Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Possiamo andare avanti con le comunicazioni, se è presente la Sindaca. APPENDINO Chiara (Sindaca) Posso, Presidente? SICARI Francesco (Presidente) Certo, Sindaca, prego, siamo sulle comunicazioni che abbiamo concordato venerdì in Capigruppo. Ho avuto comunicazione che vuole intervenire prima lei e poi anche l’Assessora Schellino. APPENDINO Chiara (Sindaca) In realtà l’Assessora Schellino è qui con me. Poi magari in replica, se ci sono domande specifiche, farei io un punto generico, ma anche per favorire l’Ordine dei Lavori e la gestione dell’Aula, che non è semplicissima, vista anche la modalità con cui stiamo svolgendo il Consiglio. Ci sono due punti su cui sono state richieste le comunicazioni, una prima parte che riguarda la gestione, come dire, un aggiornamento ordinario rispetto all’attività che sta svolgendo la Città e una seconda parte che invece riguarda la novità, cioè lo stanziamento dei 400 milioni del Governo nei confronti di tutti i Comuni italiani, su cui arriverò nella seconda parte. Vorrei fare velocemente un aggiornamento rispetto a come si sta muovendo la Città sulla gestione dell’emergenza. Come ho già ribadito più volte, c’è una fitta e costante collaborazione con tutte le istituzioni coinvolte, in particolare con la Regione Piemonte, l’Unità di Crisi, che ha la maggiore operatività dal punto di vista dell’emergenza, nella gestione dell’emergenza sanitaria. Abbiamo condiviso anche questa mattina in un incontro che è stato fatto con la Prefettura la necessità di costituire, elaborare un protocollo per quanto riguarda la vicenda delle RSA, che è quella che in questo momento desta maggiori preoccupazioni, ma più che altro attenzioni per le persone fragili che stanno all’interno delle RSA e, come abbiamo visto, la Regione Piemonte sta velocizzando e sta aumentando anche il numero dei tamponi, che è una delle altre tematiche lato sanitario che era stata più volte sollevata. Su questo non abbiamo, come sapete, una competenza diretta, ma facciamo la nostra parte nell’ambito delle cabine di regia anche nel dialogo con i Sindacati, con la Prefettura, con la Regione e abbiamo condiviso questa necessità che è oggettivamente prioritaria. Per quanto riguarda invece le azioni dirette della Città, vi confermo che la pulizia sta andando avanti con l’igienizzazione straordinaria di tutte le strade a grande scorrimento, di tutte le piazze della città da parte di AMIAT e voglio ringraziare anche qui gli operatori, le operatrici che stanno svolgendo questo servizio a tutela della nostra comunità. Per quanto riguarda il trasporto pubblico e la mobilità, il servizio continua a essere garantito e ringrazio GTT, l’azienda, i dipendenti per il lavoro che stanno facendo e anche qui, come previsto dal decreto, si provvede con disinfezione straordinaria, quotidiana di tutti i mezzi pubblici e quindi i tram, i vagoni della metro e i pullman, prima di entrare in servizio subiscono questo processo che riguarda, appunto, la disinfezione straordinaria. Sapete, questo è stato anche, come dire, condiviso con la Conferenza dei Capigruppo, che abbiamo prorogato, la sospensione della ZTL e il pagamento strisce blu su tutta la città. Questo è un provvedimento che serve per favorire chi deve intervenire e deve lavorare per garantire i servizi essenziali, quindi il non pagamento delle strisce blu su tutta la città e la sospensione della ZTL favorisce la mobilità di coloro che sono chiamati a esercitare una funzione obbligatoriamente. Rimane, ovvio, lo dico, ma lo sappiamo tutti, rimane il tema che non bisogna muoversi se non strettamente necessario. Sui mercati credo che abbiate già fatto una Commissione questa mattina, quindi abbiamo lavorato, c’è stato sicuramente un aggiornamento sul contingentamento degli spazi, il distanziamento dei banchi, la regolazione degli accessi, abbiamo riorganizzato tutti i mercati perché per noi i mercati hanno tre…, e questo credo sia stato anche condiviso, tre punti importanti. Il primo è che ci permettono di dare accessibilità a, comunque, dei prezzi magari diversi rispetto a quello dei supermercati, quindi rende la frutta e la verdura maggiormente accessibile; il secondo motivo è che così cerchiamo di ridurre anche le code davanti ai supermercati, generando altri luoghi ove ci si può approvvigionare e il terzo motivo è che per qualcuno è più vicino il mercato rispetto al supermercato. Anche qui, lo dico, ma è ovvio, valgono le stesse regole, per cui comunque bisogna andare da soli, uno per nucleo familiare, cercare di andare solo una volta magari a settimana a fare la spesa, quindi ridurre al massimo le uscite, però il lavoro fatto sui mercati e voglio ringraziare l’Assessore Sacco, la Polizia Municipale e gli ambulanti e le Commissioni di mercato ci permette oggi di essere una città che ha anche questo luogo di approvvigionamento di beni alimentari. Per quanto riguarda invece la questione economica sappiamo che c’è anche un’emergenza economica. Il Governo è già intervenuto con una serie di primi provvedimenti, che certamente richiederanno ulteriori provvedimenti, com’è già stato anche annunciato dal Governo nel mese di aprile. Noi per quanto riguarda il Comune abbiamo provveduto a sospendere la TARI per tutte le utenze non domestiche, abbiamo sospeso la COSAP per gli ambulanti e stiamo ragionando su un’altra serie di provvedimenti. In particolare, ad aprile abbiamo la prima rata della TARI per le utenze domestiche, quindi per le famiglie, e quindi stiamo elaborando la sospensione per venire incontro anche alle famiglie. È chiaro che tutto il pacchetto che riguarda le manovre dei Comuni dovrà essere poi…, adesso siamo in fase di sospensione, ma dovrà essere poi elaborato alla luce del decreto e degli interventi che farà il Governo sui Comuni e quindi in questo momento noi stiamo sospendendo, ove possibile, abbiamo fatto anche altri interventi per dare un aiuto alle famiglie e alle imprese, ma è chiaro che tutto il pacchetto, e quindi anche poi la rielaborazione di queste sospensioni, andrà rivista è studiata alla luce di quali interventi farà il Governo per salvare i Comuni che in questo momento alla luce delle entrate che sono ovviamente calate a causa del Covid, avranno bisogno di interventi straordinari. Per quanto riguarda i controlli, ogni giorno facciamo il punto con il Comitato per la Sicurezza Pubblica, quindi insieme al Prefetto, al Signor Questore, la Guardia di Finanza e i Carabinieri e stiamo coordinando tutta una serie di controlli che stanno avvenendo in città su tutto il territorio. Come avete anche visto, voglio anche specificarlo qui, per quanto riguarda una parte specifica di Torino e cioè Torino Nord, in particolare Barriera di Milano dove ci sono stati una serie di assembramenti segnalati, questo è successo la settimana scorsa. Abbiamo deciso di utilizzare il personale impiegato in strade sicure, quindi forze dell’Esercito che erano già presenti sul nostro territorio, e queste persone che erano all’interno di strade sicure, quindi presidiavano delle altre zone della città, sono state utilizzate insieme alle Forze dell’Ordine per fare dei controlli o presidiare in modo mirato una zona particolare di Torino dove ci sono state moltissime segnalazioni e difficoltà che riguarda, appunto, Torino Nord, Barriera di Milano. Vorrei anche ribadire qui a voi, come dico pubblicamente tutti i giorni, ma credo che sia doveroso farlo, perché credo che sia anche una dimostrazione di quanto la nostra città si senta responsabile e stia facendo la propria parte, che la stragrande maggioranza dei torinesi sta rispettando le regole. Nei giorni scorsi abbiamo visto che ad essere sanzionati sono stati circa il 5% delle persone controllate, quindi rispetto ai controlli che facciamo di mobilità delle persone che si muovono su macchina o di persona, abbiamo un 5% di sanzionati, che significa che il 95% è in regola e per quanto riguarda gli esercizi commerciali, su cui facciamo le verifiche abbiamo meno dell’1% degli esercizi che vengono sanzionati. Quindi questo significa che sia lato attività produttive, sia lato singole persone, nuclei familiari, tutti si stanno impegnando, la stragrande maggioranza, perché abbiamo un 5% da una parte e l’1% dall’altra, a fare la propria parte. Per quanto riguarda l’ultimo tema che affronterei nella questione generale e poi passerei alla questione dei 400 milioni, per quanto riguarda invece la nostra macchina comunale, siamo a circa il 60% dei dipendenti che stanno lavorando non fisicamente presso i nostri uffici e quindi questo ci permette, come ho già detto più volte, di salvaguardare maggiormente la tutela dei nostri dipendenti e anche di avere maggiori disponibilità di DPI, quindi di quel materiale che oggi è prezioso per mettere in sicurezza chi invece è obbligato ad avere contatto col pubblico, e quindi circa il 60% dei dipendenti sono disposti in smart working. È stato fornito a tutti i dipendenti che hanno fatto richiesta DPI; ovviamente sono persone che sono tenute a garantire i servizi essenziali e ad essere a contatto con il pubblico. Anche noi, come stiamo facendo oggi, come Consiglio Comunale, come Giunta, in seguito al Decreto “Cura Italia” abbiamo iniziato a fare le Giunte in videoconferenza. Questo è un po’ l’assetto generale. Ogni giorno abbiamo aggiornamenti e quindi man mano, come abbiamo fatto anche in modo informale in questi giorni, continueremo a darvi aggiornamenti. Andrei alla seconda parte, che sono le maggiori novità e cioè il fatto che è stato annunciato dal Governo sabato sera uno stanziamento di 400 milioni che è suddiviso sui territori tramite ordinanza della Protezione Civile. L’annuncio è stato fatto sabato sera dal Presidente Conte, quindi ringraziamo il Governo per questo provvedimento che è stato concordato col Presidente Decaro, quindi con tutti i Comuni italiani, e questi 400 milioni sono stati suddivisi sui territori con un’ordinanza che ci è stata trasmessa ieri sera. Nell’ordinanza sono prevalsi due criteri: una percentuale, l’80%, in base alla popolazione, quindi quanti abitanti ha un territorio, e un 20% in base all’indice di reddito, cioè va ad indicare e a dare delle risorse in più a quei territori che hanno un maggiore indice di povertà. Come avrete probabilmente visto dalla tabella che è stata allegata all’ordinanza della Protezione Civile sono stati… (audio interrotto). SICARI Francesco (Presidente) È stato disattivato il microfono. Ha il microfono disattivato. APPENDINO Chiara (Sindaca) Scusatemi. Fin dove siete arrivati? SICARI Francesco (Presidente) A 10 secondi fa. APPENDINO Chiara (Sindaca) Okay. Allora dicevo che l’ordinanza ci è stata trasmessa ieri sera. Nell’ordinanza della Protezione Civile è indicata la cifra che spetta al Comune di Torino in base a questi due parametri, quindi 80% numero di abitanti e 20% indice di povertà e non rientriamo nella parte di contributo del 20%, ma solo dell’80%, e sono stati stanziati per la Città di Torino 4,6 milioni. Ora noi siamo al lavoro già da sabato sera da quando c’è stato l’annuncio con gli Assessori Schellino, che è qui con me, Unia, Pironti e Sacco, per cercare di trasformare queste risorse in uno strumento accessibile il più in fretta possibile e che risponda a quella che è l’esigenza del Governo, che comprendiamo tutti e che condividiamo tutti, e cioè aiutare chi a causa dell’emergenza Coronavirus non riesce ad accedere a beni di prima necessità, tra cui ordinaria spesa, materiale per l’igiene. Questo è un provvedimento che il Governo ha fatto, come ha spiegato anche il Presidente Decaro, per dare una possibilità, e aiutare tutte quelle famiglie, quei nuclei familiari, quelle persone, imprenditori, insomma, chi lavora e chi non lavora per avere un aiuto, appunto, di accesso a beni primari in attesa che diventino pienamente operativi gli strumenti di aiuto previsti dal Decreto “Cura Italia”, che attualmente non sono ancora operativi, quindi di cui non si vede il beneficio. L’ordinanza che credo abbiate tutti letto, anche perché l’ho trasmessa anche alla Conferenza dei Capigruppo, l’ordinanza dà discrezionalità ai Comuni nello stanziamento di queste risorse, fermo restando tre principi fondamentali che sono all’interno dell’ordinanza e che quindi richiamerò anche qui in Aula. Il primo è che viene praticamente indicata una modalità con cui possono essere spesi questi soldi e cioè in forma di buoni spesa, generi alimentari e prima necessità, quindi c’è un ambito nel quale queste risorse possono essere utilizzate. Il secondo tema che viene posto è che per gli acquisti di tali beni ci si può avvalere degli enti del terzo settore, quindi delle reti che sono state costruite o costituite sui propri territori e il terzo elemento molto importante che viene scritto nell’ordinanza è che le misure coinvolgono in via prioritaria le persone che non sono già assegnatarie di sostegno pubblico, quindi indica una priorità, una scala di priorità nella quale noi ci muoviamo. Noi come stiamo interpretando questo strumento? Innanzitutto, questa iniezione di risorse, ci tengo a dire, non ci coglie impreparati. Noi avevamo già deliberato e attivato una rete importante con una delibera di Giunta approvata la settimana scorsa e quindi una parte di queste risorse andrà proprio a supporto di questa rete di solidarietà di cui abbiamo già un atto formale. E infatti la Città ha definito una rete territoriale solidale a sostegno e tutela delle persone e dei nuclei in situazioni di fragilità personale, sociale ed economica, spesso legata alla solitudine, all’assenza di rete familiare, e in questo momento di Covid è ancora più, purtroppo, forte questa esigenza e questa solitudine dall’altra parte. Si tratta di un progetto che va a sostegno delle famiglie vulnerabili, volto a intercettare nuove difficoltà e bisogni ed è molto attento anche a un tema che credo, come dire, su cui siamo sensibili tutti, cioè l’interculturalità e il coinvolgimento di tutti gli attori della comunità locale, i privati cittadini, gli esercizi commerciali, imprese, per attrarre e mobilitare sostegni aggiuntivi, come ad esempio la fornitura di beni di prima necessità. Le azioni che sono attualmente disponibili sono molteplici, innanzitutto è attiva, e questo lo abbiamo fatto in questa settimana, una rete per l’approvvigionamento gratuito di beni alimentari di prima necessità basata sulla dotazione di snodi intermedi di distribuzione diffusi sul territorio comunale, identificati, e voglio anche ringraziare loro, con Arci Torino, l’Arcidiocesi, l’Associazione Terza Settimana, il Sermig, l’Associazione Rete delle Case del Quartiere, la Cooperativa Edu-Care e l’Associazione Eufemia. Questi soggetti si sono messi in rete con noi, ovviamente esisteva già, ma l’abbiamo consolidata, e sono dei punti di snodo che assicureranno rifornimento, stoccaggio e distribuzione di beni alimentari sia ad enti di volontariato del privato sociale di riferimento territoriale, sia direttamente a persone e famiglie che sono in situazioni di difficoltà. Quindi questa rete che viene rafforzata, che abbiamo deliberato, diventa uno dei punti di accesso e di snodo per chi avesse bisogno di beni alimentari primari. La rete, questa rete di cui vi sto dicendo, prevede interventi in collaborazione con enti ed associazioni dedicate all’accoglienza, al reperimento di beni alimentari e di prima necessità, all’ascolto e al sostegno telefonico, all’aiuto a specifiche fasce di popolazione, a supporto alla mediazione culturale e altri servizi. Tra l’altro, probabilmente l’avete visto, la settimana scorsa la Città aveva fatto un bando interno e a seguito di questo bando abbiamo coinvolto personale dipendente del Comune, che ringrazio, che su base volontaria è stato assegnato alle Direzioni che sono maggiormente coinvolte nella gestione di questa rete e a questi si affiancano anche cittadini che hanno espresso la volontà di collaborare con l’Amministrazione presentando le loro candidature, quindi c’è stata un’ottima risposta anche dal punto di vista del volontariato. Perché vi dico tutto questo? Perché noi con questo finanziamento che è arrivato andremo a rafforzare e potenziare questa rete che abbiamo già costituito per poter dare maggiori risposte e poter distribuire di più, più velocemente e più efficacemente beni primari. Quindi una prima parte di questi 4,6 milioni, che non abbiamo ancora quantificato perché stiamo lavorando in queste ore, come potete immaginare, giorno e notte, verrà utilizzata per alimentare e rafforzare questa grandissima rete di solidarietà che c’è sul nostro territorio. Una seconda parte invece di queste risorse verrà destinata a un nuovo strumento che creiamo per l’occasione e che è anche un po’ nello spirito dell’ordinanza e delle indicazioni che ha dato il Governo e cioè parliamo di dotazione di buoni spesa familiari. Questi buoni terranno conto della numerosità del nucleo in modo tale da poter accedere in autonomia ai punti vendita di generi alimentari e di prima necessità. Stiamo lavorando con l’Assessore Sacco e con l’Assessore Pironti per allargare la rete anche ai negozi di prossimità perché ci è evidente che se noi riusciamo a favorire nell’ambito di questa possibilità di spesa di buoni familiari i nostri esercizi commerciali di prossimità, riusciamo a dare anche una valenza economica, quindi l’aiuto economico a quelle tante piccole imprese che sono presenti sul nostro territorio. Quindi l’obiettivo è utilizzare questi buoni spesa familiari per dare una risposta ai nuclei familiari. Ovviamente terremo conto, ripeto, della numerosità delle persone che compongono il nucleo e dall’altra parte stiamo cercando di allargare il più possibile la rete ai negozi di prossimità in modo tale da favorire il tessuto dell’economia locale. Nel fare tutto ciò stiamo anche sviluppando una modalità che permetta quanto più possibile la distribuzione digitale di questi buoni. Ovviamente non possiamo escludere la distribuzione materiale perché non tutti probabilmente sono in grado di accedere o non tutti hanno la possibilità di accedere in modo immateriale al buono, ma cerchiamo di minimizzare il più possibile la distribuzione materiale e di conseguenza gli spostamenti dei cittadini. Quindi si sta lavorando su una piattaforma che possa essere più semplice possibile, più accessibile possibile, che possa ridurre al minimo la necessità di doversi spostare fisicamente e recuperare questi buoni spesa familiari fisicamente da un ufficio o in un luogo fisico. I cittadini che chiederanno il buono saranno chiamati a dichiarare che la richiesta è strettamente legata alla necessità emersa a seguito dell’emergenza Covid, quindi noi lo faremo sulla base di un’autocertificazione e in seguito all’autocertificazione, in un secondo momento, effettueremo i controlli sulle autodichiarazioni. Nella giornata di domani faremo una delibera di Giunta straordinaria che recepisce le entrate come primo passo per l’autorizzazione delle spese. Voi sapete che l’ordinanza della Protezione Civile ha istituito e ha definito una cifra. Quella cifra deve essere inserita nel Bilancio della Città, cosa che faremo con delibera di Giunta domani, che sarà poi sottoposta al Consiglio, ma sarà una delibera su cui richiederemo la massima urgenza, ed evidenzieremo il capitolo in entrata e in spesa. Questo ovviamente è il primo passaggio per arrivare all’autorizzazione della spesa. Nel frattempo, verrà definita e resa operativa la rete di distribuzione, quindi quella che vi accennavo, che coinvolge il più possibile anche le nostre realtà territoriali economiche ed entro fine settimana il sistema sarà messo a punto. Faremo in modo di rendere il sistema operativo il prima possibile e ovviamente vi daremo aggiornamenti continui sui suoi sviluppi e non appena sarà possibile, questo lo dico per tutti i cittadini e le cittadine, non appena sarà possibile accedere alla richiesta, noi dal sito della Città di Torino daremo informazione tempestiva. Oggi non è ancora possibile fare la richiesta, speriamo di riuscire a farlo nel più breve tempo possibile. È chiaro che noi abbiamo avuto sabato sera l’informazione, ieri il decreto, da sabato sera stiamo lavorando e speriamo di farlo nel più breve tempo possibile. Appena la piattaforma e il sistema sarà chiuso e utilizzabile, daremo informazioni in tal senso ai cittadini, in modo tale che possano richiedere l’utilizzo dello strumento. Vorrei chiudere solo con due considerazioni: innanzitutto voglio ringraziare tutta la città in tutte le sue parti perché ciascuno sta facendo davvero tutto il possibile per affrontare un’emergenza imprevista e imprevedibile e per molti la più grave dal termine del secondo conflitto mondiale e questo ci mette un po’ tutti di fronte a quel pezzettino di responsabilità. Io mi sento di dire, e credo di poterlo dire a nome di tutto il Consiglio, quantomeno a nome della Città che ho l’onore di rappresentare, che i gesti di solidarietà che vediamo e comunque la risposta anche nel rispetto delle regole, ci sta dicendo che la città sta rispondendo bene, ha compreso e sta facendo la propria parte. E proprio perché ancora una volta ci tengo a dire che ognuno deve fare e può fare la sua parte, uno dei modi per aiutare la comunità è anche quello di richiedere l’accesso a benefici straordinari solo se vi è un effettivo bisogno. Questo significa sia quando diamo la possibilità di accedere alla sospensione del pagamento di un tributo, sia quando mettiamo a disposizione uno strumento come un buono che permette di accedere a beni primari. Il senso di responsabilità che deve caratterizzare ciascuno di noi nel momento di crisi che stiamo vivendo ci deve in qualche modo portare a utilizzare questi strumenti se sono effettivamente necessari e uno dei modi per aiutare la comunità è, ad esempio, se non è necessario quello strumento non utilizzarlo, lasciare la possibilità di utilizzarlo a chi ne ha effettivamente bisogno. Io sono certa che anche su questo nuovo strumento la cittadinanza risponderà correttamente con grande senso di responsabilità e sono certa che tutti noi faremo il possibile, ripeto, per mettere in atto questo nuovo strumento nel tempo più breve possibile. È chiaro che abbiamo bisogno della collaborazione anche dei nostri cittadini, che non sta mancando, ne avremo bisogno anche nelle prossime settimane quando inizieremo per la prima volta a utilizzare uno strumento di questo tipo. Ovviamente sono a disposizione per tutte le domande. Vi aggiorneremo man mano perché oggi non siamo in grado di entrare nei dettagli tecnici, ma vi abbiamo spiegato un po’ l’impostazione che stiamo dando anche in seguito al confronto con gli altri Sindaci di altre città perché è un’esperienza che ci troviamo tutti insieme a dover affrontare. Con me c’è l’Assessora Schellino, se dovesse esserci bisogno di rispondere a qualche dettaglio più tecnico. Grazie, Presidente, grazie. Mi permetta di ringraziare anche il Consiglio Comunale per l’attenzione che sta mostrando rispetto al tema e per il senso di responsabilità che saprà dimostrare, non ho dubbi, nelle prossime settimane. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Sindaca. Adesso ho segnato un po’ di Consiglieri. Ricordo che le modalità sono sempre quelle che abbiamo in Sala Rossa, quindi ogni Gruppo avrà l’opportunità di intervenire per indicativamente cinque minuti. Iniziamo con la Capogruppo Artesio. Prego, ne ha facoltà. ARTESIO Eleonora Grazie. Io ringrazio per la tempestività con la quale è stata raccolta la mia richiesta di un approfondimento relativamente alla disposizione dell’ordinanza della Protezione Civile di sabato scorso. Svolgo soltanto queste due osservazioni: dalla lettura dell’ordinanza emerge esattamente la doppia possibilità di impiego della risorsa per la nostra Città di 4.624.012 Euro, sia in direzione di una relazione personale delle famiglie nei confronti del Comune rispetto all’uso di un elenco pubblico del Comune di esercizi presso i quali sia possibile consumare buoni spesa per generi alimentari o prima necessità… E qui si pone quindi la prima questione, nel senso che si tratta di conoscere come venga definito l’elenco pubblico degli esercizi per la Città di Torino, se in questo elenco pubblico confluiranno anche le realtà che hanno già dato delle disponibilità in varia forma a fare consegne di spesa a domicilio nelle prime fasi di questa situazione, ma che si sono attivate, penso a tutta la questione delle aree mercatali anche nella direzione del sostegno alle fasce deboli. La seconda parte riguarda la possibilità di strutturare sulle realtà del terzo settore la possibilità di acquisire delle derrate, dei beni, dei generi, da poter poi distribuire anche attraverso donazioni. Quindi deduco che la comunicazione che la Sindaca ha fatto questa mattina relativamente all’apertura di un IBAN presso UniCredit ai fini di devolvere devoluzioni sia anche coerente in questa questione. Mi sembra quindi che si stia procedendo nel governo di questo aspetto anche con le modalità che sono state qui richiamate, perché è vero che relativamente ai possibili utilizzatori di questa opportunità vengono date nell’ordinanza della Protezione Civile delle precauzioni, ma non dei vincoli. Le precauzioni sono quelle della priorità di coloro che non hanno ottenuto o non hanno avuto perché non erano precedentemente in condizioni di necessità altri contributi, dei nuclei seguiti dai servizi sull’autocertificazione, tutto ciò nella logica anche di ricomprendere quella dimensione sommersa e imprevedibile di riduzione in povertà che soltanto questa emergenza ci ha fatto rilevare. Ora, detto quindi che l’impianto sta, mi sembra, accompagnando in tempi realistici l’applicazione dell’ordinanza, la questione che volevo ancora proporre era la seguente: come sempre il sistema complessivo delle politiche pubbliche e delle politiche di terzo settore si è attivato. Ho visto che ci sono anche numerosi bandi da parte di Fondazioni bancarie rivolte magari alle stesse o ad altre associazioni che fanno parte della rete con la Protezione Civile, quindi mi domandavo anche se, ai fini della maggiore efficacia e della massima moltiplicazione delle risorse possibili, ci sia anche un coordinamento in questa direzione. In ultimo concludo non parlando più dei 400 milioni dell’ordinanza, ma del riparto dei 4,7 miliardi, che, come è stato ricordato, sono un anticipo in ristoro delle minori entrate delle Amministrazioni Comunali dovute alla sospensione di tariffe e tributi, se la Città abbia ha già attivato nei confronti della Regione Piemonte procedure di accesso alla misura straordinaria veicolata attraverso Finpiemonte in base alla quale per gli asili nido e le scuole per l’infanzia, nelle quali siano previsti servizi a pagamento come quelle gestite dal Comune di Torino, ci sia un contributo che arriva alle Amministrazioni e ai soggetti gestori, quindi indirettamente alle famiglie relativamente al mancato ingresso delle tariffe o alla successiva riduzione delle stesse. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho segnato il Consigliere Curatella, ne ha facoltà. Prego. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Non so se mi sentite. SICARI Francesco (Presidente) Sì, la sentiamo. CURATELLA Cataldo Ringrazio la Sindaca per le comunicazioni. Io avevo due domande, una su un aspetto di cui ha parlato e un’altra un po’ prospettica, capire un po’ alcune situazioni. Ottimo l’utilizzo dei negozi di prossimità. Volevo segnalare che secondo me bisogna lavorarci un po’ anche su questo ambito in relazione al far sapere di questa possibilità perché arrivano ad oggi molte segnalazioni di persone che in prima istanza provano sulla GDO, quindi i vari supermercati a disposizione, vedendo che i tempi di consegna non sono tanto brevi, cominciano a chiedere diverse informazioni per sapere dove rivolgersi, quando, quali sono i vari canali. Confesercenti ha predisposto una piattaforma per l’informativa. Secondo me va un po’ estesa anche l’informazione su questa possibilità perché probabilmente a molti non è arrivata l’informazione. Io un aspetto su cui invece vorrei capire quali sono le interlocuzioni a livello governativo anche per il futuro perché nei vari decreti che si sono un po’ succeduti e via dicendo, una cosa che manca è tutto quello che riguarda l’aspetto legato ai bambini, anche l’ordine degli psicologi su questo ha chiesto di porre attenzione, chiediamo l’ora d’aria per i bambini, ovvero si sono trovati i bambini a vivere in una situazione in cui inizialmente sono state chiuse le scuole, poi progressivamente sono state aggiunte ulteriori restrizioni, la possibilità di andare al parco, la possibilità di uscire e alcuni psicologi sono un po’ preoccupati dell’impatto che può avere su una fascia debole della popolazione il fatto di trovarsi rinchiusa in ambienti molto stretti, perché magari in una abitazione, con 2 o 3 bambini, di 50 metri quadri diventa difficile la gestione, fare anche comprendere che cosa sta succedendo, perché non possono vedere i loro amichetti, perché non possono uscire, perché la scuola… sono costretti a fare le attività in un certo modo. È mancato, secondo me - ma, da quello che leggo, anche molti psicologi su questo tema, quindi persone molto più competenti di me in materia, si stanno preoccupando - l’aspetto della possibilità di uscita, della via di fuga dagli ambienti ristretti della propria abitazione. Perciò volevo capire se la Sindaca, se l’Assessore Schellino che è lì presente, quali interlocuzioni ci sono in questo momento e come si pensa di poter anche in futuro cercare un po’ di trovare un modo che non significa, okay, via per tutti, ma che permetta di dare un minimo di possibilità ai bambini di uscire dalle mura domestiche e poter almeno avere un po’… un minimo di sensazione di libertà in più rispetto alla situazione attuale. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Solo un attimo. Si è segnata la Consigliera Grippo. Prego. GRIPPO Maria Grazia Grazie, Presidente. Intanto vorrei ringraziare la Sindaca per il report puntuale, era quello che in qualche modo mi aspettavo. Sulla base delle cose che ha detto ho alcune brevissime considerazioni per non togliere spazio ai colleghi. Innanzitutto, per quanto riguarda il tema del sostegno alle categorie economiche, richiamerei alla necessità di non procedere a un’azione a macchia di leopardo, ma a darci al più presto la possibilità di sapere con quale gradualità necessaria, ma più chiara, l’Amministrazione intenda intervenire per non creare delle disparità che sarebbero difficili da spiegare e non soltanto da parte dell’Amministrazione, ma anche da parte nostra, quindi dai rappresentanti dei cittadini. Per quanto riguarda invece l’aspetto più secondario che riguarda il sostegno più in generale alle fasce deboli, c’è l’esigenza di conoscere qual è lo stato in cui stanno lavorando oggi i nostri servizi sociali. Più in genarle c’è il bisogno di rafforzare il coordinamento che avviene in primis da parte della Protezione Civile, ma anche nell’interlocuzione tra Protezione Civile e Amministrazione. Perché parlo di coordinamento? Perché ci sono tante realtà che venivano a richiedere di poter dare il loro contributo, ma c’è bisogno che queste realtà possano contare su punti di contatto e di accesso e di dialogo con l’Amministrazione, di cui al momento non conosco francamente quali sono i contorni. E qui vengo alla terza questione che mi portava a sottolineare: oggi più che mai c’è bisogno di una comunicazione che sia più robusta e più efficace di quanto non avvenga in un periodo ordinario, una comunicazione che stia e sulle associazioni a cui facevo riferimento e sulle imprese verso le quali si pensa di poter agire con misure di sostegno, alcune delle quali sono state ricordate prima, ma anche sui singoli cittadini per far comprendere quali sono i passaggi con cui si intende tendere loro una mano. In ultimissimo: tema delle RSA. La Sindaca ha detto che non ci riguardano direttamente, è pur vero sul piano, come dire, della geografia e di come queste vengono gestite. In realtà, trattandosi di servizi che comunque coinvolgono anche la parte sociale, ci riguardano eccome, per cui al più presto mi piacerebbe conoscere i contenuti del protocollo che con la Prefettura si intende realizzare. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ho segnato adesso il Capogruppo Petrarulo, ha cinque minuti. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Grazie anche alla Sindaca, naturalmente, che ha avuto l’accortezza e la velocità naturalmente di notiziare il Consiglio e naturalmente notiziare di quelle che sono le urgenze, alcune urgenze che lei ha detto. L’ho già complimentata per quello che riguarda la chat dei Capigruppo, per l’immediatezza per quello che sta facendo per quello che diceva poc’anzi per l’aiuto alle persone bisognose, per quello che sono i buoni spesa. Un suggerimento, che non è una critica, ma è un suggerimento, fare in fretta per quello che riguarda la digitalizzazione, sapendo anche che non ci può essere qualcuno che digitalizzando il buono possa poi dopo utilizzarlo più volte, ovvero trovare dei sistemi anche perché purtroppo abbiamo quelli che hanno veramente bisogno e poi non riescono ad arrivarci perché non hanno internet, quindi anche chiedere il supporto delle otto Circoscrizioni con dei punti di consegna, naturalmente debitamente protetti con quelli che sono degli schermi che oggi ci sono, quindi si può anche fare. Arrivo poi a due cose, ha detto la Sindaca naturalmente che è contenta anche che gli assembramenti non ci sono e Barriera di Milano sta assaporando quello che l’esercito sta riuscendo a fare. Vabbè, io questo… la ringrazio oggi. È dal 2014 che chiedevamo, chiedevo, in prima persona insieme ad altri Consiglieri e ad altri cittadini, che Barriera di Milano avesse un controllo non di riguardo, ma un controllo per quella che era la vivibilità del territorio. Oggi, lei lo sa meglio di me - ringrazio anche la Polizia, il Vicequestore, i Carabinieri, tutti quelli che stanno lavorando sul territorio, ci mancherebbe altro - Barriera di Milano sta attraversando un periodo purtroppo bruttissimo per quello che è il Covid-19, ma un periodo in cui i reati sono calati del 92% a Barriera di Milano e dove c’è l’esercito che passa, non me ne voglia e non è un segno di razzismo, né di altro, gli assembramenti si dissolvono, sia di italiani, che di stranieri, dove gli stranieri sono oltre il 50%. Lei lo sa meglio di me, non devo elencargliele qui le piazze: piazza Montanaro, via Scarlatti, piazza Respighi e via discorrendo, Bottesini, eccetera, eccetera. Quindi dopo sei anni siamo riusciti con una pandemia ad avere l’esercito in Barriera. È una cosa che mi fa piangere, mi fa contento per quello che sta succedendo, ma mi fa piangere, dico la verità, e non lo dico per fare né il demagogo, né il politico che cerca di raccattare qualche voto. Non sono candidato, come lei ben sa, c’è una lista civica che mi sta rappresentando, quella lista civica, quella per cui io, naturalmente i cittadini, abbiamo fatto, quella per la Barriera. Quindi, Sindaca, passata la pandemia non abbandoniamo quella che è Barriera e continui a fare quello che aveva promesso nel 2016 per cui è stata votata, quello che non hanno fatto quelli che c’erano prima di lei, perché questo, torno a dire, non sono uno che rinnega le cose che fa, anzi, non mi interessa di avere gli applausi e anche di avere le critiche. Per quello che riguarda invece due cose molto, molto delicate, Sindaca, parliamo, anche se ne avevo parlato con la Vicesindaca, ma giustamente la sanità è una competenza regionale, però la Sindaca è quella che sente il polso della città, è quello che sento anch’io; i cittadini ci chiedono, mi chiedono spesso e volentieri come mai le mascherine non riescono a trovarle in giro. Allora quindi noi dobbiamo, come Comune... - questo glielo dico spassionatamente - come Comune dobbiamo riuscire a cercare di capire come fare per avere le mascherine distribuite ai cittadini, almeno quelle chirurgiche, per i sanitari ci pensa la Protezione Civile, ma per i cittadini che vogliono prendere un pullman, i cittadini che vogliono andare in giro, nel supermercato, non sanno dove prenderle e quelle che vengono vendute spesso e volentieri da chicchessia non sono quelle che sono..., non dico a norma... che non rispecchiano quelli che sono alcuni minimi particolari. Allora su questo, Sindaca, io gradirei che nel controllo della sicurezza e tutto quello che le può competere, lei se ne faccia carico perché in un Comune piccolo è facile distribuire 100 mascherine, però distribuire mascherine significa anche eliminare il contagio, eliminare quelli che sono i contagi tra le persone, significa tornare a sopravvivere in questa città, perché il problema non è oggi e domani, che è già grave, sarà fra un mese, perché fra un mese le mascherine ci serviranno e quindi se non lo abbiamo pensato ai primi di gennaio, dobbiamo pensarlo adesso, non possiamo pensarlo fra due mesi o fra tre mesi, perché sennò saremo di nuovo qua a parlarci e a guardarci. Se si ricorda, quando io il 24 di febbraio chiesi e tutti mi vennero contro, naturalmente, perché dicevano che facevo del terrorismo politico, quello di bloccare i mezzi pubblici non era una battuta, anche i sindacati dell’UGL, gli altri lo hanno detto che sui mezzi pubblici c’era un contagio, che non c’erano le mascherine e tutto quanto. Oggi purtroppo, o per fortuna, dico io, anche il Ministro… (incomprensibile) …con le linee guida del 20 di marzo ha detto che sui mezzi pubblici non si può andare in questa maniera. Ma avere ragione a me non interessa, avere ragione non me ne frega niente, mi interessa invece che qui noi ripartiamo perché vedere gente morire, vedere gli ospedali in prima linea, vedere questi sanitari che sono stressati, a cui do il massimo del ringraziamento, senza nessun… (audio interrotto). Naturalmente, sì, non ho finito i cinque minuti, manca ancora un attimo. E le dicevo una cosa che le anticipo: ho depositato poco fa in Consiglio Comunale e l’ho fatta portavoce, perché lei è anche portavoce di questo, un Ordine del Giorno perché si riapra il Maria Adelaide per l’emergenza Coronavirus; lo so che non è una… (incomprensibile) …torinese, ma lei essendo Sindaco, andando nel tavolo della Prefettura e in Regione, lo dico anche ai due Consiglieri… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere, è a sei minuti. PETRARULO Raffaele E ringrazio e chiudo. Naturalmente mi scusi se ho… (incomprensibile) …ma forse le mascherine negli ospedali servono. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Montalbano, al suo Gruppo rimangono tre minuti. MONTALBANO Deborah Sì, grazie, Presidente, cercherò di fare il prima possibile. Allora, sulla rete solidale abbiamo avuto modo di ringraziare l’Amministrazione tutta in quanto io ritenevo necessaria ed essenziale arginarla dall’alto. A questo punto però io credo che il lavoro sia solo all’inizio, cioè la rete solidale era il primo passo per mettere in rete, in una nuova organizzazione emergenziale, il terzo settore e quindi l’intercettazione delle esigenze. Faccio presente alcuni aspetti: credo che sia fondamentale a questo punto il monitoraggio, il monitoraggio in quanto la Protezione Civile fa da tramite, fa da contenitore che incanala le richieste sulla parte del settore sociale. Ho avuto modo di poter registrare in più di un’occasione che questo passaggio…, al momento che i casi vengono trasferiti al settore sociale, si registrano alcune lacune che poi a volte ritornano direttamente sulla Protezione Civile, a volte no, e quindi su questo monitorare. Naturalmente, si lavora in work in progress e quindi ci sta che anche le parti e gli interlocutori del servizio sociale ancora non hanno ben chiaro quale debba essere il percorso. La seconda questione che pongo sono le difficoltà anche del terzo settore, io ho avuto modo poi di confrontarmi con alcune realtà che operano in questo settore e dalla delibera ancora non hanno ben chiare le idee, cioè di come questa organizzazione funzionerà e di quello che sta in capo un po’ alle singole realtà, cioè di cosa debbano fare e come lo devono fare. A parte questi due aspetti, per quanto riguarda i buoni spesa che io trovo uno strumento ottimo, ottimo, in quanto noi qui sul territorio abbiamo già sperimentato uno strumento che sono le cosiddette “prepagate” che possono essere anche, secondo me, come modalità di buono spesa molto, molto attuabili in quanto si lascia un po’ l’autonomia al cittadino attraverso le “prepagate”; si ha da una parte la sicurezza che quelle risorse vengano spese esclusivamente per la spesa e per i beni essenziali, dall’altra parte però si lascia l’autonomia al cittadino di poter comprare un po’ quello che personalmente può sapere che gli serva in casa perché poi la spesa non è solo frutta e verdura o alcuni beni essenziali - cioè il cibo - ma sono anche magari i prodotti per la lavatrice, per il bagno, eccetera. Detto questo, sulla distribuzione poi del materiale necessario per poter effettuare le domande, io faccio un appello che non si punti solo sul digitale perché le famiglie che poi si trovano insomma in queste situazioni e debbano fare domande spesso non hanno questi strumenti nel proprio habitat, all’interno del nucleo familiare… (audio interrotto) …questioni di cui non ho sentito nel resoconto della Sindaca contenuti; allora, la prima: vorrei capire se c’è attualmente, se è partita o se si intende far partire un confronto diretto con la Regione Piemonte per quanto riguarda tutta quella questione di… (audio interrotto) …capire tra Comune di Torino e Regione Piemonte come si sta pensando di poter interfacciarsi negli aiuti per queste famiglie, in quanto io credo - attendendo informazioni - che il semplice piano di rientro poi successivo non possa essere uno strumento diciamo così, soddisfacente, quindi pongo l’attenzione su questo. Secondo punto su cui voglio porre l’attenzione: vorrei capire se a livello nazionale... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MONTALBANO Deborah Sì, concludo…, il Governo centrale… c’è un interfacciamento per quanto riguarda un supporto economico generale per i bilanci delle città, perché rinunciando agli introiti della ZTL, andando incontro alle sospensioni di tutta una serie di tariffe, la mia preoccupazione a fine emergenza è come noi gestiremo il Bilancio della Città di Torino e quale destino avrà il Bilancio stesso della Città di Torino? E quindi vorrei capire se su questo fronte si sta sollecitando. Mi soffermo qui perché i tempi a mia disposizione credo di averli già esauriti. SICARI Francesco (Presidente) Sì, le ho concesso anche un minuto in più, quindi per il suo Gruppo siamo già a sei minuti e quindi credo che i prossimi interventi andranno oltre. Passiamo adesso al Capogruppo Tresso, che ne ha facoltà per cinque minuti, prego. TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Io mi unisco ai ringraziamenti alla Sindaca Appendino per il quadro che ci ha descritto e le comunicazioni che ci ha concesso; io credo che quanto si sta facendo come rete solidale sia un’iniziativa assolutamente idonea. Credo vada rafforzato questo concetto di rete come alcuni hanno sottolineato prima. Sicuramente è stato fatto un buon lavoro, adesso bisogna cercare di consolidarlo e rendere maggiormente efficace sia la comunicazione ai cittadini e a tutti di come lavorare. Sul discorso anche della possibilità di spendere queste cifre che il Governo mette a disposizione per la sussistenza attraverso buoni spesa li trovo assolutamente giusti; cerchiamo di favorire al massimo la possibilità di una consegna a domicilio, anche se non in disponibilità di strumenti digitali ma almeno telefonando al negozio ed evitando il più possibile che la gente si muova da casa, soprattutto pensando a quelle persone anziane che sono quindi maggiormente vulnerabili e che potranno godere di queste sovvenzioni. Dicevo il discorso delle reti perché è necessario non solo pensare adesso..., come sempre lei ha ripetuto più volte - Sindaca - che bisogna… (incomprensibile) …quali interventi farà il Governo e sicuramente è logico che per quel che riguarda l’assistenza e la sussistenza sia il Governo che deve, avvalendosi dei Comuni, dare delle disposizioni, così pure come anche su aspetti normativi per quel che riguarda per esempio la fiscalità, però è necessario che noi ci poniamo il tema di cosa concretamente il Comune può in autonomia fare e già avviare da subito; mi riferisco per esempio al discorso delle scuole, noi abbiamo una mozione presentata dalla collega Patriarca che io ho sottoscritto convintamente che ci segnala come ci sia un problema emergente evidentissimo di una nuova diseguaglianza che si va a creare tra coloro che hanno accesso al digitale, tra coloro che possono fruire di strumenti di rete per accedere ai dati, per accedere a dei servizi come per esempio quello della formazione a distanza e coloro che sono in difficoltà. Molte famiglie non solo non hanno un accesso a internet ma fondamentalmente non hanno neanche un device adeguato, un computer a casa a cui potersi connettere. Allora, su questo noi dobbiamo pensare a degli strumenti immediati, è possibile che non riusciamo a mettere a disposizione una sorta di market place in cui recuperare dei computer da chi ne ha, magari mettere a disposizione un’équipe, un team di tecnici che possano rifunzionalizzarli e renderli in disponibilità per quelle famiglie che le scuole ci segnalino non hanno questa disponibilità. Io non so se è stato fatto da parte dell’Assessore all’istruzione un check a tappeto sulle scuole della città per capire anche solo tramite un breve questionario, un’informativa, qual è lo stato effettivamente di pervasione che riusciamo a raggiungere con gli studenti e gli scolari che non… (audio interrotto). Ancora dico, è necessario pensare a come... anche per dare delle prospettive perché giustamente in primis venga questo della sussistenza ma anche pensiamo a tutte quelle che sono le attività e la gente che vive situazioni di angoscia perché sa che ha delle attività che non potrà recuperare… (audio interrotto) …e quelle attività economiche maggiormente colpite, cosa vuol dire? Che il Comune può, avvalendosi di alcuni strumenti, per esempio il “Cura Italia” sappiamo che ha decretato la sospensione in quota capitale per i mutui concessi da Cassa Depositi e Prestiti in scadenza nel 2020: bene, allora utilizziamo parte di questi fondi per istituire… (audio interrotto) …economie per istituire un fondo che sia proprio destinato a facilitare e a... diciamo così, a dare dei concreti strumenti per quelle iniziative economiche che sono oggi molto penalizzate e che hanno la preoccupazione poi di come sarà possibile una ripresa, dovremmo iniziare a dare anche un’idea di prospettiva. Quindi in questo io sollecito che il Comune di Torino si faccia parte più attiva, non solo attendendo quelle che sono le disposizioni del Governo, ma che metta in essere delle proprie disposizioni. Lei ha accennato anche alla TARI, giustamente è stato fatto un provvedimento urgente e tempestivo di sospensione, anche qui pensiamo non solo alla soppressione ma proprio a un ricalcolo della TARI sull’effettiva apertura delle attività commerciali e poi cerchiamo di trovare quali sono le risorse, facciamo istanze presso il Governo. Un’ultima domanda che le faccio è questa: ha fatto riferimento alla risposta anche positiva degli stessi colleghi, diciamo dello stesso personale del Comune di Torino sul programma “Io resto a casa” della Protezione Civile, ci può dire quante sono oggi le persone coinvolte? Le faccio solo un esempio, ma perché lo conosco bene; nell’ambito del mio Gruppo consiliare una persona ha fatto richiesta due settimane fa ma non è ancora stata coinvolta, tra l’altro l’abbiamo anche concordata insieme, nel senso che io so anche che dovrò poi fare a meno di questa risorsa, ma l’ho fatto convintamente perché ritenevo fosse utile; io ho due persone una non è in smart working perché non ha la possibilità di lavorare da casa, l’altra lo è ma ha fatto richiesta, però ad oggi dopo due settimane non ha ancora avuto risposta, quindi mi chiedevo se - visto che c’è bisogno di dare risposte urgenti - quale sia lo stato anche di attuazione di questa iniziativa. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso è segnata la Vicepresidente Ferrero, ne ha facoltà per cinque minuti. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie Presidente, molto meno. Io prendo solo un minuto per parlare proprio del fatto che le nostre case non sono tutte uguali, le zone della città non sono tutte uguali, non tutti… (audio interrotto). SICARI Francesco (Presidente) Non la sento... FERRERO Viviana (Vicepresidente) Mi sente? SICARI Francesco (Presidente) Sì, ha la connessione anche lei che salta un po’. Prego. FERRERO Viviana (Vicepresidente) I bambini…, si sono già espressi appunto gli psicologi sulla necessità per i bambini… perché non tutti i bambini hanno il cortile o, come dico, hanno spazi sufficienti dentro le loro case di potersi muovere. Quindi io ho chiesto…, volevo solo informare appunto il Consiglio, ho chiesto una Commissione Pari Opportunità perché ritengo che quello sia il luogo giusto in una Commissione per poter parlare di questo argomento audendo anche quelle che sono le associazioni come per esempio l’UNICEF che si occupano…, l’UNICEF o i Presidenti dell’Ordine degli Psicologi, o la Presidente per esempio... pronto? SICARI Francesco (Presidente) La sentiamo, prego. FERRERO Viviana (Vicepresidente) …dei pedagogisti, di poter appunto dare il loro parere e per magari uscire poi con un documento congiunto. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso... un attimo... la Consigliera Patriarca, visto che, come ho detto prima, si è segnata anche la Consigliera Tisi, le rimangono circa due minuti. Prego, Consigliera Patriarca. PATRIARCA Lorenza Sì, certo, sarò velocissima. Volevo riprendere la battuta sull’idea dell’uscita dei bambini, voi sapete quanto sono sensibile rispetto a questo tema. Io appunto ritengo quest’idea profondamente sbagliata, pur consapevole della difficoltà di questo momento e di quanto essi patiscano, quanti siano in condizioni di stress a causa della permanenza a casa; ma permettere l’uscita di un maggior numero di persone non può che aumentare la diffusione del virus e il conseguente aumento di malati e di morti e la dilatazione dei tempi di ritorno alla normalità. Quindi a mio parere non ci sono alternative, il nostro Sistema sanitario nazionale anche in Piemonte è vicino al collasso, per cui... appunto, noi come scuola stiamo cercando di stare vicini ai bambini proprio per questo. Grazie, finito. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, è stata velocissima. Prego, Consigliera Tisi, ha un minuto e mezzo. TISI Elide Grazie, Presidente, sarò telegrafica e cercherò di stare nel minuto e mezzo. Intanto, grazie dell’illustrazione delle iniziative, però volevo fare alcune domande molto rapide: bene la rete col volontariato, mi chiedevo col mondo della cooperazione sociale qual è il livello del confronto soprattutto per quanto riguarda quei servizi che sono stati chiusi, penso in particolare ai centri diurni per disabili e anziani, e se c’è stata una possibilità di riconversione in altre attività? Sempre sulla disabilità, io credo che le comunità per disabili meritino quantomeno la stessa attenzione che recentemente è stata attribuita alle RSA e spero non accadano le stesse drammatiche situazioni, quindi su questo… (incomprensibile) …il punto della situazione del confronto con la Regione per quanto riguarda questo tipo di strutture. In ultimo, la questione dei minori non tanto sull’uscire di cui è stato già detto, ma in particolare per quelle famiglie fragili, per quei minori che erano beneficiari di interventi di educativa territoriale o domiciliare, abbiamo tutti insieme fatto un grande lavoro di approfondimento su queste tematiche, mi chiedo in questa situazione come si può comunque continuare a sostenere queste famiglie così fragili e questi bambini in modo particolare? Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Capogruppo Magliano adesso, cinque minuti anche per lei. MAGLIANO Silvio Grazie, Presidente, ma anch’io ringrazio per la celere informativa da parte della Sindaca e dei suoi ringraziamenti che ha fatto, penso che ce ne siano anche tante altre di realtà da ringraziare, penso al banco alimentare, al banco farmaceutico, ma la stessa… (incomprensibile) …ma tanti altri che forse per sintesi non sono riuscito a ringraziare; nello stesso tempo avevo una serie di richieste da fare… (incomprensibile) …se l’Amministrazione sul suo corso sta lavorando; 1) volevo chiedere i volontari che noi non siamo stati in grado di accogliere perché… (incomprensibile) …molto bello che tanti torinesi abbiano dato la possibilità, ma se oltre ad aver… (incomprensibile) …accoglierne di più, se si sta pensando che cosa in più immaginare… (incomprensibile) …che vogliono darci una mano, avevo letto un’intervista all’Assessore Unia da questo punto di vista, primo dato; secondo dato: se si poteva immaginare di lanciare un servizio come la “spesa sospesa” che è una proposta che noi abbiamo fatto, visto che oltre al cibo e ai farmaci a breve nelle case mancheranno anche beni di prima necessità oltre ai voucher che si stanno immaginando e che mi auguro non vadano insieme a coloro che già magari utilizzano il Reddito di cittadinanza, questo lo dico con chiarezza, se si poteva immaginare un servizio di questo tipo, certo coordinato poi dalla Protezione Civile, dal mondo del volontariato; altra cosa: chiedevo un’attenzione, io avevo già scritto mi pare su questo la possibilità... lo dico alla luce anche di quello che diceva la collega Tisi, l’art. 48 del “Cura Italia” permette che alcuni servizi possano essere modificati e modulati, faccio un esempio: Tundo in questo momento non sta lavorando, si potrebbe immaginare o pensare che quel servizio che era per tanti venga ipotizzato per sostenere magari quelle famiglie che hanno un bimbo o una bimba con disabilità, ma sono mononucleo e quindi avrebbero estremo bisogno di qualcuno che accompagni questa famiglia a fare la spesa o le accompagnatrici che stiano, con le dovute misure di sicurezza, insieme al bimbo o alla bimba quando la mamma o il papà vanno a fare la spesa, quindi se si era pensato ad un’applicazione dell’art. 48 in qualche modo, anche alla luce di quello che diceva la collega Elide Tisi; poi ultima cosa che volevo capire è se si può giustamente applicare questo art. 48 anche a tutte quelle attività sulla disabilità che oggi noi non stiamo più gestendo che sono chiuse, invece provare a… (incomprensibile) …sulle famiglie con la preoccupazione, questo sì, che si faccia finalmente quello che si sta facendo nelle RSA anche sulle comunità dei minori. Queste sono alcune questioni che volevo porre e capire se l’Amministrazione su questo poteva prendersi la responsabilità di agire nei luoghi opportuni e le ultime due cose, poi, Presidente, ho finito, si solleciti in qualche modo, io l’ho già fatto, in Regione, una circolare che spieghi fino in fondo come i volontari non solo di Protezione Civile o della pubblica assistenza possono muoversi perché i volontari stanno facendo tante cose, non solo quello, quindi vari incontri al telefono nei centri dedicati, consegna di farmaci e consegna di cibo; e poi in ultima istanza se si può, attraverso il Prefetto, comunicare alle Forze dell’Ordine che ci sono persone che sono cittadini per i quali cinque, sei o dieci minuti di passeggiata vicino a casa non è solo una questione di benessere personale, ma è una questione terapeutica, penso a tutti coloro che hanno disturbi psichici o psichiatrici, per cui la passeggiata - o coloro che sono affetti dalla sindrome dello spettro autistico - per cui la passeggiata anche se piccola, ridotta e vicino a casa, accompagnati solo da un familiare invece ha un aspetto terapeutico. Queste sono le cose che volevo chiedere e comunicare per cui chiedo l’intervento dell’Amministrazione. Chiedo scusa al Presidente se ho usato qualche secondo in più. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Non ha usato nulla in più, è perfettamente nei suoi tempi. Adesso concedo 20 secondi al Capogruppo Tresso e poi ho la Capogruppo Sganga. Capogruppo Tresso, 20 secondi per lei. TRESSO Francesco Sì, scusi, una domanda che mi sono dimenticato di fare prima, molto velocemente: in merito a quello che ci ha detto la Sindaca sull’utilizzo dei 4,6 milioni per il Comune di Torino, c’è un’idea anche se sommaria di quante persone potrebbero essere toccate da questa misura potenzialmente e se indicativamente c’è un’idea dell’ammontare del buono spesa che potrebbe riguardare queste persone? Proprio come macrostima, magari scenario che hanno già disegnato? Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Capogruppo Sganga, quattro minuti per il suo Gruppo e poi un Ordine dei Lavori della Vicecapogruppo Pollicino. Sganga. SGANGA Valentina Sì, grazie, Presidente, anche io sarò telegrafica perché non credo sia questo il momento delle considerazioni personali sulle misure di contenimento adottate. Abbiamo avviato le Commissioni e in ogni Commissione stiamo man mano approfondendo i tanti temi e quindi è difficile farli qui. Mi permetto invece di sfruttare questa occasione per ringraziare la Sindaca, la Giunta e l’Amministrazione tutta che in questi anni spesso è stata definita più e più volte, anche in un’Aula - in cui oggi siamo solo virtualmente -, una Giunta di incompetenti e invece si è dimostrata una Giunta all’altezza di un momento storico senza precedenti. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Sganga. |