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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Marzo 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 16

Comunicazioni della Sindaca su "Situazione emergenza Covid-19".
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Adesso possiamo far rispondere la Sindaca, in quanto, come scrive, deve recarsi dal
Prefetto. Prego Sindaca, per rispondere a tutte le domande che le sono state fatte dai
Consiglieri.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Sì, Presidente, intanto mi permetta di ringraziare tutti gli intervenuti e anche, come dire,
per i suggerimenti e voglio ringraziare, in particolare, la Capogruppo Sganga per le sue
parole. Io risponderò su alcuni temi e poi, se il Presidente me lo permette, lascerei la
parola alla Vicesindaca così io mi stacco perché devo andare... in realtà non fisicamente,
ma collegarmi in una call sulla Prefettura. Vorrei rispondere a qualche macrotema e poi
la Vicesindaca entrerà maggiormente nel dettaglio. Allora, innanzitutto si è parlato di
manovra del Governo e di manovre economiche che dobbiamo fare a livello territoriale.
Permettetemi una precisazione: la manovra che ha fatto il Governo attuale, cioè il “Cura
Italia” e l’ultimo decreto della Protezione Civile, cioè per quanto riguarda l’FSC, come
forse diceva la Capogruppo Artesio, non ha un impatto sul nostro Bilancio. Vorrei
anche correggere il Capogruppo Tresso; il riferimento ai mutui di Cassa Depositi e
Prestiti è riferito a mutui vecchi stilati o sottoscritti col MEF, quindi per la Città di
Torino quella piccola clausola vale 300.000 Euro all’anno; capite che la manovra sugli
Enti Locali è ancora tutta da fare, poi vi spiegherò come ci stiamo muovendo. Quindi
che cosa stiamo facendo noi a livello di Città? Stiamo intervenendo con delle
sospensioni di pagamenti man mano che abbiamo le scadenze, ci rendiamo conto delle
scadenze che, ripeto, queste sospensioni, in particolare, quando andremo a toccare
anche le famiglie, noi le facciamo per chi ha veramente bisogno e l’invito è a chi invece
è nelle condizioni di poter, come dire, pagare ad esempio la TARI, di farlo, perché in
questo modo indirettamente stiamo aiutando le fasce più fragili.
Quindi cosa sta facendo la Città? Si sta muovendo su due fronti: con ANCI si sta
lavorando per un cosiddetto “Intervento nazionale sui Comuni” che ci possa permettere
di avere un quadro più chiaro rispetto a quale sarà il Bilancio e la situazione che noi
dovremmo affrontare per poi fare delle scelte politiche, come diceva il Consigliere
Tresso, strutturali; oggi noi non siamo nelle condizioni di fare queste scelte perché,
come vi ha anche raccontato il Direttore Lubbia, in questo momento se noi dovessimo
fare una variazione di Bilancio in cui andiamo a toccare le entrate, noi dovremmo
probabilmente, potenzialmente abbassare di 200/300 milioni le entrate e quindi andare
in predissesto. (Audio interrotto) …interventi di sospensione di pagamento, ma che
rimangono nell’anno, perché questo ci permette di mantenere gli equilibri di Bilancio,
di dare aiuto alle imprese e alle famiglie anche dal punto di vista del supporto
momentaneo, sappiamo che non sono interventi risolutivi, ma come abbiamo fatto con
la TARI il 16 di marzo, non potevamo chiedere alle categorie produttive di pagare la
TARI il 13 di marzo, era impossibile, erano in parte chiusi, senza liquidità, era
oggettivamente impossibile. (Audio interrotto) …loro di pagarci i servizi educativi di
cui non hanno usufruito, quindi ci sarà un rimborso; ma tutta la manovra che dovremo
fare in cui rivedremo il sistema, come dire, delle imposte in cui capiremo le date di
pagamento e faremo insieme alle associazioni di categoria, perché evidentemente ci sarà
bisogno anche del loro supporto e del dialogo con loro, sarà possibile dopo aprile
quando ci sarà l’intervento governativo, peraltro già annunciato dalla Viceministra
Laura Castelli in tema di Enti Locali. Quello che è stato fatto oggi, quindi sia i 400
milioni su cui tornerò, sia l’anticipo dell’FSC e sia il tema che diceva il Consigliere
Tresso non sono interventi che impattano il nostro Bilancio e ci permettono di fare delle
manovre reali; la liquidità che ci arriva a marzo anziché a maggio - per rispondere anche
alla Capogruppo Artesio - non c’è un cambio di cifra, l’FSC è esattamente quello che
noi avevamo messo a Bilancio anziché pagarcelo a maggio ci arriva a maggio e questo è
molto importante perché noi in carenza di liquidità dalle tasse ad esempio della TARI,
queste risorse ci sono utilissime per garantire i servizi soprattutto ai più fragili e
continuare a poter svolgere il nostro ruolo di ente erogatore di servizi essenziali. (Audio
interrotto) …in grado di farlo oggi perché noi non sappiamo per quanto durerà
l’emergenza e quante sono ancora le risorse che non andremo a dover pagare per la
TARI, poi è ovvio che la TARI prevede un ribaltamento reale dei costi di servizio sulle
aziende, sulle famiglie, quindi è chiaro che questo conteggio lo dovremmo fare, ma oggi
non siano ancora nelle condizioni di farlo. Quindi l’approccio del Comune, come tutti i
Comuni d’Italia… (audio interrotto) …in questa fase, perché non siamo in grado ancora
di quantificare l’effetto che ha su di noi il Covid, sulle nostre entrate strutturali.
Attendiamo e stiamo discutendo col Governo su una serie di provvedimenti, come la
sospensione delle quote capitali di Cassa Depositi e Prestiti dei mutui, ma anche stiamo
ragionando sui soggetti privati, quindi le banche private, ma è un quadro normativo che
è in evoluzione e su cui si sta discutendo tra Governo e ANCI, tra cui anche noi stiamo
facendo la nostra parte come Città di Torino.
È evidente che il nostro Bilancio così non regge e non potrà reggere, ed è altrettanto
evidente che come Ente locale dovremo fare molto di più rispetto agli anni passati per
accompagnare la nostra città in un momento di ripresa certamente non facile, ma questa
fase di quantificazione sia dei costi, sia delle minori entrate, sia di strumenti governativi
avverrà un po’ più avanti, noi oggi stiamo… (incomprensibile) …col Governo sulla
manovra, appena avremo elementi di certezza sulla manovra, a cascata, decideremo
quali sono gli interventi strutturali che noi possiamo fare in questa fase, e quindi io
penso che questa discussione la faremo nella seconda metà di aprile indicativamente e
coinvolgerà anche il Consiglio Comunale.
Tornando invece alla questione dei 400 milioni, ringrazio la Capogruppo Artesio perché
effettivamente mi ero scordata di dire dell’IBAN e del conto corrente che è esattamente
come diceva lei, cioè questo conto lo abbiamo aperto questa mattina e sarà utilizzato per
le risorse, le donazioni private che potremmo ricevere per alimentare il fondo di 4,6
milioni che è stato stanziato dal Governo, che è uno stanziamento una tantum; perché
abbiamo deciso di dividere queste risorse? Non sappiamo ancora quantificare né quanto
sarà il buono perché lo stiamo studiando in questi giorni, né come divideremo le risorse
tra rete e il cosiddetto strumento “buono famiglia” che stiamo elaborando, perché noi
riteniamo che, mentre la nostra rete di solidarietà, che voglio ringraziare ancora per tutti
coloro che la compongono, è una rete che conosciamo, che conosce anche meglio gli
utenti e le persone che già si rivolgono ad essa, per noi era importante costruire un
nuovo strumento che è quello del buono che invece guarda una platea che noi oggi non
conosciamo. Io non sono in grado di rispondere alla domanda: quante persone
immaginiamo che utilizzeranno questo buono o la rete, non siamo in grado perché
questa è una fascia di povertà che noi oggi non siamo in grado di tracciare e che non
conosciamo ed è per questo che il Governo ha dato questa elasticità e per cui noi anche
manteniamo questa elasticità sull’utilizzo dello strumento, perché anche se andassimo a
prendere il reddito che non ha nessun senso in questo momento perché fotografa una
situazione storica, comunque non saremmo in grado di capire quante persone
chiederanno questo strumento, quindi la strada che abbiamo scelto è stata andare a
consolidare la rete, quella, ripeto, che molti già conoscono, che è già attiva e che ha già
tutta una serie di contatti e a fianco costruire uno strumento nuovo - il buono - che
teoricamente, poi parliamo ovviamente in teoria perché siamo di fronte ad
un’emergenza inedita, probabilmente andrà ad esaurirsi pian piano quando saranno in
vigore anche strumenti governativi o comunque diminuirà di importanza, in teoria, man
mano che si va verso la normalità, mentre invece la rete rimarrà la rete costante che
abbiamo sempre avuto, che abbiamo potenziato e che continueremo a potenziare.
Quindi sono due strumenti, come dire, che si vanno a completare a vicenda e che
tendenzialmente raggiungono anche persone molto diverse. È molto difficile per un
Comune, per un servizio sociale oggi dire chi avrà bisogno di un aiuto per accedere a
beni alimentari, perché questo strumento - ripeto - questo intervento si rivolge a quelle
famiglie che non erano in buona parte tracciate perché non avevano strumenti, tant’è
che l’ordinanza dice: “Utilizziamolo per chi prioritariamente non ha già accesso ad
altro”, il che significa che oggi non è nell’ambito delle conoscenze dei nostri servizi. È
per questo che il buono per noi è molto utile e può essere uno strumento facilmente
accessibile, perché andiamo su una platea che noi oggi non conosciamo e che
probabilmente non potremmo conoscere, che potrebbe anche essere formata da residenti
e non residenti, perché immaginate che ci sono persone che sono sul nostro territorio,
cioè dobbiamo capire, tutti questi elementi. È chiaro che noi lavoreremo sui residenti,
ma man mano dovremmo capire quali sono le necessità emergenti.
Aggiungo una cosa che forse qualcuno ha chiesto, adesso non ricordo: tutte le persone e
i volontari che si sono attivati tramite la Protezione Civile - e sono tanti - e coloro che
stanno lavorando con la nostra rete e chi si vorrà attivare, sono forniti da noi, dalla Città,
con il relativo DPI, quindi tutte le persone che stanno lavorando nella nostra rete sono
tutelate e hanno a disposizione gli strumenti necessari per poter lavorare e mettersi a
disposizione della collettività. Quanto riguarda la questione della manovra, torno solo su
un elemento, i temi su cui si sta lavorando sono ovviamente le entrate, e quindi capire
come gestire l’ammanco di entrate che ci sono state, ad esempio derivanti da alcuni
tributi legati alle attività che sono sospese, legati ad esempio al decremento che ci sarà
certamente su tutti gli Enti Locali e su tutti i Comuni di pagamenti che noi accertiamo in
base alla liquidità, quindi non in base alla competenza perché sono diminuite le capacità
di pagamento, quindi c’è tutto un fronte che riguarda le entrate che in qualche modo
andrà definito e su questo sta lavorando il Governo e c’è tutto un fronte che riguarda le
spese. Sulla parte delle spese in particolare per quanto riguarda la Città di Torino che è
fortemente indebitata l’attenzione riguarda certamente i mutui, non c’è dubbio, cosa che
oggi non è coperta dal decreto “Cura Italia” che è stato citato dal Capogruppo Tresso.
C’è il terzo tema che riguarda la liquidità su cui il Viceministro Castelli, peraltro, è già
intervenuto pubblicamente, per cui si sta lavorando con Cassa Depositi e Prestiti per un
utilizzo estensivo dell’anticipazione di tesoreria per coprire i mancati introiti dei tributi,
ma questa è tutta una discussione, ripeto, che sta avvenendo tra ANCI e Governo.
Aggiungo solo due temi e poi lascerei la parola all’Assessora Schellino: RSA…,
Consigliera Grippo, forse sono stata male interpretata, non ho detto che noi non siamo
responsabili dell’RSA, noi abbiamo una RSA a gestione diretta che, come dire, mi sta
correggendo la Vicesindaca Schellino, comunque abbiamo delle RSA su cui
evidentemente esercitiamo una forma di vigilanza e quindi siamo stati i primi soggetti
ad interessarci e a porre la questione nei confronti dell’autorità che ha la gestione della
crisi lato sanitario, cioè la Regione Piemonte, cioè non significa che non ce ne stiamo
preoccupando, significa che insieme alla Regione Piemonte, l’unità di crisi che è
soggetto attuatore e responsabile rispetto ad una serie di interventi, ci stiamo muovendo
e appunto anche il sindacato, devo dire, da questo punto si è mosso in modo
significativo, si sta lavorando; questa mattina c’è stata una prima call e lo sta facendo la
Regione Piemonte, l’unità di crisi e il Presidente Cirio su un protocollo che possa
aiutare e far... come dire, rendere più semplice e anche in maggiore sicurezza le
operazioni che devono effettuare le RSA, che siano pubbliche o private, nella gestione
di questo momento certamente emergenziale. La stessa cosa abbiamo posto ad esempio
sui dormitori che è un altro tema di complessa gestione… (audio interrotto) …Mi
sentite?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, la sentiamo.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Dicevo, lo stesso tema si è posto e si sta discutendo, l’abbiamo posto anche sui
dormitori, quindi noi siamo soggetti attivi che ci prendiamo pienamente la
responsabilità della vigilanza, della supervisione e interloquiamo con un’altra serie di
soggetti che hanno una responsabilità diretta nell’attuazione di quegli indirizzi e su
questo si sta lavorando in piena sintonia e nel rispetto reciproco dei ruoli.
Per quanto riguarda invece il tema dell’accessibilità della rete, io in generale direi che
su temi specifici sarebbe bene fare il punto magari nelle Commissioni Consiliari
Permanenti perché non riesco a dare risposte su tutto in una sede consiliare, quindi sia
l’Assessora Di Martino, sia l’Assessore Pironti stanno lavorando, sia sul tema
dell’accessibilità alla rete, anche perché anche il MIUR si è attivato stanziando delle
risorse, il che significa sia dispositivi fisici, sia accessibilità alla rete, ma su questo vi
invito magari a fare un punto con l’Assessore, e l’Assessora Di Martino sta anche
lavorando insieme evidentemente al sindacato sull’attuazione dell’art. 48, anche su
questo vi invito magari a fare una Commissione ad hoc con i due Assessori che possono
spiegarvi meglio le linee di azione che stanno attuando. Quindi, per quanto ci riguarda,
vi daremo maggiori informazioni man mano che andremo avanti sull’attuazione reale di
questi nuovi strumenti, sia la rete che è già attiva e sia il buono. Il nostro obiettivo è
metterlo a disposizione il più in fretta possibile, ci sarà la comunicazione ufficiale alla
città nel momento in cui saremo pronti e potremo dire ai cittadini di fare la richiesta. La
rete nel frattempo funziona, quindi quella rete comunque è già attiva, il primo binario,
noi parliamo di due binari - e chiudo - un binario che è la rete solidale che è già attiva e
che grazie a queste risorse verrà ulteriormente finanziata, un secondo binario che è
invece questo secondo strumento su cui invece abbiamo bisogno di qualche ora in più,
qualche giorno in più per renderlo utilizzabile e spendibile, il buono familiare. Quindi
man mano vi daremo gli aggiornamenti. Presidente, se mi permette io darei la parola
all’Assessora Schellino che può aggiungere rispetto ad alcuni punti specifici che sono
stati richiesti dai Consiglieri, voglio ancora ringraziare tutto il Consiglio Comunale.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, prego. (Voci sovrapposte) …di non dilungarsi troppo.

SCHELLINO Sonia (Vicesindaca)
Sì, sì, aggiungo solo pochissime cose puntuali, perché la Sindaca è stata molto chiara e
precisa. Per quanto riguarda l’elenco pubblico che il Comune deve dare degli esercizi,
così si dice nella norma, noi ci stiamo orientando, anche con l’utilizzo delle conoscenze,
della telematica, dell’Assessore Pironti e di tutta la squadra, ad avere uno strumento che
metta le persone in condizione di acquistare, utilizzando il buono acquisto, nella
maggior parte di esercizi possibili, con particolare attenzione anche agli esercizi di
prossimità. Pensiamo ad una soluzione che funzioni più o meno come il ticket pasto,
che uno può andare in qualsiasi negozio convenzionato ed utilizzarlo, massimizzando le
possibilità di convenzione; stiamo lavorando, appunto, in questo senso, daremo i
dettagli appena avremo risolto tutti i problemi.
Il Terzo Settore dovrà poter continuare ad acquistare le derrate alimentari, come è già
stato detto, anche con le donazioni, quindi lo potenzieremo con questo fondo, ma
l’orientamento delle donazioni sarà importantissimo, e a questo proposito anche la
raccolta fondi con il conto corrente che è stata annunciata questa mattina avrà di sicuro
una grande utilità; i bandi delle fondazioni bancarie, confermo che ci siamo coordinati
col mondo del Terzo Settore già la settimana scorsa, il bando, in particolare, di
Compagnia è scaduto domenica scorsa - non la domenica passata, quella precedente - e
le associazioni, gli enti del Terzo Settore che hanno partecipato a quel bando erano stati
invitati dalla Compagnia stessa ad indicare in che rete stavano lavorando, proprio per
non sprecare risorse, hanno indicato - tutti quelli che ovviamente erano coinvolti - il
progetto “Torino Solidale”, che è quello che abbiamo varato nella Giunta di martedì
scorso, proprio per non sprecare risorse. Chi ha diritto e chi non ha diritto lo indica la
legge: prima vengono le persone che non hanno diritto ad altro, il Consigliere Magliano
chiedeva chi ha il Reddito di cittadinanza, certo, chi ha il Reddito di cittadinanza ha già,
nell’ambito del Reddito di cittadinanza, la quota destinata all’acquisto degli alimentari e
quindi teoricamente non ne ha assolutamente bisogno.
Ricordo che ci sono delle persone che di reddito... delle famiglie che di Reddito di
cittadinanza ricevono solo il delta tra il loro reddito e la cifra stabilita dalla normativa,
quindi ci sono anche persone che prendono 50 o 100 Euro al mese di Reddito di
cittadinanza; non mi scandalizzerei se, in caso di necessità, queste persone si
rivolgessero alla rete di Torino Solidale: chiaramente un pacco viveri ne avrebbero
diritto anche loro, non il buono, ma, in caso di necessità, un pacco viveri tipo banco
alimentare, anche se hai il Reddito di cittadinanza, pensiamo a qualcuno che prima
guadagnava 600 Euro, arriva a 780 perché ha 180 di Reddito di cittadinanza, perde il
Reddito, quella persona, prima che si sia rimessa in pista chiedendo la variazione del
Reddito di cittadinanza, può, a nostro avviso, avere assolutamente l’aiuto di un pacco
alimentare, ma di quelli della rete solidale, proprio per non mischiare le due categorie,
non dei buoni... del buono straordinario.
Buono fisico o buono digitale: stiamo ragionando su entrambi, siamo consapevoli che
tutto, laddove possiamo lavorare sul digitale con App o con qualsiasi strumento, è utile
per non far muovere le persone, ma ci sono persone che non hanno questa competenza e
devono poter avere comunque il buono in un formato a loro accessibile. È stato indicato
che si tratterà di autocertificare il bisogno, i controlli saranno ex post proprio per dare la
possibilità a tutti, in modo celere, di dichiarare un bisogno e di poter avere accesso
all’aiuto. Gli aiuti ai disabili, è stato fatto cenno all’eventualità di ricollocazione del
personale che faceva servizi alla persona, ne abbiamo già parlato con le centrali
cooperative, col sindacato fin dall’inizio, tenete conto che sono servizi alla persona e
quindi in questo momento ci sono dei servizi alla persona che non possono essere attuati
per ragioni normative, ma abbiamo ben presente tutto: laddove è possibile ricollocare
personale, ci stiamo ingegnando per cercare di farlo.
I volontari, la Protezione Civile in questo momento ha 180 volontari, che hanno dato la
disponibilità e non hanno potuto essere inseriti; noi stiamo lavorando anche per inserire,
invece, come servizi, nell’ambito dei servizi, questi volontari che hanno dato la
disponibilità, per rinforzare le associazioni di volontariato. Voi sapete che molte
associazioni di volontariato hanno dei volontari che sono anziani e che loro stessi è
meglio che stiano a casa per ragioni di sicurezza; quindi ci siamo impegnate, con la rete
di Torino Solidale che abbiamo costruito, ad aiutarli a reperire volontari nuovi.
Naturalmente devono essere un minimo selezionati - e stiamo facendo questo - e devono
avere anche la disponibilità; ci sono anche persone che la disponibilità l’hanno data
esclusivamente a lavorare con la Protezione Civile e non sono invece interessati a
lavorare con il mondo del volontariato e, siccome di volontari stiamo parlando, non è
che si possano obbligare: noi gli offriamo il secondo canale, ma, se non sono interessati,
non possiamo obbligarli.
Credo che questi fossero i punti, per tutti il resto mi pare che la Sindaca abbia già
ampliamente spiegato. Grazie a tutti.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Quindi ritengo chiuse quelle che sono le comunicazioni. Adesso... spegnete
i microfoni, grazie.
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