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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 2 Marzo 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 17
INTERPELLANZA 2020-00487
"CIR (CODICE IDENTIFICATIVO REGIONALE) PER GLI AFFITTI BREVI: LE NUOVE REGOLE VENGONO RISPETTATE?" PRESENTATA IN DATA 6 FEBBRAIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA GRIPPO.
Interventi
GRIPPO Maria Grazia
Che...poi sembra, Assessore, che io ce l’abbia con lei. Il punto è che, non so, a
differenza di Lo Russo che si deve sforzare per essere comico perché è sempre così
serio, lei ha una comicità involontaria, a volte quando mi legge queste risposte, mi ha
fatto lo spiegone del CIR, non lo so, dalla notte dei tempi, per arrivare a delle risposte
che definire insufficienti vorrebbe limitare, come dire, quello che sto provando in questo
momento. L’unica cosa di un minimo interesse, perché è l’unica cosa comprensibile, si
sarà accorto che quella che lei ha letto…, non lo so se le risposte le legge per la prima
volta, ma quello che lei mi ha letto. compreso il sito internet dove registrarsi, cioè devo
considerarlo veramente un’offesa di carattere personale. Lei mi prende in giro? E mi
dispiace, mi dispiace. Si sarà accorto che quello che lei mi ha letto sono informazioni di
carattere generale che davvero se vado sul sito le trovo? Cosa facciamo qua io e lei?
Qual è la differenza tra me, lei e un utente qualsiasi che si deve registrare sul sito per
comunicare il codice? Glielo dico io, la risposta ce l’ho io, nessuna. L’unica cosa di un
minimo interesse riguarda la risposta, in effetti quella sì, puntuale, del punto 1 dove
varrebbe la pena fare una qualsivoglia riflessione e io provo a farne una per quelle che
sono le mie capacità. Dal momento che risultano 732 le comunicazioni di attività che
sono pervenute quando la legge ha obbligato questo tipo di strutture a dotarsi del codice
CIR, di cui solo 704 attive ci dovremmo prima o poi domandare come questo si concili
con l’ultima analisi di monitoraggio fatta dalle associazioni di categoria degli
albergatori e pubblicata qualche tempo fa con i 4000, oltre 4000 annunci presenti su
Airbnb di strutture e di disponibilità nella nostra città. Da 700 a 4000 il passo è tutt’altro
che breve, quindi credo che varrebbe la pena di fare un qualsivoglia ragionamento prima
che si diffonda la convinzione che possiamo venire qua e prenderci tutti in giro. Per
quanto attiene invece al punto 2, se non ho capito male i suoi uffici, non so chi le ha
scritto la risposta, davvero mi rimanda in Questura? Cioè io per avere la risposta al
punto 2, quindi comprendere se al Comune di Torino risulta una coerenza di dati tra chi
ha comunicato il codice CIR e le effettive presenze che lei ha certificato, con le
dichiarazioni che lei ha fatto sul giornale, per avere una risposta di questo genere, cioè
se questi dati sono coerenti lei mi ha detto che devo andare in Questura? No, non vado
in Questura e spero di non andarci perché potrei avere qualche problema. No, cioè io
vengo qua, faccio il mio lavoro e pregherei lei di fare il suo. Per quanto attiene ai punti
3 e 4 lo stile è il medesimo. Perché? Perché lei mi ricorda che dal primo di aprile 2018
si applica la tassa di soggiorno, lei già è al corrente che io ho fatto un accesso agli atti,
ho dovuto farlo per avere delle informazioni organiche, per sapere, suddivisi per
tipologia, quali erano gli importi dell’anno ‘17-18-19 della tassa di soggiorno, dal quale
ho già tratto delle deduzioni, ma la domanda era un’altra, cioè io le chiedevo quale
consistenza avesse l’incremento del gettito della tassa di soggiorno in relazione alla
risposta del punto 2. Il problema è che siccome dobbiamo andare in Questura per sapere
la risposta del punto 2, lei non sa neanche la 3. E qui veniamo alla chiusura di questo
triste momento, l’ennesimo triste momento di quando io vengo a chiederle dei dati e lei
mi prende in giro. Le chiedevo, al punto 4, in che modo l’Amministrazione per la parte
di propria competenza si rendesse disponibile non soltanto a effettuare dei controlli, ma
a fare in modo che la legge venisse rispettata per quello che essa prevede. Mi è parso di
capire che il Comune non può procedere con provvedimenti interdittivi a seguito dei
controlli. Sì, ma quali controlli? È che non me l’ha detto quali controlli volete fare, in
che modo volete fare i controlli. Quindi cosa è servito che ci siamo fatti due chiacchiere,
a parte il piacere di vedere lei e tutte le persone che qui perdono del tempo insieme a
noi? Perché? Quindi, quindi… Piacere reciproco, la ringrazio, Presidente. Quindi,
Presidente, io annuncio, però con la solita frustrazione, annuncio che chiederò che la
stessa interpellanza venga trattata in Commissione. Chiedo ormai, per pietà,
all’Assessore Sacco se ha voglia di rileggersi i quesiti che io formulavo nella mia
interpellanza. Peraltro, come dire, di coglierne il dato anche un po’ politico, come dire,
di tentare un livello di elaborazione oltre il temino che le è stato fornito. Io ci vado sul
sito internet anche io a vedere come funziona se uno vuole in effetti comunicare il
codice CIR, quindi io faccio la mia parte, la prego, lei faccia la sua, ci rivediamo in
Commissione perché sono importanti questi dati, sono importanti tutte le volte che
andiamo a dire che sono cresciute le presenze turistiche in questa città. Sì, sono
importanti perché dobbiamo capire se - e gliel’ho già detto l’ultima volta in
Commissione - sono, in effetti, cresciute tutte le presenze o c’è stato un’emersione,
un’emersione di quelle che erano presenze che in nessun altro modo venivano registrate
nel tempo, cambiano le percentuali. E questo cambiamento delle percentuali, che ha uno
scostamento dal 2 al 200%, se lei va a vedere i dati della tassa di soggiorno, cambia il
tipo di comunicazione che facciamo all’esterno, ma soprattutto cambia il tipo di
politiche che dobbiamo fare rispetto agli operatori, altrimenti li prendiamo in giro, come
lei prende in giro me spesso e volentieri perché le sono simpatica, evidentemente, e
questo è il suo modo di relazionarsi.

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