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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Febbraio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 15

Comunicazioni della Sindaca su "Mancato funzionamento delle scale mobili e degli ascensori all'interno di alcune stazioni della Metropolitana".
Interventi
MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. Ma io avrei iniziato il suo intervento…, poi magari adesso c'è di
nuovo l'alternanza tra chi risponde per primo e poi la chiusura della Giunta, io avrei
iniziato chiedendo scusa, chiedendo scusa non solo a mezzo stampa, ma facendolo in
Aula, chiedendo scusa a Marisa, a sua figlia, al marito, a una famiglia che si è trovata in
quelle condizioni. Poi c'è anche qualcuno che sui social della stampa si permette di dire
che io come Consigliere Comunale utilizzo fatti particolari per farmi propaganda
politica. No, no, è proprio fatto personale perché Marisa, Filomena e suo marito sono
miei amici, amici perché sono dieci anni che mi occupo di disabilità, a differenza di chi
fa il leone da tastiera, sono dieci anni che mi occupo di associazionismo e di
volontariato e “L'Isola che non c'è”, che è la struttura fatta nascere da quella mamma, da
quel marito, oggi accoglie decine di bambini e di ragazzi, ormai uomini e donne, che
hanno una disabilità, che la vivono e che vi assicuro che per fare quel gesto, sapendo i
rischi in cui correva il papà, si sono presi una grande responsabilità, cosa che non fanno
mai. Non fanno mai perché, a differenza di quello che dicono i giornali, la ragazza non
era una bimba, ma una donna di 46 anni, con tutti i rischi che ne conseguono. Vede,
Assessora, io avrei iniziato, oltre alle varie dichiarazioni a mezzo stampa, chiedendo
scusa e poi, mi permetta, se il primo punto è che la priorità da oggi in poi è
l’accessibilità, beh, ci mancherebbe, ci mancherebbe. Poi magari diamo la colpa a quelli
che c'erano prima perché hanno fatto la stessa gara, quella dell'ascensore e quella delle
scale mobili unite insieme, per cui sarà anche colpa di Lubatti, va bene, ma oggi lei non
mi può dire che il primo punto è garantire l'accessibilità, quella è la base. Secondo: altra
grande rivoluzione, che se qualcosa non funziona ci sarà del personale di supporto. Ma
questo è il minimo e c'era il personale di supporto, tanto è vero che quando il padre…,
entriamo nel caso particolare, perché io ho chiesto comunicazioni su questo, quando il
padre ha fatto la prima salita è andato da un addetto di GTT e gli hai detto: “Scusi…”,
pensi quanti si fida dell’Amministrazione, in senso buono, “Scusi, al mio ritorno
l'ascensore funzionerà?” e l’addetto gli ha detto: “No, guardi, è fermo da due mesi, di
sicuro non verrà riparato nelle prossime ore”. Poi esce il comunicato che il giorno dopo,
e la ringrazio di non averlo detto almeno a verbale, l'ascensore è stato riparato. E noi
riusciamo a dire che, guarda caso, proprio il giorno dopo l'ascensore faceva parte di un
piano di interventi? Questo non l’avete detto in Aula perché avete un minimo di dignità,
ci mancherebbe, ma sono certo che se non ci fosse stato questo caso, il caso che
abbiamo comunicato a mezzo stampa e di cui chiesto comunicazioni il giorno dopo,
l'ascensore rimaneva così com'era. Terzo, terzo: io mi auguro che le comunicazioni che
vuoi farete, sia sul sito, e vi pregherei di non confidare troppo solo ed esclusivamente
nel controllo sui siti, ad ogni fermata dire alle persone con chiarezza quali fermate sono
accessibili e quali no, non si chiede di fare un granché, ma almeno comunicare in ogni
fermata quale di queste fermate sono accessibili dal punto di vista dell'ascensore e quali
magari alle scale mobili che non funzionano, ma almeno l'ascensore, almeno
l'ascensore. Per cui mi fa piacere che, purtroppo, ci sia voluto questo cambio di
mentalità dovuto al fatto che una famiglia ha dovuto fare una cosa di questo tipo,
prendendosi peraltro dei rischi non da poco. Certo è, certo è, che per l'azienda GTT, che
prima, e su questo lo riconosco con grande onestà intellettuale, che prima di tante altre
società partecipate si dotò della figura del disability manager, figura che cambiò
l'approccio tra GTT, Bordon, una persona che ha lavorato in maniera eccellente, a cui
sono personalmente grato e dovremmo esserlo tutti, certo è che ti va in pensione una
persona così, ti capita un fatto del genere, poi però sarà sostituito. Mi auguro che chi ha
preso il suo posto abbia la stessa sensibilità e la stessa capacità e anche la stessa umiltà
che quando si fa un errore, si chiede scusa, non si dice che il giorno dopo sarebbe stato
riparato perché era previsto, perché allora fatemi vedere le carte che prevedevano che il
14 febbraio quell'ascensore funzionasse e non ci dite solo che la priorità è l'accessibilità,
perché l’accessibilità dovrebbe essere la priorità da anni, da anni, dalla Carta dell'ONU
in poi dovrebbe essere una priorità, come è normale in un servizio di customer service
avere una persona in supporto, persona che c'era e ha risposto come vi ho detto. Terzo:
mi auguro che le comunicazioni sull'accessibilità o meno di una fermata, non abbiamo
5.000 di fermate della metro, però è giusto che una persona con disabilità sappia se
entra in una fermata quali sono accessibili e quali no, sperando di trovarle tutte
accessibili, ma nel caso non lo fossero che gli venga detto, che gli venga detto. Detto ciò
siamo riusciti, siete riusciti a far fare un'altra pessima figura a questa Città grazie a una
sciatteria, perché tre mesi per un ascensore, tre mesi per un ascensore mi sembrano un
po' tanti, mi sembrano un po' tanti. Mi auguro che quello che è accaduto possa riportare
almeno questa Città a garantire non l'eccellenza, ma l'accessibilità del trasporto
pubblico, perché se questo è il modo con cui trattiamo l'accessibilità del trasporto
pubblico, non chiediamo poi alla gente utilizzarlo con frequenza e con fiducia, perché
questo è il risultato.

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