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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Febbraio 2020 ore 14,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2020-00087
"REGOLAMENTO CARRI ATTREZZI?" PRESENTATA IN DATA 14 GENNAIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA SCANDEREBECH.
Interventi
APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Ringrazio gli interpellanti. Risponderò con una nota tecnica per
quanto riguarda il punto 1, 2 e 3, mentre invece per quanto riguarda il quarto e il quinto
farò un breve ragionamento un po' più politico. Allora, per quanto riguarda i punti 1, 2 e
3 dell'interpellanza in oggetto, si comunica che i controlli sui carri attrezzi che circolano
nel territorio cittadino sono svolti dai reparti di sicurezza stradale integrata e
radiomobile della Polizia Municipale e dal 2015 ad oggi sono stati organizzati numerosi
servizi congiunti mirati a contrastare il fenomeno lamentato. L’attività del personale del
reparto sicurezza stradale integrata in tale ambito rientra nei controlli d'istituto diurni e
serali notturni svolti in merito all’autotrasporto professionale e dal primo gennaio 2015
al 31 dicembre 2019 sono stati controllati e censiti 487 carri attrezzi. Per quanto attiene
invece solo il 2019, i mezzi verificati sono stati 99, con l'accertamento di 83
contravvenzioni - abbastanza indicativo il numero - autorizzazioni, patenti specifiche,
rispetto di peso e sagoma limite. I controlli degli agenti del reparto radiomobile, non
effettuato in forma congiunta con il reparto di sicurezza stradale integrata, sono
compiuti da pattuglie in abiti borghesi, più volte a settimana in orario serale notturno e
talvolta sono state accertate violazioni puntualmente contestate. In merito all'episodio
citato nell'interpellanza del 12 gennaio, hanno operato appartenenti al reparto
radiomobile che hanno contestato ai conducenti dei due carro attrezzi le seguenti
violazioni: per il primo carro attrezzi l’articolo 7 del Codice della Strada per
inosservanza segnaletica verticale; l’articolo 141, tutto Codice della Strada, ovviamente,
velocità non commisurata; il 143, contromano su carreggiate separate con ritiro patente;
articolo 146, passaggio con semaforo rosso; articolo 172, mancato uso di cinture di
sicurezza. Per quanto riguarda, invece, il secondo carro attrezzi anche qui abbiamo
l'articolo 7, inosservanza segnaletica verticale; l’articolo 141, velocità non commisurata
più violazioni commesse; l'articolo 143, contromano su carreggiate separate con ritiro
patente; l’articolo 146, passaggio con semaforo rosso e mancato rispetto della
segnaletica orizzontale, più violazioni commesse; l'articolo 148, con il sorpasso in
contromano, più violazioni commesse anche in questo caso; l'articolo 154, con la svolta
a destra dalla parte sinistra della carreggiata e l'articolo 172 per il mancato uso di cinture
di sicurezza. Per quanto riguarda quindi il punto 4 e il punto 5 riprendo anche il lavoro
che aveva iniziato l'Assessore Finardi quando aveva la delega alla Polizia Municipale,
anche in seguito a una mozione approvata dal Consiglio Comunale e ci siamo mossi in
due direzioni, cosa che stiamo continuando a fare. Una prima direzione è quella
nazionale perché, attualmente, per la norma attuale non è possibile istituire un albo
comunale in quanto la normativa è disciplinata a livello nazionale. Quindi si sta
provando a ipotizzare, si sta lavorando su una possibilità di un emendamento, in
particolare al Codice della Strada, che quindi renda cogente un albo comunale che
potremmo costituire in modo autonomo per poter intervenire e sanzionare
evidentemente i carri attrezzi che non rispettano quelli che sono i principi identificati
nell'ambito dell'albo comunale. Nel frattempo, siccome comunque sappiamo che è un
tema peraltro molto sentito, che incide in modo significativo sulla sicurezza delle nostre
strade, seppur sia molto complicata l’attuazione di quella mozione, perché capite che se
non c'è una norma nazionale cogente, diventa difficile costruire un percorso alternativo
non cogente, abbiamo iniziato, come era stato anche indicato dal Consiglio Comunale,
un'interlocuzione con le due associazioni di categoria che sono maggiormente
rappresentative dei soggetti che in qualche modo svolgono questa attività. Vorrei dire
anche per correttezza nei confronti, devo dire, di queste due associazioni di categoria,
che dalle prime interlocuzioni che ci sono state, le informazioni che abbiamo ricevuto,
sembrerebbe che i soggetti che operano in modo non conforme a quanto previsto dalla
norma, quindi che sono quelli che vengono più spesso sanzionati, non sono iscritti alle
associazioni di categoria, che è il tema per cui ad esempio altri comuni hanno avuto più
facilità, mi ricordo il caso di Verona, che forse era stato sottolineato, dove in realtà c'è
una percentuale d'iscrizione molto più ampia. Quindi, per riassumere, noi stiamo
cercando di intervenire ove possibile anche alla luce, ripeto, del lavoro che aveva
iniziato l'allora Assessore Finardi sulla Polizia Municipale con dei controlli. Non
essendoci un quadro normativo nazionale tutto quello che noi facciamo non può essere
cogente, cioè noi possiamo, e lo stiamo facendo e vi ringrazio, con le associazioni di
categoria possiamo provare a costituire una forma di protocollo d'intesa volontario, che
però non ci permette di poter intervenire in modo cogente, perché comunque serve la
normativa nazionale. Il tema è assolutamente di sensibilità non solo della Giunta, mi
sento dire dell'intero Consiglio. Era mia intenzione, in seguito, appunto, agli
approfondimenti che stiamo facendo, sta facendo il Comandante della Polizia
Municipale, Emiliano Bezzon, con, appunto, le due associazioni, di venire poi a riferire
in Commissione; è molto probabile che si tenti di percorrere una strada, ripeto, di un
protocollo d'intesa, che è, correttamente, voglio dire all’Aula, non cogente perché non
abbiamo normativa in questo momento che ci detta la linea e lo rende tale, ma che ci
permette di sensibilizzare almeno rispetto alla tematica. Poi è evidente che se un
soggetto non vuole aderire al protocollo, se un soggetto non vuole aderire a quella
associazione di categoria, noi non abbiamo nessun potere per imporre tale tipologia di
azione. È anche vero, e in questo senso ci stiamo muovendo, che può essere utile ai fini
della sensibilizzazione, o comunque in qualche modo di andare a isolare, quantomeno
dal punto di vista informativo, quei soggetti che decidessero di non aderire al
protocollo. Non so se sono stata chiara, comunque sono disponibile quando avremo le
ultime informazioni, alla luce del percorso che stiamo facendo, anche, ripeto su input
del Consiglio Comunale, a venire poi a riferire in Commissione Consiliare. Grazie.

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