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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Marzo 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 21
MOZIONE 2020-00783
(MOZIONE N. 10/2020) "RIDUZIONE TARIFFE LOCALI PER SOSTENERE IMPRESE E LAVORATORI COLPITI DALL'EMERGENZA CORONAVIRUS" PRESENTATA IN DATA 2 MARZO 2020 - PRIMO FIRMATARIO CURATELLA.
Interventi
CARRETTO Damiano
Grazie, Presidente. Io mi unisco un po’ a quanto detto dal Consigliere Curatella e dal
Consigliere Lo Russo. Io credo che in questo momento sia importante iniziare a parlare
del futuro. Va bene la gestione dell’emergenza, la stiamo facendo, la stiamo facendo
anche bene, o comunque sia stiamo facendo tutto quello che è possibile, ma credo che si
debba iniziare a pensare a come ripartire, a come reagire, a come aiutare i cittadini. Io
ricordo che la Città di Torino non era una Città in salute, economicamente ha patito
molto la crisi precedente e temo che rischi di patire ancora di più questa. Quindi, io
credo che la Città di Torino e il Consiglio Comunale debbano iniziare a dare degli
indirizzi chiari, fare delle richieste chiare. Io credo che il tempo della ragioneria spiccia,
quindi di quello che abbiamo fatto negli ultimi quattro anni, ovvero una via di mezzo tra
i ragionieri e i curatori fallimentari, sia finito, quel tempo è finito. Noi dobbiamo
iniziare a ragionare su come agire per il bene dei cittadini. So che tutti vogliono fare il
bene dei cittadini, però in questo momento il bene dei cittadini significa dare, mettere
soldi in tasca a questi cittadini, creare lavoro, creare occasioni, creare delle possibilità.
Per creare delle possibilità, la Città deve agire in prima persona, deve lavorare e deve
essere chiara, deve dirlo chiaramente anche al Governo, alla Regione, agli Enti
sovraordinati, che la Città ha determinate intenzioni, senza avere paura. Cioè, se noi
dobbiamo dire agli Enti sovraordinati, al Governo: “Noi abbiamo intenzione di
diminuire le tasse o i tributi, perché i nostri cittadini non ce la fanno, se no”, se noi
dobbiamo dire chiaramente che la Città non riesce più a far fronte a tra il 200...
guardavo qua, questo è - non so se si vede - il grafico dell’ammortamento dei mutui, che
fino al 2037 viaggiano in quote che viaggiano tra i 150 e i 200 milioni all’anno, se noi
vogliamo dire ai nostri cittadini che la Città si priva fino al 2036 di 150 milioni, che
potrebbero essere usati in maniera diversa, all’anno, che quindi non ha risorse per
investire e per agire, secondo me dobbiamo prenderci una responsabilità. Quindi, io
credo che noi dobbiamo chiaramente iniziare a prendere delle posizioni. Non possiamo
essere sempre silenti, non possiamo sempre aspettare che il Governo o qualcun altro
faccia le cose per noi. Noi dobbiamo dire chiaramente quali sono i nostri obiettivi,
perché in questo momento i nostri cittadini hanno bisogno di avere una Sindaca, un
Comune, un Consiglio Comunale che dice chiaramente che cosa vuole fare. Io quindi
credo che l’atto del Consigliere Curatella in questo momento sia una dichiarazione di
intenti. È palese che la situazione di Bilancio, le situazioni contingenti in questo
momento magari non ci danno la possibilità di capire esattamente quali sono i margini e
quali sono le possibilità, però io credo che noi, come Consiglieri Comunali, come
Consiglio Comunale, dobbiamo iniziare a dare speranza ai cittadini, dobbiamo dare dei
segnali ed esprimere una volontà politica. Credo sarebbe sbagliato, sarebbe
estremamente sbagliato, in questo momento, dire ai cittadini di Torino: “No, ragazzi, in
questo momento non abbiamo i soldi e quindi non aspettatevi che la Città possa in
qualche modo venire incontro alle vostre difficoltà”. Io credo che sarebbe estremamente
sbagliato. Quindi, io voterò a favore di questa mozione e spero che il Consiglio
Comunale approvi questa mozione, perché è importante dare dei segnali positivi. In
questo momento i segnali positivi stanno mancando, dal mio punto di vista. Non stiamo
lavorando sul futuro, stiamo lavorando sull’emergenza, ripeto, stiamo lavorando anche
bene sull’emergenza, ma dobbiamo pensare al futuro, è nostro dovere politico.
Dobbiamo smettere di fare i ragionieri e fare politica, perché se no...

CARRETTO Damiano
Certo, adesso concludo, se no i politici non servono a nulla, possiamo far mandare
avanti la Città dal dottor Ferrari e da tutti gli Uffici del Comune e noi fare da spettatori,
sperando che arrivi la manna dal cielo e che qualcuno ci aiuti; invece credo che
dovremmo iniziare ad aiutarci da soli. Grazie.

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