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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Marzo 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 14

Comunicazioni della Sindaca su "Situazione emergenza Covid-19".
Interventi
CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Non so se mi sentite.

CURATELLA Cataldo
Ringrazio la Sindaca per le comunicazioni. Io avevo due domande, una su un aspetto di
cui ha parlato e un’altra un po’ prospettica, capire un po’ alcune situazioni. Ottimo
l’utilizzo dei negozi di prossimità. Volevo segnalare che secondo me bisogna lavorarci
un po’ anche su questo ambito in relazione al far sapere di questa possibilità perché
arrivano ad oggi molte segnalazioni di persone che in prima istanza provano sulla GDO,
quindi i vari supermercati a disposizione, vedendo che i tempi di consegna non sono
tanto brevi, cominciano a chiedere diverse informazioni per sapere dove rivolgersi,
quando, quali sono i vari canali. Confesercenti ha predisposto una piattaforma per
l’informativa. Secondo me va un po’ estesa anche l’informazione su questa possibilità
perché probabilmente a molti non è arrivata l’informazione. Io un aspetto su cui invece
vorrei capire quali sono le interlocuzioni a livello governativo anche per il futuro perché
nei vari decreti che si sono un po’ succeduti e via dicendo, una cosa che manca è tutto
quello che riguarda l’aspetto legato ai bambini, anche l’ordine degli psicologi su questo
ha chiesto di porre attenzione, chiediamo l’ora d’aria per i bambini, ovvero si sono
trovati i bambini a vivere in una situazione in cui inizialmente sono state chiuse le
scuole, poi progressivamente sono state aggiunte ulteriori restrizioni, la possibilità di
andare al parco, la possibilità di uscire e alcuni psicologi sono un po’ preoccupati
dell’impatto che può avere su una fascia debole della popolazione il fatto di trovarsi
rinchiusa in ambienti molto stretti, perché magari in una abitazione, con 2 o 3 bambini,
di 50 metri quadri diventa difficile la gestione, fare anche comprendere che cosa sta
succedendo, perché non possono vedere i loro amichetti, perché non possono uscire,
perché la scuola… sono costretti a fare le attività in un certo modo. È mancato, secondo
me - ma, da quello che leggo, anche molti psicologi su questo tema, quindi persone
molto più competenti di me in materia, si stanno preoccupando - l’aspetto della
possibilità di uscita, della via di fuga dagli ambienti ristretti della propria abitazione.
Perciò volevo capire se la Sindaca, se l’Assessore Schellino che è lì presente, quali
interlocuzioni ci sono in questo momento e come si pensa di poter anche in futuro
cercare un po’ di trovare un modo che non significa, okay, via per tutti, ma che permetta
di dare un minimo di possibilità ai bambini di uscire dalle mura domestiche e poter
almeno avere un po’… un minimo di sensazione di libertà in più rispetto alla situazione
attuale. Grazie.

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