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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 9 Marzo 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2020-00215
"IN CHE MODO LA CITT? UTILIZZA I LOCALI NEGLI IMMOBILI COMUNALI DI CUI SI ? RISERVATA IL DIRITTO DI FRUIZIONE?" PRESENTATA IN DATA 22 GENNAIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA POLLICINO.
Interventi
POLLICINO Marina
Grazie, Presidente, ringrazio anche lei, Assessore Iaria, per la risposta anche se
veramente mi aspettavo una risposta un po' diversa. In realtà è vero, è un’interpellanza
alquanto difficile e comprende le risposte di diversi Assessorati. Io mi aspettavo che lei
almeno un elenco lo avesse già pronto, se ce l’ha adesso mi fa piacere così lo prendo e
così me lo fa avere e quindi diciamo che lei, se non ho capito, mi dice che ha la risposta
per quanto riguarda il suo Assessorato, ma non gli altri Assessorati perché, ripeto, e
capisco che sia una risposta abbastanza ampia e quindi io pensavo che comunque per
ogni Assessorato lei avesse già pronta la risposta, in ogni caso io voglio spiegare bene
tutto, perché mi è venuta l’idea di questa interpellanza? Noi sappiamo che la Città di
Torino è proprietaria di numerosi immobili che sono dati a titolo gratuito o dietro
corrispettivo di canone a vari enti, associazioni o fondazioni e che le concessioni
prevedono, talvolta, l’utilizzo di spazi per un certo periodo di tempo da parte della Città,
per esempio c’è in essere una convenzione tra la Città di Torino e il CAI per la gestione
del Museo della Montagna che prevede la concessione al CAI dei locali situati nel
piazzale Monte dei Cappuccini. Questa convenzione, se le informazioni in mio possesso
sono corrette e credo lo siano, tra i vari articoli prevede la concessione alla Città
dell’utilizzo del Centro Incontri per un totale di 20 giornate, nel corso di ogni anno, da
utilizzarsi secondo programmi concordati e per le attività organizzate dal Museo e/o
Direzione Cultura, Educazione e Gioventù della Città; la mia domanda è appunto: la
convenzione è ancora in atto? E se lo è la Città ha usufruito delle 20 giornate a
disposizione? E se non lo ha fatto, perché? E se invece lo ha fatto, in che modo,
attraverso quali iniziative e poste in essere da chi? Faccio un altro esempio, una
convenzione, molto risalente nel tempo, della Città e della Fondazione del Teatro Regio
prevedeva l’utilizzo da parte della Città di Torino della Sala Grande, del Piccolo Regio,
della Sala Pavone e della Sala Maria Callas proprio del Teatro Regio. Io non ho la
memoria storica, però anche in questo caso mi chiedo, tale convenzione è ancora in
atto? E se è sì, in che termini e modalità? Se cito l’esempio, è perché mi è funzionale
proprio all’economia del discorso che sto facendo. Ancora un’altra convenzione tra la
Città di Torino e la Fondazione Teatro Stabile riguarda l’uso gratuito, cito, per 25
giornate a stagione teatrale nel periodo settembre/luglio della Sala teatrale Vittoria in
favore della Città, di cui cinque per la Circoscrizione 1 e 20 giornate alla tariffa
agevolata di 750 euro più IVA con modalità di utilizzo indicate nel regolamento stesso.
Mi pongo ancora la stessa domanda, come, da chi, se e per quanto tempo sono stati
fruiti gli spazi a disposizione della Città e in particolare quelli della Circoscrizione, per
non parlare poi di tutti gli altri musei di proprietà della Città, dati in gestione alla
Fondazione Torino Musei, faccio l’esempio: Palazzo Madama, GAM, MAO, Borgo
Medievale, dei musei a gestione diretta come Museo dell’Automobile, Museo
Nazionale del Cinema, Museo della Resistenza, MUFANT, da musei che ricevono
risorse da parte della Città come la Fondazione Cavour, Museo della Resistenza, solo
per citarne alcuni; per tutti questi immobili sono previsti, immagino, delle convenzioni,
quante di queste prevedono la fruizione di spazi riservati alla Città? È questo il punto
che mi preme sottolineare, ecco il perché della mia interpellanza. Ovviamente a tutti
questi dobbiamo aggiungere anche vari immobili a vario titolo di proprietà della Città di
cui io non posso avere contezza, ma con cui probabilmente la Città ha in essere vari tipi
di convenzioni o comunque convenzioni simili, quindi mi rendo conto, Assessore, che
la risposta era molto articolata, per cui io mi aspetto di averla non soltanto da parte del
suo Assessorato, ma da parte di tutti gli Assessorati. Quindi le domande che io ponevo
erano ben precise e sono: di avere un elenco dettagliato dei locali che in base alle
convenzioni sono a disposizione della Città di Torino; un elenco degli enti, delle
associazioni o fondazioni a cui gli immobili sono assegnati e da ultimo, ma forse è la
parte più importante, se poi quegli spazi sono effettivamente fruiti dalla Città, per
quante giornate e in che termini. Io rimetto tutta una serie di domande legittime a cui
un’Amministrazione davvero trasparente e partecipata deve essere in grado di dare
opportune risposte, ma soprattutto vorrei sapere se l’Amministrazione intenda dare in
proposito adeguata pubblicità e informazione accessibile alla cittadinanza, questo è il
punto più importante che io le chiedo, Assessore. I cittadini devono essere messi al
corrente di quali siano gli spazi e gli ambienti di cui la Città si riserva l’utilizzo negli
immobili di sua proprietà e anche di quali siano le attività che in quegli spazi hanno
luogo. Per esempio, sarebbe interessante avere una pagina dedicata, nel sito della Città,
attraverso la quale i cittadini possono trovare un elenco puntuale delle iniziative e delle
attività poste in essere negli immobili e nei periodi indicati e i dettagli di chi pone in
essere quelle iniziative ed inoltre dovrebbero essere informati delle eventuali possibilità
che l’Amministrazione, attraverso le convenzioni, può offrire della disponibilità dei
luoghi per eventi, manifestazioni, convegni o progetti e attività varie, naturalmente nel
rispetto dei regolamenti previsti dalle suddette convenzioni. Sì, mi accingo a finire, io
penso che ci siano veramente ampi spazi di approfondimento sul tema, quindi per il
momento diciamo non posso essere soddisfatta della risposta, mi aspetto questo elenco
da parte di tutti gli Assessorati e poi mi riserverò di leggere ciò che mi arriva, i testi che
mi arriveranno e se poi nel caso chiedere un passaggio in Commissione, grazie.

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