Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Intanto, visto che è presente la collega Scanderebech, chiederei a lei se è disponibile a trattare l’interpellanza n. mecc. 202000352/002, avente ad oggetto: “Reddito di cittadinanza e LSU, dove saranno impiegati i beneficiari?” LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Questo chiede la collega Scanderebech insieme al collega Curatella. Risponde l’Assessora Schellino. Prego, Assessora, cinque minuti per lei. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Spero di farcela nei cinque minuti, se no poi manderò una relazione più ampia. “Quanti sono attualmente i torinesi che percepiscono il Reddito di cittadinanza”: al 7 febbraio, data di ultimo punto, dal punto di vista statistico, su questo tema, però poi successivamente possiamo aggiornarci, al 7 febbraio sono oltre 20.000 i nuclei familiari beneficiari di Reddito di cittadinanza, per un totale di circa 44.000 persone beneficiarie. Di questi, sono 8.232 i nuclei familiari beneficiari di Reddito di cittadinanza che sono stati inseriti da parte del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali sulla piattaforma di gestione dei Patti per l’inclusione sociale e quindi di competenza dei Servizi della Città. “Se il Comune ha pubblicato il bando”: sebbene gli uffici competenti abbiano già predisposto la documentazione sulla base di quanto previsto dal Decreto Ministeriale dell’ottobre 2019 inerente la definizione di forme, caratteristiche e modalità di attuazione dei progetti utili alla collettività, non si è ancora proceduto alla pubblicazione di uno specifico avviso pubblico, rivolto ad Enti del Terzo Settore, per l’attivazione di progetti utili alla collettività, in quanto permangono significative incertezze, ancora non risolte dalla normativa nazionale, incertezze che la Città ha rappresentato in più occasioni al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, anche attraverso i referenti nazionali e regionali della Banca Mondiale, che monitora per conto del Ministero le diverse fasi di applicazione della nuova misura. Preciso che le incertezze riguardano, come detto, l’attività svolta presso gli Enti del Terzo Settore. Queste incertezze attengono, allo stato attuale, in particolare alla copertura assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali presso l’INAIL, copertura che deve obbligatoriamente essere attivata a favore di ogni cittadino beneficiario del Reddito di cittadinanza che partecipi ai progetti. Rispetto alle procedure e alla copertura finanziaria di tale assicurazione obbligatoria, ci sono le indicazioni nella misura di 90 centesimi al giorno, gli oneri relativi al premio di copertura assicurativa e, per il momento, viene confermata la procedura di attivazione della copertura assicurativa INAIL in capo ai Comuni, impedendo di fatto la completa attivazione dei PUC in collaborazione con la realtà del Terzo Settore. Quindi al momento i Comuni possono attivare, presso il Comune stesso, come se fosse un datore di lavoro, non presso il Terzo Settore. Dati i numeri di una città grande come Torino, chiaramente, impiegare migliaia e migliaia di persone direttamente non è pensabile, quindi è la ragione per cui fin dall’inizio abbiamo aperto partnership col mondo del volontariato. La responsabilità, relativamente a infortuni che potrebbero intercorrere ai beneficiari del Reddito di cittadinanza impegnati in progetti utili alla collettività, assicurati dalle agenzie del Terzo Settore, risulterebbero, infatti, in capo non alle realtà titolari dei progetti, bensì in capo al Comune nella figura del dirigente d’area, che ricopre la funzione di delegato del datore di lavoro, una responsabilità che non potrebbe essere adeguatamente rivestita, in quanto i progetti specifici, che potrebbero coinvolgere migliaia di persone, farebbero capo ai terzi. Rispetto a questo tema si stanno approfondendo con il Ministero, anche grazie al coordinamento ANCI, che ha convocato una riunione prossimamente, cioè sarebbe stata questa settimana, ma oggi ho ricevuto notizia che è stata annullata a causa dell’emergenza sanitaria nazionale, soluzioni già applicate per progettualità similari attivate a livello nazionale. Quindi, si sta facendo a livello ministeriale in ANCI la mappatura dei progetti utili alla costruzione di questi progetti. La domanda 3: “In quali settori saranno impiegati e con che mansioni?”, nonostante le incertezze sopra sintetizzate, che impediscono al momento la pubblicazione di un avviso rivolto alle realtà del Terzo Settore, la Città sta approfondendo l’opportunità di attivazione dei PUC all’interno delle diverse divisioni e ai Servizi dell’Amministrazione stessa e questi saranno avviabili in tempi più rapidi. I percorsi di PUC devono essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità, tenuto conto anche delle opportunità che le risposte a tali bisogni offrono in termini di crescita delle persone coinvolte e nel contempo devono essere... quanto più possibile tenere conto e in considerazione delle competenze formali e informali del cittadino coinvolto. Per valutare la possibilità di prevedere l’attuazione dei PUC all’interno dell’Amministrazione Comunale, già nel 28 maggio 2019 è stata convocata la Giunta sui PUC, con conseguente adesione da parte dei diversi Assessorati e divisioni. A seguito della pubblicazione del Decreto Ministeriale con le linee guida, è stata attivata, da parte del Capo di Gabinetto della Sindaca e del Direttore della Divisione Servizi Sociali, a tutti i direttori delle Divisioni dell’Amministrazione, una richiesta di collaborazione rispetto ad attività e progetti che potranno essere oggetto di tali percorsi. Questa richiesta ha ricevuto adesioni da parte dei diversi settori. A oggi sono pervenuti oltre 24 progetti utili alla collettività, che potranno essere attivati negli ambiti previsti dalla normativa per circa 240 posti; quindi 240 potrebbero essere attivati, speriamo nel più breve tempo possibile, direttamente in capo agli uffici della Città. Ogni Divisione ha individuato, sulla base di un format definito, la struttura dei diversi progetti. Per quanto concerne l’analisi delle propensioni e delle competenze formali e informali dei cittadini beneficiari del reddito, che vengono convocati dai poli per l’inclusione sociale per la via dei progetti personalizzati, si è provveduto a raccogliere, nel corso dell’analisi preliminare, queste informazioni, cioè le loro attitudini e desideri, nonché altre indicazioni rispetto ad eventuali difficoltà ostative che possono pregiudicare o influire sulla partecipazione ai progetti. Gli operatori dei Servizi raccolgono le preferenze di ambito, che vengono registrate, vengono poi incrociate con il catalogo delle opportunità progettuali legate ai PUC. Rispetto al numero dei cittadini per cui si potrebbe attivare un PUC, non è ancora possibile con precisione fare delle stime, in quanto ad oggi non è conosciuto il numero dei cittadini esonerati o esentabili dalla partecipazione ai PUC. In termini di programmazione, è probabilmente più opportuno partire dalla sostenibilità nel sistema di questa attività, a fronte del fatto che può rappresentare una delle offerte da inserire nel Piano di inclusione sociale. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). E lo so, posso dare...? Per quanto concerne le tutele previste per lo svolgimento dei PUC, oltre alla copertura INAIL, rispetto alla quale permane l’indefinitezza sopra accennata, rispetto ai progetti in capo al Terzo Settore precisiamo che, per quanto riguarda l’assicurazione di responsabilità civile per danni causati a terzi, è stato verificato che la vigente polizza, già attivata dalla Città di Torino, prevede la possibilità di inserire i soggetti beneficiari del reddito che dovessero essere introdotti in attività all’interno dell’Ente, trovando già esaustiva copertura nella responsabilità civile, sia per i danni cagionati a terzi, sia per i danni cagionati gli uni con gli altri, qualunque sia l’attività affidata. Si stanno, inoltre, predisponendo procedure per assicurare le visite mediche ai fini della sicurezza sui luoghi di lavoro, la formazione di base sulla sicurezza, la formazione di carattere generale e specifica necessaria per l’attuazione dei progetti, la fornitura di eventuali dotazioni antinfortunistiche e presidi assegnati in base alla normativa sulla sicurezza, la fornitura di materiale e strumenti per l’attuazione di progetti. In conclusione, e anche con riferimento al punto 4, la procedura pubblica per il coinvolgimento di Enti del Terzo Settore sarà avviata non appena si avranno le indispensabili chiarificazioni in merito all’applicazione delle coperture assicurative INAIL. Nelle scorse settimane “Il Sole 24 Ore” ha fatto un po’ una mappatura di quello che stanno facendo i Comuni a livello nazionale, e anche da quanto vediamo, andando in sede ANCI, in sede di Ministero, siamo più o meno un po’ tutti in questa situazione. Ovviamente, i Comuni piccolissimi che hanno tre, quattro casi, fanno molta meno fatica perché possono inserire 3-4 persone direttamente all’interno delle attività del Comune, per un Comune grande con tanti numeri è un po’ più complicato. Ringrazio e mi scuso per la lungaggine. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Vicesindaco. Collega Scanderebech, prego. SCANDEREBECH Federica Sì, prendo atto di tutte le informazioni comunicate oggi dall’Assessora e la ringrazio. Chiedo, banalmente, se si possa aggiornare... ci possa aggiornare tutti quanti in Consiglio Comunale con, magari, una Commissione Consiliare ad hoc successivamente, quando lei interloquirà con il Ministero e avrà delle informazioni più precise, nel caso. Grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, collega Scanderebech. Mi permetto solo di suggerirle di scrivere direttamente al Presidente della Commissione Consiliare. Grazie. |