Interventi |
TEVERE Carlotta Sì, buongiorno, sto solo accendendo il video (audio disturbato). TEVERE Carlotta Grazie, Presidente. Grazie, Sindaca per la risposta. Ecco, così mi sente? TEVERE Carlotta Presidente? TEVERE Carlotta Allora posso tenere il video spento, se mi autorizza? Perché io sono collegata dal cellulare... TEVERE Carlotta Adesso mi sente? TEVERE Carlotta Grazie mille, allora proseguo. Grazie, Presidente, e grazie, Sindaca, per la risposta. Scusate se ripercorro velocemente i fatti, ma è necessario contestualizzare e intervengo sia nel merito che nei metodi. Con ordinanza della Sindaca 4 del 19 marzo, avente ad oggetto l’adozione di misure eccezionali volte a contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, veniva disposta la sospensione di alcuni servizi indicati nell’allegato 1 della medesima ordinanza e l’erogazione in presenza, seppure in modalità ridotta, dei servizi di cui all’allegato 2. Più precisamente, per quanto qui oggi ci occupa, l’Ufficio Verbali della Polizia Municipale rientra tra i servizi dell’allegato 1 “Attività sospese”, e per quanto riguarda i servizi di cui all’allegato 2, sempre in riferimento alla Polizia Municipale, tutte le attività non strettamente necessarie vengono ridotte. In ottemperanza all’ordinanza di cui sopra, il Corpo in pochissimo tempo è stato completamente riorganizzato, rimodulando personale, orari, servizi ed uffici e dunque suppongo - e dico “suppongo” semplicemente perché non a mie mani - che la lettera postata dall’Assessore Regionale con delega alla Polizia Locale, avente pari data dell’ordinanza, e l’ha confermato nell’intervento poco prima, sia la medesima con il quale il Comandante abbia provveduto immediatamente ad informare i suoi uomini delle modifiche imposte dall’ordinanza, ed infatti è indirizzata ai Commissari Capo titolari di P.O. e per conoscenza ai Dirigenti. Il 3 aprile, ben quindici giorni dopo l’emanazione dell’ordinanza, l’Assessore Regionale con delega alla Polizia Locale, che si suppone sia perfettamente a conoscenza dei provvedimenti che riguardano i suoi uomini, essendo, tra l’altro, anche Consigliere a Torino, ma soprattutto in virtù dell’incarico ricoperto avrebbe potuto facilmente informarsi presso il Comando senza dover necessariamente procedere con un accesso agli atti, rilascia a mezzo stampa dichiarazioni che ancora oggi in quest’Aula virtuale del Consiglio Comunale sono state smentite. Personalmente sono rimasta molto amareggiata dalle dichiarazioni dell’Assessore Ricca, ma soprattutto sono rimasta molto amareggiata di sapere che l’Assessore Regionale con delega alla Polizia Locale non si informi direttamente con i Comandanti dei diversi Comandi della Polizia Locale, dei quali ha l’onere e l’onore di occuparsi e di rappresentare per delega ricevuta, per sapere direttamente da loro come stiano vivendo e organizzando le attività in questo periodo. Non sto a ribadire l’imbarazzo, perché già esplicitato dalla Sindaca, nell’apprendere che il medesimo Assessore non sia a conoscenza, non dico del numero di Vigili di tutti i Comandi regionali, ma nemmeno del numero dei Vigili in servizio a Torino, Comune presso il quale è Consigliere dal 2011. Poi veniamo alla DGR 21154 del 23 marzo, revocata con successiva DGR 11179 del 30 marzo, perché un conto è ciò che viene dichiarato ai giornali ed un altro sono le competenze realmente spettanti agli uomini e donne delle Polizie Locali. Ricca dichiara, cito testualmente: “Avevamo promosso una delibera con cui invitavamo tutti i Comandanti delle P. L. a schierare in strada i loro agenti per fare in modo che i divieti contro il Coronavirus fossero rispettati, leggasi “tutti gli agenti”. Nella DGR revocata, il deliberato infatti disponeva che tutto il personale preposto ai servizi di Polizia Locale, idoneo allo svolgimento dei servizi operativi esterni di vigilanza e controllo del territorio, sia chiamato in servizio al fine di assicurare il ruolo di presidio del territorio e vigilanza in ordine al rispetto delle misure poste a garanzia del contenimento dell’emergenza epidemiologica. Quindi ben sapeva l'Assessore che solo ed esclusivamente il personale idoneo ai servizi operativi esterni può essere destinato ai controlli, cosa non specificata a mezzo stampa, inducendo in errore il lettore cittadino, il quale è portato a pensare che tutti i 1700 agenti di Torino potessero essere impiegati in tali attività. Io credo che gli amministratori pubblici abbiano il dovere di fornire le corrette informazioni ai cittadini, soprattutto in un periodo tanto delicato ed emergenziale qual è quello in cui tutti stiamo vivendo. In ogni caso la delibera veniva revocata e nella successiva, quella del 30 marzo, è stato disposto di - cito testualmente - “Invitare le Amministrazioni Locali a disporre il massimo impiego del personale di Polizia Locale e di mettere a disposizione del personale di Polizia Locale piemontese le mascherine di protezione”. Vorrei informare l'Assessore Ricca, e scusate l'ironia, che sapete di solito non mi appartiene in contesti come questo, che la Polizia Municipale di Torino, i servizi di controllo, presidio del territorio e vigilanza in ordine al rispetto dei divieti posti, si svolge regolarmente fin dall'inizio dell'emergenza e precisamente 10 pattuglie in ordine pubblico al mattino e 10 pattuglie in ordine pubblico al pomeriggio, con personale idoneo dei reparti specialistici dei Comandi territoriali; controlli a mezzo della Drone Unite; controlli negli esercizi commerciali e nei parchi; controlli presso tutti i mercati cittadini, oltre alle normali, passatemi il termine, attività non sospese, tanto per fare un esempio, il rilevamento degli incidenti stradali. Il Comune ha, dunque, sin dall'inizio dell'emergenza disposto il massimo impiego del personale di Polizia Locale, adempiendo sia la delibera revocata, che quella attualmente vigente prima della loro emanazione. Approfitto di questa sede per chiedere all'Assessore Ricca quindi il suo di adempimento, come hanno chiesto anche i Consiglieri prima di me. Infatti, il Corpo attende la messa a disposizione delle mascherine di protezione, così come deliberata. Nel prosieguo, in un'ottica collaborativa e nel rispetto delle funzioni e delle persone, degli uomini e delle donne del Corpo che rappresenta, mi permetto molto umilmente di consigliare all'Assessore Regionale di intrattenere un rapporto diretto sia con il corrispondente Assessore Comunale che per tutti gli aspetti prettamente operativi direttamente con il Comandante, entrambi resisi sempre disponibili. Chiudo unendomi ai ringraziamenti della Sindaca e a tutto il Corpo e al suo Comandante per il prezioso lavoro che svolgono quotidianamente al servizio dei cittadini. Grazie, Presidente. |