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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Marzo 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 21
MOZIONE 2020-00783
(MOZIONE N. 10/2020) "RIDUZIONE TARIFFE LOCALI PER SOSTENERE IMPRESE E LAVORATORI COLPITI DALL'EMERGENZA CORONAVIRUS" PRESENTATA IN DATA 2 MARZO 2020 - PRIMO FIRMATARIO CURATELLA.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Curatella.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Allora, questo atto era stato presentato già in Capigruppo a fine
febbraio, era stato anticipato per poi essere depositato il 2 marzo; come compare
andando a leggere l’atto nella parte di impegnativa, i punti 2 e 3 rappresentano, indicano
una valutazione di come poter eventualmente agire a livello di Bilancio per attuale le
misure indicate. Quindi, in questa mozione si cerca di dare una via, un indirizzo,
l’indirizzo politico che è proprio del Consiglio Comunale. Questo era nato a fine
febbraio, subito dopo la prima settimana... i primi interventi, c’era stato il primo decreto
il 23 febbraio, perché già allora avevamo avuto anche una Commissione il 5 marzo con
le varie associazioni di categoria ed era stato fatto presente che già quei primi periodi,
con le misure restrittive non ancora stringenti come le attuali, avevano avuto degli
impatti non indifferenti dal punto di vista economico, famiglie e imprese. Quindi, un
po’ ragionando, anche in conseguenza poi successivamente di quello che è emerso, è
necessario... - abbiamo ritenuto opportuno ed è il motivo per cui l’abbiamo presentato,
c’è stata anche una Commissione da cui, devo dire, è emersa una grande condivisione e
ho letto anche l’emendamento che è stato presentato a prima firma dal Capogruppo Lo
Russo che è in linea con quello appunto di cui discutevamo -, è necessario, dal nostro
punto di vista, e questa mozione vuole andare in quella direzione, agire su due livelli: un
livello immediato che è quello che è già stato fatto, ed è il punto 1, almeno su alcuni
punti, che era la sospensione nel periodo dell’emergenza (incomprensibile) tributari, gli
aspetti delle cartelle di pagamento; inizialmente si è fatta la parte sulla TARI delle
attività, successivamente l’Assessore Sacco, che ringrazio, è andato ad agire anche sul
canone COSAP, quindi l’occupazione del suolo pubblico, e adesso - non ho capito
ancora, è da valutare la situazione, ma da quello che diceva prima la Sindaca credo che
si sta andando in quella direzione - anche la TARI per i cittadini, quindi una
sospensione, chi ovviamente in questo momento ha ancora la possibilità di pagare va
bene e tutto quanto, però ci sono ancora delle attività che, a seguito anche degli ultimi
decreti, e in particolare quello dell’11 marzo, non sono in questo momento nella
possibilità di poter avere liquidità, che non vuol dire, come già detto in Commissione,
solo posticipare a settembre/ottobre l’adempimento, ma anche poi arrivare a
settembre/ottobre e avere la possibilità di poter usufruire di questi pagamenti, ed è il
motivo per cui, negli altri due punti, quello che andiamo a chiedere è di valutare, di
studiare, di cercare di comprendere come poter agire, quali variazioni di bilancio andare
ad attuare - e quindi la discussione che ci sarà prossimamente sarà utile da questo punto
di vista - su altri ambiti, ad esempio come poter eventualmente ragionare su un esonero,
una riduzione dell’addizionale comunale IRPEF. Ricordiamo che l’addizionale
comunale IRPEF è disciplinata dall’articolo 1 nel decreto 360 del ‘98, che ha introdotto
questa addizionale con una misura non eccepita nello 0,8%. Il Comune di Torino ad
oggi applica il massimo di legge - lo 0,8% - e ha previsto un’esenzione per i redditi
inferiori a 11.790 Euro. Questa aliquota va ad aiutare tutta una serie di attività che
attualmente... che non possono usufruire, ad esempio, della cassa integrazione, parliamo
delle partite IVA, delle piccole attività che non rientrano all’interno del quadro
rappresentato per l’attività di prima necessità. Quindi, un ragionamento su questa
addizionale secondo me e secondo noi è opportuno per capire quali possono essere i
limiti per una riduzione, un esonero, da capire su tutte le fasce o determinate fasce,
questo è aperto appunto alla discussione nella variazione di bilancio.
Un ragionamento analogo riteniamo che si debba fare anche per quanto riguarda tutti gli
altri tributi locali: la TARI, la TASI, la COSAP, la CIMP, l’imposta di soggiorno,
quindi tutto ciò che riguarda i tributi locali, cercare di capire quale può essere l’impatto
che possiamo avere, la riduzione che possiamo implementare ed eventualmente anche
nel prossimo decreto, che sarà fatto in aprile, capire le richieste da inviare a livello
governativo, perché, d’accordo, noi abbiamo tutta una situazione del Bilancio critica, e
su questo non possiamo... c’è anche la mozione del Consigliere Carretto che, appunto,
chiede alla Corte dei Conti di poter in qualche modo anche uscire un po’ dai parametri
del Piano di rientro, però questa non può essere sempre una scusante che ogni volta
bisogna rimandare a qualcun altro, cerchiamo di valutare la Città cosa può fare, quali
sono gli impegni che può già mettere. In Commissione si discuteva anche di valutare le
(incomprensibile) entrate e uscite e capire quali sono differibili e quali meno, quindi
cominciamo col fare un ragionamento tutti insieme, domani passerà questa Variazione
di bilancio di cui ci parlava la Sindaca, andremo tutti quanti a discutere sul Bilancio,
quindi può essere un’occasione per andare tutti insieme a definire delle azioni che non
sono soltanto un differimento, uno spostamento nel tempo dei tributi per le varie
cartelle, ma anche poter contribuire per tutte quelle categorie che vivono in funzione
dell’attività del reddito che si procacciano e che attualmente, con l’attività ferma o
fortemente ridotta, non hanno tale possibilità. Quindi, questo atto era una valutazione
sulle variazioni di bilancio, quindi un’indicazione alla Giunta di come iniziare ad
impostare, a valutare le variazioni di bilancio che poi devono essere discusse nelle
Commissioni opportune e poi nel Consiglio Comunale successivo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono altri interventi sulla mozione del Consigliere Curatella?

MONTALBANO Deborah
Presidente, vorrei intervenire.

SICARI Francesco (Presidente)
Si segni in chat, per favore, perché non posso gestire in questo modo..., ci sono le
prenotazioni. Prego, Consigliere Fornari.

FORNARI Antonio
Sì, grazie, Presidente. Io ho letto la mozione e, a parte il primo punto, che è già stato,
diciamo, attuato dall’Amministrazione, il secondo punto, che è quello sull’addizionale
comunale, non si può proprio materialmente fare, quindi è un qualcosa che non è nelle
competenze del Comune di Torino prevedere l’esonero dell’addizionale comunale,
perché, come sicuramente tanti conoscono, l’addizionale comunale viene applicata ad
esempio sui lavoratori dipendenti direttamente sul cedolino e quindi il Comune di
Torino non può nemmeno materialmente sospendere, magari a un lavoratore privato,
l’applicazione dell’addizionale comunale. Quindi io non posso sicuramente chiedere
alla Sindaca di impegnarsi a fare un qualcosa che non è nelle sue possibilità.
Sul punto 3, che era quello sulla riduzione dei tributi, anche questa direi che in un
momento attuale in cui abbiamo... avremo, perché sicuramente le difficoltà ce le hanno
le imprese, ma anche il Comune di Torino, in un certo senso è un’impresa e avrà delle
difficoltà nel chiudere il Bilancio di Torino a fine anno, perché mancheranno dei tributi,
mancheranno delle entrate, e quindi magari in questo senso si può più chiedere in questa
sede un ragionamento su quali saranno i contratti di servizio o le rinegoziazioni che il
Comune di Torino potrà fare per ottenere una sorta di riduzione dei costi fissi che ci
sono, dei costi che riguardano i contratti di servizio, piuttosto che dire già in questa
sede: “Riduciamo le tasse”, perché è bello dire: “Riduciamo le tasse”, è bello chiedere la
pace nel mondo, ma in un momento del genere secondo me serve un minimo di
buonsenso e di piedi per terra nel dire: “Cerchiamo di... - come ha fatto bene il Governo
- aiutiamo le persone più in difficoltà, cerchiamo di sospendere tutti i pagamenti che in
questo momento possono, in un certo senso, togliere liquidità alle famiglie e alle
imprese, e poi fra sei mesi, sette mesi andremo a fare una verifica sostanziale di cosa si
può fare e di cosa non si può fare”, ma chiederlo in questo momento mi pare
assolutamente fuori luogo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso il Capogruppo Lo Russo. Prego, cinque minuti.

LO RUSSO Stefano
Io non sono intervenuto sulle comunicazioni, chiedo scusa, per lo scarso tempo a
disposizione. Raccomanderei solo alla Maggioranza e alla Sindaca di non continuare a
lodarsi e a ringraziarsi a vicenda, perché è del tutto evidente all’occhio di un osservatore
un po’ più attento che in realtà il Sindaco in questo momento lo sta facendo il Prefetto, e
vivaddio che lo sta facendo il Prefetto e, diciamo così, per usare la migliore e più dolce
delle espressioni, abbiamo un funzionario di collegamento tra il Tavolo della Prefettura
e il Comune di Torino. In questo quadro di scenario, quindi, la mozione del collega
Curatella..., io condivido i rilievi posti sotto il profilo del merito specifico relativamente
alla formulazione delle questioni relative alle tariffe e alle imposte, alcune sono nella
disponibilità del Comune di Torino e altre non lo sono, sono effettivamente
considerazioni che vanno inquadrate rispetto appunto a quello che noi vogliamo fare,
cioè dare un indirizzo politico alla redazione di quello che sarà necessariamente
(incomprensibile) assestamento di bilancio, ed è del tutto evidente che, avendo
indeterminate le entrate, diventa complesso individuare modalità con cui intervenire. La
mozione in realtà dà un indirizzo, non entra nel merito specifico del Bilancio, individua
come criterio prioritario quello della riduzione delle imposte, in alcuni casi addirittura
dell’azzeramento, peraltro, aggiungo, non è neanche del tutto esaustiva
nell’elencazione, perché abbiamo altri temi all’Ordine del Giorno, penso ad esempio ai
canoni di concessione degli immobili comunali dati ad associazioni o al mondo del
Terzo Settore, che oggettivamente sono stati al momento solo rinviati, ma non sono stati
cancellati.
Allora, è del tutto evidente che il segnale politico che può dare il Consiglio Comunale è
quello di una indicazione all’Amministrazione nell’individuare nella riduzione di alcune
imposte il veicolo con cui si dà il proprio contributo alla ripartenza della città, perché se
non fa neanche questo la Città di Torino, il Comune di Torino, ci chiediamo che cosa ci
sta a fare tutta ‘sta macchina amministrativa, lo dico con franchezza, nel senso che
oggettivamente abbiamo un Governo che fa ordinanze estremamente precise e puntuali
che individuano addirittura puntualmente le categorie merceologiche che possono
rimanere aperte e quelle che devono invece chiudere; abbiamo un Presidente della
Regione che fortunatamente, lo dico con franchezza, esprime un indirizzo politico,
emette delle ordinanze e si assume anche la responsabilità di farlo, poi sicuramente le
carenze strutturali della Regione sono evidenti per quanto riguarda alcuni elementi di
carattere sanitario, ma va detto che oggettivamente il Presidente della Regione c’è.
Allora, se neanche sotto il profilo dell’individuazione delle linee strategiche di
intervento della città il Comune di Torino, il Consiglio Comunale, dà delle linee di
indirizzo, ci chiediamo davvero che cosa ci stiamo a fare, cioè che cosa ci sta a fare la
Sindaca e i suoi Assessori, nel senso che io sono contento che, come dire, ci sia un
Governo che - ribadisco - entra nel merito specifico dei codici ATECO, delle imprese
che possono aprire e possono chiudere, credo che onestamente sia dovere nostro
individuare un indirizzo politico e credo che l’indirizzo politico non possa che essere
quello di andare, laddove possibile ovviamente, poi saranno le compatibilità di Bilancio
e tutte le cose dette, perché nessuno di noi ha neanche contezza bene di quelli che
saranno gli effetti economici sui conti del Comune di Torino di questa cosa,
relativamente a quella che in qualche modo è la reale sussistenza delle reali possibilità
sotto questo profilo. Allora, a noi ci è sembrato, come dire, utile intervenire con alcune
precisazioni puntuali a livello emendativo, ma fondamentalmente non tanto andando a
spaccare la virgola di questa mozione, quanto piuttosto per segnare un punto politico
relativamente a quella che è una linea di indirizzo, e cioè quella che noi dovremmo,
credo, abbastanza a breve fare una valutazione sui conti del Comune di Torino,
individuare le somme che sono state impegnate e che sono state impegnate, sospese,
ribadisco, assolutamente legittime e per certi versi anche logiche nella determinazione
precedente, ma che magari non ancora contrattualizzate possono ragionevolmente essere
fermate e, alla luce di questi elementi, come già dicemmo un mese e mezzo fa quando
trattammo di questa questione, a valle di questa ricognizione individuare quelli che
possono essere i capitoli di quelle che sono le spese che non sono oggettivamente
urgenti e che possono essere differite, ad esempio, all’anno prossimo, e lì capire se poi
alla fine, tagliate tutte le spese, verificate effettivamente le entrate, ci sono dei margini
di individuazione di azioni sulle politiche tariffarie, e aggiungo...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
Concludo, e aggiungo sui temi dei canoni concessori. Quindi, onestamente credo che
almeno un indirizzo politico da questo punto di vista non solo non sia inopportuno, ma
sia doveroso stante il livello di assoluta indeterminatezza dell’attuale azione
amministrativa.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Grazie, Presidente. Io mi unisco un po’ a quanto detto dal Consigliere Curatella e dal
Consigliere Lo Russo. Io credo che in questo momento sia importante iniziare a parlare
del futuro. Va bene la gestione dell’emergenza, la stiamo facendo, la stiamo facendo
anche bene, o comunque sia stiamo facendo tutto quello che è possibile, ma credo che si
debba iniziare a pensare a come ripartire, a come reagire, a come aiutare i cittadini. Io
ricordo che la Città di Torino non era una Città in salute, economicamente ha patito
molto la crisi precedente e temo che rischi di patire ancora di più questa. Quindi, io
credo che la Città di Torino e il Consiglio Comunale debbano iniziare a dare degli
indirizzi chiari, fare delle richieste chiare. Io credo che il tempo della ragioneria spiccia,
quindi di quello che abbiamo fatto negli ultimi quattro anni, ovvero una via di mezzo tra
i ragionieri e i curatori fallimentari, sia finito, quel tempo è finito. Noi dobbiamo
iniziare a ragionare su come agire per il bene dei cittadini. So che tutti vogliono fare il
bene dei cittadini, però in questo momento il bene dei cittadini significa dare, mettere
soldi in tasca a questi cittadini, creare lavoro, creare occasioni, creare delle possibilità.
Per creare delle possibilità, la Città deve agire in prima persona, deve lavorare e deve
essere chiara, deve dirlo chiaramente anche al Governo, alla Regione, agli Enti
sovraordinati, che la Città ha determinate intenzioni, senza avere paura. Cioè, se noi
dobbiamo dire agli Enti sovraordinati, al Governo: “Noi abbiamo intenzione di
diminuire le tasse o i tributi, perché i nostri cittadini non ce la fanno, se no”, se noi
dobbiamo dire chiaramente che la Città non riesce più a far fronte a tra il 200...
guardavo qua, questo è - non so se si vede - il grafico dell’ammortamento dei mutui, che
fino al 2037 viaggiano in quote che viaggiano tra i 150 e i 200 milioni all’anno, se noi
vogliamo dire ai nostri cittadini che la Città si priva fino al 2036 di 150 milioni, che
potrebbero essere usati in maniera diversa, all’anno, che quindi non ha risorse per
investire e per agire, secondo me dobbiamo prenderci una responsabilità. Quindi, io
credo che noi dobbiamo chiaramente iniziare a prendere delle posizioni. Non possiamo
essere sempre silenti, non possiamo sempre aspettare che il Governo o qualcun altro
faccia le cose per noi. Noi dobbiamo dire chiaramente quali sono i nostri obiettivi,
perché in questo momento i nostri cittadini hanno bisogno di avere una Sindaca, un
Comune, un Consiglio Comunale che dice chiaramente che cosa vuole fare. Io quindi
credo che l’atto del Consigliere Curatella in questo momento sia una dichiarazione di
intenti. È palese che la situazione di Bilancio, le situazioni contingenti in questo
momento magari non ci danno la possibilità di capire esattamente quali sono i margini e
quali sono le possibilità, però io credo che noi, come Consiglieri Comunali, come
Consiglio Comunale, dobbiamo iniziare a dare speranza ai cittadini, dobbiamo dare dei
segnali ed esprimere una volontà politica. Credo sarebbe sbagliato, sarebbe
estremamente sbagliato, in questo momento, dire ai cittadini di Torino: “No, ragazzi, in
questo momento non abbiamo i soldi e quindi non aspettatevi che la Città possa in
qualche modo venire incontro alle vostre difficoltà”. Io credo che sarebbe estremamente
sbagliato. Quindi, io voterò a favore di questa mozione e spero che il Consiglio
Comunale approvi questa mozione, perché è importante dare dei segnali positivi. In
questo momento i segnali positivi stanno mancando, dal mio punto di vista. Non stiamo
lavorando sul futuro, stiamo lavorando sull’emergenza, ripeto, stiamo lavorando anche
bene sull’emergenza, ma dobbiamo pensare al futuro, è nostro dovere politico.
Dobbiamo smettere di fare i ragionieri e fare politica, perché se no...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

CARRETTO Damiano
Certo, adesso concludo, se no i politici non servono a nulla, possiamo far mandare
avanti la Città dal dottor Ferrari e da tutti gli Uffici del Comune e noi fare da spettatori,
sperando che arrivi la manna dal cielo e che qualcuno ci aiuti; invece credo che
dovremmo iniziare ad aiutarci da soli. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Consigliera Montalbano, prego.

MONTALBANO Deborah
Sì, grazie, Presidente. Allora, io sottoscrivo alcuni interventi già citati, che comunque
compongono un po’ il contenuto anche del mio intervento. Mi collego subito a quello
del Consigliere Lo Russo e vorrei aggiungere, quando lui dice che è abbastanza
stucchevole vedere un po’ il rimpallo della palla tra Sindaca e Maggioranza per quanto
si è bravi e quanto si è efficienti, eccetera, eccetera, e aggiungendo, oltre il Prefetto,
oltre anche alcune realtà tecniche che compongono l’Amministrazione, anche diversi
Consiglieri di Minoranza, che stanno operando, sollecitando e facendo proposte, che tra
l’altro quest’Amministrazione sta recependo ed attuando. E quindi cerchiamo, proprio
perché chiedete responsabilità agli altri ed onestà, di essere tutti un po’ onesti, umili e
veritieri di quello che è il percorso di questa emergenza. Detto questo, rispetto
all’ultimo intervento fatto del Consigliere Damiano Carretto, che, guardate, sottoscrivo
pienamente e ringrazio, perché poi ha esattamente riassunto il motivo per il quale la
suddetta Consigliera ha abbandonato la Maggioranza ed è passata in Minoranza, e cioè
il fatto che forse quest’emergenza può aiutare a capire che è ora di finire di fare i
ragionieri, perché la politica è un’altra cosa, e dovrebbe essere quel qualcosa che
influenza la ragioneria, la parte tecnica di un’Amministrazione Comunale. Io non ho
firmato..., non ho avuto modo, e chiedo scusa al Consigliere Curatella, di firmare
quest’atto, ho avuto veramente diversi problemi di connessione da poter partecipare
anche alle Commissioni e ancora oggi al Consiglio Comunale. Dichiaro di voler votare
favorevolmente quest’atto, e faccio un ultimo appello rispetto all’intervento di Antonio
Fornari, perché sono un po’ stanca di vedere miei ex colleghi di Maggioranza e oggi in
Minoranza, ma è un po’, devo dire, un atteggiamento che è stato attuato anche con me e
che continua a persistere, che finché siamo in Maggioranza siamo bravi, competenti e
quando poniamo delle questioni siamo i migliori, e invece in Minoranza diventiamo
incompetenti, non capiamo nulla e siamo solo strumentali. Quindi, la mia piena
solidarietà al Consigliere Aldo Curatella, la sottoscrizione di questo atto è la mia
risposta.

SICARI Francesco (Presidente)
Non sentiamo più la Consigliera Montalbano.

MONTALBANO Deborah
No, ho concluso.

SICARI Francesco (Presidente)
Okay, perfetto. Prego, Consigliere Versaci. Ha tre minuti.

VERSACI Fabio
Grazie, Presidente. È che sono state dette tantissime cose, anche cose interessanti,
sicuramente, a parte l’ultima parte, che ci si viene a dire che siamo stucchevoli o che si
parla della Maggioranza: ognuno pensasse a se stesso, alle azioni che fa e alle cose che
dice, e soprattutto all’utilità che ha portato a questo Consiglio Comunale. E poi volevo
aggiungere una cosa. Ho sentito dire che bisogna smetterla di lodarsi, perché sta
facendo tutto il Prefetto, vabbè, allora posso chiedere una cosa a tutti i Consiglieri che la
pensano così: presentate gli ordini del giorno e le mozioni al Prefetto, visto che noi non
siamo in grado di decidere, sta decidendo tutto il Prefetto, se siamo di fatto un organo
inutile, perché di fatto è tutto deciso dall’alto, noi non stiamo facendo assolutamente
niente, quindi io invito i colleghi a presentare mozioni e ordini del giorno al Prefetto e
magari a loro li possono ascoltare. Io mi ricollego a quanto diceva il collega Fornari,
semplicemente che bisogna fare i conti con la realtà. La politica sicuramente deve dare
un indirizzo, però deve dare un indirizzo, deve dare degli intenti e anche essere credibile
quando li dà, soprattutto. Perché poi magari non è che si danno degli intenti oggi, si vota
un atto oggi per poter dire: “Abbiamo deciso di fare questo, questo e quest’altro” che
poi non si può attuare. È questa la realtà, Presidente. È solamente una questione di
tempistiche. È stato chiesto di sospendere l’atto non perché si è contro gli intenti o le
idee di come poter rilanciare. È un momento difficile, evidentemente per qualcuno è
meno difficile che per me capire determinate cose. Com’è stato spiegato anche dalla
Sindaca prima, nella discussione sulle comunicazioni, affronteremo scuramente le
questioni legate al Bilancio e a come far ripartire la Città. Era solamente questo. Poi
ovviamente siamo nel gioco delle parti, ce ne siamo accorti anche prima che non si
partecipa alle votazioni sperando che cada il numero legale, va bene tutto. Io
personalmente non trovo il momento opportuno di fare la lista della spesa e di dover
dire..., perché adesso siamo tutti Presidenti del Consiglio. Visto che non possiamo
essere allenatori di calcio, siamo tutti Presidenti del Consiglio e tutti Sindaci, che hanno
la ricetta per ripartire subito dopo la crisi, che non sappiamo neanche quando finirà.
Quindi, io lo trovo del tutto stucchevole, veramente. Quindi io dichiarerò sicuramente il
mio voto contrario a questa mozione, proprio anche per l’atteggiamento tenuto in questo
Consiglio Comunale. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ho segnato adesso il Consigliere Giovara. Ha facoltà per tre minuti.

GIOVARA Massimo
Grazie, Presidente. Spero che mi si veda, anche se non è importante e neanche
piacevole. Io non volevo intervenire, ma la tristezza del proseguimento di questi
atteggiamenti da parte delle Minoranze, nello specifico del Capogruppo del Partito
Democratico, mi costringe purtroppo, mio malgrado, ad intervenire. La Sindaca e la
Vicesindaca stanno facendo bene; quando fanno male, glielo si può anche dire, ma in
questo momento difficile io sono molto contento che non ci sia un Sindaco del Partito
Democratico alla guida di questa Città e sono contento che noi non accettiamo consigli
da quelli che hanno mandato in malora questa Città, soprattutto su questioni di Bilancio.
Abbiamo visto cos’hanno fatto in ambito culturale, lo vediamo tutti i giorni. Stiamo
risanando la Città e, anche in questo momento di grande difficoltà, lo stiamo facendo
con l’aiuto di tutti, persino di pezzi di società che una volta erano vicini a questi
sedicenti signori del centrosinistra. Purtroppo ho dovuto intervenire, perché è veramente
intollerabile che, in un momento di crisi in cui si dovrebbe richiedere unità da parte di
tutti, continuano con atteggiamenti da sciacalli ad attaccare una maggioranza che si sta
dando da fare. Ripeto, sono molto contento che in questo momento alla guida della Città
ci sia la Sindaca Chiara Appendino e non quelli che adesso sono bravi a fare
l’opposizione soltanto a parole. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho il Capogruppo Tresso, cinque minuti.

TRESSO Francesco
Grazie, Presidente. Io vorrei un pochino uscire dalla logica di dire se siamo contenti o
meno di chi ci stia governando. Chi ci sta governando l’hanno scelto i cittadini e
saranno poi chiamati di nuovo a dare il loro voto anche e soprattutto, credo, a valle di
quest’esperienza, per giudicare come è stata fronteggiata l’emergenza. Però mi sembra
che non stiamo dando proprio un grande esempio di capacità di reazione e di resilienza
di una Città che cerca di mettersi di fronte a dei problemi, capire i problemi della gente
e magari superare, una volta, facendo tutti - inizio a dirlo a me per primo - un passo
indietro nella polemica politica in una situazione come questa. Io non dico che la
politica debba essere azzerata e che gli schieramenti non possano mantenere delle loro
fazioni, delle loro partigianità, però mi sembra davvero un po’ riduttivo continuare a
ribadire: “Allora il gioco è quello di sparare ad alzo zero” e: “Allora però meno male
che invece qualcosa ci avete lasciato”. Insomma, in questo momento cerchiamo di
concentrarci sui contenuti. Io credo ci sia anche - e sia questo - il momento di azioni di
un po’ di coraggio. Io non ho attaccato la Sindaca e la Vicesindaca su come si stia
gestendo l’emergenza, posso avere delle riserve, (incomprensibile), ma non mi interessa
adesso, anzi, credo che in questo momento sia fondamentale riuscire a dire, penso dando
ognuno dei suggerimenti, io ho cercato di darne anche su alcune iniziative che ritengo
utili, perché lo ritengo davvero, e cerchiamo di fare fronte comune, perché in questo
momento è fondamentale riuscire ad uscire e dare una prospettiva. È proprio il concetto
di questo dare una prospettiva che però, come dicevo nell’intervento precedente, a
seguito delle comunicazioni, è fondamentale. Cioè, dobbiamo comunque pensare che la
gente, oltre a vivere delle esigenze immediate di mancanza, per chi non ha più un
reddito, per chi ha delle difficoltà oggettive di sussistenza, ha bisogno però di avere
anche almeno un’idea che si stia facendo qualcosa, perché c’è una prospettiva poi di
ripartenza, che non è chiara per nessuno, non è chiara nei tempi, nelle modalità, e ci
sono situazioni drammatiche. Allora, in questo io sollecitavo che il Comune si faccia,
però, un pochino più parte proattiva di qualche iniziativa anche coraggiosa. Voglio dire,
pensare di sospendere la TARI, sicuramente è necessario e ci permette di tirare il fiato,
ma è ovvio che bisognerà pensare che la TARI non sia corrisposta per il periodo in cui
l’esercizio commerciale è stato chiuso. Come possiamo chiedere che venga pagata una
tassa per un periodo in cui non ci sono state le possibilità di erogare quel servizio e
quindi di poter...? Poi, questo comporterà la trattazione di quelle che sono le possibilità
di un disavanzo di amministrazione, e ci mancherebbe. Però, voglio dire, a me sembra,
ma lo dico davvero in spirito anche di sollecitare questo tipo di discussione, che stiamo
mancando di una certa propositività, di una certa proattività che il Comune, come
espressione più diretta di una comunità locale, deve poter dire, non solo con messaggi di
rassicurazione tipo: “Sono contento che la cittadinanza stia reagendo bene”, ma
dobbiamo dare anche prova che stiamo davvero elaborando e ci stiamo impegnando a
dare delle soluzioni. Allora, io leggo in quest’atto che ha sottoscritto, il primo
firmatario, il Consigliere Curatella, sostanzialmente questa volontà. Io, come dicevo, ho
fatto... depositato una mozione che dica: “Istituiamo un fondo straordinario di
solidarietà che parta proprio dal Comune che ci mette qualcosa”, e poi torneremo,
laddove riusciamo, io ho fatto degli esempi, a trovare le maglie per almeno avviarlo.
Faccio presente che il Comune di Milano ha aperto un analogo fondo e, ad oggi, su 3
milioni che ha messo il Comune, ne sono già stati raccolti 7. Quindi, c’è uno spirito
solidale, ma dobbiamo noi dare l’esempio in primo luogo e credo che questa fosse
l’intenzione sostanzialmente, di valutare delle possibilità che i cittadini colgano, che il
Comune comunque non è solo in attesa che ci diano dei dispositivi governativi. È chiaro
che la trattativa con il Governo è fondamentale, va fatta compattamente in sede ANCI,
in sede di capire quelle che saranno le maglie e ci saranno misure straordinarie, ci
mancherebbe ancora, però credo che l’intenzione fosse proprio quella di dare una
risposta immediata, che, fatta salva l’emergenza, quindi sotto il profilo sanitario, sotto il
profilo di dare sussistenza ed assistenza a quelle categorie che sono più disagiate, si sta
pensando però già da subito al fatto che la Città non sarà ferma, che è fondamentale
mantenere il presidio, soprattutto per le piccole imprese, per gli esercizi minori, anche
per quelle realtà culturali che di nuovo saranno - ne abbiamo parlato in Commissione
ancora di recente - così fortemente penalizzate, bisogna dare un segnale forte e chiaro.
Non possiamo dire: “Stiamo qui in attesa che il Governo ci dica qualcosa”, dobbiamo
dare un messaggio che faccia capire che si sta davvero mettendo a disposizione delle
risorse, e le risorse credo che il Comune in parte può da subito programmarle e inizia a
fare fattivamente degli scenari di cosa voglia dire, cosa comportano, come si può
avviare questo tipo di processo, però bisogna applicarci, non possiamo stare in attesa.
Ecco, io lamento un po’ questa sospensione, che è propria anche di questo periodo che
stiamo vivendo, ma che non deve sospendere anche la possibilità di elaborare delle
strategie, perché se no demanderemo sempre ad un ente sovraordinato che ci dia delle
indicazioni. Noi siamo la rappresentanza dei cittadini, dobbiamo prenderci delle
responsabilità anche con un po’ di coraggio. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Tresso. Prego, Consigliera Pollicino, tre minuti.

POLLICINO Marina
Grazie, Presidente. Mi sentite?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, la sentiamo.

POLLICINO Marina
Bene, grazie. Allora, io volevo ricollegarmi all’intervento di un Consigliere che poco fa
ha detto che dobbiamo fare i conti con la realtà. I conti con la realtà, però, non sono la
stessa cosa della realtà dei conti, e la realtà dei conti in questo momento è che molte
famiglie fanno fatica a farli quadrare questi conti. E quindi io, da questo punto di vista,
ringrazio, invece, il Consigliere Curatella per la sua mozione, perché ovviamente è una
mozione che dà un indirizzo concreto. Ovviamente è tutto da valutare con il Bilancio,
questo sì, però comunque già indica al Consiglio in quale direzione bisogna muoversi,
ci si deve muovere: quella di aiutare le famiglie, le imprese, le persone che si trovano,
appunto, in difficoltà, anzi, in una situazione emergenziale, un’emergenza che può
essere anche prolungata nel tempo, noi non sappiamo quanto durerà. A questo proposito
io volevo anche proporre un monitoraggio. Cioè, se è possibile fare il monitoraggio
dell’erogazione della corrente elettrica in tutti gli edifici comunali: penso agli uffici
comunali, alle Circoscrizioni, insomma, laddove, a seguito dell’applicazione dello smart
working, secondo me, è possibile che ci siano dei risparmi. E quindi io penso che una
parte di questo risparmio potrebbe essere destinato alle categorie vulnerabili, a quelle
più fragili in questo momento, più disagiate, di cui oggi ci stiamo occupando. Ecco, era
un’idea, una proposta, che io spero che poi verrà valutata. La ringrazio, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso la Consigliera Grippo, per tre minuti.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente. Vorrei cercare di utilizzare questo tempo in modo costruttivo e
ricordare come in modo costruttivo abbiamo approcciato fin dall’inizio le tematiche che
oggi trattiamo. Non sarà sfuggito che nessuno degli atti nel merito della strategia per il
sostegno delle categorie economiche è stato presentato dal Partito Democratico, perché
fin dall’inizio abbiamo evitato fughe in avanti, senza essere al corrente dello stato dei
conti nella sua completezza. Però, quando la Maggioranza approcciò la questione
ponendosi soltanto nella direzione di richiedere al Governo degli aiuti, abbiamo cercato
già da subito di far capire che c’era l’esigenza, da parte del Comune, di assumersi le sue
responsabilità e quindi di svolgere a pieno quello che è il suo ruolo, e non soltanto di
limitarsi ad un atteggiamento ragionieristico, che poi è il senso e la filosofia
dell’intervento del Consigliere Carretto, che una volta tanto condivido. È testimonianza
di quello che sto dicendo il fatto che il primo emendamento che presentammo, della
Maggioranza, che poi è stato tolto dal “Filippo”, parlava proprio di quella sospensione
della TARI, che poi è stata realizzata dalla Sindaca, ma mi piace dire che fummo noi i
primi a individuare questo come un inizio per andare incontro alle difficoltà che sono
state rappresentate dalle nostre imprese. Facciamo la stessa cosa questa volta, su questo
atto, presentando un emendamento di merito che va ad interessare i fornitori di servizi,
il Terzo Settore, gli utenti dei servizi e il piccolo commercio attraverso un ripensamento
complessivo del Bilancio, in un anno che nessuno si sarebbe mai immaginato che
avrebbe potuto diventare così come lo stiamo vivendo. Di nuovo ad andare a migliorare
un atto che, può sembrare, come dire, vecchissimo oggi, perché nel corso di un mese la
situazione si è completamente stravolta, purtroppo peggiorando, ma che comunque va a
rivendicare un ruolo, che è quello dell’Amministrazione comunale nella sua interezza,
quindi non soltanto la Giunta, ma anche il Consiglio, un ruolo che vuole essere giocato
fino in fondo, che mi sembra che sia condiviso nelle intenzioni non soltanto dai molti
Consiglieri di Minoranza che sono intervenuti, ma anche da alcuni Consiglieri di
Maggioranza, e che quindi spero possa essere valorizzato attraverso l’approvazione non
soltanto dell’atto, ma del nostro emendamento, andando a recuperare la realtà storica dei
passaggi che sono stati fatti e dell’atteggiamento che è stato tenuto, non soltanto dal mio
Gruppo, ma dall’intera Minoranza, mettendoci anche, Presidente - e concludo - nelle
condizioni di andare un pochino oltre quelle che sono le legittime valutazioni che
possiamo fare come singoli Consiglieri sull’operato, e dell’Amministrazione, e della
Sindaca, e comunque di ciascun Assessore. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliera Foglietta, tre minuti anche per lei.

FOGLIETTA Chiara
Grazie, Presidente. Io non entrerò molto in polemica rispetto agli interventi di alcuni
suoi colleghi della Maggioranza, facciamo parlare gli atti, e quindi intervengo nel
merito dell’emendamento, che è stato anche sottoscritto da me, oltre che dalla
Consigliera Grippo, che mi ha preceduto, e dal Capogruppo Lo Russo e dalla
Consigliera Tisi. In particolare, in quell’emendamento all’atto del Consigliere Curatella,
si chiedeva, tra le altre, anche di assicurare un rimborso agli utenti del sistema comunale
nel periodo di mancata usufruizione del servizio. Io sono contenta che in parte questa
mia suggestione sia stata anticipata o magari superata da alcuni interventi di cui
abbiamo letto sui canali ufficiali della Città, e in particolare su Torino Click. Vado a
memoria, c’è stata anche un’intervista dell’Assessora Di Martino in merito ai privati
convenzionati e al rimborso spettanti ai genitori. Questo è un segnale importante. A me
dispiace quello che è stato detto dalla Maggioranza, perché, anche se silente, la
Minoranza sta lavorando anche compattamente con alcuni colleghi. Noi non facciamo
solo polemiche, Presidente. Come vede, se io non avessi depositato il medesimo
emendamento anche alla proposta originaria della collega Sganga, probabilmente questa
suggestione la Giunta non ce l’avrebbe avuta. Quindi, questo era solo per dire che anche
le polemiche stucchevoli da parte della Maggioranza dovrebbero finirsi.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Adesso il Consigliere Chessa, che può intervenire per tre minuti. Prego,
Consigliere Chessa.

CHESSA Marco
Grazie, Presidente, ne impiegherò molti meno. Volevo solamente informare che domani
pomeriggio è prevista una Commissione congiunta I, più III, più VI, nella quale
verranno affrontate le manovre... cioè, tutti gli adempimenti che sono stati fatti in
materia di tributi da parte della Città di Torino, che, a mio parere, sono già importanti e
significativi, e con il quale si potrà anche interloquire in maniera, secondo me,
costruttiva, con la Giunta, al fine di dare un contributo politico da parte di Maggioranza
e di Minoranza. Volevo solamente dire questo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso la Consigliera Sganga, la Capogruppo. Prego, Sganga.

SGANGA Valentina
Presidente, mi sentite?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, la sentiamo.

SGANGA Valentina
Grazie. Anche io avevo presentato, se ricorderete è stato anche citato un ordine del
giorno, ho reputato di ritirarlo, in quanto mi sembrava che fosse, ed era effettivamente,
superato nei tempi, essendo trascorso ormai un mese ed essendo che molte delle misure
che richiedevamo in quell’atto sono già state messe in atto sia dal lato del Governo, sia
da quello della Giunta. Mi aspettavo, in realtà, che si procedesse in tal senso anche
rispettivamente a questa mozione. Io condivido quanto detto sulla necessità di essere
coraggiosi in questo momento. Questo è sicuramente un momento storico che richiede
coraggio e non richiede, come giustamente detto, delle politiche da ragionieri che vanno
nella direzione di attuare politiche, diciamo così, della partita doppia, e mi sembra che
non... si sia andati in questa direzione. Ho ragione di credere, anche perché l’ha detto
nel suo ultimo intervento, che la Sindaca Appendino sta lavorando e, preciso, lo sta
facendo la Sindaca Appendino e non il Prefetto, che ha ben altro di cui occuparsi, sta
lavorando per andare in un’ottica di sospensione dei mutui, sospensione sia per quanto
riguarda la parte pubblica che per quanto riguarda la parte privata, e su questo non si
attende solo ed unicamente un’azione del Governo in tal senso, anche perché le misure
previste finora, come sappiamo, coprono solo per 300.000 Euro. Vorrei aggiungere
un’altra cosa riguardo anche alle polemiche che ho sentito: io sono assolutamente
convinta che sarà necessario andare ad estendere quelli che sono i sostegni al reddito in
modo sistemico, quindi anche oltre le misure di emergenza che stiamo prevedendo in
questo momento. Però - e questo voglio specificarlo bene - non accetto lezioni da chi
per anni, invece, quelle misure di sostegno al reddito le ha rifiutate. Ora, ascoltare
persone che vengono qui a dire: “Ah no, c’è bisogno che la Maggioranza prenda
posizione su questo”, è davvero stucchevole. La motivazione per cui quest’atto, secondo
me, è ampliamente superato è perché dà l’idea che non ci si stia muovendo in quella
direzione...

MONTALBANO Deborah
Ma basta! Ma basta! (Incomprensibile) di questo Reddito di cittadinanza. Ma basta!

SICARI Francesco (Presidente)
Per favore, microfoni spenti. Microfoni spenti. Consigliera Montalbano, è vergognoso!
Stiamo già utilizzando un metodo che non è facile. Intervenire così, fuori verbale, è
davvero vergognoso. Prego, Capogruppo Sganga, vada avanti.

SGANGA Valentina
Grazie, Presidente. Proprio perché ritengo anche io vergognosi e stucchevoli questi
atteggiamenti, mi sarei aspettata... (incomprensibile).

MONTALBANO Deborah
Ma basta!

SICARI Francesco (Presidente)
Per favore, fuori il microfono della Consigliera Montalbano.

MONTALBANO Deborah
È spento.

SICARI Francesco (Presidente)
Non è spento.

SGANGA Valentina
...in questo momento il Consiglio Comunale agisca all’unisono, perché le misure
economiche sono... Se posso parlare, Presidente, almeno online.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego.

SGANGA Valentina
Grazie. Le misure economiche sono necessarie per tutti, c’è una sacca di povertà che sta
crescendo, invece qui dentro c’è qualcuno che si permette di buttarla sul politico e
questo è grave.

SICARI Francesco (Presidente)
Ho adesso il Consigliere Mensio, tre minuti.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Sarò molto rapido. Sul discorso dei consumi energetici, credo che o
si fa una previsione, ma che è impossibile rispetto all’attivazione dello smart working,
ovvero si potranno eventualmente verificare sulla contabilizzazione post, quindi poi
sulla contabilizzazione post si potrà fare un ragionamento eventualmente se o meno
utilizzare quei soldi per attività sociali. Vorrei anche ricordare che, nel bene e nel male,
i dipendenti che fanno smart working, che mi sembrano un certo numero, non
percepiscono il ticket restaurant. Per quanto io possa essere favorevole o contrario a
quest’applicazione della normativa sul lavoro agile, nella Pubblica Amministrazione,
non credo che sia un caso quello di Torino, e personalmente mi dichiaro contro perché
comunque il consumo del pasto il dipendente lo fa indipendentemente che sia a casa o
da un’altra parte, quindi avrebbe il diritto di utilizzare i buoni pasto per acquistarsi la
roba da mangiare a casa, detto questo, comunque anche questo rappresenta un
risparmio, ma anche per questo chiederei poi una verifica a posteriori effettivamente di
quanto non sia stato elargito in ticket restaurant su tutto il personale dipendente che fa
lavoro agile. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho la Consigliera Scanderebech e poi recuperiamo il fatto
personale. Prego, Scanderebech, tre minuti.

SCANDEREBECH Federica
Sì, Presidente, grazie. Credo che si debbano valutare tutte le strade perseguibili in tutte
le direzioni possibili. Per questo motivo non sono prevenuta sulla sottoscrizione di atti
che arrivano anche dalla Maggioranza. Questo atto Amministrativo in discussione ha
una forte valenza politica di indirizzo; chiediamo, infatti, di valutare diverse strade che,
come Comune, possano essere assolutamente valutate. In un momento di emergenza
simile il Consiglio Comunale nella sua interezza deve indispensabilmente dare un
indirizzo chiaro, almeno nella valutazione degli intenti. L’unità è un atto amministrativo
concreto, è dovuto alla cittadinanza tutta, che in questo momento sta passando questo
drammatico momento. Prendo atto che, se questa mozione non passasse, abbiamo svolto
un Consiglio Comunale per il voto di due uniche delibere di indirizzo edilizio, una delle
quali, tra l’altro, ha avuto anche il mio voto favorevole responsabilmente. Siamo ancora
in tempo nel dare un forte segnale di sensibilità e concretezza e metto nelle mani del
Consiglio Comunale, tutto, il mio umile contributo e la mia collaborazione attiva anche
all’interno delle Commissioni, come peraltro è sempre avvenuto. In questi giorni molti
cittadini hanno estremamente apprezzato il Sindaco De Caro, che, in mezzo ad un
grande parco di Bari, ha coscienziosamente invitato i cittadini a tornare a casa. Abbiamo
apprezzato il Sindaco di Nichelino, che, con un megafono, ha invitato i concittadini a
tornare a casa. Abbiamo bisogno anche noi, signor Presidente, di una Sindaca che sia in
mezzo alla gente e si assuma le sue responsabilità anche con atti concreti. Io voglio
ufficialmente, in questo momento, ringraziare anche l’Assessore Sacco, che stamattina,
coscienziosamente, ha spiegato quanto sta avvenendo a Porta Palazzo e
responsabilmente ha preso una scelta, anche drastica, di valutare una chiusura
temporanea del mercato di Porta Palazzo, perché la sicurezza non poteva essere in
questo momento perseguita. Quindi, io ringrazio per essere potuta intervenire adesso e
per essere, invece, stata censurata durante le comunicazioni della Sindaca. Se il mio
discorso è andato un po’ oltre l’atto amministrativo, ve ne chiedo scusa, ma almeno
sono potuta intervenire nel merito. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Mi dispiace dover nuovamente far presente che non si tratta di censura,
ma, come lei è intervenuta adesso per tre minuti e non per tutto il tempo a disposizione,
è perché c’è un Regolamento e noi meno male che dobbiamo rispettare un regolamento.
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