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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Febbraio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2020-00514
"UN GRANDE FRATELLO CHE TI OSSERVA E CAPISCE COSA TI PIACE E COSA NO. UN NUOVO COMPITO PER LA POLIZIA MUNICIPALE DI TORINO?" PRESENTATA IN DATA 6 FEBBRAIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
PIRONTI Marco (Assessore)
Sì, buonasera a tutti. Ringrazio il Consigliere Lo Russo, perché ci dà anche l’occasione
un po’ di chiarire, perché quando si tratta di social in generale e tutti i fenomeni che ad
esso vengono ricollegati, il rischio di confusione o anche di messaggi non corretti è
rilevante. Allora, prima di rispondere ai tre punti, volevo fare una premessa: già dal
2015 ci sono state delle delibere di Giunta che in qualche modo hanno identificato,
all’interno dell’allora Reparto Investigazioni Scientifiche, una serie di competenze che
hanno visto, come riferimento, alcuni Assessorati, tra cui quello Innovazione e Smart
City, con l’idea di mettere a disposizione strutture, persone e anche competenze su vari
temi che potessero, in qualche modo, avere effetto sulla sicurezza in generale della
nostra città. In particolare, tra queste varie delibere che ci furono nel 2015, volevo
citarne una, la 048 finale, che era proprio questo “Accordo quadro di collaborazione
istituzionale in tema di big data e data analysis tra la Città di Torino, il Politecnico di
Torino, Links Foundation e Fondazione Torino Wireless”, che riconosceva appunto
proprio ai laboratori all’interno del Reparto Investigazioni Scientifiche come, tra i
laboratori di competenza e di eccellenza, quello sulla social analysis. I temi che furono
identificati appunto in allora nel 2015, quindi le verticalizzazioni su cui quest’analisi
poteva in teoria essere applicata, furono sicurezza urbana, la mobilità intelligente, la
gestione dei grandi eventi, la mappatura dei fenomeni di interesse della Città e anche la
Social Analysis. In particolare sulla social analysis e con riferimento specifico alla
sentiment analysis, che sostanzialmente è una tecnica legata alla gestione dei big data
che per definizione non nasce da obiettivi specifici, ma si dice “emerge”, è una
tecnologia emergente, cioè emerge dal basso verso l’alto, quindi quando si analizzano i
dati non si sa a quali obiettivi o a quali risultati si tende, quindi manca la domanda
iniziale, quindi è proprio una tecnologia emergente, in quanto emergente furono attivate
alcune iniziative, tra le quali mi piace ricordare una serie di accordi strutturati con gli
atenei cittadini, quindi sia il Politecnico che l’Università di Torino, che oggi prevede
oltre 20 studenti, tra tirocini curriculari, tesi di dottorato e master, sui temi quali -
importanti nell’ultimo periodo - quelli sul cyberbullismo, sull’ambiente, sull’economia
circolare e quant’altro. Ma la cosa ancora più importante è che queste scelte, fatte
appunto nel 2015, hanno trovato terreno fertile, soprattutto un’accelerazione legata alle
progettualità in ambito europeo, perché molto è stato fatto e la sensibilità dell’Unione
Europea su questo è stata rilevante e ha portato in maniera assolutamente soddisfacente
il raggiungimento di alcuni risultati importanti, tra cui molti progetti approvati in questo
ambito, tra i quali “c”, il Progetto “Monica”, quello che era relativo all’internet delle
cose, che stava nascendo in quegli anni, associato alla sicurezza urbana, il Progetto
“Trivalent” sull’intercettare nuovi linguaggi emergenti relativi alla radicalizzazione
violenta, il Progetto “Rock” finalizzato a tecnologie emergenti per la rigenerazione di
ambienti urbani, il Progetto attualmente in essere di “Pactesur” per rafforzare tecniche
di collaborazione per problemi di Safety e Security, cioè sicurezza dei luoghi e
sicurezza delle persone sostanzialmente e soprattutto, visto l’inizio che abbiamo
inaugurato venerdì scorso, sul Progetto “ToNite”, un progetto che vede una forte
attenzione ad un’area particolare, quale il quartiere Aurora, con una tecnica di
rigenerazione dell’ambiente urbano partendo proprio dal sentimento di quelle zone e
dalla percezione che di queste hanno le persone che quelle zone abitano. Voglio anche
specificare per chiarezza che tutti questi dati non possono essere utilizzati né a fini
investigativi, né per accertare dei reati, e ovviamente tutta l’azione che oggi si sta
facendo all’interno del Comune di Torino rientra in quelle che sono le normative
attualmente vigenti. Quindi, fatte queste premesse, che sono doverose e servono anche
per chiarire un po’ lo sforzo che la Città sta facendo in questi ambiti, vengo a rispondere
in maniera puntuale alle interpellanze fatte dal Consigliere Lo Russo. Il primo è se
questo rientra nei compiti della Polizia Municipale: allora, sicuramente tra i compiti
istituzionali della Polizia Municipale rientrano tutte le attività a tutela della sicurezza
urbana e nelle sue diverse accezioni, nelle sue diverse sfaccettature, ivi inclusa la
percezione di insicurezza, sia delle persone che dei luoghi, negli spazi pubblici ed in
particolare in momenti definiti, quali ad esempio i grandi eventi. Proprio per questo,
tutta l’analisi che è fatta attualmente... le analisi sono basate su open data, quindi non
parliamo di accessi particolari e pre-autorizzati di dati privati, ma su dati
oggettivamente ad oggi aperti a tutto, ed è in base all’analisi di questi dati che questa
sentiment analysis cerca di far emergere eventuali tendenze che possono minare la
sicurezza o la percezione di sicurezza di certi luoghi. La seconda è se si ritiene sia
corretto che la Città abbia la possibilità di utilizzare uno strumento capace di sondare gli
umori, i pareri dei cittadini: anche qui si ritiene che la Città ad oggi, e lo farà anche in
maniera più convinta nei prossimi periodi, la Città vuole utilizzare qualsiasi strumento
che possa essere utile ai cittadini per restituire o migliorare la percezione di alcune aree
o di alcuni momenti della loro vita sul nostro territorio cittadino; peraltro, gli strumenti
di cui si sta trattando vedono alcune città importanti molto attive su questo tema, che
tecnicamente viene identificato come local governance, cioè capire come i Governi
locali possano in qualche modo avere la gestione e il governo di questi fenomeni, e tra
queste città, le più attive, con le quali abbiamo già iniziato delle interlocuzioni, sono
Amsterdam e Londra. Vado a terminare con il terzo quesito, che riporta: “qualora queste
azioni annunciate a mezzo stampa vadano effettivamente a regime, chi gestirà le
informazioni, come le elaborerà e a quale istituzione politica e amministrativa riferirà
relativamente ai risultati di queste analisi”: ovviamente al momento è il reparto, per
quanto attiene la quota definita come big data analysis lab, che sta effettuando questo
tipo di analisi, quindi è questo oggetto fatto di persone e di competenze che cerchiamo
di sviluppare sul nostro territorio, che sarà l’agente principale in questo ambito.
Ricordo, ci sarà una prima scadenza importante su cui stiamo lavorando ad ottobre
2020, in concomitanza con uno degli eventi previsti dal Progetto finanziato “Pactesur”,
in cui presenteremo le analisi e il primo servizio sulle attività fatte su social analysis in
tema di grandi eventi. Ovviamente sarà nostra cura e nostra preoccupazione quella di
aggiornarvi, oltre il fatto che abbiamo anche invitato le Commissioni competenti a
toccare con mano, quindi a visitare questo laboratorio, perché è anche importante,
quando si parla di questi temi, vedere quali competenze stiamo sviluppando e conoscere
anche le persone che su questo tema stanno dedicando il loro tempo e le loro
conoscenze. Grazie.

PIRONTI Marco (Assessore)
Sì, in realtà volevo approfittare anche meno di cinque minuti. Volevo solo chiarire un
paio di passaggi, se parliamo di sentiment analysis, non parliamo di strumenti di
comunicazione e neanche di quello che dice strument responsive, cioè ho un problema e
lo risolvo, ma la sentiment analysis lavora in un’ottica predittiva, cioè cerco di far
emergere fenomeni e cambiare quelle politiche sul territorio che possono riguardare
quanto emerge. Mi fa piacere che, sia dal Consigliere Lo Russo che anche da Mensio,
sia emerso il tema della consapevolezza che è questa, secondo me, la vera sfida di questi
progetti, quando si parla di analisi fatte dalla Città mi preoccuperei ancora di più, fossi
un cittadino, che queste analisi sono già fatte e già da anni da chi quei dati ce li ha,
anche in maniera meno anonima di come stiamo lavorando con la Città, quindi il tema
della consapevolezza è capire che questi dati sono già oggetto di analisi di player privati
e forse è questo il vero tema. L’ultimo messaggio che volevo dare in risposta alla giusta
osservazione dell’Assessore Lo Russo, è l’accesso ai risultati, in realtà è ben più ampio
(parole incomprensibili), nel senso che ho premesso questo, questa risposta alla risposta
puntuale sulle interpellanze, che queste attività oggi per la gran parte, sono finanziate da
progetti europei e non solo e per chi, ovviamente, conosce bene questa progettualità per
definizione i risultati sono pubblici, quindi che vanno ben oltre questa Sala Rossa.
Quindi l’impegno dovuto per queste attività, è non solo portare a conoscenza di tutta la
Città e di questo Consiglio, ma andare ben oltre, quindi sono dati assolutamente open e
sono questi un po’ gli aspetti su cui dobbiamo lavorare. Chiudo con una proposta che,
magari, serve a tutti per, anche, focalizzare le nostre analisi, metteremo a disposizione i
contenuti di tutti i progetti a oggi finanziati nell’ambito dei quali sono previste analisi,
quelle di sentiment e non solo, affinché tutti noi si possa convergere su azioni comuni.
Quindi sarà nostro impegno condividere ancor prima dei risultati che sono un po' una
conseguenza, quelle che sono le progettualità all’interno delle quali ci stiamo muovendo
su questo tipo di analisi. Quello che volevo… e qui mi taccio, l’invito un po' a tutti è
quello di definire politiche comuni affinché il dato che sembra un po' essere il grosso
nostro problema, sia necessariamente strumentale a quello che di questi dati potranno
essere mezzo, quindi politiche sul territorio e qui l’ultima risposta che do è che questa
sentiment analysis non è broadcast, non è diffusa su tutti i temi come sempre emerge
dalla discussione, ma come ho detto inizialmente è su temi specifici quali sicurezza
urbana, ripeto quello che ho detto prima, mobilità intelligente, gestione di grandi eventi
e mappatura dei fenomeni di interesse della Città, quindi oggi su queste
verticalizzazioni questa attività viene fatta, grazie.

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