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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 6 Aprile 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 10

Comunicazioni della Sindaca su "Situazione critica dormitori torinesi".
Interventi
TISI Elide
Allora, io mi associo ad alcune considerazioni che sono già state fatte dai colleghi, che
non starò a ripetere. Certamente il livello di preoccupazione rispetto alle persone senza
dimora e a questi servizi è molto alto e non nasce oggi: come è stato già ricordato, era
stato più volte segnalato fin dalla prima metà del mese di marzo da delle organizzazioni,
da diverse organizzazioni Fio.PSD, ma anche delle nostre realtà a livello locale e più
volte questo tema è ritornato anche nelle discussioni nell’ambito di Commissioni
Consiliari, non ultimo ricordo proprio quella di venerdì pomeriggio in cui è stato
nuovamente sollevato il problema e al quale è stata data una risposta in modo
estremamente interlocutorio dall’Assessore Unia. Allora, era evidente ed è evidente
come queste strutture possano essere un punto di criticità, al di là delle disposizioni
nazionali e regionali, e i motivi sono, credo, sotto gli occhi di tutti: il primo è che
trattasi di popolazione estremamente fragile, molte volte anche dal punto di vista
sanitario e quindi con delle patologie, dall’altro perché se tutte le strutture comunitarie -
e credo che ben ce lo rappresenti il dramma che si sta vivendo nelle RSA - costituiscono
un potenziale elemento di rischio, a maggior ragione i dormitori, dove l’allontanamento
tra le persone è estremamente difficile, non solo per i motivi di spazio, perché è difficile
il distanziamento del metro e forse anche un po’ di più, ma è molto difficile anche
separare i luoghi di vita, i bagni ad esempio, che molto spesso in molti dormitori sono in
comune, i refettori e così via. Quindi era evidente ed è evidente come su questi tipi di
servizi, che pure sono dei servizi pubblici essenziali, andava posta una particolare
attenzione, perché le difficoltà dello stare a casa in questo caso era evidente a tutti. Io
vorrei ricordare che ci sono Città in Italia che hanno fin da subito previsto una
continuità nelle 24 ore di apertura dei dormitori, ma soprattutto hanno individuato anche
dei luoghi dove poter fare l’isolamento fiduciario o la quarantena; ecco, io credo che di
questo abbiamo bisogno e ne abbiamo bisogno subito. Poi è stato approfondito, perché
oggi rappresenta la punta dell’emergenza, la situazione di Reiss Romoli: ecco, qui
sicuramente anch’io riporto dei dati che vengono dagli organi di stampa, i sette positivi
già riscontrati, gli ulteriori cinque stamattina portati al Pronto Soccorso, ma anche, direi,
di fatto, una decimazione degli operatori, a me risulta che gli operatori che lì lavoravano
siano quasi tutti in quarantena, quindi è evidente che questo rappresenta l’elemento di
maggiore criticità, ma non credo che per questo gli altri dormitori siano esenti o rischino
meno. Quindi, al di là di Reiss Romoli, io credo che occorra intervenire
immediatamente anche sugli altri luoghi dove le persone senza dimora si incontrano, in
modo da intervenire tempestivamente con i tamponi. La collega prima di me chiedeva
anche dei dati da questo punto di vista. Io so che non è semplice ottenere, ancora in
questa fase, nonostante tutto, i tamponi, ma mi risulta anche che il protocollo che è stato
sottoscritto anche da Città Metropolitana con la Regione Piemonte abbia esteso la
possibilità di fare un monitoraggio non soltanto alle RSA, ma anche alle strutture
socioassistenziali, tra le quali rientrano a pieno titolo anche i dormitori. Allora io chiedo
che davvero ci sia un’attenzione, ma soprattutto che le decisioni vengano prese con
tempestività, perché qualunque giorno, qualunque ora che passa in questa direzione
possono davvero creare un problema non solo per queste persone così fragili, non solo
per gli operatori che si occupano di loro, che, vorrei ricordare, non sono operatori
sanitari, ma sono degli educatori che li accompagnano nel loro percorso, molto spesso
anche di vita, ma direi anche con un’attenzione per quella che è la salute pubblica di
tutti i cittadini torinesi. Grazie.

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