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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Febbraio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 14
INTERPELLANZA 2020-00376
"MOVIDA A VANCHIGLIA, LA SITUAZIONE PEGGIORA" PRESENTATA IN DATA 31 GENNAIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA GRIPPO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Passiamo adesso alla trattazione dell’interpellanza generale n. mecc. 202000376/002
presentata dalla Consigliera Grippo ed altri che ha come oggetto:

“Movida a Vanchiglia, la situazione peggiora”

SICARI Francesco (Presidente)
Risponde l’Assessore Sacco, prego.

SACCO Alberto (Assessore)
Sì, buongiorno a tutti. Rispondo a questa interpellanza che riguarda un problema molto
sentito dai cittadini e dalla Giunta, ovviamente. Mi fa piacere quest’interpellanza,
perché così posso anche raccontare nel dettaglio tutto quello che è stato fatto in questi
anni. Partiamo dal 2016, un primo dato interessante che viene dai Vigili, da giugno
2016 a dicembre 2016 sono stati effettuati tre accertamenti di violazione amministrativa
relativi alla violazione dell’articolo 44 del Regolamento di Polizia Urbana, nel 2017 gli
accertamenti sono diventati otto, sette relativi sempre all’articolo 44 e uno relativo alla
Legge 447/95, qui sto parlando della zona piazza Santa Giulia e vie limitrofe. Nel 2018
invece, gli accertamenti sono diventati 13, di cui 12 relativi all’articolo 44ter e uno
relativo al 44 RPU. Nel 2019 c’è stata, diciamo, una svolta molto importante perché
sono stati ben 77 gli accertamenti di violazione amministrativa relativi a diverse
violazioni agli articoli 44 e 44ter del Regolamento di Polizia Urbana e dell’articolo 6,
comma 2 bis della Legge 160/2007, di questi 77 accertamenti, 23 verbali hanno
riguardato violazioni dell’articolo 44ter RPU. Quindi da questo primo dato si nota che
c’è stato un profondo incremento da parte del Comando Territoriale Settimo Aurora
Vanchiglia per quest’area, il Comandante di Circoscrizione Berini ci ha spiegato nel
dettaglio, ovviamente, tutti gli interventi che ha fatto, qui c’è l’elenco di tutti i locali
sanzionati, quindi questo è un lato. Secondo lato, ambiente, nell’anno 2019, quindi
ambiente vuol dire inquinamento acustico, contestualmente agli interventi sopra
descritti in merito all’inquinamento acustico si evidenzia che l’Area ambiente, su
segnalazione del Corpo di Polizia Municipale o di propria iniziativa, ha avviato 13
procedure tra segnalazioni di irregolarità o richieste di integrazione di documentazione
carente relativamente ad esercizi pubblici nella zona di interesse, ovviamente, lo preciso
prima che… per evitare qualunque tipo di dubbio, che l’erogazione delle sanzioni sia
pecuniarie, sia accessorie relative alla vendita di bevande alcoliche in violazione della
normativa statale, il D.L. 117/2007 convertito come sapete, compete alla Prefettura e
non a noi come Città. Risulta quindi agli atti del servizio un numero crescente di
accertamenti svolti tra il 2018 e il 2019 dagli organi di vigilanza della Città, un
incremento degli accertamenti stimabile nell’ordine del 500% nel 2019 rispetto al 2018,
questo tipo di intervento più importante è… dico io, ovviamente, però lo spiego,
riconducibile anche alla stringente applicazione degli articoli 44 e 44ter, che sono gli
articoli che con qualche polemica abbiamo introdotto fin da subito. Per quanto concerne
gli esiti sul campo del contrasto alla cosiddetta mala movida in zona Vanchiglia, la
sezione territoriale del Corpo di Polizia Municipale, sentita, ovviamente, da noi,
riferisce di un contesto di maleducazione diffusa riconducibile principalmente a
comportamenti individuali di forte inciviltà, accentuati dall’uso di bevande alcoliche,
soprattutto non acquistate in loco, ma portate con sé, difficilmente contrastabili con la
normativa di natura regolamentare della Città che, come sapete, vanno a colpire gli
esercizi commerciali anche se indubbiamente, dice il Corpo di Polizia Municipale, la
nuova normativa dell’articolo 44 ha contribuito al contenimento del fenomeno, quindi la
Polizia dice: “Siamo intervenuti sempre di più, stiamo intervenendo anche bene, stiamo
intervenendo in maniera importante sull’inquinamento ambientale”, però il problema,
secondo noi, è principalmente causato da questa maleducazione e da queste bevande
alcoliche portate dall’esterno, come sapete i nostri primi interventi, e lo ripeto, ma l’ho
già detto qua tante volte, erano un tentativo di iniziare a risolvere il problema,
bloccavano la vendita soprattutto da alcuni tipi di negozi. Quello che ci viene
evidenziato dalla Polizia è che, ahimè, i ragazzi le cose se le portano da casa, quindi
avranno… è stato utile bloccare quello, ma... Comunque dal 2010 una serie di interventi
normativi, giusto perché non siamo stati, ovviamente, noi i primi a fare gli interventi,
ma già statali e, come dire, comunali, hanno cambiato un pochettino la normativa di
riferimento, che in precedenza era stata, come dire, questo è importante comunicarlo,
portata alla liberalizzazione dell’apertura di attività economiche anche con… riguardo
agli orari. Quindi vuol dire che tutta una serie di normative statali europee
permettevano, come sapete bene, l’apertura di attività economiche con criteri, così, più
liberisti e anche gli orari. Nel 2017 con il Decreto Minniti, invece, finalmente le
amministrazioni locali sono state dotate di nuovi strumenti di intervento finalizzati a
tutelare quei beni di rilevanza costituzionale, perché a questo punto è diventato un bene
di rilevanza costituzionale la salute in tutte le sue espressioni ivi incluso il riposo e la
tranquillità. Poi ci sono stati gli altri decreti sicurezza, il 113/2018 convertito nella 132,
sono stati previsti accordi da adottarsi localmente con Prefetto e Questore e quindi è
stato fatto tutto un cambiamento quantomeno normativo, che ci ha aiutato, il problema,
ovviamente fa parte… non è soltanto torinese, ma è nazionale. Passiamo a, che cosa
abbiamo fatto, il 28 dicembre 2016 sono state individuate dai miei uffici, le aree in cui
adottare restrizioni prescrizioni all’apertura di nuovi esercizi pubblici in considerazione
dell’esistenza di problematiche di sostenibilità ambientale causata dall’eccessivo flusso
di avventori. Quindi già nel 2016 avevamo fatto quello, nel 2017 è stato modificato il
Regolamento Comunale come ricordate, il 329 per esercizi di attività di
somministrazione, nel documento tecnico allegato sono state individuate alcune aree
caratterizzate da problematiche di sostenibilità ambientale, sociale, quello che è, che
hanno legittimato limitazioni ai fini della programmazione degli insediamenti di nuovi
esercizi pubblici negli ambiti urbani, fra tali zone, ovviamente, abbiamo inserito nella
tavola 3 la planimetria della zona Vanchiglia - piazza Vittorio, nella tavola 4 zona San
Salvario, tali aree sempre ai sensi del comma 2 dell’articolo 12 dello stesso documento
tecnico, in tali aree è previsto che è vietato consumare in luogo pubblico bevande in
contenitore di vetro ed in lattina all’esterno dei locali dehors proprio al fine di prevenire
pericoli per l’incolumità pubblica alla sicurezza urbana. Sono state poi rese pubbliche,
anche questo ve lo ricordo, due ordinanze sindacali fondate sui nuovi poteri concessi dal
Decreto Minniti, con le quali sono state introdotte limitazioni agli orari di
somministrazione e vendita al dettaglio di sostanze alcoliche e superalcoliche che
riguardano le due zone della Città già individuate nel regolamento sopraindicato e qui
parliamo della famosa Ordinanza 46 del 7 giugno 2017 che era valida fino al 30
settembre 2017 che creò tante polemiche, ma che in realtà a qualcosa sicuramente è
stata utile, ha limitato, questo lo ricordo, la vendita al dettaglio delle bevande alcoliche e
superalcoliche. Poi parliamo dell’ordinanza sindacale del 6 luglio 2017 che limitava di
poco, ma comunque limitava l’orario di somministrazione di alimenti e bevande
effettuato dagli esercizi pubblici nei dehors all’esterno dei locali, poi c’è stata la
deliberazione vostra del 18 giugno 2018 che ha inserito un nuovo articolo 44-ter nel
Regolamento di Polizia Urbana, poi c’è stata la deliberazione della Giunta Comunale
del 9 ottobre 2018 che ha fatto sì che in alcune aree fossero applicate le disposizioni di
cui in precedenza dal 15 aprile al 30 novembre di ogni anno, dando la possibilità alle
Circoscrizioni di individuare altre aree, ovviamente tra le aree scelte c’era la zona di
Vanchiglia, piazza Vittorio. Arriviamo al 22 luglio 2019, dove sono state recepite tali
aree nel Regolamento Comunale 329 per l’esercizio dell’attività di somministrazione,
quindi come vedete è stata fatta tutta una serie di attività. Tutte queste misure
ovviamente sono state ampiamente condivise con la Polizia Municipale, la Questura, la
Prefettura oltre l’Associazione di Categoria con cui abbiamo fatto una serie lunghissima
di incontri. Chiaramente gli interessi in gioco sono, non lo devo spiegare io, l’ho già
spiegato tante volte, assolutamente variegati perché come ho detto tante volte c’è il
diritto assolutamente dei cittadini di riposare, c’è il diritto dei giovani di divertirsi senza,
come dire, infastidire le persone che vogliono riposare e c’è il diritto degli esercenti che
hanno tutto il diritto di dare lavoro e svolgere la loro attività economica. Abbiamo fatto
poi anche qua diversi tavoli per il monitoraggio della movida, il mio Assessorato si è
posto come promotore di questo tavolo, avevamo a questo tavolo un po' tutti per la
prima volta, credo, tutte le parti portatrici anche di interessi opposti in modo che tutti
hanno potuto ascoltare le ragioni di tutte le parti, come dire, il suddetto tavolo a cui
partecipavo appunto io, ha partecipato l’Assessore alla Polizia Municipale e alle
Politiche per la Sicurezza, l’Assessore al Decentramento e alle Politiche Giovanili,
l’Assessore all’Ambiente, c’erano i Presidenti di Circoscrizioni, le associazioni dei
residenti delle aree maggiormente interessate dalla movida, le associazioni di categoria
dei commercianti, c’erano i comandanti della Polizia Municipale, i commissari del
Corpo di Polizia Municipale, i Dirigenti dell’Area Commercio, cioè si è riunito questo
tavolo più volte addirittura proprio per questa zona ricordo con la partecipazione del
parroco di Santa Giulia che è una persona sicuramente molto informata e attenta alle
problematiche della propria zona. In tali riunioni era emersa sicuramente la valenza
positiva dell’Ordinanza contingibile ed urgente e proprio da quella è nata, come dire, la
volontà di rendere sempre esecutiva quell’Ordinanza. Abbiamo fatto ovviamente tutte le
modifiche, 44-ter rubricato a tutela del riposo, della salute e della vivibilità urbana, è
stata approvata nel maggio 2018 dalla Giunta Comunale la proposta di Consiglio alla
modifica del Regolamento di Polizia Urbana, con tali disposizioni, lo ricordo, è stata
data facoltà alla Giunta Comunale di fare tutta una serie di provvedimenti. In più,
proprio su quella zona specifica, vi risparmio le altre zone, sono stati individuati tutta
una serie di interventi, anche grazie al fattivo contributo del Presidente di Circoscrizione
Luca Deri, sono stati individuati alcuni interventi ritenuti necessari in piazza Santa
Giulia, potenziamento dell’illuminazione pubblica che l’Assessore Unia ha
implementato rapidamente, anticipazione del servizio di spazzamento e pulizia e
spazzamento automatico, anche questo merito dell’Assessore Unia che l’ha fatto fare,
realizzazione di misure volte al rispetto dell’area pedonale. Ecco, questa invece è stata
una fonte di discussione, è ancora una misura che stiamo pensando di utilizzare, cioè
dove c’è il mercato di piazza Santa Giulia farla diventare una zona, come dire,
controllata la sera tramite dissuasori automatici a scomparsa, una specie di ZTL serale
come c’è qui dietro nel quadrilatero, nonché le strisce gialle che è una richiesta per i
residenti ed è proprio grazie al tavolo, il tavolo Vanchiglia aveva fatto questa richiesta, i
residenti di Vanchiglia, il Presidente Deri confrontandosi poi con i residenti di San
Salvario gli hanno detto che in realtà il problema non si risolveva con le strisce gialle,
chiaramente la problematica è complessa, lo dico perché nella piazza c’è il mercato,
come ho detto, qui ci sono i problemi legati al mercato, sono presenti passi carrai, la
scuola e quello che è, insomma è un puzzle molto complicato da comporre. Poi altre
cose che sono state fatte, nel tavolo di monitoraggio della movida è anche emerso che
l’Assessore alle Politiche Giovanili sta lavorando per individuare zone alternative della
Città in cui realizzare manifestazioni ed attrattive al fine di decongestionare le aree
attualmente interessate da una maggior concentrazione di pubblico compatibilmente con
le risorse di bilancio. A questi tavoli si è anche ragionato sul Sindaco della notte che,
per carità, può avere un senso nel momento in cui diventa uno strumento concreto con
dei poteri concreti, quindi bisogna ragionarci attentamente, non c’è nessun tipo di
preclusione. Poi altre cose che sono state fatte e mi fa piacere ricordare, presto dovrà
essere sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale il piano di risanamento
acustico della Città, anche questo preparato dall’Assessore Unia e dai suoi uffici col
contributo dei miei, un piano molto corposo con un primo piano, penso, fatto dalla
nostra Città che dovrebbe anche lì andare in qualche modo a dare delle misure
importanti. Poi abbiamo fatto ancora un’altra cosa, con il Capo di Gabinetto il dottor
Marinari abbiamo fatto tutta una serie di incontri con la Circoscrizione 7, gli esercenti, i
residenti in Vanchiglia per definire un accordo di collaborazione aperto per la
mediazione sociale in relazione alla costituzione di un tavolo di osservazione della
Circoscrizione 7 che questo è previsto dal protocollo della sicurezza integrata e sviluppo
della Città, quindi abbiamo tentato anche di fare questo, c’era un Dirigente della
Prefettura, c’era il Presidente della Circoscrizione, il rappresentante della Polizia di
Stato, Arma dei Carabinieri e quant’altro. Stiamo andando in quella direzione, esiste un
progetto con un accordo di collaborazione aperto per la mediazione sociale tra il
Comune di Torino, la Circoscrizione 7 e l’Associazione dei locali pubblici che si è
costituita proprio dopo i nostri incontri, che si chiama Vanchiglia Smart.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Assessore Sacco. Prego, Consigliera Grippo, cinque minuti.

GRIPPO Maria Grazia
Assessore, le faccio una sentiment analysis, così, espressa: “Non ce la facciamo più, ma
finora di risposte concrete ne sono arrivate ben poche”. È una dichiarazione rilasciata a
mezzo stampa dalla portavoce di un comitato, ed è del 31 gennaio 2020. Perché lei mi
ha raccontato da Adamo ed Eva quelle che sono state le azioni che io ben conoscevo,
c'ero anch'io, mi spiace che lei si sia dimenticato, il problema poi è il risultato. Dal 2016
ad oggi che cosa avete ottenuto con la serie di azioni che sono state messe in campo?
Questo, questo, che è uguale a questo, che è di un anno fa. E quindi quando io
interpello, io e i colleghi interpelliamo la Giunta per andare a capire se ci sia
l'intenzione innanzitutto di prendere atto che tutte queste belle parole che lei ha usato,
che poi non sono nient'altro che la versione estesa di un'unica storia, una modifica
regolamentare e la partecipazione a un tavolo dove evidentemente altre decisioni non ne
sono state prese, il risultato a distanza di anni è niente, niente. Del Sindaco della notte io
ho piacere che non ci sia nessun tipo di preclusione. Le sarà sfuggito che, quando avete
proposto l'introduzione del 44-ter, io avevo presentato un atto di accompagnamento che
teneva in buon conto non solo quella proposta, ma anche altre proposte che erano giunte
da associazioni giovanili e che cercavano di vedere con un respiro un pochino più ampio
una problematica che ho piacere lei si sia accorto essere complessa, è stato bocciato
quell'atto di indirizzo e in particolare contro il Sindaco della notte si sono elevati
esponenti della Maggioranza dicendo che a nulla poteva servire. Ora che ve lo chiedono
i cittadini, mi domandavo al punto 5 dell'interpellanza generale se si intendesse prendere
in considerazione un'ipotesi di questo genere. Lei non la esclude, ma in quale
tempistica? Perché non so se sia accorto che questa problematica ci sta accompagnando
in un lento e costante peggioramento, perché i dati ci dicono che è in peggioramento e
lei non ha detto niente di diverso, non è riuscito a dire che le azioni che avete messo in
campo abbiano in qualche modo migliorato il riposo dei cittadini che lamentavano di
non poter chiudere occhio. Mi è venuto a dire che ha scoperto che la vendita di alcol in
un qualche modo fa la differenza, ma ce l'aveva già detto il dottor Mangiardi quando ha
cercato di giustificare il perché introducevate il 44-ter. Avete scoperto che introducendo
il 44-ter comunque non siete riusciti a fermare chi si procurava l'alcol senza comprarlo
nei locali della zona. Che bravi, non l’avrei mai detto. Mentre vi baloccate nel prendere
coscienza di cose che sono già sotto gli occhi di tutti, la situazione delle persone di cui
dicevate di essere molto preoccupati, io ho sentito scenari davvero drammatici negli
interventi di talune colleghe e colleghi della Maggioranza, va sempre peggio. E io non
ho sentito una risposta, se non: “Si farà presto il piano di contenimento del rumore”. Le
mando la rassegna stampa di tutte le volte che avete detto: “Si farà presto il piano di
contenimento del rumore”. L'ha detto lei “presto”. “Presto” in Consiglio, lo conoscete
tra di voi, meraviglioso. Le faccio notare un fatto... Ma no, no…

SICARI Francesco (Presidente)
Per favore, possiamo andare avanti e non intervenire fuori microfono?

GRIPPO Maria Grazia
Ci sono gli effetti, non c'è nessuno che si è alzato a dare delle risposte, vergogna.
Comunque avevo cercato di dirle, siccome, appunto, tutti avete molto chiaro quali
debbano essere i compiti della Polizia Municipale e le finalità, avevo cercato di dirvi
che se non c'è un tentativo di intervenire nella flagranza del reato e quindi di occuparsi
del riposo notturno nel momento in cui questo stesso riposo viene disturbato, i risultati
sono quelli che abbiamo davanti agli occhi. Sono stata costretta a presentare
un’interpellanza generale su questo tema perché mi è stato impedito, impedito dalle
lungaggini, sì, dalle lungaggini di chi deve venire a rispondere, di andare ad
approfondimento di una interpellanza analoga che avevo già discusso nel passato e che
aspettavo trovasse dei dati concreti di soddisfazione da parte di chi doveva ricevere
questi provvedimenti. La verità, la verità, Assessore Sacco, è che non soltanto ci sono
gli articoli di stampa, fotocopia di persone che si lamentavano nel ’16, hanno continuato
a lamentarsi nel ‘17, nel ’18, nel ’19 e si lamentano del ’20, ma anche le vostre risposte
sono sempre le medesime. Finiremo la Legislatura esattamente come l'abbiamo
cominciata, con la gente che non dorme in piazza Santa Giulia e con voi che ci dite: “Ce
ne occuperemo presto”.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Prego, Capogruppo Magliano, cinque minuti per lei.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente, ma io sarò molto più breve dei cinque minuti. Guardi, Assessore,
ha fatto più tavoli lei in questi anni che tutta Federlegno, Merloni e Foppapedretti messe
insieme. Il vero problema dei suoi tavoli, Assessore, come abbiamo provato, e lo dico
seriamente, ad affrontare il tema più volte in Commissione, come sa, io l'avrò tediata sia
lei che l'allora Assessore alla sicurezza, Finardi, e che oggi dovrebbe occuparsene, del
problema della movida in Vanchiglia. L'ho fatto partendo dal punto di vista dei dehors,
l'ho fatto partendo dal punto di vista della gestione della piazza. Più volte abbiamo
ragionato col parroco di Santa Giulia su quello che accadeva in quella piazza, che è una
piazza di spaccio. C'è un grosso problema, come lei sa, che per due anni almeno, quella
piazza, dopo l'intervento delle Forze dell'Ordine, che finì su tutti i giornali, l'avete
lasciata almeno nella stagione estiva completamente in balia del Centro Sociale. Sono
state tante, Assessore Sacco, le iniziative che centro sociale Askatasuna lì ha realizzato,
un bel trofeo di boxe, musica dal vivo, cioè, dopo quell'intervento piazza Santa Giulia è
diventata il secondo giardinetto della Askatasuna e questo glielo avete permesso. Voi,
penso, anche da questo punto di vista in concerto con le Forze dell'Ordine, non si è
voluto intervenire, ma quello che capitava sotto gli occhi dei cittadini era evidente, per
cui quando lei mi parla di un aumento così importante, del 500% degli interventi, è
perché se uno prima ha fatto poco, tra 0 e 1 l'aumento è importante da questo punto di
vista. Però c'è una cosa che secondo me varrebbe la pena affrontare con lei, se ha voglia
di ascoltarmi. Il problema di piazza Santa Giulia è un problema che noi avevamo
provato sommessamente a porle come ipotesi di risposta, perché quello che
oggettivamente crea un problema ai cittadini non è quello che capita fino all'una di
notte, perché noi sappiamo benissimo che alcuni dei commercianti, alcuni dei gestori
dei locali sono assolutamente dalla parte della buona movida, è quello che capita
quando loro chiudono. E quando loro chiudono il locale, oggettivamente, non posso non
rispondere di quello che accade nella piazza. Si stanno dotando di staff per la sicurezza,
si stanno dotando di persone che vanno a ripulire i marciapiedi, e non solo, dai bicchieri
che vengono lasciati agli avventori. In quella piazza avevamo chiesto due cose: il
pattuglione, mettere il pattuglione in piazza. L'abbiamo fatto a San Salvario, è stato fatto
dalla Giunta precedente alla vostra, non è mai stato fatto il pattuglione in piazza e nel
caso in cui questo non servisse, e mi prenderò la responsabilità di quello che dico,
quella piazza prima o poi la si riapre al traffico, perché se una cittadinanza non è in
grado di gestire la movida, chi ha comprato casa lì, Assessore, non so lei dove viva e né
mi interessa, ma le assicuro che il prezzo delle case di piazza Santa Giulia e delle zone
limitrofe è sceso almeno del 35%, chieda ai suoi amici che fanno agenzia immobiliare
in zona. Perché? Perché fondamentalmente nessuno va a comprare casa in uno spazio
che è stato riqualificato all'inizio attraverso la nascita dei nuovi locali, ma che poi, di
fatto, non ha avuto più un controllo, per cui c'è stata la barbarie dell'apertura dei locali,
per cui oggi c'è un problema enorme. Non è più un quartiere per famiglie e per anziani,
ma neanche un quartiere per universitari, perché questo è il problema di chi in quella
zona vive e che conosco bene. Per cui noi abbiamo provato a chiedere pattuglione,
perché cosa capita? I locali finiscono la loro attività, puliscono davanti, la gente arriva lì
non solo con l'alcool portato da casa, ma attraverso auto che entrano in piazza Santa
Giulia, aprono il bagagliaio e all'interno si può comprare quel che si vuole ed è inutile
che facciate regolamenti, se poi non avete forze importanti da mandare a far rispettare
quei regolanti, perché sa quante segnalazioni…, sarà mia cura inviarle l'elenco dei dati
che ho tirato giù dal call center. Sa i Vigili se vanno quando arriva una telefonata da
parte di cittadini e secondo lei i Vigili prendono una pattuglia da 4 e vanno ad affrontare
200-300 persone sedute per terra in piazza, che magari sono all'ennesimo chupito?
Secondo lei lo fanno? Non lo fanno. Far un regolamento senza avere le forze per farlo
rispettare è inutile, anzi, è ridicolo. Per cui abbiamo il coraggio, adesso che inizia la
stagione estiva, di chiedere un pattuglione interforze come facemmo in San Salvario,
vediamo se serve, vediamo se chiusi i locali questi ragazzi si spostano, proviamo a
iniziare a dire a tutti che quella zona viene riaperta al pubblico e al traffico veicolare se
non si incomincia ad avere un minimo di rispetto di quello spazio di Città, perché sennò
tutti i suoi tavoli… Ah, parentesi, io mi auguro che vedrà la luce prima o poi il
regolamento presentato dall’Assessore Unia, perché venne raccontato ed esposto in
Commissione, mo’ sono passati parecchi mesi, possiamo dire tutti i Comitati che
vogliamo, ma dopo un po' dovrà vedere la luce. Ma, detto questo, non mi metterò di
sicuro contro una maggiore condivisione con i Comitati. I Comitati sanno esattamente
cosa vorrebbero lì: avere dei locali che fino a mezzanotte, mezzanotte e mezza, l’una,
stanno aperti e poi quelle persone si spostano, si spostano e lasciano le persone che
lavorano il giorno dopo a dormire serenamente. Per cui la sua risposta è stata una
risposta piena di dati e di numeri. Se esce una segnalazione di questo tipo da chi vive in
quella zona, vuol dire che forse non è stato fatto abbastanza. Le do un consiglio,
vediamo tra quattro mesi se siete stati in grado di chiedere un pattuglione interforze che
arriva all'una e mezza e vediamo se la piazza si svuota e nel caso questo non capiti, si
spiegherà a queste persone che faremo dei marciapiedi molto larghi, ma quella zona si
riapre al traffico e avremmo risolto il problema di piazza Santa Giulia, sapendo che…,
concludo, le chiedo scusa, Presidente, con regolarità si chiudono una serie di locali, uno
in particolare, perché fa da palo allo spaccio, perché in quella piazza, mi spiace, ma ci
sono in media meglio dai 7, 8, 9 spacciatori proprio davanti all'uscita dell'oratorio. Se
questa è civiltà, secondo me c'è un problema di come uno concepisce la gestione
dell'ordine pubblico.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Sganga.

SGANGA Valentina
Grazie, Presidente. Le interpellanze sulla movida di oggi sono firmate da chi un tempo
ne subiva, sono le stesse parole, le stesse lamentele, cambiano ovviamente col passare
del tempo i nomi delle vie o i nomi dei locali e forse da qui bisogna partire per capire la
questione. Le liberalizzazioni del commercio, una vera deregulation, hanno generato
tutto questo e i problemi di oggi sono indiscutibilmente figli dei Governi a livello
nazionale e delle Amministrazioni a Torino di centrosinistra. Fa piacere quindi
constatare che anche il PD, che va ricordato, è il vero colpevole della morte dei
Murazzi, lasciati naufragare nell'illegalità, mentre si doveva cercare una formula per
tutelarne l'unicità, oggi abbia cambiato idea. Quello che noi stiamo cercando di fare, sia
ai Murazzi, che al Valentino, è finalizzato proprio a far rinascere in Città una cultura del
divertimento che tenga insieme quelli che da un lato sono gli interessi legittimi degli
abitanti dei quartieri e quelli che sono, dall'altro, gli interessi e la voglia di chi vuole
divertirsi, anche qui legittimamente. L'idea di un Sindaco della notte può essere, ma l'ha
già detto l'Assessore, un percorso da approfondire. Però non capisco perché quando ve
lo suggerivano mentre eravate in Giunta, colleghi del PD, facevate allora orecchie da
mercante. Così come orecchie da mercante avete fatto con chi vi chiedeva di trovare dei
modi per limitare le licenze, i dehors nelle zone della movida più molesta. Allora
l'obiettivo per noi deve essere un obiettivo diverso, non quello dei pattuglioni, che
sentivo pocanzi dal Consigliere Magliano, e che sono stati inutili, è già un fallimento a
San Salvario. L'obiettivo per noi deve essere quello di costruire degli spazi dove le
persone possano vivere la notte recando meno disturbo di quanto accade oggi in
quartieri come San Salvario e come Vanchiglia, progetti come quelli che potrebbero
sorgere nel nuovo viale Ottavio vicino al Campus Einaudi e all'interno anche dello
stesso Campus Einaudi andrebbero rilanciati. Gli abitanti di piazza Santa Giulia, questo
va detto chiaramente, hanno diritto di dormire e il fatto che chiunque può aprire cosa
vuole e dove vuole non è più accettabile. L'Amministrazione deve invece lavorare
perché nei quartieri, che sono ora vittime della movida, convenga aprire e affittare un
negozio, più che un locale notturno e questa è una strada da percorrere, mentre si deve
cercare di costruire dei distretti dell'intrattenimento policentrici in punti dei quartieri che
siano diversi da quelli dove ora i cittadini non riescono a dormire. Se questo si può fare,
si può fare oggi, come apprendo sia con il consenso della Maggioranza, che delle
Opposizioni, tanto meglio era ora.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie. Prego, Capogruppo Tresso.

TRESSO Francesco
Sì, grazie, Presidente. Ma io devo desumere dagli interventi dell’Assessore, anche della
Capogruppo della forza di Maggioranza, che qui stiamo valutando, sembra quasi il
piano di governo della Giunta, però peccato che siamo al quarto anno e forse più che un
piano di governo, qui si voleva capire quali sono gli esiti di quelli che erano invece dei
punti che, appunto, la Giunta aveva già individuato, perché poi, insomma, era noto che
erano critici, su cui da parecchio stiamo discutendo e ancora oggi siamo un po' a parlare
di desiderata, di libro di intenti. Non ci sono date certe, ma solo se non ci sono misure
che mi sembrano essere sufficientemente robuste perché individuate a seguito di un
percorso seriamente fatto di valutazione, di concertazione. Perché, vede, ci sono anche
degli elementi di contingenza, dovendo fare un raffronto su un caso analogo, che è
quello di San Salvario, Assessore, lei sa, se mi sta ad ascoltare, mi fa un piacere. Il suo
annuire, anche non guardandomi, immagino che voglia dire che mi sta sentendo, ma so
che lei è multitasking. Però, vede, se per esempio l'esito della denuncia fatto dai
Comitati di San Salvario nei confronti dell’Amministrazione, che è un atto grave,
perché comunque i cittadini arrivino a manifestare dissenso, addirittura denunciando la
propria Amministrazione, francamente non è una cosa che succede tutti i momenti. Poi
sarà successo già a Torino di Sangro e qualche altra realtà, come ogni tanto ci viene
fatto notare, però, insomma, non è una cosa che ci fa piacere. Lei sa che tra pochi mesi
il Giudice si avallerà di quello che sono le perizie fatte, appunto, documentate dai periti,
dai CTU e dai CTP di parte. Si è deciso anche probabilmente di assumere anche quelle
che sono le testimonianze dei cittadini e si arriverà a dare una sentenza. Allora, se di
nuovo dovessimo replicare la stessa modalità costringendo anche i cittadini di
Vanchiglia a fare un percorso analogo, mi sembra che saremo due volte riusciti a
esasperare, ad esacerbare l’animo dei cittadini e saremo sconfitti due volte. Forse questo
fatto che ad oggi cosa è stato fatto per Vanchiglia, a me sembra che sia stato ricercato
quasi un percorso più punitivo, non sto neanche a rammentare le cariche della Polizia in
occasione di una bruttissima gestione di quelli che erano stati gli episodi contro i
manifestanti di Askatasuna, creando scompiglio e situazioni assolutamente mal
governate. In quella città non si è capito bene se aveva contezza di quello che sta
succedendo. Lei ci ha fatto un’attenta disanima e valutazione di quello che sono state le
contravvenzioni comminate, però francamente su tutta la parte invece di un percorso
vero di facilitazione con un lavoro, purché fatto seriamente, con gli strumenti che ci
sono per fare questi, non si improvvisano per fare un post sui social, no? Sì, sì, per
carità, una riunione in parrocchia è stata fatta, però poi, di fatto, anche ad oggi non ci dà
nessun elemento di quelle che sono le azioni che questo ha prodotto. Rammento anche a
proposito che la Circoscrizione 7 ha presentato un'interpellanza nel 2016, era l’ottobre
2016, stiamo parlando di più di tre anni fa, tre anni e mezzo fa e sui 10 punti in cui era
articolata l’interpellanza ad oggi, io me li sono andati a rileggere, è stata data risposta a
4, ma peraltro che non tutti…, la rastrelliera per la bici è una di questi, non proprio gli
elementi fondamentali o comunque, diciamo così, fondanti di una buona gestione poi di
un processo così complicato e articolato. Allora, mi sembra che ancora volte, insomma,
le risposte, abbia pazienza, Assessore, che lei ci dà, sono estremamente deboli, non
particolarmente robuste sotto il profilo di una valutazione attenta di quello che è stato
fatto, come un problema di questa natura invece richiedeva, perché è un problema serio,
un problema che non si manifesta solo a Torino, si manifesta in tutte le grandi realtà
urbane. È un problema, sostanzialmente, di conciliazione, che deve dire: “Noi abbiamo
in mente di cosa vogliamo produrre come idea di Città che abbiano, come idea di
quartiere che abbiamo”. Certo che va fatto in un contesto un pochino più globale, non
solo locale, intendo dire quasi global, nel senso che è ovvio che anche i ritardi
sull'apertura dei Murazzi inficia in qualche maniera anche su quello che sono poi i
riflessi che porta su Vanchiglia e su altre aree della Città. Quindi va fatto un discorso
intanto globale, complessivo, per valutare il fenomeno e cercare di dare risposte
adeguate ai ragazzi che non hanno solo voglia di sfasciarsi di birra, ma anche di avere
giustamente posti dove ritrovarsi, però questo nel rispetto assolutamente totale di quelle
che sono le giuste esigenze di chi invece deve avere la serenità di poter abitare in un
posto con accesso al riposo, se deve riposarsi, e poter vivere una vita tranquilla, io
penso a persone che hanno dei problemi di salute, persone che hanno dei bambini
piccoli. Quindi, ahimè, credo che davvero oggi non ci sono state date risposte adeguate
e questo spaventa, anche come ravvisavo, in virtù del fatto che ci sono altre realtà, vedi
San Salvario, che hanno addirittura costretto i cittadini a fare delle azioni, così, diciamo,
anche proprio disdicevoli nei confronti dell’Amministrazione e che potrebbero
ripresentarsi. Occorre urgentemente mettere mano, ma ormai siamo, appunto, quasi
sulla via di chiusura della consiliatura, però diamoci da fare, perché sennò è solo un
rimandare un problema e mandarlo ai prossimi che verranno. Non mi sembra,
francamente, un gran modo di governare la Città.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Sarò molto sintetica, esclusivamente per rimarcare con un po' d’ironia e con un po' di
amarezza il fatto che nemo propheta in patria. Devo dire che ho ascoltato con piacere
l'intervento della collega Grippo, che ricordava il suo richiamo, intervenuto nel corso di
questo mandato amministrativo, sull'opportunità e le necessità di sperimentare il
Sindaco della notte e anche l'intervento della Consigliera Sganga che rimproverava il
Partito Democratico per fare una cosa originale, di non averlo fatto durante il proprio
mandato. Mi permetto solo di sottolineare che l'unica formazione politica che nel
proprio programma amministrativo per le elezioni 2016 prevedeva l'istituzione della
figura del Sindaco della notte era il Gruppo Consiliare Torino in Comune, che è stato
per questa e altre proposte oggetto di una amena operazione di commento da parte degli
altri candidati Sindaco e da parte delle altre formazioni politiche. Mi fa piacere che
quella che era considerata una originale amenità di una minoritaria forza politica adesso
diventi un oggetto di contesa tra gli altri Gruppi consiliari. E quindi, volendo passare dal
divertissement alla serietà delle questioni di cui ci stiamo occupando, io vorrei ricordare
soltanto queste due osservazioni e accodarmi ad una proposta. Le osservazioni sono
queste: come noto, la figura della mediazione sociale rispetto alla vivibilità notturna
delle Città e il bisogno di quiete e di decoro da parte dei residenti non è una questione
recente, non è questione locale. Le altre città europee che più e prima convivono con
queste situazioni hanno cercato di regolamentarle, potrebbero darci delle indicazioni.
Parigi, Berlino, Amsterdam, hanno istituito il Sindaco della notte e lo hanno fatto senza
proclami, di volta in volta altalenanti tra la tolleranza zero o l’atteggiamento lassista,
semplicemente introducendo un atteggiamento che forse non è creativo, non è originale,
ma è ragionevole, quello di provare a conciliare le esigenze diverse e anche a conciliare
le aspettative politiche. Le quali aspettative politiche, detto con grande chiarezza, quale
che sia la coalizione di Governo, hanno eguale interesse al ritorno economico di un
investimento nella ristorazione e nel commercio rispetto alla vivibilità di certe zone, di
certi quartieri della Città, quanti ne hanno per il consenso elettorale di chi in quei
territori abita. Quindi il Sindaco della notte, o come si vuole chiamare un'operazione di
mediazione rispetto a queste due diverse esigenze, è semplicemente una proposta
ragionevole, proposta ragionevole sulla quale si sono persi e anni e mezzo, quasi quattro
di tempo. Non è detto che quella operazione di conciliazione e quella figura di
mediazione avrebbe risolto in automatico i problemi di piazza Santa Giulia, i problemi
di Vanchiglia, le questioni di San Salvario, certo è che avrebbe operato per far emergere
le diverse rappresentazioni di quei luoghi e le diverse aspettative su quei luoghi in una
regia coordinata sul mandato pubblico, con un’evidenza dell'interesse della politica
comunale per quei temi e per quelle esigenze, nonché per la loro conciliazione. Ma,
come è noto, in questa Amministrazione torinese si sa già tutto per definizione, chi
governa sa già cosa fare, dobbiamo solo lasciarlo lavorare e adesso a tre anni e mezzo
vediamo gli esiti di questo lavoro. Voglio solo ricordare, tanto per dire che non succede
nel resto d'Europa, ma succede anche in Italia, quanto ha fatto il Comune di Trento.
Anche nel Comune di Trento, sorpresa, ci sono degli Assessori, c'è un Assessore per la
Cultura, c'è un Assessore per il Commercio, c’è un Assessore per il Turismo, però né
loro, né il Sindaco, né la Polizia Municipale, che ho appreso oggi avere competenze
universali, com’è stato detto nell'intervento di una collega di Maggioranza che mi ha
preceduto, né loro, né le competenze universali sono state individuate come referenti
relativamente al problema della vivibilità notturna degli spazi del loisir e del diritto al
riposo e all'abitazione dei cittadini di Trento. Cosa ha fatto il Comune di Trento?

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

ARTESIO Eleonora
No, finisco la frase. Finisco la frase, ha preso rapporti con il Consiglio degli studenti e
con la Consulta degli studenti. Rinvio quindi a leggere l'atto politiche giovanili
approdato in quest'Aula e mai approfondito, che forse potrebbe essere un itinerario
ragionevole. Grazie per avermi fatto concludere la frase.

SICARI Francesco (Presidente)
Non ci sono altri interventi da parte dei Consiglieri, quindi lascio replicare la Giunta.
Ricordo che ha un tempo massimo di cinque minuti. È previsto, ho soltanto… Vedo un
intervento del Capogruppo Lo Russo. Prego.

LO RUSSO Stefano
Quanto tempo ho, Presidente, mi scusi? Quanto tempo ho a disposizione per
intervenire? Grazie, Presidente. “Non esiste alcun patto anti movida. Stiamo elaborando
un percorso partecipato che vede e vedrà momenti di confronto sia con i cittadini, che
con gli esercenti per coniugare il diritto al riposo con il diritto al divertimento in una
Città accogliente per i giovani. Come stiamo facendo anche per tutte le altre tematiche,
presenteremo una volta ultimato il nostro progetto per la Città anche su questo tema”.
Cit. Chiara Appendino, marzo 2016. Cit. sta per citazione, per chi, come dire… Allora,
cercheremo di essere costruttivi, nel senso che ci rendiamo perfettamente conto della
difficoltà dell'Assessore Sacco nel fornire una risposta a fronte di un’evidenza palese,
che è quella, fondamentalmente, di una inefficacia totale e assoluta delle misure di
contrasto alla malamovida. Non sono infinite le soluzioni, Assessore Sacco, per
risolvere questo problema. La prima è prendere atto che in piazza Santa Giulia c’è una
situazione di emergenza e non è una situazione ordinaria, è una situazione di
emergenza. Essendo una situazione di emergenza, come peraltro capitò in anni passati a
San Salvario, eh, non è che…, occorrono soluzioni che non siano, come dire, la
elencazione burocratica che lei fa qui in Sala Rossa di tutti i suoi provvedimenti, le sue
mitiche delibere, che fondamentalmente, con tutto il dovuto rispetto, sarei curioso di
capire che tipo di efficacia, per usare un eufemismo, possono avere, ma invece hanno
esigenze di avere azioni robuste. Il problema della malamovida non si pone prima di
una certa ora, Assessore Sacco, ma si pone dopo una certa ora, quando
fondamentalmente molti locali chiudono e piazza Santa Giulia diventa terra di nessuno.
Arrivano i signori con le macchine, aprono i cofani delle macchine e iniziano a
smerciare in maniera totalmente illegale e abusiva alcolici, bevande, e lì diventa terra di
nessuno. Allora, se questo è un problema che vediamo solo noi, vale il suo approccio,
delibera…, tutte le cose che ci ha detto in Aula oggi. Se invece c'è una presa di
coscienza, guardi, non nell'interesse dell'universo mondo, nell'interesse di chi li ha
anche diritto, voglio dire, a un riposo dopo una certa ora, non alle 10, nessuno vuole il
coprifuoco e nessuno ha intenzione, come dire, di sollecitare azioni che vanno nell'ottica
del coprifuoco, okay? Ma da lì a limitarsi a osservare da spettatore silente, convocare
tavoli perfettamente inutili, adottare delibere perfettamente inutili e poi nella pratica non
succede niente, non è un atteggiamento che ci sentiamo di condividere. Quindi in questo
scorcio di mandato che le resta, a lei e alla Sindaca Appendino, la pregheremmo, per
quanto possibile, ovviamente, di adottare, magari copiandole da iniziative analoghe,
citate da, addirittura, in maniera evocativa e anche un po' provocatoria dalla
Maggioranza, come esempi negativi, che però forse qualche cosa hanno anche avuto in
termini di efficacia. Allora, c'è un tema: i delinquenti si contrastano come tali. Fine,
fine, non è questione di divertimento. No si dice: “Lì ci sono oggettive situazioni di
illegalità”. Allora ci fate la cortesia sulle oggettive condizioni di illegalità di intervenire
come si deve e come si deve è con il presidio fisico delle Forze dell'Ordine. Siccome
ogni tre per due siete in Prefettura, c’è sempre un Assessore o il Sindaco in Prefettura,
occupatevene, occupatevene. Non chiediamo di fare una… Nessuno propone, come
dire, di avere ronde che girano alle 10 di sera, ma che lì all'una di notte, quando
chiudono i locali, diventi terra di nessuno e che ci sia uno smercio di alcolici
completamente indisturbato, e dico alcolici per non dire altro, non va bene, non va bene.
Allora vi pregheremmo, anche valle di questa ulteriore discussione sulla malamovida da
Vanchiglia che si intervenga con fermezza e con durezza nel contrastare quelli che non
sono più momenti di ludico e legittimo svago dei giovani, ma sono di fatto una totale e
assoluta impunità che noi non ci sentiamo di condividere.

SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono altri interventi dei Consiglieri prima della replica della Giunta? No. Prego,
Assessore Unia.

UNIA Alberto
Sì, grazie, Presidente. Ma ho ascoltato ovviamente la discussione ed è chiaro che il
problema sappiamo benissimo quanto è serio, quanto soprattutto i cittadini dell'area
siano in difficoltà da tempo, purtroppo. Quello che possiamo fare è muoverci all'interno
di quello che ci consente la normativa e aumentare i controlli. Lo stiamo già facendo
l’aumentare i controlli nei locali, però non è vero quello che è stato detto in Aula, non è
vero che noi non ascoltiamo. Abbiamo fatto un percorso col progetto “Monica” che ci
ha fatto confrontare con tutte le altre città citate prima dalla Capogruppo Artesio, tutte le
principali città europee, dove il problema c'è ancora, in realtà, non è che è stato risolto,
lo sapete benissimo. Per cui dire: “Prendiamo ad esempio gli altri”, che non hanno
risolto il problema, mi sembra un po' quantomeno anomalo. Stiamo cercando comunque
di prendere tutti gli esempi positivi, li stiamo inserendo all'interno di questa delibera che
passerà in Commissione entro dieci giorni. Mi sono informato adesso, massimo dieci
giorni riusciremo finalmente ad arrivare in Commissione, con tutte le modifiche che ci
sono state segnalate anche dai cittadini e dai residenti rispetto al primo incontro che era
stato fatto. Quindi non è vero che noi non ascoltiamo, non è assolutamente vero, però
paragonare Trento a Torino è un po' diverso, cioè parliamo di due realtà completamente
diverse. Io sono stato a Trento non più di due mesi fa, parliamo veramente di cose
completamente diverse, sia come… Sì, è così, mi dispiace, è proprio una cosa diversa.
Ma questo non vuol dire che uno non deve raccogliere il consiglio, che ben venga, il
consiglio di provare a confrontarsi anche con le realtà dei consigli degli studenti, sempre
che questa sia una delle strade giuste, una delle strade corrette. I controlli che vengono
fatti, purtroppo si muovono all'interno di una normativa, lo sappiamo benissimo.
Quando si decise nel luglio del 2006 di liberalizzare le licenze questo è stato risultato su
tutta la Città e su tutte le città d'Italia, devo dire, che hanno problemi come questo, e
stiamo cercando di porvi rimedio. Io credo che l'Assessore Sacco abbia fatto tutto
quanto nelle sue possibilità, sempre dal punto di vista normativo, e cercato anche a volte
di forzare, per quanto possibile, la mano. Credo che il Piano di risanamento acustico
contenga al suo interno tutte quelle misure che possono aiutare e non risolveranno
sicuramente il problema, possono aiutare, però, a mitigarlo e a ridurlo, cosa che mi
auguro veramente per i cittadini che sono residenti in quell'area. Rimanderei la
discussione, appunto, alla Commissione, proprio per cercare di definire quali sono i
punti che i cittadini hanno portato alla nostra attenzione per far partire, per liberare
finalmente questa delibera e iniziare il Piano di risanamento, mettendo in campo tutti i
punti che vi sono inclusi all'interno.

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto.
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