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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Aprile 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 11

Comunicazioni della Sindaca su "Gestione e disciplina personale Polizia Municipale durante emergenza Covid-19" .
Interventi
APPENDINO Chiara (Sindaca)
Ci sono.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Ringrazio i Consiglieri per la richiesta di comunicazioni, perché
permette ancora una volta - lo faccio spesso, ma lo faccio volentieri anche all’Aula - di
chiarire ai cittadini e a tutta la città e ovviamente ai Consiglieri che rappresentano tutta
la città qual è il grande impegno della nostra Polizia Municipale, a cui credo vada il
nostro grazie, a prescindere dal colore politico che rappresentiamo o il partito politico
che rappresentiamo. Permettetemi di fare una piccola premessa, l’abbiamo anche fatto a
mezzo stampa venerdì: sono rimasta colpita, dispiaciuta di come un nostro collega, che
siete peraltro con noi in Sala Rossa, nonché Assessore Regionale con delega alla
Pubblica Sicurezza, abbia diffuso falsità della peggior specie in rete, offendendo il
lavoro di un intero Corpo di Polizia, alludendo al fatto magari che qualcuno fosse al
mare e spargendo allarmismo in un momento così delicato per l’intera comunità. Ma, al
di là di questa considerazione personale, che si può condividere o meno, ritengo
comunque importante il tema e quindi voglio entrare ancora una volta nel merito dei
numeri. Si è scritto che il Corpo di Polizia Municipale sia composto di 1.400 unità:
falso, sono 1.750. Un anno fa - lo sa benissimo il Consiglio - abbiamo incrementato il
personale di 50 agenti. Si è scritto: “Il Comune di Torino ha mandato in ferie la metà
degli agenti di Polizia Locale”: falso, ad essere in ferie è il 21%, 300 persone, il tutto
peraltro coordinato con i Sindacati, che ringrazio per il grande senso di responsabilità
che stanno mostrando in questo momento difficile, ed è peraltro, il 21%, un dato del
tutto fisiologico in questo periodo. Peraltro, ci tengo a precisare che si tratta di un 21%
di agenti pronti a rientrare in caso di necessità. È stato fatto poi quello che ritengo un
errore inaccettabile in tempi normali, e ancor di più in un momento di emergenza, e non
mi riferisco evidentemente a chi ha richiesto queste comunicazioni, che ringrazio,
perché dà modo di discutere del tema in modo approfondito. Per arrivare a quel
fantasioso 50%, che è stato citato sui social e a mezzo stampa, cioè la metà degli agenti,
si mettono insieme agenti effettivamente in ferie ed il personale in smart working,
tipologia di lavoro peraltro proprio incentivata - giustamente, e io lo condivido - da
un’ordinanza della Regione Piemonte e sappiamo benissimo che all’interno del nostro
personale, anche dei Vigili, esistono dei Vigili che sono inidonei o comunque
amministrativi e che quindi non esercitano attività o non possono esercitare attività su
strada, vale a dire, se seguo, come dire, la linea di chi ha fatto queste dichiarazioni, che
chi sta prestando il suo servizio alla comunità dimostrando flessibilità, cioè chi sta
facendo, appunto, lo smart working e quindi sta prestando questo servizio alla comunità
stravolgendo le sue abitudini e il suo modo di lavorare, è idealmente come se fosse in
ferie, quindi praticamente un insulto a tutte quelle persone che, nonostante le difficoltà
di connessione di rete e di modifica sostanziale nel proprio lavoro, si sono messe a
servizio della comunità e lo stanno facendo in smart working, peraltro, ripeto,
incentivato anche dalla stessa Regione Piemonte. Un pessimo messaggio non solo ai
cittadini, ma a tutti i dipendenti della Polizia Municipale della Città di Torino e, oso
dire, a tutti i lavoratori e lavoratrici che stanno lavorando per mandare avanti il Paese
durante la crisi peggiore dal secondo dopoguerra. Ritengo inaccettabile un simile
atteggiamento da chi dovrebbe rappresentare le istituzioni e richiamare all’unità. E
permettetemi di cogliere l’occasione per chiarire un punto cardine: di tutto questo, da un
punto di vista strettamente sociale, quindi non lato emergenza sanitaria, il momento più
difficile deve ancora arrivare e sapete probabilmente quando arriverà, ovviamente dal
punto di vista sociale? Arriverà quando le giornate miglioreranno ancora, il numero dei
contagi e dei morti sarà calato maggiormente e sarà ormai passato più di un mese
dall’inizio dell’isolamento sociale e, nonostante ciò, dovremo ancora chiedere alle
persone di stare a casa, e quel momento, dal punto di vista sociale e della gestione
psicologica della nostra comunità, sarà probabilmente la parte più difficile. Con questo
ci sarà anche il tema economico, quindi le difficoltà economiche che la nostra comunità
starà vivendo. E visto che noi sappiamo già adesso che sarà così e che al momento le
forze in campo sono sufficienti, ci prepariamo per un eventuale rinforzo dell’organico
quando sarà necessario, perché l’emergenza è lunga e noi dobbiamo immaginare di
poter coprire tutto il periodo dell’emergenza, non si esaurisce in due settimane, in tre
settimane o quattro settimane. Quindi, la gestione oculata del Corpo prevede anche una
gestione che va oltre le due settimane o tre settimane di prima fase emergenziale. A tal
proposito mi ricollego a quanto dicevo poc’anzi, e apro una parentesi: tutte le Direzioni
dell’Ente sono state sollecitate a ridurre le ferie arretrate, non solo la Polizia
Municipale. L’obiettivo è infatti quello di essere pienamente operativi con tutte le forze
in campo necessarie nel momento in cui Torino potrà ripartire a pieno regime. Ci sarà
bisogno di correre, di recuperare tutto il tempo perduto, di serrare i ranghi ed essere
pienamente al servizio dei cittadini. Vogliamo che al momento della ripartenza qui in
Comune non ci sia nessun cartello con su scritto: “Chiuso per ferie”. I dipendenti stanno
dimostrando piena disponibilità e di questo non possiamo che ringraziarli. E, chiusa la
parentesi, vorrei tornare nuovamente nel merito delle comunicazioni per chiarire ancora
due punti che sono stati sollecitati. Attenzione, parlando di Polizia Municipale qualcuno
potrà ribattere: “Chi lo dice che adesso le forze in campo sono sufficienti?”. Beh, credo
che tutti ormai abbiamo imparato che la quantità di interventi necessari e le tipologie di
interventi necessari, quindi anche i controlli che fa la Polizia Municipale, i Carabinieri,
la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, sono concordati con le altre autorità del
territorio adibite alla Pubblica Sicurezza, compresa la Regione Piemonte, che partecipa
a questi momenti. Quindi è lì che, alla luce di un Comitato per la sicurezza e l’ordine
pubblico, Prefetto, Questore, Comandante dei Carabinieri, la Città, Guardia di Finanza
definiscono, in particolare sotto il controllo del Prefetto, se è sufficiente o non è
sufficiente, quali tipologie di controlli devono essere fatti e come devono essere
effettuati. Secondo punto: facciamo ricorso a straordinari. Sì, è vero, si tratta di
stanziamenti previsti apposta dal Governo Centrale a cui ricorriamo per coprire fasce
orarie e servizi che non potremmo comunque coprire richiamando in servizio il
personale di cui sopra, trattandosi prevalentemente di turni festivi e serali, perché, come
sapete, la Polizia Municipale è sempre presente e operativa, 24 su 24. Vorrei quindi
concludere ringraziando ancora una volta il Corpo dei Civic e il nostro Comandante per
il lavoro che stanno facendo, così difficile. Lasciatemi ringraziare anche i tanti colleghi
presenti, Consiglieri e Consigliere, che stanno dimostrando sensibilità e senso delle
istituzioni e, pur nel rispetto delle legittime differenze, collaborano con
l’Amministrazione e le istituzioni preposte alla gestione della crisi con senso di
responsabilità. Grazie, Presidente.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Presidente non ti sentiamo, se devo replicare fammi un gesto.

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