Interventi |
POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Ringrazio anche l’Assessora Lapietra per la risposta, una risposta dalla quale mi sembra di capire che l’Amministrazione non sia disponibile ad accogliere le richieste dei cittadini e per questo devo dire che non mi sento soddisfatta per nulla. Io avevo già ascoltato con attenzione la risposta che era all’interpellanza Lubatti nel Consiglio Comunale del 10 febbraio, lei aveva confermato la scelta della soppressione di alcune fermate per garantire un aumento della velocità dei mezzi, volendo con una maggiore frequenza delle corse per rendere i mezzi pubblici concorrenziali rispetto all’auto privata, tuttavia non aveva specificato quanto ogni singola soppressione influisse in termini di tempo sulla singola linea, ma si era limitata a riportare un calcolo complessivo di un incremento della produzione chilometrica offerta in circa 130.000 chilometri l’anno senza però indicare nel dettaglio di ogni linea, senza una tabella di calcoli che ci consentisse di poter valutare con maggiore oggettività i pro e i contro per l’utenza di ogni sospensione delle singole linee interessate dalla velocizzazione dei mezzi e anche oggi, da quanto ascoltato. in verità non ha fatto altro che ripetere più o meno ciò che aveva già detto in Aula e comunque si è limitata a dire che non ci sono molti passeggeri. Ora proprio in relazione alla linea 4, ma non è la sola perché sono interessate anche la Linea 92 e la Linea Night Buster, lei ha confermato che le fermate soppresse sono tre, tra queste vi è evidentemente quella che io ho segnalato con la mia interpellanza, la fermata di via Sacchi, la 1915/1916, ambedue nei pressi di corso Stati Uniti. Quelle due fermate si trovano nell’immediata vicinanza di un centro di cura e di fisioterapia convenzionato con il nostro sistema sanitario, per questo assumono una particolare importanza, è facile comprendere come l’utenza interessata dalla soppressione della fermata sia proprio quella più fragile, quella formata da pazienti e anziani o con difficoltà di movimento o deambulazione disabili che adesso sono costretti ad allungare il tragitto per raggiungere il centro di cura e non importa quanti siano, se siano un numero molto alto o un numero basso, sono dei cittadini comunque che hanno bisogno di quella fermata. Secondo quanto riportato da La Stampa questo ha indotto i cittadini ad iniziare una raccolta firme per chiedere il ripristino delle due fermate. In una situazione di questo tipo l’Amministrazione dovrebbe prendere atto che l’esigenza di ottimizzazione dei tempi di spostamento non possa avvenire a scapito delle categorie sociali più svantaggiate per età o salute e che sia necessario ridefinire le priorità in favore dei soggetti maggiormente colpiti dal provvedimento e invece prendo atto, Assessora Lapietra, del fatto che l’Amministrazione resta insensibile di fronte al disagio proprio di quei cittadini che maggiormente meriterebbero tutela e che ha deciso di sacrificare le esigenze concrete di decine di uomini e donne sull’altare di un fantomatico recupero in astratto di qualche minuto nei tempi di percorrenza dei tram, sono sicura che i cittadini se ne ricorderanno a tempo debito. |