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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Febbraio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 29
MOZIONE 2020-00012
(MOZIONE N. 8/2020) "LIBERI DA CONTENZIONE" PRESENTATA IN DATA 8 GENNAIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO. [Testo coordinato]
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. La proposta di mozione è stata discussa nella Commissione Diritti e Pari
Opportunità, congiuntamente alla IV Commissione e si sostanzia nell’invito rivolto alla
Città di Torino tramite la rappresentanza della Giunta esecutiva ad aderire all'iniziativa
della Città di Bergamo, realizzata congiuntamente con la Conferenza delle Regioni e
con l'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia, per confermare un dibattito e una
cultura particolarmente diffuse nelle preoccupazioni degli operatori sanitari e delle
Associazioni di tutela dei diritti dei malati, cultura con la quale si vuole ribadire, ancora
una volta, la necessità, già contemplata dalle leggi, di evitare il ricorso alla contenzione
in modo specifico all'interno dei trattamenti di carattere sanitario per le persone
portatrici di una sofferenza di tipo psichiatrico. In modo particolare, questa esigenza di
coordinarsi con un'iniziativa pubblica per rilanciare il piano culturale, il piano civile, il
piano della competenza professionale intorno a questo tema, deriva da una
preoccupazione sollevata a livello nazionale dal Comitato di bioetica, secondo il quale,
anche a seguito di indagini realizzate dal Comitato stesso, in numerose strutture
sanitarie del territorio nazionale ancora si pratica questo tipo di contenimento dei
pazienti e lo si fa non soltanto nelle condizioni immediate e attuali di urgenza a fini di
cura, come può essere nei cosiddetti SPDC, cioè nei pronto soccorsi di tipo psichiatrico,
ma lo si fa anche nelle strutture di ricovero e di degenza. Quindi la richiesta che viene
avanzata nei confronti della nostra Città è quella di raccogliere la sensibilità e l’impegno
che è motivato in modo particolare dai soggetti promotori, e faccio riferimento alle
strutture dei dipartimenti di salute mentale della Città di Bergamo, di accompagnare le
prese di posizione che numerosi professionisti individualmente e le società di carattere
specialistico, che riuniscono i professionisti, hanno avanzato, di collegarsi all'impegno
comune degli Enti Locali e quindi di aderire a questo appuntamento. Il tema
evidentemente non è soltanto quello di una partecipazione a momenti di
approfondimento, di convegni ed eventuali prese di posizione pubblico, quanto piuttosto
di veicolare questo tipo di attenzione e di cultura e di responsabilità anche all'interno
delle sedi nelle quali la Città di Torino condivide la responsabilità di carattere
socio-sanitario e in modo particolare ritenevo opportuno farlo nella nostra città dove
abbiamo di recente istituito una consulta comunale per la salute mentale che si offre
come tessuto di relazione tra tutti i soggetti che professionalmente o per la tutela dei
diritti o per compito istituzionale intervengono su questa materia. L'emendamento che
ho presentato riguarda un fatto meramente tecnico, nel senso che originariamente
l'appuntamento nazionale era contemplato per il mese di febbraio. Proprio in funzione
della sensibilità che si è manifestata dell'apprezzamento e delle partecipazioni sarà
rinviato al prossimo aprile e quindi la modifica di data è registrata nell’emendamento.

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