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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Febbraio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 25
MOZIONE 2019-04718
(MOZIONE N. 7/2020) "LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL PUR (PIANO UNITARIO DI RIQUALIFICAZIONE) PER LA CAVALLERIZZA REALE" PRESENTATA IN DATA 31 OTTOBRE 2019 - PRIMO FIRMATARIO CARRETTO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Presidente. La riqualificazione del complesso di Cavallerizza Reale (situato in
porzione centrale edificio del Barocco, origine del cuore stesso del centro storico di
Torino) è uno di quei titoli su cui la città e l’Amministrazione di turno di fatto spende la
sua credibilità, perché gli edifici di queste dimensioni, imponenti e aulici - questo
addirittura nella zona degli alti comandi - sono proprio quei monumenti da cui la città
trae identità e anche riconoscimento. Le amministrazioni che ci hanno preceduto hanno
fatto un grosso danno alle future generazioni nel cartolarizzare, cioè trasferire ad un
fondo privato, senza prevedere un progetto completo di decartolarizzazione di quello
che è un bene UNESCO. Ma richiamo anche la nostra incapacità a prevedere un
progetto sistematico, tramite un concorso di idee internazionali sul quale si potesse,
esaminando i progetti arrivati, trovare la migliore formula per creare un sistema che
articolasse le parti e le rendesse funzionali. È intorno a un bel progetto che noi
riusciamo a trovare eccellenti finanziatori. Ora dovremmo dire: “Ben venga il San
Paolo”, perché fa quello che non siamo stati capaci di fare noi. Definire la vocazione di
un luogo, come il Polo delle Arti, è una bella definizione, ma mi aspetto, Assessore, che
lei dia coerenza a questa idea perché la Manica del Mosca è chiaramente, per spazi
piccoli, ma molteplici, vocata a diventare un ostello, mentre Compagnia di San Paolo
urbanisticamente è più facile che si posizioni dentro a quella che è la parte di CDP, sia
per accessi, sia proprio per spazi. Io non mi opporrò, certo, che parti pubbliche vadano
ad Enti Pubblici, come per esempio il Polo delle Arti, che è costituito dall'Accademia
Albertina e dal Conservatorio. Gioirò del fatto che si trovino spazi efficaci per la
sperimentazione dell'uso civico e collettivo e che si attui finalmente quel percorso dei
beni comuni portati avanti con una mozione comunale, di nuovo dei Consiglieri
Carretto e Ferrero, e da una delibera di Giunta. Ottimo anche l'ingresso dell'Università,
ma il Maneggio Alfieriano ha bisogno di spazi collaterali, sia che diventi un teatro che
un luogo espositivo. Ha bisogno che i piani terreni della Manica del Mosca rimangano
pubblici e di supporto al teatro. I numeri di questa operazione, io lo devo dire, sono
impietosi: della parte pubblica rimarranno solo 4.000 metri, sugli oltre 30.000 metri
dell'intero complesso. E devo invocare, proprio con la mia azione di indirizzo e
controllo, e chiedere ancora a grandissima voce una cartolarizzazione per parti. Il tempo
corre in fretta, le Amministrazioni cambiano, i luoghi resistono nel loro aulico
splendore, i luoghi di tutti e per tutti, il patrimonio pubblico è la sola garanzia che
possiamo lasciare alle future generazioni, una garanzia del debito pubblico. Il mondo
cambia, ma i luoghi permangono a raccontarci una storia. Io credo che anche lo Stato
non debba lasciare da soli i Comuni di fronte a beni che sono patrimonio della nazione.
Ma queste richieste io le voglio vedere, le voglio verificare perché questa è
un'operazione che, come diceva il collega prima di me, connota quest’Amministrazione
fortemente e credo che questa mozione dia assolutamente visione di questa possibilità.

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