Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Febbraio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 15

Comunicazioni della Sindaca su "Mancato funzionamento delle scale mobili e degli ascensori all'interno di alcune stazioni della Metropolitana".
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso con le comunicazioni, solo un attimo. Comunicazioni della Sindaca
che hanno come oggetto:

“Mancato funzionamento delle scale mobili e degli ascensori
all'interno di alcune stazioni metropolitane”

SICARI Francesco (Presidente)
Risponde l'Assessore Maria Lapietra. Prego.

LAPIETRA Maria (Assessore)
Per quanto riguarda le scale mobili della Città nel 2019 la percentuale di impianti
funzionanti è stata del 97%, in particolare le scale mobili interne hanno registrato una
percentuale di funzionamento quasi del 99%, mentre quelle esterne del 94%. Le scale
esterne registrano maggiori fermi in quanto non dotate di copertura di protezione da
pioggia ad altri agenti atmosferici. Il fermo di alcune scale mobili per lunghi periodi è
dovuto alla necessità di effettuare interventi di sostituzione di parte meccanica di
apparati guasti, in qualche caso all'indisponibilità in tempi brevi del componente da
sostituire. Attualmente, su 129 scale mobili totali, 9 non sono funzionanti. Per 7 di
queste l'obiettivo è il ripristino entro il mese di febbraio 2020, per gli altri due impianti è
in fase di definizione il programma di riattivazione, in quanto sono necessari interventi
più complessi, il dato ci sarà comunicato appena possibile. Per quanto riguarda invece i
67 ascensori, gli ascensori, tranne uno, erano tutti funzionanti, l'unico fuori servizio era
quello della stazione di Vinzaglio, che ha causato un caso molto grave, come ho
risposto prima anche nella risposta all'interpellanza, proprio perché stiamo attenti da
sempre a risolvere il problema delle persone con difficoltà, non solo le persone con
disabilità, ma anche le persone anziane, le mamme con le carrozzine, e il caso è molto
grave perché il fermo risale al 10 di novembre e la mancanza di comunicazione ha fatto
sì, appunto, di avere il caso che abbiamo visto pochi giorni fa. Proprio per questo,
proprio allo scopo di individuare con esattezza le cause di quanto successo e mettere in
atto le azioni necessarie per prevenire episodi simili in futuro, questa mattina, come
dicevo prima, l’Amministratore Delegato ha convocato la società e il responsabile della
ditta di manutenzione a cui è stata affidata la gara nel 2017 e dopo un'analisi generale
sono stato assunte le seguenti decisioni: quindi dare una priorità per garantire
l'accessibilità a tutte le stazioni. Quindi l'analisi dei guasti degli impianti, sia delle scale
mobili e degli ascensori sarà svolta tenendo conto delle priorità, quindi per agire per
primo sugli ascensori in stazione il cui funzionamento è necessario per garantire
l'accessibilità alle stazioni, perché sono le stazioni di XVIII Dicembre, Porta Nuova e
Carducci sono dotate di più impianti per il passaggio dall’altro lato della banchina. In
secondo luogo il presidio per garantire il supporto in caso di guasto e maggiore
comunicazione, naturalmente un guasto improvviso di un singolo impianto non può
essere escluso, per questo saranno operative da subito nuove modalità di gestione nei
confronti dei clienti che prevedono il presidio fisico di personale di GTT per fornire
informazioni ed aiutare le persone in difficoltà. Nello stesso tempo saranno predisposte
nuove comunicazioni per evidenziare la necessità degli interventi di manutenzione
programmata, spesso indispensabili proprio per garantire la sicurezza dell'impianto e
fornire indicazioni sulla durata indicativa dei lavori. Un'infografica sullo stato delle
manutenzioni sarà resa visibile nei monitor di fermata e sul sito dell'azienda. In ultimo
ci sarà un nuovo metodo di gestione delle gare, saranno riviste le procedure e le
modalità di gara per le attività di manutenzione che saranno separate tra ascensori e
scale mobili. Le gare partiranno nelle prossime settimane e l'azienda che attualmente
opera ha dato la massima disponibilità a proseguire l’attività per il periodo necessario
allo svolgimento delle procedure.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. Ma io avrei iniziato il suo intervento…, poi magari adesso c'è di
nuovo l'alternanza tra chi risponde per primo e poi la chiusura della Giunta, io avrei
iniziato chiedendo scusa, chiedendo scusa non solo a mezzo stampa, ma facendolo in
Aula, chiedendo scusa a Marisa, a sua figlia, al marito, a una famiglia che si è trovata in
quelle condizioni. Poi c'è anche qualcuno che sui social della stampa si permette di dire
che io come Consigliere Comunale utilizzo fatti particolari per farmi propaganda
politica. No, no, è proprio fatto personale perché Marisa, Filomena e suo marito sono
miei amici, amici perché sono dieci anni che mi occupo di disabilità, a differenza di chi
fa il leone da tastiera, sono dieci anni che mi occupo di associazionismo e di
volontariato e “L'Isola che non c'è”, che è la struttura fatta nascere da quella mamma, da
quel marito, oggi accoglie decine di bambini e di ragazzi, ormai uomini e donne, che
hanno una disabilità, che la vivono e che vi assicuro che per fare quel gesto, sapendo i
rischi in cui correva il papà, si sono presi una grande responsabilità, cosa che non fanno
mai. Non fanno mai perché, a differenza di quello che dicono i giornali, la ragazza non
era una bimba, ma una donna di 46 anni, con tutti i rischi che ne conseguono. Vede,
Assessora, io avrei iniziato, oltre alle varie dichiarazioni a mezzo stampa, chiedendo
scusa e poi, mi permetta, se il primo punto è che la priorità da oggi in poi è
l’accessibilità, beh, ci mancherebbe, ci mancherebbe. Poi magari diamo la colpa a quelli
che c'erano prima perché hanno fatto la stessa gara, quella dell'ascensore e quella delle
scale mobili unite insieme, per cui sarà anche colpa di Lubatti, va bene, ma oggi lei non
mi può dire che il primo punto è garantire l'accessibilità, quella è la base. Secondo: altra
grande rivoluzione, che se qualcosa non funziona ci sarà del personale di supporto. Ma
questo è il minimo e c'era il personale di supporto, tanto è vero che quando il padre…,
entriamo nel caso particolare, perché io ho chiesto comunicazioni su questo, quando il
padre ha fatto la prima salita è andato da un addetto di GTT e gli hai detto: “Scusi…”,
pensi quanti si fida dell’Amministrazione, in senso buono, “Scusi, al mio ritorno
l'ascensore funzionerà?” e l’addetto gli ha detto: “No, guardi, è fermo da due mesi, di
sicuro non verrà riparato nelle prossime ore”. Poi esce il comunicato che il giorno dopo,
e la ringrazio di non averlo detto almeno a verbale, l'ascensore è stato riparato. E noi
riusciamo a dire che, guarda caso, proprio il giorno dopo l'ascensore faceva parte di un
piano di interventi? Questo non l’avete detto in Aula perché avete un minimo di dignità,
ci mancherebbe, ma sono certo che se non ci fosse stato questo caso, il caso che
abbiamo comunicato a mezzo stampa e di cui chiesto comunicazioni il giorno dopo,
l'ascensore rimaneva così com'era. Terzo, terzo: io mi auguro che le comunicazioni che
vuoi farete, sia sul sito, e vi pregherei di non confidare troppo solo ed esclusivamente
nel controllo sui siti, ad ogni fermata dire alle persone con chiarezza quali fermate sono
accessibili e quali no, non si chiede di fare un granché, ma almeno comunicare in ogni
fermata quale di queste fermate sono accessibili dal punto di vista dell'ascensore e quali
magari alle scale mobili che non funzionano, ma almeno l'ascensore, almeno
l'ascensore. Per cui mi fa piacere che, purtroppo, ci sia voluto questo cambio di
mentalità dovuto al fatto che una famiglia ha dovuto fare una cosa di questo tipo,
prendendosi peraltro dei rischi non da poco. Certo è, certo è, che per l'azienda GTT, che
prima, e su questo lo riconosco con grande onestà intellettuale, che prima di tante altre
società partecipate si dotò della figura del disability manager, figura che cambiò
l'approccio tra GTT, Bordon, una persona che ha lavorato in maniera eccellente, a cui
sono personalmente grato e dovremmo esserlo tutti, certo è che ti va in pensione una
persona così, ti capita un fatto del genere, poi però sarà sostituito. Mi auguro che chi ha
preso il suo posto abbia la stessa sensibilità e la stessa capacità e anche la stessa umiltà
che quando si fa un errore, si chiede scusa, non si dice che il giorno dopo sarebbe stato
riparato perché era previsto, perché allora fatemi vedere le carte che prevedevano che il
14 febbraio quell'ascensore funzionasse e non ci dite solo che la priorità è l'accessibilità,
perché l’accessibilità dovrebbe essere la priorità da anni, da anni, dalla Carta dell'ONU
in poi dovrebbe essere una priorità, come è normale in un servizio di customer service
avere una persona in supporto, persona che c'era e ha risposto come vi ho detto. Terzo:
mi auguro che le comunicazioni sull'accessibilità o meno di una fermata, non abbiamo
5.000 di fermate della metro, però è giusto che una persona con disabilità sappia se
entra in una fermata quali sono accessibili e quali no, sperando di trovarle tutte
accessibili, ma nel caso non lo fossero che gli venga detto, che gli venga detto. Detto ciò
siamo riusciti, siete riusciti a far fare un'altra pessima figura a questa Città grazie a una
sciatteria, perché tre mesi per un ascensore, tre mesi per un ascensore mi sembrano un
po' tanti, mi sembrano un po' tanti. Mi auguro che quello che è accaduto possa riportare
almeno questa Città a garantire non l'eccellenza, ma l'accessibilità del trasporto
pubblico, perché se questo è il modo con cui trattiamo l'accessibilità del trasporto
pubblico, non chiediamo poi alla gente utilizzarlo con frequenza e con fiducia, perché
questo è il risultato.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliera Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Sì, intanto voglio ringraziare dell'avvenuta comunicazione avvenuta in Aula alle
comunicazioni richieste dalla sottoscritta e dal Consigliere Magliano. Mi preme
sottolineare quanto scrivevo in un'interpellanza il 25 novembre, alla quale l'Assessore
rispondeva in Aula il 16 dicembre dando gli stessi dati che sono stati dati anche
quest'oggi in serie di comunicazioni e di risposta dell'interpellanza della Collega
Pollicino. Vede, Assessore, già nella mia interpellanza del 25 novembre sottolineavo i
disagi e i disguidi delle scale mobili di Porta Nuova, Porta Susa, Vinzaglio, XVIII
Dicembre, Re Umberto, Nizza, Rivoli, Massaua, Fermi e Monte Grappa. Non capisco
come mai dal 25 novembre ad oggi si sia dovuto aspettare un atto così grave e di fare
una becera figura nuovamente. Per questo motivo oggi depositerò una mozione in cui
chiedo al Comune intanto di monitorare quotidianamente le disfunzioni e comunicarle
in tutte le fermate e poi di avviare un piano per la copertura di protezioni da pioggia
delle scale mobili e dotarsi, questa Amministrazione, di maggiori finanziamenti, onde
evitare situazioni simili, perché penso che a partire da oggi debba seriamente affrontare
questo problema e non aspettare che ci siano nuove situazioni emergenziali o nuove
brutte figure di questa Amministrazione.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Petrarulo.

PETRARULO Raffaele
Grazie, Presidente. Ma ha detto la…, parlo dal fondo, quando la Consigliera
Scanderebech ha detto: “Presenterò una mozione per quello che riguarda le scale
mobili”. Lei l'ha già detto all'inizio del Consiglio, presenterà una mozione proprio su
questo, sulla copertura delle scale mobili, quindi spero che poi dopo firmerete anche voi
questa mozione che verrà discussa quanto prima, è stata già depositata, anche perché è
impensabile che noi abbiamo solamente una linea di metrò, una, confronto a città come
Barcellona che ne hanno 10-15, tutte le città d'Europa ne hanno tantissime, Milano,
Roma, anche non di poco conto, e avere una linea sola di metrò e avere quelle stazioni
che ha elencato la Scanderebech, ma potevamo elencarle, che poi sono quasi tutte,
perché noi abbiamo 50 stazioni, abbiamo, e in ognuna di queste sempre, tutti i giorni, a
seconda della stazione che si va a prendere, c’è o la scala mobile che non funziona, o
l’ascensore dove c’è scritto “Fuori servizio”. Il caso qui citato è un caso gravissimo, sia
per la disabilità, sia anche per come l’ha affrontata, perché, parliamoci chiaro, usare le
scale mobili/immobili è pericolosissimo, perché poteva succedere qualsiasi cosa quella
scala diventava tutta liscia, quindi chi andava su quella scala mobile avrebbe avuto
anche un danno, non solo di poco conto, quindi questo è anche quello che mi fa
rabbrividire nel vedere quelle immagini. Però mi domando e, infatti, la mozione che ho
depositato spero che abbia luce, anche perché, a onor del vero, è una cosa che parte dal
2006, questa, no? Quindi mi ricordo nel 2010 quando c’era Chiamparino ed io ero
Consigliere Comunale, lo chiesi già allora, dico: “Ma possibile che noi abbiamo poche
stazioni?”, poche, a parte due che sono da dieci anni in perenne attesa di essere aperte,
Bengasi e quindi Moncalieri, quindi dieci anni, dieci anni che doveva essere aperta.
Quindi, detto questo, dovremmo solo vergognarci già oggi di essere qua Consiglieri,
anche il sottoscritto, ci mancherebbe, vergogna, è una vergogna unica italiana, due
stazioni di metrò, sull'unica linea di metrò che non sono aperte, questa è l'unica
vergogna italiana, possiamo dirlo, qualsiasi Sindaco precedente e attuale si deve
vergognare. E su quelle poche stazioni che abbiamo, noi abbiamo a cielo aperto c'è di
poco, ho visto una persona che sicuramente avrà fatto anche, mi raccontava che è caduta
sulle scale di Monte Grappa. Ma perché è caduta? Perché pioveva, perché erano
bagnate. E perché sono bagnate ed è caduta? Sono le scale mobili, quelle immobili,
diciamo, quelle di granito. Perché manca la copertura, quella che è stata fatta in corso
Inghilterra davanti al Palazzo della Provincia. Allora io mi domando, Sindaco e
Assessori competenti, mi permettete, ma fare un bando di gara, avere l'aiuto di sponsor
che ti fanno fare queste coperture? Sono sicuro, non sono un tecnico, non sono
ingegnere, ma sicuramente io penso che scale mobili che viaggiano sotto la pioggia non
possono essere così efficienti. Trovatemene altre, in altre città d'Europa, che fanno
questo, pochissime, sono coperte a Londra, e a Barcellona anche, e se escono, escono
per pochissimi metri, esterne. Queste viaggiano tutte all'esterno, quasi. E allora mi
domando: la copertura, che è un inizio di aiuto, di immediatezza, ma ci vuole così tanto?
Costa così tanto? Lo dico al collega commercialista e Assessore al Bilancio, Rolando,
ma non si trova una piega in bilancio per poter fare la copertura delle metropolitane?
Perché questa è una priorità, è una priorità perché viene usata da centinaia di migliaia di
persone, non da me, da Lo Russo, da Scanderebech o dalla Capogruppo Sganga, da
molti altri e qualcuno ci inciampa pure, e qualcuno cade e si fa anche male. E quante
saranno le cause che sono ancora in corso adesso? Poi lo chiederemo, lo vedremo in una
Commissione Controllo di Gestione, lo chiederemo. Quante cause sono state intentate
per questo? E qual è stato il danno che il Comune ha avuto, se ha dovuto pagare su
queste cause? Perché io penso, credo, che qualsiasi persona che cade su una scala
esterna, che poi bisogna capire se sono antisdrucciolo, anche su questo vorrei avere poi
una Commissione ad hoc, a parte quella sulla mozione che ho presentato, per capire
come viene garantita, chi ha firmato anche naturalmente l'agibilità di queste scale, che
io penso che quando piove, se qualcuno di voi scende e io non porto i tacchi,
naturalmente, quindi penso che quando scende, se scivolo io, che penso che non sono
ancora rimbambito, penso che qualcun altro possa scivolare molto di più ancora. Quindi
qualcosa non funziona su queste scale mobili, qualcosa da tanto tempo non funziona,
ma si continua sempre a dire, sempre, “Andiamo avanti, andiamo avanti”. Allora,
siccome non voglio essere di quelli che dicono: “La colpa è di prima, la colpa è di
adesso”, la colpa è di chi non ha fatto niente da prima a oggi, però da oggi in avanti
basta. C'è una mozione? La si voti, la si porti in Aula. Il Sindaco e l’Assessore
competente nel Bilancio Previsionale hanno previsto delle somme per competenza? C'è
un bando che si può fare? Ci sono degli sponsor che lo vogliono fare? Perché in corso
Inghilterra sono state già coperte le due stazioni della metrò? Per quale motivo lì sì?
Che sono poi scale mobili molto piccole, molto limitate. Invece quelle di corso
Montegrappa, Porta Susa, e le altre non sono coperte? Ecco, su questo io vorrei avere
delle risposte, delle risposte certe, non solamente a posteriori. Chiudo, ma delle risposte
che siano quelle che dicono: “Sì, questa volta abbiamo capito. Facciamo qualcosa,
nell’interesse dei cittadini di Torino”.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Prego, Consigliare Curatella, ha a disposizione tre minuti e venti secondi.

CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per la risposta. Nella risposta che è stata data,
sentivo dei numeri: 97% sarebbe l’efficienza o comunque la disponibilità delle scale
mobili. Facendo un breve… - senza andare troppo oltre nel tempo - un breve viaggio a
ritroso, fermandomi anche solo a gennaio, senza arrivare a novembre, come diceva
prima la Consigliera Scanderebech, su gennaio su 21 fermate della metro solo 11
risultavano senza problemi di scale mobili o ascensori. Su 45 scale mobili complessive,
11 risultavano non funzionanti con almeno un mese di attesa. Il 25% delle scale mobili
della metropolitana erano non funzionanti. In qualunque impresa privata un coefficiente
così elevato di indisponibilità delle macchine fa nascere immediatamente delle domande
e richiede istantaneamente delle azioni urgenti e rapide. Il 25% delle scale mobili non
funzionanti vuol dire che prima o poi doveva capitare, purtroppo, il caso in cui qualcuno
non avendo la possibilità di potersi muovere in modo indipendente, si trovasse a
pagarne le conseguenze, ed è successo la settimana scorsa dove purtroppo ci troviamo
adesso a parlare di questo caso. Per me questa situazione non è accettabile. Io adesso
vorrei un po' a capire questi dati sulla base di che cosa sono stati tirati fuori il 97%, il
94%, volevo proprio capirli e credo che possa essere opportuno fare anche una
Controllo di Gestione per capire lo stato della manutenzione. Abbiamo visto a Roma
cosa è successo in merito allo stato della manutenzione delle scale mobili della
metropolitana, che alla fine è emerso che ci sono anche dei problemi dal punto di vista
dei componenti. Quindi avere un così alto tasso di guasto vuol dire anche che forse ci
potrebbe essere un problema legato alla componentistica, un problema legato alle
modalità con cui sono fatte le manutenzioni, un problema legato al modo con cui
vengono fatti i controlli sulle manutenzioni; un problema legato all’affidabilità
complessiva del sistema è un problema che poi pagano i cittadini sulla propria pelle.
Quindi, visto che si tratta di numeri che poi semplicemente andando a vedere la cronaca
cittadina non rientrano, cioè è strano, se c'è quel dato di fatto, come mai abbiamo così
tante scale mobili e ascensori non funzionanti? Chiederei, Presidente, di poter…, visto
che non è qui presente in Aula, di fare una richiesta al Presidente Lubatti di organizzare
una Controllo di Gestione per approfondire il tema delle manutenzioni delle scale
mobili e degli ascensori della linea metropolitana 1 di Torino.

SICARI Francesco (Presidente)
Vuole replicare? No.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)