Interventi |
ARTESIO Eleonora Io comprendo la pressione, forse fastidiosa, con la quale disturbo l’Assessore al Personale sulla questione del fabbisogno del personale in rapporto alle attività dell’ente Comune e in rapporto al piano dei pensionamenti. Credo però che sia il momento di dire con chiarezza alcune questioni. Ho preso atto delle richieste che sono state avanzate nell’indagine interna attraverso le distinte Direzioni, e proprio quella presa d’atto mi fa osservare che l’operazione, determinata dal Documento Unico di Programmazione dalla deliberazione di Giunta, non è affatto un’operazione che asseconda le richieste dei diversi Assessorati, anzi, abbiamo una significativa forbice tra le richieste avviate nella Direzione personale e quelle effettivamente soddisfatte. Volendo fare una sintesi, a fronte di 708 richieste, quanto determinato, con i documenti che ho richiamato, prevede 238 assunzioni, un terzo delle necessità evidenziate come opportune e doverose per mantenere il livello dei servizi attualmente erogati; non sono contemplate, all’interno di questo dato nelle richieste e nelle previsioni concorsuali, oltre i 50 posti già noti, riguardanti il Corpo di Polizia Municipale perché non risultava nella corrispondenza che mi è stata consegnata. Ora io sono qui a segnalare una situazione che credo meriti un’attenzione politica e non è l’urgenza e la fatica di funzionamento dei nostri servizi, è il fatto che con questa operazione, apparentemente tecnica, si sta snaturando, senza un dibattito politico e senza una consapevolezza pubblica, il modo di funzionare del Comune di Torino perché quando a fronte di 60 e più richieste di docenti avanzate dall’Assessore al Sistema Educativo se ne soddisfano 35, la conseguenza che è stata adottata da questa Giunta è stata quella di orientare diversamente le iscrizioni; e quando, nel sistema generale delle scuole, la scuola municipale perde dimensione, quelle sezioni non si riapriranno più. Il peso della sezione dell’offerta educativa del Comune nel sistema generale diminuirà e poi si vuole avere la governance del sistema formativo? O ancora, quando nel sistema dei tecnici del Suolo e del Verde pubblico si diminuiscono le figure esecutive e quelle di programmazione, coordinamento e direzione lavori, è evidente, come si sussurra soltanto finora, che si andrà in direzione del global service ed è conseguenza, quindi, di una scelta non dichiarata di esternalizzazione, ma chi l’ha discussa? Diventa un fatto pressoché automatico di scelte compiute quando, nel sistema dei Servizi Sociali, che pure hanno graduatorie a scorrimento, ma fino a settembre, vorremmo sapere il dopo, noi abbiamo persone assunte con agenzie interinali, altre assunte a tempo determinato con un finanziamento del PON Metro, altri con finanziamenti in progetti cofinanziati dalle fondazioni bancarie e non riusciamo nemmeno più a ricostruire il quadro di quali siano le funzioni pubbliche svolte dagli operatori che ricevono il mandato pubblico dell’Amministrazione Comunale, non conosciamo le evoluzioni di un sistema fondamentale, specie in un momento come questo che è quello delle politiche sociali. Sostanzialmente, Assessore Rolando, lei sta cambiando le politiche del Comune di Torino da un luogo e da una postazione apparentemente neutra e noi questa politica subdola e di sgocciolamento non gliela permettiamo. In quel poco che può contare la mia formazione politica, io non smetterò di incalzare, situazione per situazione, su questo aspetto, perché è grave in sé non mettere i servizi nelle condizioni di operare, ma è ancor più grave cambiare senza dichiararla la politica dei servizi. Quindi, io chiedo che questa interpellanza vada ai sensi delle nuove procedure in approfondimento, ma le anticipo che su ogni singolo comparto, per ogni singola settimana, produrrò avanzare una richiesta sul quadro delle dotazioni organiche, delle loro specifiche collocazioni e delle conseguenze che ne derivano, non sulla fatica degli operatori, che è già grave, che mi preoccupa e che dovrebbe preoccupare tutti, ma sul cambiamento implicito delle politiche del Comune. |