Interventi |
CARRETTO Damiano Grazie, Presidente. Io mi unisco un po’ a quanto detto dal Consigliere Curatella e dal Consigliere Lo Russo. Io credo che in questo momento sia importante iniziare a parlare del futuro. Va bene la gestione dell’emergenza, la stiamo facendo, la stiamo facendo anche bene, o comunque sia stiamo facendo tutto quello che è possibile, ma credo che si debba iniziare a pensare a come ripartire, a come reagire, a come aiutare i cittadini. Io ricordo che la Città di Torino non era una Città in salute, economicamente ha patito molto la crisi precedente e temo che rischi di patire ancora di più questa. Quindi, io credo che la Città di Torino e il Consiglio Comunale debbano iniziare a dare degli indirizzi chiari, fare delle richieste chiare. Io credo che il tempo della ragioneria spiccia, quindi di quello che abbiamo fatto negli ultimi quattro anni, ovvero una via di mezzo tra i ragionieri e i curatori fallimentari, sia finito, quel tempo è finito. Noi dobbiamo iniziare a ragionare su come agire per il bene dei cittadini. So che tutti vogliono fare il bene dei cittadini, però in questo momento il bene dei cittadini significa dare, mettere soldi in tasca a questi cittadini, creare lavoro, creare occasioni, creare delle possibilità. Per creare delle possibilità, la Città deve agire in prima persona, deve lavorare e deve essere chiara, deve dirlo chiaramente anche al Governo, alla Regione, agli Enti sovraordinati, che la Città ha determinate intenzioni, senza avere paura. Cioè, se noi dobbiamo dire agli Enti sovraordinati, al Governo: “Noi abbiamo intenzione di diminuire le tasse o i tributi, perché i nostri cittadini non ce la fanno, se no”, se noi dobbiamo dire chiaramente che la Città non riesce più a far fronte a tra il 200... guardavo qua, questo è - non so se si vede - il grafico dell’ammortamento dei mutui, che fino al 2037 viaggiano in quote che viaggiano tra i 150 e i 200 milioni all’anno, se noi vogliamo dire ai nostri cittadini che la Città si priva fino al 2036 di 150 milioni, che potrebbero essere usati in maniera diversa, all’anno, che quindi non ha risorse per investire e per agire, secondo me dobbiamo prenderci una responsabilità. Quindi, io credo che noi dobbiamo chiaramente iniziare a prendere delle posizioni. Non possiamo essere sempre silenti, non possiamo sempre aspettare che il Governo o qualcun altro faccia le cose per noi. Noi dobbiamo dire chiaramente quali sono i nostri obiettivi, perché in questo momento i nostri cittadini hanno bisogno di avere una Sindaca, un Comune, un Consiglio Comunale che dice chiaramente che cosa vuole fare. Io quindi credo che l’atto del Consigliere Curatella in questo momento sia una dichiarazione di intenti. È palese che la situazione di Bilancio, le situazioni contingenti in questo momento magari non ci danno la possibilità di capire esattamente quali sono i margini e quali sono le possibilità, però io credo che noi, come Consiglieri Comunali, come Consiglio Comunale, dobbiamo iniziare a dare speranza ai cittadini, dobbiamo dare dei segnali ed esprimere una volontà politica. Credo sarebbe sbagliato, sarebbe estremamente sbagliato, in questo momento, dire ai cittadini di Torino: “No, ragazzi, in questo momento non abbiamo i soldi e quindi non aspettatevi che la Città possa in qualche modo venire incontro alle vostre difficoltà”. Io credo che sarebbe estremamente sbagliato. Quindi, io voterò a favore di questa mozione e spero che il Consiglio Comunale approvi questa mozione, perché è importante dare dei segnali positivi. In questo momento i segnali positivi stanno mancando, dal mio punto di vista. Non stiamo lavorando sul futuro, stiamo lavorando sull’emergenza, ripeto, stiamo lavorando anche bene sull’emergenza, ma dobbiamo pensare al futuro, è nostro dovere politico. Dobbiamo smettere di fare i ragionieri e fare politica, perché se no... CARRETTO Damiano Certo, adesso concludo, se no i politici non servono a nulla, possiamo far mandare avanti la Città dal dottor Ferrari e da tutti gli Uffici del Comune e noi fare da spettatori, sperando che arrivi la manna dal cielo e che qualcuno ci aiuti; invece credo che dovremmo iniziare ad aiutarci da soli. Grazie. |