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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Febbraio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2020-00514
"UN GRANDE FRATELLO CHE TI OSSERVA E CAPISCE COSA TI PIACE E COSA NO. UN NUOVO COMPITO PER LA POLIZIA MUNICIPALE DI TORINO?" PRESENTATA IN DATA 6 FEBBRAIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
CURATELLA Cataldo
Sì, grazie, Presidente. Allora, questo tema l’avevamo affrontato più volte con, anche, un
sopralluogo nella sede di via Bologna della Polizia Municipale, abbiamo avuto anche
l’audizione del Comandante del Reparto Investigazioni Tecnologiche, che ci aveva un
po' descritto l’attività che veniva svolta dal RIT come un’attività, leggo, del reparto per
comprendere i fenomeni criminali del territorio, quindi un’attività ben definita e ci
aveva portato come esempio di attività, per comprendere cos’era successo, ad esempio,
la famosa notte del 3 giugno, che era stata utilizzata anche tutta la parte dei social per
capire gli impatti sulla Città legati a questo, ed era stato tutto rappresentato come
un’attività sperimentale legata a ben definiti fenomeni già classificati, che servivano al
reparto per fare le indagini, capire quali erano i punti di aggregazione criminali. Non si
parlava di fare un discorso esteso a qualunque tipo di discussione, quindi un sentiment
generalizzato su qualunque parte, si parlava di parole chiave legate a, appunto,
fenomeni di tipo criminogeno. Quindi mi sembra un po' strano che invece si stia
parlando, come sembrerebbe, di un discorso un po' generalizzato per qualunque tipo di
attività e soprattutto, io mi soffermerei sull’ultimo punto nella richiesta
dell’interpellanza generale, perché c’è un aspetto, sia da un punto di vista politico,
com’è stato già detto, su chi ha poi in mano l’analisi di questi dati per decidere poi
come andare ad agire, finché la parte della… la Capigruppo che rappresenta tutti i vari
colori politici e quindi rappresenta un po' i cittadini, in quanto rappresenta i diversi
gruppi che fanno riferimenti ad essi, probabilmente bisogna definire un po' quali sono i
parametri, come e quali sono i limiti e qual è la finalità di quest’analisi, ben diverso è se
diventa un parametro amministrativo politico, perché, comunque da che mondo è
mondo, indipendentemente dal fatto che ci sia un discorso di monocolore o comunque
un discorso di raggruppamenti, è ovvio che se l’analisi diventa un fenomeno utile per il
decisore politico è bene che comunque sia discusso, non può essere in mano alla parte
della Giunta, la parte, diciamo, di gestione politica della Città. L’aspetto che a me più
preoccupa è capire… oltre a chi gestirà le informazioni nella realtà, dove saranno
residenti queste informazioni, quali percorsi, chi potrà avere accesso, come potranno
essere lette. Noi abbiamo discusso più volte in Commissione Smart City in questo
Consiglio Comunale della gestione dei dati, sia quando c’è stato il trasferimento tutto
verso Google sulla posta Gmail e quindi… i dati transitano attraverso Gmail e quindi
c’è la possibilità che qualcuno…, com’era emerso anche a livello internazionale, ad
esempio, faccio riferimento ad un piccolo problema che c’è stato un paio di mesi fa, che
i dati di 1,6 miliardi di persone a livello mondiale erano depositati su un server pubblico
di libero accesso? Come transitano i dati? Passano attraverso una piattaforma di
proprietà di un privato? Sono gestiti in modo esclusivo in piattaforma pubblica?
Succede, com’è stato, per esempio, per il Torino City Lab di cui discuteremo in
Controllo di Gestione che dipende dai casi, nella maggior parte dei casi la gestione
viene data ad un privato, quindi dove risiedono? Che transizioni hanno? Chi può avere
accesso? Qual è l’analisi di rischio che questi dati possono essere messi a disposizione
di qualcun altro? Io spero che qualcuno abbia fatto questo tipo di analisi, visto che si va
non..., tanto più… perché non si va in un’ottica solo di ben determinati punti, ma si sta
utilizzando la piattaforma in modo generalizzato. Adesso, prossimamente faremo una
Controllo di Gestione sulla parte gestione dati in Torino City Lab, sarà interessante
anche farne una Commissione anche su questi aspetti, perché qui, finché si parla di
sicurezza siamo tutti d’accordo, cerchiamo di capire la percezione della sicurezza,
dopodomani ci sarà anche una Commissione ANCI sulla sicurezza urbana per capire
come agire, non solo agire dal punto di vista di percezione, ma agire anche in modo
fattivo, operativo, concreto e vedremo anche in quella sede quali sono altre esperienze
di questo genere. Non ritengo però che sia istituzionalmente corretto procedere con
un’analisi dove soltanto una parte possa avere contezza di che cosa sta succedendo e
soprattutto non ci sia l’informazione di quali dati, come e perché vengono raccolti.

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