Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Io ringrazio per la tempestività con la quale è stata raccolta la mia richiesta di un approfondimento relativamente alla disposizione dell’ordinanza della Protezione Civile di sabato scorso. Svolgo soltanto queste due osservazioni: dalla lettura dell’ordinanza emerge esattamente la doppia possibilità di impiego della risorsa per la nostra Città di 4.624.012 Euro, sia in direzione di una relazione personale delle famiglie nei confronti del Comune rispetto all’uso di un elenco pubblico del Comune di esercizi presso i quali sia possibile consumare buoni spesa per generi alimentari o prima necessità… E qui si pone quindi la prima questione, nel senso che si tratta di conoscere come venga definito l’elenco pubblico degli esercizi per la Città di Torino, se in questo elenco pubblico confluiranno anche le realtà che hanno già dato delle disponibilità in varia forma a fare consegne di spesa a domicilio nelle prime fasi di questa situazione, ma che si sono attivate, penso a tutta la questione delle aree mercatali anche nella direzione del sostegno alle fasce deboli. La seconda parte riguarda la possibilità di strutturare sulle realtà del terzo settore la possibilità di acquisire delle derrate, dei beni, dei generi, da poter poi distribuire anche attraverso donazioni. Quindi deduco che la comunicazione che la Sindaca ha fatto questa mattina relativamente all’apertura di un IBAN presso UniCredit ai fini di devolvere devoluzioni sia anche coerente in questa questione. Mi sembra quindi che si stia procedendo nel governo di questo aspetto anche con le modalità che sono state qui richiamate, perché è vero che relativamente ai possibili utilizzatori di questa opportunità vengono date nell’ordinanza della Protezione Civile delle precauzioni, ma non dei vincoli. Le precauzioni sono quelle della priorità di coloro che non hanno ottenuto o non hanno avuto perché non erano precedentemente in condizioni di necessità altri contributi, dei nuclei seguiti dai servizi sull’autocertificazione, tutto ciò nella logica anche di ricomprendere quella dimensione sommersa e imprevedibile di riduzione in povertà che soltanto questa emergenza ci ha fatto rilevare. Ora, detto quindi che l’impianto sta, mi sembra, accompagnando in tempi realistici l’applicazione dell’ordinanza, la questione che volevo ancora proporre era la seguente: come sempre il sistema complessivo delle politiche pubbliche e delle politiche di terzo settore si è attivato. Ho visto che ci sono anche numerosi bandi da parte di Fondazioni bancarie rivolte magari alle stesse o ad altre associazioni che fanno parte della rete con la Protezione Civile, quindi mi domandavo anche se, ai fini della maggiore efficacia e della massima moltiplicazione delle risorse possibili, ci sia anche un coordinamento in questa direzione. In ultimo concludo non parlando più dei 400 milioni dell’ordinanza, ma del riparto dei 4,7 miliardi, che, come è stato ricordato, sono un anticipo in ristoro delle minori entrate delle Amministrazioni Comunali dovute alla sospensione di tariffe e tributi, se la Città abbia ha già attivato nei confronti della Regione Piemonte procedure di accesso alla misura straordinaria veicolata attraverso Finpiemonte in base alla quale per gli asili nido e le scuole per l’infanzia, nelle quali siano previsti servizi a pagamento come quelle gestite dal Comune di Torino, ci sia un contributo che arriva alle Amministrazioni e ai soggetti gestori, quindi indirettamente alle famiglie relativamente al mancato ingresso delle tariffe o alla successiva riduzione delle stesse. Grazie. |