Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Io ringrazio la Sindaca per quanto ha detto. Io credo che in questo momento il Corpo della Polizia Municipale, gli agenti della Polizia Municipale stiano in realtà svolgendo un lavoro encomiabile, mettendo a rischio anche la propria salute per cercare comunque di garantire quel distanziamento sociale che al momento è l'unica barriera che abbiamo per affrontare questa emergenza, questa situazione. Io capisco, ci sono anche un po' le parti politiche, però cerchiamo un po'anche di guardare la situazione reale perché ne abbiamo già discusso nella precedente Commissione, il 25 marzo scorso, e da allora mi sono arrivate ulteriori segnalazioni associate alla mancanza delle protezioni o protezioni inadeguate, come diceva anche prima il Consigliere Carretta, pattuglie che non hanno a disposizione neanche il disinfettante; sono pattuglie anche composte da tre agenti che non si riesce neanche a rispettare la distanza minima di un metro, che non hanno delle protezioni adeguate. C'è un problema e io adesso ringrazio il Consigliere Ricca per aver fatto presente la cifra messa a disposizione a livello regionale, però una delle problematiche che vengono sollevate, ne avevamo già discusso in Commissione, è che la circolare del capo della Polizia, del 16 marzo 2020, ha reso possibile, senza per questo andare a impattare sui bilanci delle città, riconoscere l’indennità di rischio per gli agenti della Polizia Municipale e risulta a Torino, io ho ricevuto diversi ordini di servizio da cui risulta che non tutte le pattuglie di servizio si vedano riconosciuta tale indennità, solo ad alcune. Eppure, in questo momento, il grosso delle pattuglie in servizio sono in giro per fare controlli e verifiche in relazione al rispetto del distanziamento sociale e questo lo avevo, denunciato nella Commissione del 25 marzo, ad oggi non mi risulta risolto. Oltretutto, se veramente tutti gli uomini sono sul territorio, se veramente non c'è questo discorso di molte forze che sono lasciate a casa in smart working, mi chiedo a questo punto la necessità di avere l’esercito, perché il motivo per cui è stato chiamato e sono intervenuti è perché non si riusciva a coprire il territorio. Inoltre, l'informazione che mi manca, cioè l’informazione che manca è: quanti tamponi sono stati fatti agli agenti della Polizia Municipale di Torino? Alcuni operavano all'interno dei campi rom, altri si sono trovati ad operare in presenza di persone che non sappiamo il loro stato di positività o meno rispetto al virus. Non mi risulta che ci siano dei tamponi eseguiti in modo molto frequente sugli agenti della Polizia Municipale e qualcuno teme di trovarsi in tale situazione perché è entrato in contatto con potenziali persone positive. Io capisco la divergenza di opinioni politiche, però se la Consigliera che è intervenuta prima ci sono delle situazioni pesanti io credo che possa tramite il Gruppo regionale fare delle domande specifiche e non usare una richiesta di comunicazione del Consiglio Comunale per chiedere a livello regionale qual è la situazione. Gli agenti della Polizia Municipale in questo momento sono sulla frontiera, sono i primi a trovarsi a combattere in questa situazione, ma purtroppo, al di là delle ordinanze, al di là degli annunci, al di là delle dirette social e via dicendo, non risulta, almeno nella maggior parte dei casi, mi hanno fornito anche delle immagini del materiale che hanno a disposizione, di avere a disposizione del materiale idoneo e in quantità sufficiente. Quindi chiedo, per cercare di andare incontro, per evitare di ritrovarsi in una situazione in cui non abbiamo idea del potenziale numero di positivi all’interno della città di Torino, non abbiamo idea addirittura di quanti possano essere impattati della Polizia Municipale, iniziamo ad agire in modo proattivo, non solo in modo reattivo. In questo momento è necessario fare qualcosina in più, al di là degli annunci. Purtroppo, continuano ad arrivare segnalazioni di materiale fornito non corretto, uno, e comunque c'è una circolare del Capo della Polizia che a Torino attualmente non risulta completamente rispettata, nonostante i fondi non vadano ad impattare sul bilancio della Città di Torino. Questo rischia, a lungo andare, soprattutto vista la situazione, di fare in modo che molti possano rifiutarsi o comunque lavorare con meno interesse perché mettono a rischio la propria salute e quella dei propri familiari e dei vicini ma non si vedono riconosciuta, giustamente, almeno quel minimo di indennità che gli permetterebbe almeno di lavorare in modo tranquillo. Concludo, campi rom, mi risulta che attualmente, almeno da quelle informazioni che so io, che molta gente positiva è stata trovata nei campi rom e non c'è un presidio, o meglio, il personale della Polizia Municipale che si occupava della parte campi rom è stato lasciato a casa. Qual è la situazione reale su questo ambito? C'è il rischio che persone positive…, l’abbiamo visto ieri a Nichelino cosa è successo, una situazione gravissima perché una persona si è rifiutata, riconosciuta positiva, si è rifiutata di essere portata all'interno di una struttura ospedaliera ed è stata presa a sassate dalle persone che erano lì vicino. Vorrei che si evitasse il ripetersi tali situazioni anche all'interno del Comune di Torino. Grazie. |