
secondo me, in questo momento va assolutamente incentivato. Ho finito, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Consigliera Scanderebech.
Adesso ho sulla discussione ancora gli interventi del Capogruppo Petrarulo e dopo della
Consigliera Ferrero. Prego, Petrarulo.

PETRARULO Raffaele
Grazie, Presidente. Sarò breve, anche perché molte cose sono già state dette da altri, e
anche l’ultima della Scanderebech mi ha tolto alcune cose che erano anche nel mio
pensiero, quelle naturalmente che sono anche da andare ad approfondire, quindi. C’è un
discorso da fare, secondo me, su quella che è stata la grande rilevanza dei buoni spesa
che sono stati richiesti e la chiusura del sito perché aveva raggiunto certi numeri, certe
domande, che poi sono state scartate. Ecco, io chiedo che naturalmente non ci sia il
“Click day”, come hanno fatto all’INPS, naturalmente; non è che i primi che hanno
avuto la prontezza di poter entrare, e gli altri non possono più entrare, siano poi quelli
che sono i beneficiari, ma non per un discorso di velocità. Molte volte, spesso e
volentieri, i più veloci sono i più scaltri, la maggior parte di questi. Molti di questi
hanno anche la velocità di poter usare i mezzi tecnologici, la maggior parte di quelli che
sono in difficoltà non ce li hanno, la maggior parte di questi non hanno forse avuto
neanche la notizia, o l’hanno avuta dopo. Poi, quello che era interessante, anche che
alcuni mi hanno chiamato era anche quello di come poi verranno gestite queste somme e
a chi verranno date, perché… (incomprensibile) …in Commissione, però è il caso di...
Una persona mi ha detto che prendeva 200 euro, mi pare, di un part-time, ma poi a
pagar l’affitto e tutto quanto…, ha chiesto, ha telefonato e il call center del Comune ha
detto: “No, guardi, avendo già lei uno stipendio, un part-time, non può beneficiare del
buono spesa”, perché non aveva né “Carta REI”, né Reddito di cittadinanza, tutte
queste… (incomprensibile). Ecco, quindi, mettere dei parametri in cui sia categorico, si
può migliorare sempre, naturalmente, ma “categorico” è diverso, perché avere un
Reddito di cittadinanza che vale 50 euro è una cosa, averlo di 450 è un altro paio di
maniche. La “Carta REI” anche, o si dice che chi ce l’ha esce fuori, purtroppo, e diventa
deleterio per tutti, o occorre vedere come andarlo poi a gestire, perché secondo me nel
merito è interessante, però anche bloccarlo e poi tenerlo così non aveva senso, ovvero
lasciare quei 4 o 5 giorni di apertura e anche se arrivavano 30.000 domande, si andava a
scremare facendo una graduatoria che era quella inerente ad alcuni capisaldi che
dovevano essere fatti. Quindi senza andare a prendere l’ISEE (non c’era più tempo per
fare l’ISEE), ma sapere anche in autocertificazione, che è anche penale…
(incomprensibile) …se avevano un lavoro, se quel lavoro era sotto un certo range di
soldi, quindi sotto un certo range di entrate, quanti erano nel nucleo, ecco, queste cose,
sempre fermo restando che i Servizi Sociali hanno il potere e il polso di tutti questi,
hanno delle liste che sanno sicuramente che sono in difficoltà, sanno anche che molti di
questi beneficiano già di altre sovvenzioni: “Carta REI”, Reddito di cittadinanza, bonus
vari, aiuti alle bollette e via discorrendo. Per quello che riguarda la consegna, sì è vero,
se non riusciamo a consegnare, perché su 11.000 domande, io penso che saranno un
paio, 2.000 o 3.000 quelli che lavorano da casa, se non riusciamo a consegnare 2.000 o
3.000, mi viene da sorridere, come riusciremo a fare, a consegnare, se passerà la mia
mozione, quella delle mascherine gratuite, almeno una per i nuclei familiari, in base a
quella che è l’Anagrafe stessa. Vabbè che avremo le associazioni di volontariato,
avremo i Vigili, avremo tutti, perché questa sarà una cosa da fare, non si potrà…
(incomprensibile) …poi delle ordinanze di bloccare, per poter andare via, se poi non dai
il contraltare di quelli che sono i mezzi per non incorrere in sanzioni. Questo è l’ABC
della giurisprudenza. Per il resto il mio voto sarà favorevole, com’era scontato, e come
tutti quanti gli altri vedo che hanno fatto ed è giusto fare, in questo caso, perché qui non
esiste il colore, non esiste chi lo fa, ma esiste gente che sta soffrendo e deve essere fatto
in tempi brevi. I tempi brevi, naturalmente, cioè, saranno anche i tempi poi di un
controllo, perché mi sono giunte le voci, ma voci non confermate, quindi non vado poi a
fare quello che dice… (incomprensibile) …però, se è vero che qualcuno si permette o si
è permesso, son successi in altri campi…, di poter poi pensare di poter cedere questo
buono, queste persone vanno non solo… (audio interrotto) ... in qualsiasi altra forma di
successiva…, naturalmente, bonus. Chi oggi… (incomprensibile) …chi autocertifica il
falso, non prende mai più niente: italiano, straniero, bianco o nero, lo ripeto sempre, a
scanso di qualche equivoco che poi parla di razzismo o terrorismo, diversamente.
Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, a lei.
Adesso ho la Vicepresidente Ferrero.

FERRERO Viviana
Grazie, Presidente. Io mi collego solo un attimo in video, poi però stacco, se no non mi
sentite. Presidente, io credo che la gestione veloce abbia portato a risultati immediati di
quell’emergenza economica che necessitava di tempi di restituzione brevi. Se questo è
un momento di criticità estrema, con il tempo i Consiglieri io credo che possano in ogni
modo controllare, nel loro ruolo di verifica e controllo, se la percentuale fosse adeguata.
Io credo che però, se ora abbiamo bisogno di risposte veloci, è anche vero che questa
situazione sanitaria, se dovesse perdurare, com’è previsto che perduri, sarà importante
ripensare e porre un freno a sistemi che sono assolutamente disfunzionali e vergognosi
della nostra attuale società. Io penso allo spreco alimentare, alle eccedenze di cibo e
penso anche come sia indispensabile riattivare tutte le reti del cibo locale, proprio per
quello che riguarda quel reddito anche di dignità, dove l’italianica capacità è sempre
riuscita a prevedere, ad industriarsi, per riuscire in qualche modo a sopravvivere. I buoni
sappiamo che sono già finiti. Quindi, un’altra cosa che io auspico è che si coordinino e
si indirizzino le donazioni in modo anche significativo. Io penso all’IBAN del Comune
di Torino per la raccolta delle donazioni, ecco, credo che questo il Comune, quando ha
aperto il conto corrente “solidarietà” per raccogliere donazioni, abbia proprio voluto
trovare un canale importante che va pubblicizzato per destinare alle persone in difficoltà
economiche e consentire di fare la spesa di beni alimentari. Questo per, il mio intervento
è breve, per quella società dell’empatia che, ora più che mai, deve essere messa in
evidenza ed emergere anche in una costrizione e carenza di rapporti interpersonali.
Torino è una città che si è sempre posizionata come società estremamente solidale,
riconoscere ancora di più al ruolo delle reti solidali la dignità e capacità di
organizzazione che è sempre stata propria; città della grande solidarietà che in questo
momento più che mai deve essere messo tutto a sistema e tutto integrato. Grazie,
Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso non ho più interventi. Ho una veloce replica, che mi ha chiesto di
poter fare l’Assessore Pironti, e poi passiamo alle dichiarazioni di voto.
Prego, Assessore Pironti, ne ha facoltà.

PIRONTI Marco (Assessore)
Mi sentite?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, la sentiamo e la vediamo anche.

PIRONTI Marco (Assessore)
Buonasera a tutti. In realtà, poi ci sarà la Commissione congiunta in settimana con i
dettagli, poi i confronti li lasceremo a quella Commissione. Volevo solo chiarire alcuni
aspetti e darvi alcuni numeri di aggiornamento. Innanzitutto, volevo chiarire che il tema
dell’emergenza, a cui siamo stati chiamati, non vorrei che fosse confusa con la
superficialità. Nel senso che l’emergenza non ci ha portato a lavorare in maniera
superficiale, ma ci ha portato a lavorare in maniera attenta, compatibilmente con i
tempi, ma cercando di tenere presente quelle che potessero essere le esigenze di chi i
buoni li avesse ricevuti e degli esercenti che in questo caso sarebbero stati i canali
beneficiari dell’effetto economico ed anche finanziario. Perché vi dico questo, perché ci
stiamo concentrando su questo famoso 5%, ricordo che nella normalità questa
commissione è superiore, ma in realtà è da accordi che era massimo 5%, da accordi tra
gentiluomini, quelli che avevamo preso, perché non poteva essere scritto in quella fase,
l’idea è che, se questo processo non avesse comportato particolari complicazioni con il
rapporto con l’esercente, questo sarebbe stato mediamente applicato al 4%. Proprio
questo pomeriggio, interloquendo anche con le associazioni di categorie, abbiamo
condiviso che quest’alea, un 5% massimo, ma ragionevolmente portato al 4%, fosse
ufficialmente scritto. Quindi, solo per darvi un ulteriore spunto di riflessione. Questo
5% su cui giustamente continuiamo a fare le nostre valutazioni, sarà, per Torino, flat per
tutti. Quindi, sia il piccolo negozietto che oggi si convenziona, ad altri già appartenenti
a questa rete, per questa manovra quella commissione sarà applicata a tutti al 4%. Però
vorrei richiamare un po’ l’attenzione allo sforzo che è stato fatto, non solo per il 4%, ma
per creare uno strumento che rispettasse un po’ alcune regole del gioco di
quest’ordinanza, che ricordo, ordinanza acquisita il 29 marzo e, per la cronaca, un
giorno festivo, quale la domenica. Perché vi dico questo, perché il 29 marzo, al
pomeriggio, quindi ore 15:00, era già stata attivata una task force con noi, gli Assessori
di competenza, i Direttori ed il CSI, per analizzare i flussi che questo avrebbe
comportato. Vi ricordo un aspetto importante, non è solo il problema del buono,
qualcuno mi dice potevamo stamparlo, attenzione, qui si parla di uno strumento che
doveva essere certo, univoco e non replicabile, quindi un po’ diverso da stampare un
“A4” e mandarlo in giro. Ma soprattutto, e anche qui alcuni vostri interventi sono andati
in quella direzione, che potesse limitare al massimo lo spostamento delle persone.
Quindi, ricordando questi che sono stati i principi a cui la nostra azione si è ispirata,
tutto questo ha generato una macchina, che, ricordo solo alcuni tempi, venerdì mattina è
partita con un canale online e un canale tramite call center, e il call center, mi piace
ricordarlo, è stato gestito da nostre persone, quindi nostri dipendenti, sia dell’Anagrafe,
sia degli Uffici centrali, ma anche delle Circoscrizioni, che noi abbiamo voluto anche
coinvolgere, dare questo senso di partecipazione anche ai nostri dipendenti. Ma tutto il
processo, sostanzialmente, è andato nella direzione che giustamente voi sottolineate,
quello di far muovere meno le persone. Vi do solo due numeri per dirvi cos’è successo
oggi. Venerdì viene attivato questo processo, orario di partenza ore 10.00, orario
effettivo del servizio ore 10.17. Qualcuno ha parlato di sito in crash, di shutdown, in
realtà è stato solo un ritardare la partenza perché, sulla base dei primi flussi che abbiamo
ricevuto, il rischio è che chi avesse cominciato ad inserire la domanda…, si sarebbe
creato una sorta di limbo con una non certezza del buon fine della domanda stessa.
Quindi, ricordo solo due numeri: ora di partenza definita ore 10.00 del mattino, servizio
attivo ore 10.17 e, senza alcun momento di crash o di criticità, è andato avanti fino alle
22.00 del giorno stesso, per poi ripartire alle 10.00 del mattino successivo. Quindi,
questo solo per darvi... Non mi interessano confronti con altre città o con altre
esperienze che abbiamo avuto in questi giorni di altri enti, sono questi i numeri che
hanno caratterizzato l’azione di Torino. Tutto questo ha comportato l’acquisizione di
queste domande e quindi un ulteriore sforzo che il Comune ha deciso di sostenere,
quindi quest’incremento del budget, i famosi, fino a 600.000 euro che questa mattina
abbiamo deliberato, ma tutto questo ha determinato nella giornata di oggi… e, ricordo,
poi lo riprenderò, stiamo andando avanti nell’acquisizione di queste necessità, nel senso
che il cittadino oggi può ancora sottomettere la sua domanda, consapevole che il
circuito oggi dei buoni pasto, in qualche modo ha già trovato… (incomprensibile)
…totale allocazione. Vi do questi altri due numeri, solo per darvi la dimensione del
fenomeno. Questa mattina è stato distribuito il primo milione di euro, distribuito vuol
dire che tutti quelli che hanno ricevuto questa prima tranche, hanno ricevuto, come
dettagliato, sia… (incomprensibile) …tramite call center, hanno ricevuto un messaggio
o via mail, o via sms, che avvertiva loro della disponibilità di questi buoni. Quindi, oggi
abbiamo cominciato a rispondere ai primi 2.700 nuclei familiari che hanno fatto questa
domanda e, proprio mentre parlavate mi sono fatto dare dei numeri aggiornati, giusto
per essere un po’ più attento e preciso, dei 2.700 nuclei familiari che hanno acquisito,
cioè hanno ricevuto quest’informazione, 2.141 nuclei hanno scaricato nelle diverse
modalità e acquisito il buono, quindi oggi è nelle loro mani. Per quella fascia che
qualcuno di voi ha citato, criticità all’Anagrafe o del canale fisico, per il momento, poi
vedremo nei prossimi giorni, queste criticità non ci risultano, ma anche qui, per darvi un
ordine di grandezza, sono meno di 20 persone che oggi si sono recati all’Anagrafe,
perché non nella possibilità di stamparlo ed acquisirlo su un device, e vi ricordo che non
è necessaria la stampa, perché basta anche avere uno smartphone, utilizzare un qualsiasi
cellulare, solo 20 persone, avendocelo comunicato per tempo, si sono recate presso i
nostri Uffici fisici a recuperare fisicamente questo buono, quindi almeno oggi la
situazione è totalmente sotto controllo, non ci risultano le criticità che qualcuno di voi ci
ha manifestato. Magari, se riuscite ad essere un po’ più precisi, possiamo anche
intervenire in maniera più puntuale. Ritorno al discorso della percentuale, quindi, al di
là di quella che abbiamo formalizzato, quindi evitato qualsiasi discussione o diversità
per i nuovi negozi che faranno parte di questa rete, in realtà ricordo che il processo di
convenzione, innanzitutto non è vincolante, quindi non prevede nessun costo di
attivazione e nessun mantenimento del servizio con ulteriori costi alla fine e, per questa
iniziativa, chi non vorrà più far parte di questa rete, può tranquillamente recedere,
quindi non c’è nessun vincolo, né in ingresso, né in uscita, ma abbiamo fatto attenzione
a che non solo fosse un problema di impatto economico, ma che, come molti di voi ci
insegnano, il problema da oggi di questa fascia di negozi è la liquidità. Quindi,
volevamo che questo strumento fosse agevole, fosse facile e tempestivo in acquisizione
per i nostri cittadini, ma che fosse anche generatore di quella liquidità necessaria per i
negozi presso i quali verrà speso. Ricordo anche qui due numeri. In realtà lo sforzo che
abbiamo fatto con questo operatore, quindi “Day”, di cui stiamo parlando, ma vi ricordo
che non solo abbiamo usato l’operatore che era già nostro fornitore e quindi vincitore di
una procedura CONSIP, ma quest’operatore, in realtà, è tra gli altri operatori facenti
parte di questa ANSEB. L’ANSEB, per chi non lo sapesse, è l’Associazione Nazionale
di queste società che emettono questi buoni, che hanno comunicato alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri, al Dipartimento della Protezione Civile ed all’Associazione
Nazionale dei Comuni Italiani, queste loro condizioni in maniera trasparente, dove
ritrovate, ad esempio, quel famoso “fino al 5%”. Vi ripeto, Torino avrà, ha proprio
definito questo pomeriggio un’applicazione di questa tariffa flat per tutti al 4%. Ma in
realtà, e qui invito a non focalizzarvi solo su questo, probabilmente tutto è perfettibile,
ci mancherebbe altro, avremmo potuto fare molto di più, ma, tra le altre cose che
abbiamo chiesto al gestore e che abbiamo ottenuto è una doppia fatturazione al mese,
quindi non devono aspettare di fatturare… (incomprensibile) …al mese, ma ci saranno
due CIG di fatturazione, e abbiamo cercato di alleggerire il più possibile, quindi
spostando l’onere presso il fornitore dei ticket, l’onere amministrativo, che anche qui,
come molti di voi che sono nel settore mi possono raccontare, l’onere amministrativo è
ben più elevato del 5% o 4%, quello che sarà. Cioè, mantenere questi dati, fare la
fattura, inviarla a qualcuno, è spesso molto più costoso di queste percentuali di cui
stiamo parlando. Questo processo sarà totalmente gestito da questo gestore, che in
maniera automatica genererà una fattura elettronica con due cicli mensili e la cosa più
importante, che ci stava a cuore, è garantire il pagamento a cinque giorni data fattura.
Sono anche qui, per darvi un ordine di grandezza, quindi, chi sta facendo cosa, il gestore
in questo caso, non solo questi, ma anche altri, per chi riconoscerà la possibilità di
incassare a cinque giorni data fattura, ebbene, incasserà questi soldi da noi, dopo averli
già pagati ai nostri esercenti, quindi anche questo è un po’ il ruolo e l’impegno che
abbiamo chiesto a questo…, così come immagino altri Comuni abbiamo chiesto pari
impatto. Quindi, invito, poi, vi ripeto, tutto è perfettibile, anzi, se ci sono consigli, siamo
assolutamente pronti ad acquisirli e a discutere, ma quello che mi preme e che mi
piacerebbe condividere con voi è un po’ tutto l’ingaggio che abbiamo cercato di
considerare, vi ripeto, tenendo presente anche quali sono le effettive difficoltà e
necessità, non ultima quella che non solo per loro sarà importante vendere, ma sarà
anche importante prendere i soldi in tempi ragionevoli. Ultimo dato, poi, vi ripeto,
saremo disponibili a dare tutti i dettagli, perché non riesco a rispondere a tutto quello
che ci avete richiesto, dei famosi 2.700 nuclei familiari che oggi hanno acquisito
materialmente la possibilità di disporre di questi buoni, 2.141 li hanno fisicamente
acquisiti, quindi hanno scaricato questo buono, ma circa 7.000, ovviamente non
abbiamo il dato corrispondente al nucleo familiare, circa 7.000 euro sono stati spesi
entro un’ora dal rilascio di questi buoni in circa 50 esercizi differenti. Quindi, per darvi
un po’ alcuni numeri, per capire quale fosse la necessità e l’importanza della
tempestività che, vi ripeto, e qui mi taccio, mi piacerebbe che non venisse confusa con
superficialità. Abbiamo lavorato in tempi brevi, siamo la prima città che ha dato la
possibilità di spendere questi buoni, ovviamente ci stiamo confrontando con le città a
noi paragonabili; altre città molto più piccole molto probabilmente hanno... parlavo con
altri Comuni della Provincia di Torino le diverse ipotesi, oggi alle 9.00 mi hanno
chiesto di intervenire con alcuni Sindaci della cintura per raccontare la nostra
esperienza, beh, questo, secondo me, è un dato importante, l’abbiamo fatto prima degli
altri. Il rischio di fare prima le cose rispetto agli altri è quello di sbagliare di più,
sicuramente ci potranno essere margini di miglioramento, ma riteniamo che la nostra
azione sia stata, vi ripeto, in emergenza, tempestiva, efficace, ma non superficiale.
Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Assessore Pironti.
Siamo adesso alle dichiarazioni di voto. Andando con ordine, si sono segnati la
Capogruppo Artesio, poi il Capogruppo Lo Russo, Pollicino e Tresso.
Prego, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Mi sono ripromessa, per l’economia dei nostri lavori così faticosa, di rinviare gli
aspetti di metodo alla Commissione dedicata a questi temi. Vedo di non avere avuto
tante emulazioni, quindi deduco che il mio atteggiamento forse non sia quello più
produttivo ai fini della comunicazione, ma mi ci attengo, perché tengo anche a questo
stile. Quindi, io non interverrò sulle criticità di carattere operativo, anche perché,
quando è stata data comunicazione in Conferenza dei Capigruppo delle procedure che si
sarebbero adottate, quando se n’è data, in Consiglio Comunale scorso, a poche ore
dall’emanazione del Decreto, ci era stato chiesto di poter attendere una settimana per
monitorare l’efficacia del sistema adottato. Giovedì, con la Commissione Consiliare,
saremo quindi in grado di entrare nel merito e nel dettaglio. Per parte mia anticipo
soltanto che non ho l’ansia del controllo, relativamente al rischio di eventuali abusi, ma
ho la preoccupazione dell’accesso, cioè quella di poter garantire a tutti, anche alle
persone con meno modalità di relazione, anche alle persone con minori capacità di
radicamento territoriale, soprattutto alle persone più invisibili, di poter accedere ad
un’opportunità che ad oggi è assolutamente essenziale e a questo principio e a questa
preoccupazione, quindi, mi attengo. In merito al fatto specifico, cioè all’atto su cui
siamo chiamati ad esprimere il giudizio, trattandosi di un’operazione che assimila il
Bilancio Comunale e le risorse deputate a questo fine, il mio voto è favorevole.

SICARI Francesco (Presidente)
Ha finito l’intervento?

ARTESIO Eleonora
Sì, grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Okay, si figuri.
Prego, Capogruppo Lo Russo, sulle dichiarazioni di voto.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Deduco dagli interventi degli esponenti della Maggioranza, che
nell’intervento di merito non sono stato sufficientemente chiaro. Noi continuiamo ad
essere perplessi sulla modalità seguita e continuiamo ad essere perplessi sulla modalità
seguita per quello che riguarda l’erogazione dei buoni, per il principio dell’assenza di
verifica di alternative concrete, perlomeno sulla base di quello che ci è stato raccontato.
Ora, non ce ne voglia, Assessore Pironti, lei per la prima volta fa il suo debutto in un
argomento complicato e sappiamo benissimo, come dire, che amministrare è una cosa
complicata e siamo certi che lei l’ha fatto con la migliore delle intenzioni possibili,
tuttavia continuiamo a ritenere che forse qualche problema relativo alla gestione di
questa modalità di convenzionamento con quest’operatore privato si porrà per i piccoli
commercianti. Ben venga se, anche a valle di alcune nostre sollecitazioni, l’operatore
privato è passato dal “5” a “un massimo 5”, guardi, aggiungiamo che, se poi va a zero,
noi siamo ancora più contenti e gli daremo un prestigioso riconoscimento in Sala Rossa
e saremo i primi, sostanzialmente, a darglielo. Nelle more di questa questione, la verità
di fatto è quella che legittimamente, nessuno lo nega e abbiamo certamente capito le sue
ragioni, quest’operatore prenderà, mal contati, 150.000/180.000 euro dai commercianti
torinesi, questo è un fatto. Poi tutto vero, si poteva fare diversamente. Non è vero che
hanno fatto tutti così, Assessore Pironti, è vero che altri hanno fatto così. Sicuramente
negli 8.000 Comuni c’è anche chi ha fatto peggio, non è che stiamo dicendo che Torino
si è mossa peggio di altri Comuni. Noi, se ci è ancora consentito, avremmo preferito,
magari, uscire un giorno dopo, ma evitare di far pagare ai commercianti torinesi,
soprattutto a quelli piccoli, questo obolo che onestamente, forse con un altro
meccanismo si poteva evitare. Anche perché, ed è interessante il dato che lei ha dato,
solo 20 su 15.000 o 20 su 2.700, non ho ben capito, comunque solo 20 cittadini si sono
recati fisicamente alla stampa del buono cartaceo, allora forse la telematica avrebbe
potuto aiutarci anche relativamente a quei fenomeni che sostanzialmente lei giustamente
paventava come esigenza imprescindibile, che erano quelli di essere certi della mancata
contraffazione del buono, piuttosto che altri tipi di frodi e che sicuramente siamo certi
che, anche stante la sua personale competenza, che certamente le è riconosciuta…
(incomprensibile) …in tutta la città, avrebbe certamente potuto, con un coinvolgimento
fattivo del CSI, nell’ambito della convenzione esistente, senza quindi dovere per forza
di cose riconoscere un onere economico, valutare. Quindi, noi non sappiamo valutare se
quest’accelerazione frontale che c’è stata, perché bisognava arrivare primi, lo ha detto
lei, che bisognava assolutamente arrivare primi, il gioco valga la candela, se poi alla
fine della fiera le criticità che abbiamo sollevato sono in qualche modo, erano
emendabili. Certamente, invece questo lo dico in dichiarazione di voto, non abbiamo
affatto gradito, questo con grande franchezza lo dico, il fatto che la Sindaca Appendino
abbia pubblicizzato le modalità di erogazione del buono sponsorizzando il suo sito
personale e non il sito del Comune di Torino. Questo gesto noi non l’abbiamo affatto
apprezzato, lo riteniamo un gesto poco elegante, tendenzialmente, nel senso che la
Sindaca Appendino è il Sindaco della Città di Torino, ha tempo e modo di sponsorizzare
il sito Chiaraappendino.it, senza, come dire, indurre il cittadino nel dover andare sul suo
sito internet personale per scoprire come fare. Condividiamo le preoccupazioni della
collega Artesio, perché è evidente che questa modalità molto tecnologica molto
probabilmente ha escluso una fetta, che non è detto che sia così bassa, di popolazione e
siamo assolutamente certi che anche questa modalità di fare, come dire, possa ... Prenda
tutto quello che le stiamo dicendo, lo butti pure nel cestino e noi siamo... Però ogni
tanto qualche dubbio se ve lo fate venire, perché avete sempre queste granitiche certezze
che onestamente non sappiamo neanche bene dove le troviate. Tutto ciò premesso, non
vorrei smentirmi rispetto a quello che ho detto prima, noi il provvedimento lo votiamo
lo stesso, perché qui si tratta comunque di incamerare le risorse che ha dato il Governo
per i buoni pasto, rimandiamo la proposta che abbiamo fatto in sede di dibattito
all’avvio della colletta alimentare, della spesa solidale. Siamo convinti che qui la regia
pubblica…, ecco, eviterei di appaltarla ad un privato, tanto per essere molto chiari, la
farei come Comune di Torino e crediamo che potrebbe essere una cosa che potrebbe
anche ricevere il consenso di tanta parte di quei commercianti a cui dobbiamo iniziare a
pensare per il dopo… (incomprensibile). Tutto ciò premesso, sperando ovviamente che
la generosità dei torinesi non cessi e che continui a supportare questa rete importante del
terzo settore, che permette alla nostra Città di andare avanti in maniera assolutamente
sinergica tra Comune e realtà del terzo settore, il Gruppo del Partito Democratico voterà
favorevolmente al provvedimento.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio.
Prego, Vicecapogruppo Pollicino.

POLLICINO Marina
Grazie, Presidente. Con lo stesso senso di responsabilità, anche quando abbiamo votato
contro, ed evidenziato elementi di criticità, in questo caso esprimiamo il voto favorevole
del Gruppo Misto di Minoranza per il rispetto che dobbiamo ai cittadini che si trovano
in difficoltà. Speriamo, però, la reciprocità da parte dell’attuale Maggioranza nel
valutare la nostra mozione che chiede di appoggiare con il voto tutti gli sgravi e le
agevolazioni che la situazione emergenziale richiede e che va anche nella stessa
direzione, cioè quella di aiutare la cittadinanza, le imprese, i commercianti, le famiglie.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei.
Adesso il Capogruppo Tresso. Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Io annuncio il voto favorevole alla delibera, perché ritengo che sia
fondamentale agire velocemente e mettere in essere delle misure urgenti quando è
necessario, in conseguenza alla gravità del momento che stiamo passando. Quindi, io
lascio il giudizio sospeso sulle modalità, mi fido per ora di quello che ci ha raccontato
l’Assessore Pironti, credo che sarà necessario approfondire, che queste fossero
effettivamente le modalità che ottimizzavano una serie di urgenze: quelle di riuscire ad
essere efficaci, riuscire ad essere pervasivi, questo è un tema che ha sollevato la
Capogruppo Artesio e che effettivamente ci desta delle preoccupazioni, nel senso che
non è facile, perché, effettivamente, riuscire ad essere rapidi, efficaci, incisivi nel
riuscire a raggiungere tutta la popolazione non è semplice, però questo lo giudicheremo
nelle apposite Commissioni che svolgeremo su questo tema. Credo sia responsabile
oggi votare, invece, favorevolmente alla veloce attuazione di questo provvedimento.
Non sono misure sufficienti. È stato detto da parecchi degli interventi che mi hanno
preceduto, io sono assolutamente conscio di questo. Ho sentito citare anche, credo dalla
Capogruppo Sganga, delle azioni successive, quale il Reddito universale, io
personalmente non sono di quest’opinione, credo che sia difficile mettere in atto delle
misure di questa portata che necessariamente devono rifarsi ad un livello superiore,
ovvero ad un livello europeo, andando poi a convincere a quei tavoli Stati come la
Germania, che quelle siano le politiche da attuare in condivisione. Credo che ci siano
dei segnali e su questo bisogna davvero con molta veemenza ribadire che c’è un
approccio, deve essere chiarito a livello europeo, di misure eccezionali, la Von Der
Leyen ha dato ancora delle misure, diciamo, di una certa importanza, almeno per i 100
miliardi concessi per la casa integrazione, che quindi si avvicinano a delle misure come
quelle degli Eurobond, ma credo che sia necessario ribadire il fatto che questa logica di
interventi deve essere articolata su una gradualità. È giusto subito partire dalle misure
urgenti e rivolte all’individuo, quali queste che oggi si mettono in atto, poi bisogna,
però, ribadire, come dico, a livello non solo nazionale, ma a livello superiore, deve
essere l’Europa che prende delle posizioni, la necessità di agire sul sistema delle
comunità per essere prodromici poi ad una fase di investimenti. Io penso che, dopo
questa fase qua, la non sufficienza debba essere poi guardata e mirata con attenzione a
dare maggiore liquidità alle famiglie per incrementare la capacità di spesa e anche su
questo il Comune di Torino può fare delle azioni, potrà essere lui stesso parte attiva nel
cercare misure volte a favorire la possibilità di ripartire a tutte quelle imprese, e quindi
di fatto a quelle famiglie, perché poi dietro alle imprese ci sono famiglie, ci sono posti
di lavori, ci sono lavoratori e famiglie che si… (incomprensibile) …che devono
ripartire. Quindi, ben vengano questi interventi urgenti, non solo assolutamente
sufficienti, però cerchiamo poi davvero, con spirito un po’ collaborativo, di studiare
misure efficaci per far ripartire l’economia e quindi dare non solo assistenza, ma
riuscendo anche a dare condizioni per lo sviluppo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Tresso.
Prego ora, Capogruppo Magliano sulle dichiarazioni di voto.

MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. Devo dire che il mio voto, come ho detto nell’intervento iniziale, nel
primo intervento, è favorevole. Non ho ben capito la questione di questa avversità al
mondo del privato, per quanto il sistema pubblico è assolutamente da premiare in questa
fase di emergenza, però non ho capito l’intervento del Consigliere Fornari in merito a
quest’avversione verso il privato, quando è proprio grazie ad un soggetto privato che
siamo riusciti a realizzare questa misura. Prendo atto che nel corso del Consiglio
Comunale l’azienda privata ha confermato la sua percentuale e se servisse fare altri
interventi di un certo tenore per fare scendere questa percentuale, ce lo dica, Presidente
o ce lo dica, Assessore, continueremo a farli. E poi, da questo punto di vista io
tranquillizzo l’Assessore Pironti. Noi sappiamo bene, almeno io so bene che avete
lavorato il più velocemente possibile nell’interesse della Città, ci mancherebbe altro,
non ne discuteremmo in questa sede, se fosse diversamente, avremo modo di farlo in
Commissione. L’unico tema che pongo, e lo pongo veramente in chiusura, io sono
abbastanza convinto che da questo punto di vista quello che in una prima fase è
concedere agli italiani, ai piemontesi e ai torinesi delle risorse da spendere per poter
mangiare o delle risorse per far fronte all’emergenza, dopo, tutte le risorse necessarie
forse dovranno essere messe per sostenere le imprese che creano posti di lavoro, onde
evitare di avere centinaia e centinaia di altri assistiti. In questa fase è necessario e
doveroso, dopo bisognerà produrre lavoro più che redditi universali. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Magliano.
Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, possiamo proseguire con la votazione. Prego,
Vicesegretario Generale.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
38.

SICARI Francesco (Presidente)
Con 38 favorevoli, dichiaro la deliberazione approvata.
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