Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passo all'interpellanza successiva, si tratta della n. mecc. 202000087/002, sono presentatrici le Consigliere Scanderebech e Pollicino e il Consigliere Curatella. Risponde quindi la Sindaca Chiara Appendino all'interpellanza che ha come oggetto: “Regolamento carri attrezzi?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Le passo la parola. APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Ringrazio gli interpellanti. Risponderò con una nota tecnica per quanto riguarda il punto 1, 2 e 3, mentre invece per quanto riguarda il quarto e il quinto farò un breve ragionamento un po' più politico. Allora, per quanto riguarda i punti 1, 2 e 3 dell'interpellanza in oggetto, si comunica che i controlli sui carri attrezzi che circolano nel territorio cittadino sono svolti dai reparti di sicurezza stradale integrata e radiomobile della Polizia Municipale e dal 2015 ad oggi sono stati organizzati numerosi servizi congiunti mirati a contrastare il fenomeno lamentato. L’attività del personale del reparto sicurezza stradale integrata in tale ambito rientra nei controlli d'istituto diurni e serali notturni svolti in merito all’autotrasporto professionale e dal primo gennaio 2015 al 31 dicembre 2019 sono stati controllati e censiti 487 carri attrezzi. Per quanto attiene invece solo il 2019, i mezzi verificati sono stati 99, con l'accertamento di 83 contravvenzioni - abbastanza indicativo il numero - autorizzazioni, patenti specifiche, rispetto di peso e sagoma limite. I controlli degli agenti del reparto radiomobile, non effettuato in forma congiunta con il reparto di sicurezza stradale integrata, sono compiuti da pattuglie in abiti borghesi, più volte a settimana in orario serale notturno e talvolta sono state accertate violazioni puntualmente contestate. In merito all'episodio citato nell'interpellanza del 12 gennaio, hanno operato appartenenti al reparto radiomobile che hanno contestato ai conducenti dei due carro attrezzi le seguenti violazioni: per il primo carro attrezzi l’articolo 7 del Codice della Strada per inosservanza segnaletica verticale; l’articolo 141, tutto Codice della Strada, ovviamente, velocità non commisurata; il 143, contromano su carreggiate separate con ritiro patente; articolo 146, passaggio con semaforo rosso; articolo 172, mancato uso di cinture di sicurezza. Per quanto riguarda, invece, il secondo carro attrezzi anche qui abbiamo l'articolo 7, inosservanza segnaletica verticale; l’articolo 141, velocità non commisurata più violazioni commesse; l'articolo 143, contromano su carreggiate separate con ritiro patente; l’articolo 146, passaggio con semaforo rosso e mancato rispetto della segnaletica orizzontale, più violazioni commesse; l'articolo 148, con il sorpasso in contromano, più violazioni commesse anche in questo caso; l'articolo 154, con la svolta a destra dalla parte sinistra della carreggiata e l'articolo 172 per il mancato uso di cinture di sicurezza. Per quanto riguarda quindi il punto 4 e il punto 5 riprendo anche il lavoro che aveva iniziato l'Assessore Finardi quando aveva la delega alla Polizia Municipale, anche in seguito a una mozione approvata dal Consiglio Comunale e ci siamo mossi in due direzioni, cosa che stiamo continuando a fare. Una prima direzione è quella nazionale perché, attualmente, per la norma attuale non è possibile istituire un albo comunale in quanto la normativa è disciplinata a livello nazionale. Quindi si sta provando a ipotizzare, si sta lavorando su una possibilità di un emendamento, in particolare al Codice della Strada, che quindi renda cogente un albo comunale che potremmo costituire in modo autonomo per poter intervenire e sanzionare evidentemente i carri attrezzi che non rispettano quelli che sono i principi identificati nell'ambito dell'albo comunale. Nel frattempo, siccome comunque sappiamo che è un tema peraltro molto sentito, che incide in modo significativo sulla sicurezza delle nostre strade, seppur sia molto complicata l’attuazione di quella mozione, perché capite che se non c'è una norma nazionale cogente, diventa difficile costruire un percorso alternativo non cogente, abbiamo iniziato, come era stato anche indicato dal Consiglio Comunale, un'interlocuzione con le due associazioni di categoria che sono maggiormente rappresentative dei soggetti che in qualche modo svolgono questa attività. Vorrei dire anche per correttezza nei confronti, devo dire, di queste due associazioni di categoria, che dalle prime interlocuzioni che ci sono state, le informazioni che abbiamo ricevuto, sembrerebbe che i soggetti che operano in modo non conforme a quanto previsto dalla norma, quindi che sono quelli che vengono più spesso sanzionati, non sono iscritti alle associazioni di categoria, che è il tema per cui ad esempio altri comuni hanno avuto più facilità, mi ricordo il caso di Verona, che forse era stato sottolineato, dove in realtà c'è una percentuale d'iscrizione molto più ampia. Quindi, per riassumere, noi stiamo cercando di intervenire ove possibile anche alla luce, ripeto, del lavoro che aveva iniziato l'allora Assessore Finardi sulla Polizia Municipale con dei controlli. Non essendoci un quadro normativo nazionale tutto quello che noi facciamo non può essere cogente, cioè noi possiamo, e lo stiamo facendo e vi ringrazio, con le associazioni di categoria possiamo provare a costituire una forma di protocollo d'intesa volontario, che però non ci permette di poter intervenire in modo cogente, perché comunque serve la normativa nazionale. Il tema è assolutamente di sensibilità non solo della Giunta, mi sento dire dell'intero Consiglio. Era mia intenzione, in seguito, appunto, agli approfondimenti che stiamo facendo, sta facendo il Comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon, con, appunto, le due associazioni, di venire poi a riferire in Commissione; è molto probabile che si tenti di percorrere una strada, ripeto, di un protocollo d'intesa, che è, correttamente, voglio dire all’Aula, non cogente perché non abbiamo normativa in questo momento che ci detta la linea e lo rende tale, ma che ci permette di sensibilizzare almeno rispetto alla tematica. Poi è evidente che se un soggetto non vuole aderire al protocollo, se un soggetto non vuole aderire a quella associazione di categoria, noi non abbiamo nessun potere per imporre tale tipologia di azione. È anche vero, e in questo senso ci stiamo muovendo, che può essere utile ai fini della sensibilizzazione, o comunque in qualche modo di andare a isolare, quantomeno dal punto di vista informativo, quei soggetti che decidessero di non aderire al protocollo. Non so se sono stata chiara, comunque sono disponibile quando avremo le ultime informazioni, alla luce del percorso che stiamo facendo, anche, ripeto su input del Consiglio Comunale, a venire poi a riferire in Commissione Consiliare. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto, grazie, Sindaca Appendino. Passo la parola all'interpellante, alla Consigliera Scanderebech. SCANDEREBECH Federica Sì, grazie, Sindaca, e grazie al Consiglio per la risposta. Mi preme sottolineare, intanto, che la mozione oggetto dell'intervento ha data novembre 2017 e successivamente si è intervenuti, la vostra Maggioranza è intervenuta nel DUP, inserendo un punto proprio sui carri attrezzi, richiedendo nuovamente questo protocollo di intesa che lei cita. Sicuramente c'è da prendere spunto dalle altre città invece più virtuose, quindi ad esempio Verona, oppure altre, come lei citava, a modello. Mi sorprende evidenziare il fatto che lo stesso Comandante dei Vigili Urbani, Bezzon, dichiara: “Questo è un fenomeno tutto torinese, in altre città ste cose non le trovi”. E assolutamente sottolinea il fatto che tutto ciò che accade, non accade per quanto concerne gli autisti convenzionati all'ACI o all’Europ Assistance, che penso che siano le associazioni di categoria con cui il Comune sta avviando queste interlocuzioni. Bene, però è evidente che i carri attrezzi continuino a sostare sopra i sedimi stradali non autorizzati. Due sabati fa addirittura ce n'erano tre su piazza Vittorio verso le 2 di notte che aspettavano di intervenire, ma nessuno in quel momento stava facendo niente. Quindi, sinceramente, io credo che sia arrivato il momento di intervenire. Leggo un'idea nata da un cittadino che ha segnalato su Specchio dei Tempi come si possa intervenire anche, ad esempio, con un'unica centrale telefonica che gestisca tutti gli interventi, perché come avviene per esempio con altre associazioni di categoria, quali i tassisti, non fanno lotte per caricare le persone, quindi ottenere il loro compenso. Mi domando se questo sia possibile anche riguardo ai carri attrezzi, magari iniziare una sperimentazione in cui si possa gestire in maniera centralizzata questo tipo di violazione, perché adesso, sinceramente, le corse continuano ad avvenire, le soste abusive continuano ad avvenire. Ringrazio questi interventi che sono stati fatti dal 2015 al 2019, lei ne citava ben 487, quindi circa un centinaio all'anno e quindi poi i dati del 2019 lo confermano, perché 99 interventi nel 2019. Sicuramente il tema però è ancora attuale e bisogna intervenire con anche un impeto più forte secondo me. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto, grazie, Consigliera Scanderebech. Noi abbiamo concluso. No, no, mi scusi, da Conferenza Capigruppo abbiamo deciso di non dare più la possibilità di risposta, ma di fare eseguire parallelamente le Commissioni. Allora, io ho concluso la trattazione delle interpellanze, sospendo il Consiglio in attesa dell’appello nominale del Consiglio. Grazie a tutti. (Sospensione del Consiglio Comunale) |