Interventi |
APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Ringrazio gli interpellanti. Risponderò con una nota tecnica per quanto riguarda il punto 1, 2 e 3, mentre invece per quanto riguarda il quarto e il quinto farò un breve ragionamento un po' più politico. Allora, per quanto riguarda i punti 1, 2 e 3 dell'interpellanza in oggetto, si comunica che i controlli sui carri attrezzi che circolano nel territorio cittadino sono svolti dai reparti di sicurezza stradale integrata e radiomobile della Polizia Municipale e dal 2015 ad oggi sono stati organizzati numerosi servizi congiunti mirati a contrastare il fenomeno lamentato. L’attività del personale del reparto sicurezza stradale integrata in tale ambito rientra nei controlli d'istituto diurni e serali notturni svolti in merito all’autotrasporto professionale e dal primo gennaio 2015 al 31 dicembre 2019 sono stati controllati e censiti 487 carri attrezzi. Per quanto attiene invece solo il 2019, i mezzi verificati sono stati 99, con l'accertamento di 83 contravvenzioni - abbastanza indicativo il numero - autorizzazioni, patenti specifiche, rispetto di peso e sagoma limite. I controlli degli agenti del reparto radiomobile, non effettuato in forma congiunta con il reparto di sicurezza stradale integrata, sono compiuti da pattuglie in abiti borghesi, più volte a settimana in orario serale notturno e talvolta sono state accertate violazioni puntualmente contestate. In merito all'episodio citato nell'interpellanza del 12 gennaio, hanno operato appartenenti al reparto radiomobile che hanno contestato ai conducenti dei due carro attrezzi le seguenti violazioni: per il primo carro attrezzi l’articolo 7 del Codice della Strada per inosservanza segnaletica verticale; l’articolo 141, tutto Codice della Strada, ovviamente, velocità non commisurata; il 143, contromano su carreggiate separate con ritiro patente; articolo 146, passaggio con semaforo rosso; articolo 172, mancato uso di cinture di sicurezza. Per quanto riguarda, invece, il secondo carro attrezzi anche qui abbiamo l'articolo 7, inosservanza segnaletica verticale; l’articolo 141, velocità non commisurata più violazioni commesse; l'articolo 143, contromano su carreggiate separate con ritiro patente; l’articolo 146, passaggio con semaforo rosso e mancato rispetto della segnaletica orizzontale, più violazioni commesse; l'articolo 148, con il sorpasso in contromano, più violazioni commesse anche in questo caso; l'articolo 154, con la svolta a destra dalla parte sinistra della carreggiata e l'articolo 172 per il mancato uso di cinture di sicurezza. Per quanto riguarda quindi il punto 4 e il punto 5 riprendo anche il lavoro che aveva iniziato l'Assessore Finardi quando aveva la delega alla Polizia Municipale, anche in seguito a una mozione approvata dal Consiglio Comunale e ci siamo mossi in due direzioni, cosa che stiamo continuando a fare. Una prima direzione è quella nazionale perché, attualmente, per la norma attuale non è possibile istituire un albo comunale in quanto la normativa è disciplinata a livello nazionale. Quindi si sta provando a ipotizzare, si sta lavorando su una possibilità di un emendamento, in particolare al Codice della Strada, che quindi renda cogente un albo comunale che potremmo costituire in modo autonomo per poter intervenire e sanzionare evidentemente i carri attrezzi che non rispettano quelli che sono i principi identificati nell'ambito dell'albo comunale. Nel frattempo, siccome comunque sappiamo che è un tema peraltro molto sentito, che incide in modo significativo sulla sicurezza delle nostre strade, seppur sia molto complicata l’attuazione di quella mozione, perché capite che se non c'è una norma nazionale cogente, diventa difficile costruire un percorso alternativo non cogente, abbiamo iniziato, come era stato anche indicato dal Consiglio Comunale, un'interlocuzione con le due associazioni di categoria che sono maggiormente rappresentative dei soggetti che in qualche modo svolgono questa attività. Vorrei dire anche per correttezza nei confronti, devo dire, di queste due associazioni di categoria, che dalle prime interlocuzioni che ci sono state, le informazioni che abbiamo ricevuto, sembrerebbe che i soggetti che operano in modo non conforme a quanto previsto dalla norma, quindi che sono quelli che vengono più spesso sanzionati, non sono iscritti alle associazioni di categoria, che è il tema per cui ad esempio altri comuni hanno avuto più facilità, mi ricordo il caso di Verona, che forse era stato sottolineato, dove in realtà c'è una percentuale d'iscrizione molto più ampia. Quindi, per riassumere, noi stiamo cercando di intervenire ove possibile anche alla luce, ripeto, del lavoro che aveva iniziato l'allora Assessore Finardi sulla Polizia Municipale con dei controlli. Non essendoci un quadro normativo nazionale tutto quello che noi facciamo non può essere cogente, cioè noi possiamo, e lo stiamo facendo e vi ringrazio, con le associazioni di categoria possiamo provare a costituire una forma di protocollo d'intesa volontario, che però non ci permette di poter intervenire in modo cogente, perché comunque serve la normativa nazionale. Il tema è assolutamente di sensibilità non solo della Giunta, mi sento dire dell'intero Consiglio. Era mia intenzione, in seguito, appunto, agli approfondimenti che stiamo facendo, sta facendo il Comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon, con, appunto, le due associazioni, di venire poi a riferire in Commissione; è molto probabile che si tenti di percorrere una strada, ripeto, di un protocollo d'intesa, che è, correttamente, voglio dire all’Aula, non cogente perché non abbiamo normativa in questo momento che ci detta la linea e lo rende tale, ma che ci permette di sensibilizzare almeno rispetto alla tematica. Poi è evidente che se un soggetto non vuole aderire al protocollo, se un soggetto non vuole aderire a quella associazione di categoria, noi non abbiamo nessun potere per imporre tale tipologia di azione. È anche vero, e in questo senso ci stiamo muovendo, che può essere utile ai fini della sensibilizzazione, o comunque in qualche modo di andare a isolare, quantomeno dal punto di vista informativo, quei soggetti che decidessero di non aderire al protocollo. Non so se sono stata chiara, comunque sono disponibile quando avremo le ultime informazioni, alla luce del percorso che stiamo facendo, anche, ripeto su input del Consiglio Comunale, a venire poi a riferire in Commissione Consiliare. Grazie. |