Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Presidente. La riqualificazione del complesso di Cavallerizza Reale (situato in porzione centrale edificio del Barocco, origine del cuore stesso del centro storico di Torino) è uno di quei titoli su cui la città e l’Amministrazione di turno di fatto spende la sua credibilità, perché gli edifici di queste dimensioni, imponenti e aulici - questo addirittura nella zona degli alti comandi - sono proprio quei monumenti da cui la città trae identità e anche riconoscimento. Le amministrazioni che ci hanno preceduto hanno fatto un grosso danno alle future generazioni nel cartolarizzare, cioè trasferire ad un fondo privato, senza prevedere un progetto completo di decartolarizzazione di quello che è un bene UNESCO. Ma richiamo anche la nostra incapacità a prevedere un progetto sistematico, tramite un concorso di idee internazionali sul quale si potesse, esaminando i progetti arrivati, trovare la migliore formula per creare un sistema che articolasse le parti e le rendesse funzionali. È intorno a un bel progetto che noi riusciamo a trovare eccellenti finanziatori. Ora dovremmo dire: “Ben venga il San Paolo”, perché fa quello che non siamo stati capaci di fare noi. Definire la vocazione di un luogo, come il Polo delle Arti, è una bella definizione, ma mi aspetto, Assessore, che lei dia coerenza a questa idea perché la Manica del Mosca è chiaramente, per spazi piccoli, ma molteplici, vocata a diventare un ostello, mentre Compagnia di San Paolo urbanisticamente è più facile che si posizioni dentro a quella che è la parte di CDP, sia per accessi, sia proprio per spazi. Io non mi opporrò, certo, che parti pubbliche vadano ad Enti Pubblici, come per esempio il Polo delle Arti, che è costituito dall'Accademia Albertina e dal Conservatorio. Gioirò del fatto che si trovino spazi efficaci per la sperimentazione dell'uso civico e collettivo e che si attui finalmente quel percorso dei beni comuni portati avanti con una mozione comunale, di nuovo dei Consiglieri Carretto e Ferrero, e da una delibera di Giunta. Ottimo anche l'ingresso dell'Università, ma il Maneggio Alfieriano ha bisogno di spazi collaterali, sia che diventi un teatro che un luogo espositivo. Ha bisogno che i piani terreni della Manica del Mosca rimangano pubblici e di supporto al teatro. I numeri di questa operazione, io lo devo dire, sono impietosi: della parte pubblica rimarranno solo 4.000 metri, sugli oltre 30.000 metri dell'intero complesso. E devo invocare, proprio con la mia azione di indirizzo e controllo, e chiedere ancora a grandissima voce una cartolarizzazione per parti. Il tempo corre in fretta, le Amministrazioni cambiano, i luoghi resistono nel loro aulico splendore, i luoghi di tutti e per tutti, il patrimonio pubblico è la sola garanzia che possiamo lasciare alle future generazioni, una garanzia del debito pubblico. Il mondo cambia, ma i luoghi permangono a raccontarci una storia. Io credo che anche lo Stato non debba lasciare da soli i Comuni di fronte a beni che sono patrimonio della nazione. Ma queste richieste io le voglio vedere, le voglio verificare perché questa è un'operazione che, come diceva il collega prima di me, connota quest’Amministrazione fortemente e credo che questa mozione dia assolutamente visione di questa possibilità. |