Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Passiamo adesso alla trattazione dell’interpellanza generale n. mecc. 202000376/002 presentata dalla Consigliera Grippo ed altri che ha come oggetto: “Movida a Vanchiglia, la situazione peggiora” SICARI Francesco (Presidente) Risponde l’Assessore Sacco, prego. SACCO Alberto (Assessore) Sì, buongiorno a tutti. Rispondo a questa interpellanza che riguarda un problema molto sentito dai cittadini e dalla Giunta, ovviamente. Mi fa piacere quest’interpellanza, perché così posso anche raccontare nel dettaglio tutto quello che è stato fatto in questi anni. Partiamo dal 2016, un primo dato interessante che viene dai Vigili, da giugno 2016 a dicembre 2016 sono stati effettuati tre accertamenti di violazione amministrativa relativi alla violazione dell’articolo 44 del Regolamento di Polizia Urbana, nel 2017 gli accertamenti sono diventati otto, sette relativi sempre all’articolo 44 e uno relativo alla Legge 447/95, qui sto parlando della zona piazza Santa Giulia e vie limitrofe. Nel 2018 invece, gli accertamenti sono diventati 13, di cui 12 relativi all’articolo 44ter e uno relativo al 44 RPU. Nel 2019 c’è stata, diciamo, una svolta molto importante perché sono stati ben 77 gli accertamenti di violazione amministrativa relativi a diverse violazioni agli articoli 44 e 44ter del Regolamento di Polizia Urbana e dell’articolo 6, comma 2 bis della Legge 160/2007, di questi 77 accertamenti, 23 verbali hanno riguardato violazioni dell’articolo 44ter RPU. Quindi da questo primo dato si nota che c’è stato un profondo incremento da parte del Comando Territoriale Settimo Aurora Vanchiglia per quest’area, il Comandante di Circoscrizione Berini ci ha spiegato nel dettaglio, ovviamente, tutti gli interventi che ha fatto, qui c’è l’elenco di tutti i locali sanzionati, quindi questo è un lato. Secondo lato, ambiente, nell’anno 2019, quindi ambiente vuol dire inquinamento acustico, contestualmente agli interventi sopra descritti in merito all’inquinamento acustico si evidenzia che l’Area ambiente, su segnalazione del Corpo di Polizia Municipale o di propria iniziativa, ha avviato 13 procedure tra segnalazioni di irregolarità o richieste di integrazione di documentazione carente relativamente ad esercizi pubblici nella zona di interesse, ovviamente, lo preciso prima che… per evitare qualunque tipo di dubbio, che l’erogazione delle sanzioni sia pecuniarie, sia accessorie relative alla vendita di bevande alcoliche in violazione della normativa statale, il D.L. 117/2007 convertito come sapete, compete alla Prefettura e non a noi come Città. Risulta quindi agli atti del servizio un numero crescente di accertamenti svolti tra il 2018 e il 2019 dagli organi di vigilanza della Città, un incremento degli accertamenti stimabile nell’ordine del 500% nel 2019 rispetto al 2018, questo tipo di intervento più importante è… dico io, ovviamente, però lo spiego, riconducibile anche alla stringente applicazione degli articoli 44 e 44ter, che sono gli articoli che con qualche polemica abbiamo introdotto fin da subito. Per quanto concerne gli esiti sul campo del contrasto alla cosiddetta mala movida in zona Vanchiglia, la sezione territoriale del Corpo di Polizia Municipale, sentita, ovviamente, da noi, riferisce di un contesto di maleducazione diffusa riconducibile principalmente a comportamenti individuali di forte inciviltà, accentuati dall’uso di bevande alcoliche, soprattutto non acquistate in loco, ma portate con sé, difficilmente contrastabili con la normativa di natura regolamentare della Città che, come sapete, vanno a colpire gli esercizi commerciali anche se indubbiamente, dice il Corpo di Polizia Municipale, la nuova normativa dell’articolo 44 ha contribuito al contenimento del fenomeno, quindi la Polizia dice: “Siamo intervenuti sempre di più, stiamo intervenendo anche bene, stiamo intervenendo in maniera importante sull’inquinamento ambientale”, però il problema, secondo noi, è principalmente causato da questa maleducazione e da queste bevande alcoliche portate dall’esterno, come sapete i nostri primi interventi, e lo ripeto, ma l’ho già detto qua tante volte, erano un tentativo di iniziare a risolvere il problema, bloccavano la vendita soprattutto da alcuni tipi di negozi. Quello che ci viene evidenziato dalla Polizia è che, ahimè, i ragazzi le cose se le portano da casa, quindi avranno… è stato utile bloccare quello, ma... Comunque dal 2010 una serie di interventi normativi, giusto perché non siamo stati, ovviamente, noi i primi a fare gli interventi, ma già statali e, come dire, comunali, hanno cambiato un pochettino la normativa di riferimento, che in precedenza era stata, come dire, questo è importante comunicarlo, portata alla liberalizzazione dell’apertura di attività economiche anche con… riguardo agli orari. Quindi vuol dire che tutta una serie di normative statali europee permettevano, come sapete bene, l’apertura di attività economiche con criteri, così, più liberisti e anche gli orari. Nel 2017 con il Decreto Minniti, invece, finalmente le amministrazioni locali sono state dotate di nuovi strumenti di intervento finalizzati a tutelare quei beni di rilevanza costituzionale, perché a questo punto è diventato un bene di rilevanza costituzionale la salute in tutte le sue espressioni ivi incluso il riposo e la tranquillità. Poi ci sono stati gli altri decreti sicurezza, il 113/2018 convertito nella 132, sono stati previsti accordi da adottarsi localmente con Prefetto e Questore e quindi è stato fatto tutto un cambiamento quantomeno normativo, che ci ha aiutato, il problema, ovviamente fa parte… non è soltanto torinese, ma è nazionale. Passiamo a, che cosa abbiamo fatto, il 28 dicembre 2016 sono state individuate dai miei uffici, le aree in cui adottare restrizioni prescrizioni all’apertura di nuovi esercizi pubblici in considerazione dell’esistenza di problematiche di sostenibilità ambientale causata dall’eccessivo flusso di avventori. Quindi già nel 2016 avevamo fatto quello, nel 2017 è stato modificato il Regolamento Comunale come ricordate, il 329 per esercizi di attività di somministrazione, nel documento tecnico allegato sono state individuate alcune aree caratterizzate da problematiche di sostenibilità ambientale, sociale, quello che è, che hanno legittimato limitazioni ai fini della programmazione degli insediamenti di nuovi esercizi pubblici negli ambiti urbani, fra tali zone, ovviamente, abbiamo inserito nella tavola 3 la planimetria della zona Vanchiglia - piazza Vittorio, nella tavola 4 zona San Salvario, tali aree sempre ai sensi del comma 2 dell’articolo 12 dello stesso documento tecnico, in tali aree è previsto che è vietato consumare in luogo pubblico bevande in contenitore di vetro ed in lattina all’esterno dei locali dehors proprio al fine di prevenire pericoli per l’incolumità pubblica alla sicurezza urbana. Sono state poi rese pubbliche, anche questo ve lo ricordo, due ordinanze sindacali fondate sui nuovi poteri concessi dal Decreto Minniti, con le quali sono state introdotte limitazioni agli orari di somministrazione e vendita al dettaglio di sostanze alcoliche e superalcoliche che riguardano le due zone della Città già individuate nel regolamento sopraindicato e qui parliamo della famosa Ordinanza 46 del 7 giugno 2017 che era valida fino al 30 settembre 2017 che creò tante polemiche, ma che in realtà a qualcosa sicuramente è stata utile, ha limitato, questo lo ricordo, la vendita al dettaglio delle bevande alcoliche e superalcoliche. Poi parliamo dell’ordinanza sindacale del 6 luglio 2017 che limitava di poco, ma comunque limitava l’orario di somministrazione di alimenti e bevande effettuato dagli esercizi pubblici nei dehors all’esterno dei locali, poi c’è stata la deliberazione vostra del 18 giugno 2018 che ha inserito un nuovo articolo 44-ter nel Regolamento di Polizia Urbana, poi c’è stata la deliberazione della Giunta Comunale del 9 ottobre 2018 che ha fatto sì che in alcune aree fossero applicate le disposizioni di cui in precedenza dal 15 aprile al 30 novembre di ogni anno, dando la possibilità alle Circoscrizioni di individuare altre aree, ovviamente tra le aree scelte c’era la zona di Vanchiglia, piazza Vittorio. Arriviamo al 22 luglio 2019, dove sono state recepite tali aree nel Regolamento Comunale 329 per l’esercizio dell’attività di somministrazione, quindi come vedete è stata fatta tutta una serie di attività. Tutte queste misure ovviamente sono state ampiamente condivise con la Polizia Municipale, la Questura, la Prefettura oltre l’Associazione di Categoria con cui abbiamo fatto una serie lunghissima di incontri. Chiaramente gli interessi in gioco sono, non lo devo spiegare io, l’ho già spiegato tante volte, assolutamente variegati perché come ho detto tante volte c’è il diritto assolutamente dei cittadini di riposare, c’è il diritto dei giovani di divertirsi senza, come dire, infastidire le persone che vogliono riposare e c’è il diritto degli esercenti che hanno tutto il diritto di dare lavoro e svolgere la loro attività economica. Abbiamo fatto poi anche qua diversi tavoli per il monitoraggio della movida, il mio Assessorato si è posto come promotore di questo tavolo, avevamo a questo tavolo un po' tutti per la prima volta, credo, tutte le parti portatrici anche di interessi opposti in modo che tutti hanno potuto ascoltare le ragioni di tutte le parti, come dire, il suddetto tavolo a cui partecipavo appunto io, ha partecipato l’Assessore alla Polizia Municipale e alle Politiche per la Sicurezza, l’Assessore al Decentramento e alle Politiche Giovanili, l’Assessore all’Ambiente, c’erano i Presidenti di Circoscrizioni, le associazioni dei residenti delle aree maggiormente interessate dalla movida, le associazioni di categoria dei commercianti, c’erano i comandanti della Polizia Municipale, i commissari del Corpo di Polizia Municipale, i Dirigenti dell’Area Commercio, cioè si è riunito questo tavolo più volte addirittura proprio per questa zona ricordo con la partecipazione del parroco di Santa Giulia che è una persona sicuramente molto informata e attenta alle problematiche della propria zona. In tali riunioni era emersa sicuramente la valenza positiva dell’Ordinanza contingibile ed urgente e proprio da quella è nata, come dire, la volontà di rendere sempre esecutiva quell’Ordinanza. Abbiamo fatto ovviamente tutte le modifiche, 44-ter rubricato a tutela del riposo, della salute e della vivibilità urbana, è stata approvata nel maggio 2018 dalla Giunta Comunale la proposta di Consiglio alla modifica del Regolamento di Polizia Urbana, con tali disposizioni, lo ricordo, è stata data facoltà alla Giunta Comunale di fare tutta una serie di provvedimenti. In più, proprio su quella zona specifica, vi risparmio le altre zone, sono stati individuati tutta una serie di interventi, anche grazie al fattivo contributo del Presidente di Circoscrizione Luca Deri, sono stati individuati alcuni interventi ritenuti necessari in piazza Santa Giulia, potenziamento dell’illuminazione pubblica che l’Assessore Unia ha implementato rapidamente, anticipazione del servizio di spazzamento e pulizia e spazzamento automatico, anche questo merito dell’Assessore Unia che l’ha fatto fare, realizzazione di misure volte al rispetto dell’area pedonale. Ecco, questa invece è stata una fonte di discussione, è ancora una misura che stiamo pensando di utilizzare, cioè dove c’è il mercato di piazza Santa Giulia farla diventare una zona, come dire, controllata la sera tramite dissuasori automatici a scomparsa, una specie di ZTL serale come c’è qui dietro nel quadrilatero, nonché le strisce gialle che è una richiesta per i residenti ed è proprio grazie al tavolo, il tavolo Vanchiglia aveva fatto questa richiesta, i residenti di Vanchiglia, il Presidente Deri confrontandosi poi con i residenti di San Salvario gli hanno detto che in realtà il problema non si risolveva con le strisce gialle, chiaramente la problematica è complessa, lo dico perché nella piazza c’è il mercato, come ho detto, qui ci sono i problemi legati al mercato, sono presenti passi carrai, la scuola e quello che è, insomma è un puzzle molto complicato da comporre. Poi altre cose che sono state fatte, nel tavolo di monitoraggio della movida è anche emerso che l’Assessore alle Politiche Giovanili sta lavorando per individuare zone alternative della Città in cui realizzare manifestazioni ed attrattive al fine di decongestionare le aree attualmente interessate da una maggior concentrazione di pubblico compatibilmente con le risorse di bilancio. A questi tavoli si è anche ragionato sul Sindaco della notte che, per carità, può avere un senso nel momento in cui diventa uno strumento concreto con dei poteri concreti, quindi bisogna ragionarci attentamente, non c’è nessun tipo di preclusione. Poi altre cose che sono state fatte e mi fa piacere ricordare, presto dovrà essere sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale il piano di risanamento acustico della Città, anche questo preparato dall’Assessore Unia e dai suoi uffici col contributo dei miei, un piano molto corposo con un primo piano, penso, fatto dalla nostra Città che dovrebbe anche lì andare in qualche modo a dare delle misure importanti. Poi abbiamo fatto ancora un’altra cosa, con il Capo di Gabinetto il dottor Marinari abbiamo fatto tutta una serie di incontri con la Circoscrizione 7, gli esercenti, i residenti in Vanchiglia per definire un accordo di collaborazione aperto per la mediazione sociale in relazione alla costituzione di un tavolo di osservazione della Circoscrizione 7 che questo è previsto dal protocollo della sicurezza integrata e sviluppo della Città, quindi abbiamo tentato anche di fare questo, c’era un Dirigente della Prefettura, c’era il Presidente della Circoscrizione, il rappresentante della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e quant’altro. Stiamo andando in quella direzione, esiste un progetto con un accordo di collaborazione aperto per la mediazione sociale tra il Comune di Torino, la Circoscrizione 7 e l’Associazione dei locali pubblici che si è costituita proprio dopo i nostri incontri, che si chiama Vanchiglia Smart. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Assessore Sacco. Prego, Consigliera Grippo, cinque minuti. GRIPPO Maria Grazia Assessore, le faccio una sentiment analysis, così, espressa: “Non ce la facciamo più, ma finora di risposte concrete ne sono arrivate ben poche”. È una dichiarazione rilasciata a mezzo stampa dalla portavoce di un comitato, ed è del 31 gennaio 2020. Perché lei mi ha raccontato da Adamo ed Eva quelle che sono state le azioni che io ben conoscevo, c'ero anch'io, mi spiace che lei si sia dimenticato, il problema poi è il risultato. Dal 2016 ad oggi che cosa avete ottenuto con la serie di azioni che sono state messe in campo? Questo, questo, che è uguale a questo, che è di un anno fa. E quindi quando io interpello, io e i colleghi interpelliamo la Giunta per andare a capire se ci sia l'intenzione innanzitutto di prendere atto che tutte queste belle parole che lei ha usato, che poi non sono nient'altro che la versione estesa di un'unica storia, una modifica regolamentare e la partecipazione a un tavolo dove evidentemente altre decisioni non ne sono state prese, il risultato a distanza di anni è niente, niente. Del Sindaco della notte io ho piacere che non ci sia nessun tipo di preclusione. Le sarà sfuggito che, quando avete proposto l'introduzione del 44-ter, io avevo presentato un atto di accompagnamento che teneva in buon conto non solo quella proposta, ma anche altre proposte che erano giunte da associazioni giovanili e che cercavano di vedere con un respiro un pochino più ampio una problematica che ho piacere lei si sia accorto essere complessa, è stato bocciato quell'atto di indirizzo e in particolare contro il Sindaco della notte si sono elevati esponenti della Maggioranza dicendo che a nulla poteva servire. Ora che ve lo chiedono i cittadini, mi domandavo al punto 5 dell'interpellanza generale se si intendesse prendere in considerazione un'ipotesi di questo genere. Lei non la esclude, ma in quale tempistica? Perché non so se sia accorto che questa problematica ci sta accompagnando in un lento e costante peggioramento, perché i dati ci dicono che è in peggioramento e lei non ha detto niente di diverso, non è riuscito a dire che le azioni che avete messo in campo abbiano in qualche modo migliorato il riposo dei cittadini che lamentavano di non poter chiudere occhio. Mi è venuto a dire che ha scoperto che la vendita di alcol in un qualche modo fa la differenza, ma ce l'aveva già detto il dottor Mangiardi quando ha cercato di giustificare il perché introducevate il 44-ter. Avete scoperto che introducendo il 44-ter comunque non siete riusciti a fermare chi si procurava l'alcol senza comprarlo nei locali della zona. Che bravi, non l’avrei mai detto. Mentre vi baloccate nel prendere coscienza di cose che sono già sotto gli occhi di tutti, la situazione delle persone di cui dicevate di essere molto preoccupati, io ho sentito scenari davvero drammatici negli interventi di talune colleghe e colleghi della Maggioranza, va sempre peggio. E io non ho sentito una risposta, se non: “Si farà presto il piano di contenimento del rumore”. Le mando la rassegna stampa di tutte le volte che avete detto: “Si farà presto il piano di contenimento del rumore”. L'ha detto lei “presto”. “Presto” in Consiglio, lo conoscete tra di voi, meraviglioso. Le faccio notare un fatto... Ma no, no… SICARI Francesco (Presidente) Per favore, possiamo andare avanti e non intervenire fuori microfono? GRIPPO Maria Grazia Ci sono gli effetti, non c'è nessuno che si è alzato a dare delle risposte, vergogna. Comunque avevo cercato di dirle, siccome, appunto, tutti avete molto chiaro quali debbano essere i compiti della Polizia Municipale e le finalità, avevo cercato di dirvi che se non c'è un tentativo di intervenire nella flagranza del reato e quindi di occuparsi del riposo notturno nel momento in cui questo stesso riposo viene disturbato, i risultati sono quelli che abbiamo davanti agli occhi. Sono stata costretta a presentare un’interpellanza generale su questo tema perché mi è stato impedito, impedito dalle lungaggini, sì, dalle lungaggini di chi deve venire a rispondere, di andare ad approfondimento di una interpellanza analoga che avevo già discusso nel passato e che aspettavo trovasse dei dati concreti di soddisfazione da parte di chi doveva ricevere questi provvedimenti. La verità, la verità, Assessore Sacco, è che non soltanto ci sono gli articoli di stampa, fotocopia di persone che si lamentavano nel ’16, hanno continuato a lamentarsi nel ‘17, nel ’18, nel ’19 e si lamentano del ’20, ma anche le vostre risposte sono sempre le medesime. Finiremo la Legislatura esattamente come l'abbiamo cominciata, con la gente che non dorme in piazza Santa Giulia e con voi che ci dite: “Ce ne occuperemo presto”. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Prego, Capogruppo Magliano, cinque minuti per lei. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente, ma io sarò molto più breve dei cinque minuti. Guardi, Assessore, ha fatto più tavoli lei in questi anni che tutta Federlegno, Merloni e Foppapedretti messe insieme. Il vero problema dei suoi tavoli, Assessore, come abbiamo provato, e lo dico seriamente, ad affrontare il tema più volte in Commissione, come sa, io l'avrò tediata sia lei che l'allora Assessore alla sicurezza, Finardi, e che oggi dovrebbe occuparsene, del problema della movida in Vanchiglia. L'ho fatto partendo dal punto di vista dei dehors, l'ho fatto partendo dal punto di vista della gestione della piazza. Più volte abbiamo ragionato col parroco di Santa Giulia su quello che accadeva in quella piazza, che è una piazza di spaccio. C'è un grosso problema, come lei sa, che per due anni almeno, quella piazza, dopo l'intervento delle Forze dell'Ordine, che finì su tutti i giornali, l'avete lasciata almeno nella stagione estiva completamente in balia del Centro Sociale. Sono state tante, Assessore Sacco, le iniziative che centro sociale Askatasuna lì ha realizzato, un bel trofeo di boxe, musica dal vivo, cioè, dopo quell'intervento piazza Santa Giulia è diventata il secondo giardinetto della Askatasuna e questo glielo avete permesso. Voi, penso, anche da questo punto di vista in concerto con le Forze dell'Ordine, non si è voluto intervenire, ma quello che capitava sotto gli occhi dei cittadini era evidente, per cui quando lei mi parla di un aumento così importante, del 500% degli interventi, è perché se uno prima ha fatto poco, tra 0 e 1 l'aumento è importante da questo punto di vista. Però c'è una cosa che secondo me varrebbe la pena affrontare con lei, se ha voglia di ascoltarmi. Il problema di piazza Santa Giulia è un problema che noi avevamo provato sommessamente a porle come ipotesi di risposta, perché quello che oggettivamente crea un problema ai cittadini non è quello che capita fino all'una di notte, perché noi sappiamo benissimo che alcuni dei commercianti, alcuni dei gestori dei locali sono assolutamente dalla parte della buona movida, è quello che capita quando loro chiudono. E quando loro chiudono il locale, oggettivamente, non posso non rispondere di quello che accade nella piazza. Si stanno dotando di staff per la sicurezza, si stanno dotando di persone che vanno a ripulire i marciapiedi, e non solo, dai bicchieri che vengono lasciati agli avventori. In quella piazza avevamo chiesto due cose: il pattuglione, mettere il pattuglione in piazza. L'abbiamo fatto a San Salvario, è stato fatto dalla Giunta precedente alla vostra, non è mai stato fatto il pattuglione in piazza e nel caso in cui questo non servisse, e mi prenderò la responsabilità di quello che dico, quella piazza prima o poi la si riapre al traffico, perché se una cittadinanza non è in grado di gestire la movida, chi ha comprato casa lì, Assessore, non so lei dove viva e né mi interessa, ma le assicuro che il prezzo delle case di piazza Santa Giulia e delle zone limitrofe è sceso almeno del 35%, chieda ai suoi amici che fanno agenzia immobiliare in zona. Perché? Perché fondamentalmente nessuno va a comprare casa in uno spazio che è stato riqualificato all'inizio attraverso la nascita dei nuovi locali, ma che poi, di fatto, non ha avuto più un controllo, per cui c'è stata la barbarie dell'apertura dei locali, per cui oggi c'è un problema enorme. Non è più un quartiere per famiglie e per anziani, ma neanche un quartiere per universitari, perché questo è il problema di chi in quella zona vive e che conosco bene. Per cui noi abbiamo provato a chiedere pattuglione, perché cosa capita? I locali finiscono la loro attività, puliscono davanti, la gente arriva lì non solo con l'alcool portato da casa, ma attraverso auto che entrano in piazza Santa Giulia, aprono il bagagliaio e all'interno si può comprare quel che si vuole ed è inutile che facciate regolamenti, se poi non avete forze importanti da mandare a far rispettare quei regolanti, perché sa quante segnalazioni…, sarà mia cura inviarle l'elenco dei dati che ho tirato giù dal call center. Sa i Vigili se vanno quando arriva una telefonata da parte di cittadini e secondo lei i Vigili prendono una pattuglia da 4 e vanno ad affrontare 200-300 persone sedute per terra in piazza, che magari sono all'ennesimo chupito? Secondo lei lo fanno? Non lo fanno. Far un regolamento senza avere le forze per farlo rispettare è inutile, anzi, è ridicolo. Per cui abbiamo il coraggio, adesso che inizia la stagione estiva, di chiedere un pattuglione interforze come facemmo in San Salvario, vediamo se serve, vediamo se chiusi i locali questi ragazzi si spostano, proviamo a iniziare a dire a tutti che quella zona viene riaperta al pubblico e al traffico veicolare se non si incomincia ad avere un minimo di rispetto di quello spazio di Città, perché sennò tutti i suoi tavoli… Ah, parentesi, io mi auguro che vedrà la luce prima o poi il regolamento presentato dall’Assessore Unia, perché venne raccontato ed esposto in Commissione, mo’ sono passati parecchi mesi, possiamo dire tutti i Comitati che vogliamo, ma dopo un po' dovrà vedere la luce. Ma, detto questo, non mi metterò di sicuro contro una maggiore condivisione con i Comitati. I Comitati sanno esattamente cosa vorrebbero lì: avere dei locali che fino a mezzanotte, mezzanotte e mezza, l’una, stanno aperti e poi quelle persone si spostano, si spostano e lasciano le persone che lavorano il giorno dopo a dormire serenamente. Per cui la sua risposta è stata una risposta piena di dati e di numeri. Se esce una segnalazione di questo tipo da chi vive in quella zona, vuol dire che forse non è stato fatto abbastanza. Le do un consiglio, vediamo tra quattro mesi se siete stati in grado di chiedere un pattuglione interforze che arriva all'una e mezza e vediamo se la piazza si svuota e nel caso questo non capiti, si spiegherà a queste persone che faremo dei marciapiedi molto larghi, ma quella zona si riapre al traffico e avremmo risolto il problema di piazza Santa Giulia, sapendo che…, concludo, le chiedo scusa, Presidente, con regolarità si chiudono una serie di locali, uno in particolare, perché fa da palo allo spaccio, perché in quella piazza, mi spiace, ma ci sono in media meglio dai 7, 8, 9 spacciatori proprio davanti all'uscita dell'oratorio. Se questa è civiltà, secondo me c'è un problema di come uno concepisce la gestione dell'ordine pubblico. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Sganga. SGANGA Valentina Grazie, Presidente. Le interpellanze sulla movida di oggi sono firmate da chi un tempo ne subiva, sono le stesse parole, le stesse lamentele, cambiano ovviamente col passare del tempo i nomi delle vie o i nomi dei locali e forse da qui bisogna partire per capire la questione. Le liberalizzazioni del commercio, una vera deregulation, hanno generato tutto questo e i problemi di oggi sono indiscutibilmente figli dei Governi a livello nazionale e delle Amministrazioni a Torino di centrosinistra. Fa piacere quindi constatare che anche il PD, che va ricordato, è il vero colpevole della morte dei Murazzi, lasciati naufragare nell'illegalità, mentre si doveva cercare una formula per tutelarne l'unicità, oggi abbia cambiato idea. Quello che noi stiamo cercando di fare, sia ai Murazzi, che al Valentino, è finalizzato proprio a far rinascere in Città una cultura del divertimento che tenga insieme quelli che da un lato sono gli interessi legittimi degli abitanti dei quartieri e quelli che sono, dall'altro, gli interessi e la voglia di chi vuole divertirsi, anche qui legittimamente. L'idea di un Sindaco della notte può essere, ma l'ha già detto l'Assessore, un percorso da approfondire. Però non capisco perché quando ve lo suggerivano mentre eravate in Giunta, colleghi del PD, facevate allora orecchie da mercante. Così come orecchie da mercante avete fatto con chi vi chiedeva di trovare dei modi per limitare le licenze, i dehors nelle zone della movida più molesta. Allora l'obiettivo per noi deve essere un obiettivo diverso, non quello dei pattuglioni, che sentivo pocanzi dal Consigliere Magliano, e che sono stati inutili, è già un fallimento a San Salvario. L'obiettivo per noi deve essere quello di costruire degli spazi dove le persone possano vivere la notte recando meno disturbo di quanto accade oggi in quartieri come San Salvario e come Vanchiglia, progetti come quelli che potrebbero sorgere nel nuovo viale Ottavio vicino al Campus Einaudi e all'interno anche dello stesso Campus Einaudi andrebbero rilanciati. Gli abitanti di piazza Santa Giulia, questo va detto chiaramente, hanno diritto di dormire e il fatto che chiunque può aprire cosa vuole e dove vuole non è più accettabile. L'Amministrazione deve invece lavorare perché nei quartieri, che sono ora vittime della movida, convenga aprire e affittare un negozio, più che un locale notturno e questa è una strada da percorrere, mentre si deve cercare di costruire dei distretti dell'intrattenimento policentrici in punti dei quartieri che siano diversi da quelli dove ora i cittadini non riescono a dormire. Se questo si può fare, si può fare oggi, come apprendo sia con il consenso della Maggioranza, che delle Opposizioni, tanto meglio era ora. SICARI Francesco (Presidente) Grazie. Prego, Capogruppo Tresso. TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Ma io devo desumere dagli interventi dell’Assessore, anche della Capogruppo della forza di Maggioranza, che qui stiamo valutando, sembra quasi il piano di governo della Giunta, però peccato che siamo al quarto anno e forse più che un piano di governo, qui si voleva capire quali sono gli esiti di quelli che erano invece dei punti che, appunto, la Giunta aveva già individuato, perché poi, insomma, era noto che erano critici, su cui da parecchio stiamo discutendo e ancora oggi siamo un po' a parlare di desiderata, di libro di intenti. Non ci sono date certe, ma solo se non ci sono misure che mi sembrano essere sufficientemente robuste perché individuate a seguito di un percorso seriamente fatto di valutazione, di concertazione. Perché, vede, ci sono anche degli elementi di contingenza, dovendo fare un raffronto su un caso analogo, che è quello di San Salvario, Assessore, lei sa, se mi sta ad ascoltare, mi fa un piacere. Il suo annuire, anche non guardandomi, immagino che voglia dire che mi sta sentendo, ma so che lei è multitasking. Però, vede, se per esempio l'esito della denuncia fatto dai Comitati di San Salvario nei confronti dell’Amministrazione, che è un atto grave, perché comunque i cittadini arrivino a manifestare dissenso, addirittura denunciando la propria Amministrazione, francamente non è una cosa che succede tutti i momenti. Poi sarà successo già a Torino di Sangro e qualche altra realtà, come ogni tanto ci viene fatto notare, però, insomma, non è una cosa che ci fa piacere. Lei sa che tra pochi mesi il Giudice si avallerà di quello che sono le perizie fatte, appunto, documentate dai periti, dai CTU e dai CTP di parte. Si è deciso anche probabilmente di assumere anche quelle che sono le testimonianze dei cittadini e si arriverà a dare una sentenza. Allora, se di nuovo dovessimo replicare la stessa modalità costringendo anche i cittadini di Vanchiglia a fare un percorso analogo, mi sembra che saremo due volte riusciti a esasperare, ad esacerbare l’animo dei cittadini e saremo sconfitti due volte. Forse questo fatto che ad oggi cosa è stato fatto per Vanchiglia, a me sembra che sia stato ricercato quasi un percorso più punitivo, non sto neanche a rammentare le cariche della Polizia in occasione di una bruttissima gestione di quelli che erano stati gli episodi contro i manifestanti di Askatasuna, creando scompiglio e situazioni assolutamente mal governate. In quella città non si è capito bene se aveva contezza di quello che sta succedendo. Lei ci ha fatto un’attenta disanima e valutazione di quello che sono state le contravvenzioni comminate, però francamente su tutta la parte invece di un percorso vero di facilitazione con un lavoro, purché fatto seriamente, con gli strumenti che ci sono per fare questi, non si improvvisano per fare un post sui social, no? Sì, sì, per carità, una riunione in parrocchia è stata fatta, però poi, di fatto, anche ad oggi non ci dà nessun elemento di quelle che sono le azioni che questo ha prodotto. Rammento anche a proposito che la Circoscrizione 7 ha presentato un'interpellanza nel 2016, era l’ottobre 2016, stiamo parlando di più di tre anni fa, tre anni e mezzo fa e sui 10 punti in cui era articolata l’interpellanza ad oggi, io me li sono andati a rileggere, è stata data risposta a 4, ma peraltro che non tutti…, la rastrelliera per la bici è una di questi, non proprio gli elementi fondamentali o comunque, diciamo così, fondanti di una buona gestione poi di un processo così complicato e articolato. Allora, mi sembra che ancora volte, insomma, le risposte, abbia pazienza, Assessore, che lei ci dà, sono estremamente deboli, non particolarmente robuste sotto il profilo di una valutazione attenta di quello che è stato fatto, come un problema di questa natura invece richiedeva, perché è un problema serio, un problema che non si manifesta solo a Torino, si manifesta in tutte le grandi realtà urbane. È un problema, sostanzialmente, di conciliazione, che deve dire: “Noi abbiamo in mente di cosa vogliamo produrre come idea di Città che abbiano, come idea di quartiere che abbiamo”. Certo che va fatto in un contesto un pochino più globale, non solo locale, intendo dire quasi global, nel senso che è ovvio che anche i ritardi sull'apertura dei Murazzi inficia in qualche maniera anche su quello che sono poi i riflessi che porta su Vanchiglia e su altre aree della Città. Quindi va fatto un discorso intanto globale, complessivo, per valutare il fenomeno e cercare di dare risposte adeguate ai ragazzi che non hanno solo voglia di sfasciarsi di birra, ma anche di avere giustamente posti dove ritrovarsi, però questo nel rispetto assolutamente totale di quelle che sono le giuste esigenze di chi invece deve avere la serenità di poter abitare in un posto con accesso al riposo, se deve riposarsi, e poter vivere una vita tranquilla, io penso a persone che hanno dei problemi di salute, persone che hanno dei bambini piccoli. Quindi, ahimè, credo che davvero oggi non ci sono state date risposte adeguate e questo spaventa, anche come ravvisavo, in virtù del fatto che ci sono altre realtà, vedi San Salvario, che hanno addirittura costretto i cittadini a fare delle azioni, così, diciamo, anche proprio disdicevoli nei confronti dell’Amministrazione e che potrebbero ripresentarsi. Occorre urgentemente mettere mano, ma ormai siamo, appunto, quasi sulla via di chiusura della consiliatura, però diamoci da fare, perché sennò è solo un rimandare un problema e mandarlo ai prossimi che verranno. Non mi sembra, francamente, un gran modo di governare la Città. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Sarò molto sintetica, esclusivamente per rimarcare con un po' d’ironia e con un po' di amarezza il fatto che nemo propheta in patria. Devo dire che ho ascoltato con piacere l'intervento della collega Grippo, che ricordava il suo richiamo, intervenuto nel corso di questo mandato amministrativo, sull'opportunità e le necessità di sperimentare il Sindaco della notte e anche l'intervento della Consigliera Sganga che rimproverava il Partito Democratico per fare una cosa originale, di non averlo fatto durante il proprio mandato. Mi permetto solo di sottolineare che l'unica formazione politica che nel proprio programma amministrativo per le elezioni 2016 prevedeva l'istituzione della figura del Sindaco della notte era il Gruppo Consiliare Torino in Comune, che è stato per questa e altre proposte oggetto di una amena operazione di commento da parte degli altri candidati Sindaco e da parte delle altre formazioni politiche. Mi fa piacere che quella che era considerata una originale amenità di una minoritaria forza politica adesso diventi un oggetto di contesa tra gli altri Gruppi consiliari. E quindi, volendo passare dal divertissement alla serietà delle questioni di cui ci stiamo occupando, io vorrei ricordare soltanto queste due osservazioni e accodarmi ad una proposta. Le osservazioni sono queste: come noto, la figura della mediazione sociale rispetto alla vivibilità notturna delle Città e il bisogno di quiete e di decoro da parte dei residenti non è una questione recente, non è questione locale. Le altre città europee che più e prima convivono con queste situazioni hanno cercato di regolamentarle, potrebbero darci delle indicazioni. Parigi, Berlino, Amsterdam, hanno istituito il Sindaco della notte e lo hanno fatto senza proclami, di volta in volta altalenanti tra la tolleranza zero o l’atteggiamento lassista, semplicemente introducendo un atteggiamento che forse non è creativo, non è originale, ma è ragionevole, quello di provare a conciliare le esigenze diverse e anche a conciliare le aspettative politiche. Le quali aspettative politiche, detto con grande chiarezza, quale che sia la coalizione di Governo, hanno eguale interesse al ritorno economico di un investimento nella ristorazione e nel commercio rispetto alla vivibilità di certe zone, di certi quartieri della Città, quanti ne hanno per il consenso elettorale di chi in quei territori abita. Quindi il Sindaco della notte, o come si vuole chiamare un'operazione di mediazione rispetto a queste due diverse esigenze, è semplicemente una proposta ragionevole, proposta ragionevole sulla quale si sono persi e anni e mezzo, quasi quattro di tempo. Non è detto che quella operazione di conciliazione e quella figura di mediazione avrebbe risolto in automatico i problemi di piazza Santa Giulia, i problemi di Vanchiglia, le questioni di San Salvario, certo è che avrebbe operato per far emergere le diverse rappresentazioni di quei luoghi e le diverse aspettative su quei luoghi in una regia coordinata sul mandato pubblico, con un’evidenza dell'interesse della politica comunale per quei temi e per quelle esigenze, nonché per la loro conciliazione. Ma, come è noto, in questa Amministrazione torinese si sa già tutto per definizione, chi governa sa già cosa fare, dobbiamo solo lasciarlo lavorare e adesso a tre anni e mezzo vediamo gli esiti di questo lavoro. Voglio solo ricordare, tanto per dire che non succede nel resto d'Europa, ma succede anche in Italia, quanto ha fatto il Comune di Trento. Anche nel Comune di Trento, sorpresa, ci sono degli Assessori, c'è un Assessore per la Cultura, c'è un Assessore per il Commercio, c’è un Assessore per il Turismo, però né loro, né il Sindaco, né la Polizia Municipale, che ho appreso oggi avere competenze universali, com’è stato detto nell'intervento di una collega di Maggioranza che mi ha preceduto, né loro, né le competenze universali sono state individuate come referenti relativamente al problema della vivibilità notturna degli spazi del loisir e del diritto al riposo e all'abitazione dei cittadini di Trento. Cosa ha fatto il Comune di Trento? SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. ARTESIO Eleonora No, finisco la frase. Finisco la frase, ha preso rapporti con il Consiglio degli studenti e con la Consulta degli studenti. Rinvio quindi a leggere l'atto politiche giovanili approdato in quest'Aula e mai approfondito, che forse potrebbe essere un itinerario ragionevole. Grazie per avermi fatto concludere la frase. SICARI Francesco (Presidente) Non ci sono altri interventi da parte dei Consiglieri, quindi lascio replicare la Giunta. Ricordo che ha un tempo massimo di cinque minuti. È previsto, ho soltanto… Vedo un intervento del Capogruppo Lo Russo. Prego. LO RUSSO Stefano Quanto tempo ho, Presidente, mi scusi? Quanto tempo ho a disposizione per intervenire? Grazie, Presidente. “Non esiste alcun patto anti movida. Stiamo elaborando un percorso partecipato che vede e vedrà momenti di confronto sia con i cittadini, che con gli esercenti per coniugare il diritto al riposo con il diritto al divertimento in una Città accogliente per i giovani. Come stiamo facendo anche per tutte le altre tematiche, presenteremo una volta ultimato il nostro progetto per la Città anche su questo tema”. Cit. Chiara Appendino, marzo 2016. Cit. sta per citazione, per chi, come dire… Allora, cercheremo di essere costruttivi, nel senso che ci rendiamo perfettamente conto della difficoltà dell'Assessore Sacco nel fornire una risposta a fronte di un’evidenza palese, che è quella, fondamentalmente, di una inefficacia totale e assoluta delle misure di contrasto alla malamovida. Non sono infinite le soluzioni, Assessore Sacco, per risolvere questo problema. La prima è prendere atto che in piazza Santa Giulia c’è una situazione di emergenza e non è una situazione ordinaria, è una situazione di emergenza. Essendo una situazione di emergenza, come peraltro capitò in anni passati a San Salvario, eh, non è che…, occorrono soluzioni che non siano, come dire, la elencazione burocratica che lei fa qui in Sala Rossa di tutti i suoi provvedimenti, le sue mitiche delibere, che fondamentalmente, con tutto il dovuto rispetto, sarei curioso di capire che tipo di efficacia, per usare un eufemismo, possono avere, ma invece hanno esigenze di avere azioni robuste. Il problema della malamovida non si pone prima di una certa ora, Assessore Sacco, ma si pone dopo una certa ora, quando fondamentalmente molti locali chiudono e piazza Santa Giulia diventa terra di nessuno. Arrivano i signori con le macchine, aprono i cofani delle macchine e iniziano a smerciare in maniera totalmente illegale e abusiva alcolici, bevande, e lì diventa terra di nessuno. Allora, se questo è un problema che vediamo solo noi, vale il suo approccio, delibera…, tutte le cose che ci ha detto in Aula oggi. Se invece c'è una presa di coscienza, guardi, non nell'interesse dell'universo mondo, nell'interesse di chi li ha anche diritto, voglio dire, a un riposo dopo una certa ora, non alle 10, nessuno vuole il coprifuoco e nessuno ha intenzione, come dire, di sollecitare azioni che vanno nell'ottica del coprifuoco, okay? Ma da lì a limitarsi a osservare da spettatore silente, convocare tavoli perfettamente inutili, adottare delibere perfettamente inutili e poi nella pratica non succede niente, non è un atteggiamento che ci sentiamo di condividere. Quindi in questo scorcio di mandato che le resta, a lei e alla Sindaca Appendino, la pregheremmo, per quanto possibile, ovviamente, di adottare, magari copiandole da iniziative analoghe, citate da, addirittura, in maniera evocativa e anche un po' provocatoria dalla Maggioranza, come esempi negativi, che però forse qualche cosa hanno anche avuto in termini di efficacia. Allora, c'è un tema: i delinquenti si contrastano come tali. Fine, fine, non è questione di divertimento. No si dice: “Lì ci sono oggettive situazioni di illegalità”. Allora ci fate la cortesia sulle oggettive condizioni di illegalità di intervenire come si deve e come si deve è con il presidio fisico delle Forze dell'Ordine. Siccome ogni tre per due siete in Prefettura, c’è sempre un Assessore o il Sindaco in Prefettura, occupatevene, occupatevene. Non chiediamo di fare una… Nessuno propone, come dire, di avere ronde che girano alle 10 di sera, ma che lì all'una di notte, quando chiudono i locali, diventi terra di nessuno e che ci sia uno smercio di alcolici completamente indisturbato, e dico alcolici per non dire altro, non va bene, non va bene. Allora vi pregheremmo, anche valle di questa ulteriore discussione sulla malamovida da Vanchiglia che si intervenga con fermezza e con durezza nel contrastare quelli che non sono più momenti di ludico e legittimo svago dei giovani, ma sono di fatto una totale e assoluta impunità che noi non ci sentiamo di condividere. SICARI Francesco (Presidente) Ci sono altri interventi dei Consiglieri prima della replica della Giunta? No. Prego, Assessore Unia. UNIA Alberto Sì, grazie, Presidente. Ma ho ascoltato ovviamente la discussione ed è chiaro che il problema sappiamo benissimo quanto è serio, quanto soprattutto i cittadini dell'area siano in difficoltà da tempo, purtroppo. Quello che possiamo fare è muoverci all'interno di quello che ci consente la normativa e aumentare i controlli. Lo stiamo già facendo l’aumentare i controlli nei locali, però non è vero quello che è stato detto in Aula, non è vero che noi non ascoltiamo. Abbiamo fatto un percorso col progetto “Monica” che ci ha fatto confrontare con tutte le altre città citate prima dalla Capogruppo Artesio, tutte le principali città europee, dove il problema c'è ancora, in realtà, non è che è stato risolto, lo sapete benissimo. Per cui dire: “Prendiamo ad esempio gli altri”, che non hanno risolto il problema, mi sembra un po' quantomeno anomalo. Stiamo cercando comunque di prendere tutti gli esempi positivi, li stiamo inserendo all'interno di questa delibera che passerà in Commissione entro dieci giorni. Mi sono informato adesso, massimo dieci giorni riusciremo finalmente ad arrivare in Commissione, con tutte le modifiche che ci sono state segnalate anche dai cittadini e dai residenti rispetto al primo incontro che era stato fatto. Quindi non è vero che noi non ascoltiamo, non è assolutamente vero, però paragonare Trento a Torino è un po' diverso, cioè parliamo di due realtà completamente diverse. Io sono stato a Trento non più di due mesi fa, parliamo veramente di cose completamente diverse, sia come… Sì, è così, mi dispiace, è proprio una cosa diversa. Ma questo non vuol dire che uno non deve raccogliere il consiglio, che ben venga, il consiglio di provare a confrontarsi anche con le realtà dei consigli degli studenti, sempre che questa sia una delle strade giuste, una delle strade corrette. I controlli che vengono fatti, purtroppo si muovono all'interno di una normativa, lo sappiamo benissimo. Quando si decise nel luglio del 2006 di liberalizzare le licenze questo è stato risultato su tutta la Città e su tutte le città d'Italia, devo dire, che hanno problemi come questo, e stiamo cercando di porvi rimedio. Io credo che l'Assessore Sacco abbia fatto tutto quanto nelle sue possibilità, sempre dal punto di vista normativo, e cercato anche a volte di forzare, per quanto possibile, la mano. Credo che il Piano di risanamento acustico contenga al suo interno tutte quelle misure che possono aiutare e non risolveranno sicuramente il problema, possono aiutare, però, a mitigarlo e a ridurlo, cosa che mi auguro veramente per i cittadini che sono residenti in quell'area. Rimanderei la discussione, appunto, alla Commissione, proprio per cercare di definire quali sono i punti che i cittadini hanno portato alla nostra attenzione per far partire, per liberare finalmente questa delibera e iniziare il Piano di risanamento, mettendo in campo tutti i punti che vi sono inclusi all'interno. SICARI Francesco (Presidente) Perfetto. |